SOTTO È CINESE - La DR3 è sicuramente una delle novità più interessanti del Motor Show. Lunga 414 cm, a metà strada tra la Fiat Grande Punto (407 cm) e la Bravo (430 cm), è il modello con il quale la DR Motor punta ad espandersi anche nella difficile categoria delle berline a cinque porte. Derivata dalla cinese Chery Fulwin 2 Hatchback, la DR3 viene proposta dalla casa molisana con minime differenze estetiche: ci sono solo una mascherina personalizzata e cerchi in lega di diverso disegno.
A BENZINA O “GAS”- In Italia viene proposta con un 1.5 a quattro cilindri benzina da 108 CV abbinato a un cambio manuale a cinque marce. La trazione è sulle ruote anteriori. Come gli altri modelli della DR Motor, per la DR3 è prevista anche una versione bi-fuel con alimentazione a metano o Gpl.
PLANCIA ORIGINALE - La DR3 è omologata per 5 passeggeri e ha un abitacolo caratterizzato da una plancia con doppia palpebra, con le informazioni di servizio indicate sia davanti al guidatore sia al passeggero. Va precisato, però, che a differenza dell'esemplare esposto al Motor Show, il modello di serie avrà una plancia più tradizionale, con la strumentazione su due piani solo di fronte al guidatore.
A BOTTA CALDA
Vista dal vivo la DR3 appare equilibrata e appaga sufficientemente lo sguardo. La curiosità maggiore è però per gli interni. Diciamo subito che non sono a livello delle rivali europee, sia per qualità dei materiali che per cura degli assemblaggi anche se l'esemplare portato qui al Motor Show non è ancora definitivo sotto questo aspetto: come sempre il giudizio deve essere rimandato quando avremo occasione di provare l'auto su strada. Lo spazio a bordo e la posizione di guida non fanno difetto, così come lo spazio per i bagagli che sembra adeguato.