OK ALLA GUIDA AUTONOMA - Il nostro Paese dice “sì” alla guida autonoma. Nel decreto ministeriale ribattezzato “Smart road”, attualmente allo studio, una sezione è dedicata alla sperimentazione delle vetture che si guidano da sole, ponendo l’attenzione sulla necessità di realizzare una rete stradale più digitale, con infrastrutture che possano accogliere le auto di domani. In questo contesto, sostenibilità e sicurezza sono i primi punti da sviluppare. Così facendo, l’Italia si allineerà alle sperimentazioni sulla guida autonoma: negli Usa e in alcuni Paesi europei, sono partiti nel 2010. In “Smart road” si parla finalmente di “sperimentazione dei veicoli a guida automatica”, ovvero “veicoli dotati di tecnologie capaci di attuare comportamenti di guida senza l’intervento attivo del guidatore, in determinati ambiti stradali e condizioni esterne”.
TEST APERTI - Case automobilistiche, università e istituti di ricerca potranno condurre gli esperimenti sulla guida autonoma, facendo circolare i loro modelli sulle strade italiane, dopo aver ottenuto l’autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture. La Legge spiegherà quali sono gli “standard funzionali” che dovranno essere rispettati senza però indicare quale tecnologia usare sulle auto. Nella fase iniziale, i test saranno condotti sempre con un conducente a bordo, pronto a intervenire in caso di malfunzionamento del sistema di guida autonoma.