PARTE LA CLASS ACTION - Una grande associazione tedesca per la tutela dei consumatori ha intentato una class action contro il gruppo Volkswagen, reo secondo l'accusa di non aver offerto un rimborso economico ai suoi clienti dopo la vicenda del Dieselgate, il software illegale installato su alcuni motori diesel per fargli superare i test di omologazione. La Vzbv dice di rappresentare circa 40.000 persone in Germania, che hanno visto diminuire il valore economico delle loro auto dopo che sono state coinvolte nella vicenda. L'azione di gruppo spera inoltre di ottenere la parità di trattamento rispetto agli Stati Uniti, dove la legge (molto più severa rispetto all'Europa) ha imposto al gruppo Volkswagen di riacquistare le vetture non in regola o offrire un rimborso economico ai clienti coinvolti, mentre nel Vecchio Continente il gruppo Volkswagen si è dovuto far carico solamente delle modifiche, per di più di natura software e quindi relativamente poco costose.
GRAZIE ALLA NUOVA LEGGE - L'azione di gruppo della Vzbv è stata resa possibile da una modifica alla legge tedesca, che da giovedì 1 novembre permette a clienti delusi di intentare azioni legali collettive nei confronti di una società. Prima ciò non era possibile, quindi i giudici dovevano esaminare singolarmente gli esposti, che di conseguenza erano più “deboli”. Le class action in Germania erano concesse finora soltanto agli azionisti delle società.