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Ford, grazie al computer meno fatica nelle fabbriche

06 agosto 2015

La casa americana studia informaticamente l’attività alle linee di assemblaggio per individuare il miglior modo di operare. Prima virtuale, poi reale.

Ford, grazie al computer meno fatica nelle fabbriche
PIÙ SICURI E MENO FATICA - Questa progettazione del lavoro ha il duplice scopo di ridurre sia la fatica fisica di chi lavora alle linee di montaggio che - aspetto certo non meno rilevante - i rischi di infortuni. Per perseguire questi obiettivi la Ford analizza e studia ogni movimento che l’uomo deve compiere durante il lavoro, riproducendolo virtualmente e ipotizzando varie soluzioni fino a individuare quelle più scure, meno dispendiose di energie. 
 
IMMAGINI “VIRTUALIZZATE” - Per fare questo gli specialisti del settore riprendono gli addetti mentre compiono le diverse operazioni previste nelle varie postazioni delle linee produttive; poi le immagini vengono caricate nei computer che le elabora fino a renderle lavorabili nella logica della sperimentazione accennata.
 
52 PUNTI SENSIBILI SULLA TUTA - Ciò è possibile perché i video in questione non sono semplici immagini televisive: al momento delle riprese gli operai da filmare indossano speciali tute attrezzate con 52 elementi sensibili che una volta scaricate le immagini nel computer costituiscono lo strumento con cui valutare riesci e pesantezza dei movimenti.
 
MENO INCIDENTI - La Ford applica questa tecnica della progettazione virtuale dei cicli produttivi già da diversi anni. Iniziò nel 2003, ed è grazie a ciò che può vantare la riduzione del 70% degli infortuni negli stabilimenti “studiati” virtualmente. In particolare nelle fabbriche dove vengono prodotte le Ford Mustang, le suv Edge e il pick up F150.


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