TANTI DEBITI - I piani della Lotus di realizzare tutta una nuova gamma di cinque modelli entro i prossimi cinque anni, sembrano essere seriamente minacciati. La nuova proprietaria della Proton, che a sua volta possiede la Lotus, è la compagnia malese DRB-Hicom (ne avevamo parlato qui), che non sembra intenzionata a sostenere la casa inglese, sommersa da 200 milioni di sterline di debiti.
SI SPERA NEI CINESI - Secondo quanto riporta il settimanale inglese Autocar, i manager della DRB-Hicom non condividerebbero la visione della precedente gestione della Proton, che considerava la Lotus un “asset” di grande valore non solo per le sue capacità tecniche. Sembra che la DRB-Hicom sia intenzionata a vendere la Lotus, ma se non ci riuscisse, visti i 200 milioni di sterline di debiti, potrebbe anche chiedere l'amministrazione controllata: il che metterebbe a rischio l'affascinante progetto di rilancio varato nel 2010. Le voci parlano dell'interessamento della Youngman, già importatore Lotus in Cina dal 2006 e che tempo fa aveva fatto anche un'offerta per la Saab. Ma non si escludono contatti con altri soggetti cinesi interessati all'acquisizione.
ADDIO ANCHE FORMULA UNO - Come se non bastasse la casa inglese la scorsa settimana ha interrotto in anticipo il contratto di sponsorizzazione del team di Formula 1 Lotus-Renault. Proprio il titolare del team di Formula 1, Gerard Lopes della Genii Capital, pare sia un altro dei candidati per l'acquisto della Lotus.
Aggiornamento delle 18:33
Facendo seguito alle insistenti voci di cui sopra la Lotus ha emesso un comunicato nel quale ci tiene a chiarire che la DRB-Hicom è ancora nella fase di analisi della situazione e dei conti della casa inglese (la cosiddetta "due diligence") e che nessuna decisione è stata presa, men che meno quella dell'amministrazione controllata. Ammettono le difficiltà dovute a una limitazione dei fondi provenienti dalla Proton proprio a causa della "due diligence", ma smentiscono passi indietro sulla Formula 1. Anzi, confermano l'impegno a rispettare il contratto di partnership con la Genii Capital nel team Lotus F1 del quale hanno diritto ad acquisire il 10% delle azioni più un altro 10% se la Genii non sarà in grado di restituire il prestito di 30 milioni di sterline ricevuto dalla Proton a inizio anno.