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I giudici autorizzano la class action per i consumi della Panda

19 novembre 2015

La Corte d’Appello di Torino ha accolto l’istanza patrocinata dall’associazione Altroconsumo.

I giudici autorizzano la class action per i consumi della Panda
LA PAROLA AI GIUDICI - Il “Dieselgate” non c’entra ma la materia è sempre quella: la veridicità delle emissioni di CO2 e quindi dei consumi delle automobili. E al centro dell’attenzione non c’è la Volkswagen, ma la FCA, in particolare la Fiat. La vicenda d’attualità è il giudizio di ammissibilità espresso dai giudici della Corte d’Appello di Torino su una istanza di azione legale collettiva avviata da una automobilista romana che ha ritenuto menzonieri i valori di emissioni e consumi della sua Fiat Panda 3ª serie con motore a benzina 1.2 da 69 CV.
 
GIUDIZIO RIBALTATO - La decisione della Corte d’Appello di Torino ha infatti ribaltato il giudizio espresso dal Tribunale che aveva respinto la richiesta di vedere riconosciuta l’esistenza delle condizioni perché la causa intentata fosse riconosciuta come class action. Il Tribunale aveva infatti affermato che mancavano i presupposti per avviare la causa in quanto i dati di emissioni e consumo dichiarati dalla Fiat erano frutto di misurazioni di enti qualificati e abilitati a tale rilevamento. Per la Corte d’Appello invece i dubbi avanzati da Altroconsumo e dalla proprietaria della Panda sono da verificare perché basati su valutazioni delle emissioni che si presentano credibili. 
 
LA SPINTA DEL “DIESELGATE” - È interessante notare che la vicenda della Fiat Panda risale a qualche mese fa, ma oltre ad avere registrato il primo giudizio del Tribunale era anche passata abbastanza inosservata. Ora, evidentemente in conseguenza dell’esplosione dei casi del “Dieselgate” e delle emissioni di CO2 relativi alla Volkswagen, c’è stata la nuova decisione in Appello e un notevole risalto mediatico sulla questione. Altroconsumo ha salutato positivamente questo risultato ottenuto ricordando che contemporaneamente c’è un’altra vicenda analoga in corso presso la magistratura di Venezia, e questa riguarda la Volkswagen, per un discorso analogo che vede protagonista un automobilista proprietario di una Golf TDI 1.6. Anche se nata prima del “Dieselgate” la questione si ricollega al grande scandalo che ha colpito la casa tedesca. 
 
PRIMI PASSI - Tra l’altro la vicenda è interessante non solo per l’ambito automobilistico, in quanto il concetto di causa legale collettiva in Italia è alle prime esperienze, con la normativa in materia ancora tutta da verificare nella pratica. In questo quadro, l’associazione Altroconsumo ha invitato tutti coloro che ritenessero di trovarsi nelle stesse condizioni dell’automobilista promotrice della causa torinese di aderire alla causa collettiva (“class action” in inglese), cosa che è possibile attraverso il sito internet dell'associazione.
 
ASPETTI ECONOMICI - Per quanto possa essere prematuro parlare di aspetti economici della vicenda, visto che si è soltanto alla dichiarazione di ammissibilità della causa, l’associazione Altroconsumo ha calcolato che nel caso della Fiat Panda 1.2 l’indennizzo dovuto dalla Fiat all’automobilista dovrebbe essere di 239 euro per anno, considerata una percorrenza di 15.000 km. Ciò per i costi di carburante in più che l’automobilista ha dovuto sostenere rispetto a quanto aveva previsto di spendere sulla base dei consumi dichiarati. Da notare che secondo le due istanze di class action, il divario nei valori di consumi ed emissioni è del 20% per la Fiat Panda e del 50% per la Volkswagen Golf.


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Ritratto di SINISTRO
19 novembre 2015 - 11:57
3
Infatti: FCA & PSA sono quelle che dichiarano valori più vicini a quelli reali, comunque di gran lunga inferiori a quelli riscontrati in VAG, avvicinandosi di più ai limiti di legge.
Ritratto di SINISTRO
19 novembre 2015 - 11:57
3
Infatti: FCA & PSA sono quelle che dichiarano valori più vicini a quelli reali, comunque di gran lunga inferiori a quelli riscontrati in VAG, avvicinandosi di più ai limiti di legge.
Ritratto di pastrellandrea
19 novembre 2015 - 12:12
E poi che credibilità ha Altroconsumo? Fiat vince di sicuro.
Ritratto di pcatalini
20 novembre 2015 - 18:16
E già pastrellandrea. Vedo che non conosci affatto "Altroconsumo" molto vicino al consumatore e sono anche coloro che fanno i loro interessi e con successo. Io ne sono entusiasta ed ho anche le prove della loro efficenza.
Ritratto di FRANCESCOD1974
20 novembre 2015 - 21:23
e allora perche la golf che emtteva il 50% in piu non hanno detto nulla? se questa è serietà?
Ritratto di acerottobre
21 novembre 2015 - 07:18
Da Altroconsumo 17/117/2015: "Per quanto riguarda Volkswagen, alla prima udienza, conclusa da poco, il giudice si è riservato di decidere l'ammissibilità della nostra azione legale a difesa dei consumatori. Ma noi andiamo avanti anche sull'altro fronte, quello del dieselgate vero e proprio ..."
Ritratto di andrea750
19 novembre 2015 - 12:18
Con tutto il rispetto mi pare che la situazione in fatto di consumi sia più o meno uguale per tutti, anche a leggere l'ultimo numero di Al Volante
Ritratto di andrea750
19 novembre 2015 - 12:18
Con tutto il rispetto mi pare che la situazione in fatto di consumi sia più o meno uguale per tutti, anche a leggere l'ultimo numero di Al Volante
Ritratto di SINISTRO
19 novembre 2015 - 12:21
3
Ma anche per il diesel-gate le cose non sono tanto diverse..... Solo che "qualcuno" coi NOX ha esagerato, dandoci dentro di brutto!
Ritratto di SINISTRO
19 novembre 2015 - 12:21
3
Ma anche per il diesel-gate le cose non sono tanto diverse..... Solo che "qualcuno" coi NOX ha esagerato, dandoci dentro di brutto!
Ritratto di Fr4ncesco
19 novembre 2015 - 12:09
2
Infatti. Questa class action mi pare una grande stupidata. Adesso tutti ci mettiamo a fare cause a cose ovvie per ottenere qualche spicciolo. Adesso denuncio il fatto che sul tachimetro ci sono 220km/h e l'auto in realtà mi fa al massimo 180. Ma dai!?
Ritratto di AlexTurbo90
19 novembre 2015 - 19:13
Concordo! Bah...
Ritratto di RIOC
20 novembre 2015 - 11:37
Hai ragione da vendere.
Ritratto di medo
20 novembre 2015 - 14:46
Anche se la velocità riportata dal tachimetro è superiore alla velocità reale della vettura la casa non dichiara che l'auto fa i 220 Km/h invece dei 180 Km/h, mentre al contrario dichiara valori di consumo ed emissioni molto inferiori alla realtà. Il fatto che tutte le case dichiarano valori ben superiori al reale non giustifica tale comportamento, che va punito, a sentire le case automobilistiche il consumo delle loro auto è praticamente nullo, poi ci ritroviamo a guidare utilitarie con i consumi di un caccia f16......sarebbe ora che le varie case automobilistiche la finissero di prenderci in giro.....
Ritratto di acerottobre
21 novembre 2015 - 07:21
concordo pienamente...
Ritratto di myeclipse
20 novembre 2015 - 15:33
In realtà non penso si tratti dei pochi spicci (cosa peraltro molto soggettiva) quanto di far si che le case automobilistiche diano dati quanto più possibile vicini alla realtà. Che "causa collettiva" sia, per tutti i produttori.
Ritratto di IloveDR
19 novembre 2015 - 11:38
3
ci stiamo americanizzando...ma la colpa è anche di chi è così fesso da credere a tutto quello che gli dicono, si sa che il commerciante deve pur inventarsi delle fandonia per stimolare la vendita...dovrebbero fare una class action a tutti quelli che vendono gli aspirapolvere, meglio...
Ritratto di gilrabbit
19 novembre 2015 - 11:40
Follia collettiva! Oggi a Roma se sei bravo con una Panda fai 12/13 km litro il che significa spendere 1200 euro l'anno di benzina. Cosa crede la signora? Fossi una casa automobilistica direi a tutti che il consumo pè indefinito e farei un concorso a premi tra coloro che sono in grado di sptabilire i lor consumi e prendetevela in quel posto!!!
Ritratto di Aristide33
19 novembre 2015 - 12:31
Per la redazione... I consumi al limite possono essere menzogneri; "menzonieri" è un termine errato.
Ritratto di SINISTRO
19 novembre 2015 - 12:36
3
Stanno risparmiando sull'alfabeto, ultimamente...
Ritratto di SINISTRO
19 novembre 2015 - 12:37
3
Sarà che sono troppo impegnati a bannare???
Ritratto di panda07
19 novembre 2015 - 13:01
1
bhà a me pare una grandissima stro*zata!! nessuna casa automobilistica riesce a replicare su strada i dati di consumo dichiarati! ma solo ci si avvicina e fiat e poche altre sono quelle più oggettive e ci si avvicinano più di altre, quindi non mi pare minimamente uno scandalo dalla portata del diesel gate di vw, mo non è che sta panda invece di fare i 18km/l in città ne fa 15 non se la compra più nessuno e comunque alla signora Romana se voleva la macchina che faceva 30km/l per Roma poteva prendersi un bicicletta, io conosco Roma e la vivo e quando fai prima, seconda all'infinito e vedi il computer di bordo che ti dice che in quel momento stai consumando 25litri per fare 100km non è colpa della macchina, comunque io ho una panda 1.2 60cv euro 4 che dichiara secondo libretto che in città ha un consumo di 7,1 litri per 100km cioè circa 14,80 km con un litro, a me fa i 6,8 litri per 100km anche meno! e dipende tutto dal piede se hai il piede da elefante e tiri le marce sempre e costantemente a 4000 giri è una macchina che arriva anche a fare i 10-11km/l in città, con una guida veloce e cambiate fino a 3.000-3.500 tranquillamente fa dai 14 ai 16km/l. La gente se crede che le auto vanno ad aria!
Ritratto di Helio
19 novembre 2015 - 13:08
Signori, ecco la differenza fra un cliente Fiat e uno VW, il primo acquista una Panda a manco 10.000 euri, ha un'auto a norma, e con questa class action pian piano la Fiat gli rimborserà gran parte della già esigua somma sborsata per l'acquisto. Il secondo invece avrà sborsato una cifra doppia, viaggia su un'auto fuorilegge, e a differenza del cuggino ammericano anch'esso cliente dei tedeschi non vedrà un minimo di cadeau-buonospesa da mamma VW per questo suo disagio-rischio. Ora ditemi chi è ancora convinto sia meglio comprare in VW anziché in Fiat
Ritratto di andrea750
19 novembre 2015 - 13:19
Certo che ne scrivi di stupidaggini. Prima di tutto l'aver ammesso la causa non significa averla vinta, secondo è vero che avrà pagato il doppio ma ha preso ad esempio una Golf e quindi una macchina di un segmento superiore a quello di una Panda. Oppure nel tuo delirio vuoi paragonarmi una Panda ad una Golf?
Ritratto di Helio
19 novembre 2015 - 13:36
Ma ti leggi prima di scrivere. Il cliente medio, vedi dati di vendita, Fiat compra risaputamente Panda e Punto mentre quello VW Golf e in parte Polo e Passat quindi che il cliente medio Fiat spenda in genere 10.000 laddove quello VW 20.000 ci sta tutto. Poi il discorso rimborso era tutto sulle potenzialità aperte dall'accoglimento della class action come lo stesso autore ha avuto la bontà di scrivere. Se poi dobbiamo limitarci nell'argomentare e spiegare parola per parola "IL è articolo indeterminativo maschile singolare", "E' voce del verbo "ssere..." Insomma, renditi conto
Ritratto di andrea750
19 novembre 2015 - 14:16
Veramente leggo quello che scrivi tu, comunque non c'è problema tieniti la Panda ed il rimborso teorico di 239 Euro se sei contento così.
Ritratto di Helio
19 novembre 2015 - 15:47
Ma io non ho nessuna Panda né Fiat in generale. Per favore la smetti di andartene ogni volta per la tangente con considerazioni tutte tue personali e fuori bersaglio?
Ritratto di PongoII
19 novembre 2015 - 13:20
7
Credo che sia impossibile far collimare dati dichiarati e reali, un po' come la verità processuale con quella reale, per via del semplice fatto che i rilievi vengono fatti in laboratorio. Da qui ad adire cause legali mi sembra un po' eccessivo, tranne che se l'incongruenza comporti differenze di omologazione.
Ritratto di Sepp0
19 novembre 2015 - 13:51
Farli collimare è impossibile, ma secondo me lo scarto tollerato rispetto al dichiarato dovrebbe essere al massimo del 10%. Ci può anche stare che uno basi l'acquisto quasi esclusivamente sui consumi "in brochure". la Focus che comprai nel 2002 era accreditata sui 20 km con un litro, in 13 anni dubito di essere mai riuscito a farne più di 16. E' il 20% di differenza, non proprio pochissimo.
Ritratto di Sepp0
19 novembre 2015 - 13:51
Farli collimare è impossibile, ma secondo me lo scarto tollerato rispetto al dichiarato dovrebbe essere al massimo del 10%. Ci può anche stare che uno basi l'acquisto quasi esclusivamente sui consumi "in brochure". la Focus che comprai nel 2002 era accreditata sui 20 km con un litro, in 13 anni dubito di essere mai riuscito a farne più di 16. E' il 20% di differenza, non proprio pochissimo.
Ritratto di SINISTRO
19 novembre 2015 - 15:31
3
in effetti, a conti fatti, è un pò una situazione tra il comico ed grottesco, con una punta di surrealismo...
Ritratto di Helio
19 novembre 2015 - 15:43
Beh no, sono circa 240 euro ALL'ANNO, che per uno che s'è preso la Panda e mica una Jaguar magari qualcosina contano. Cioè in 20 anni farebbero circa 5.000 euro, rivalutazione a parte. Se poi a qulacuno fanno schifo
Ritratto di Pinuccio62
21 novembre 2015 - 09:24
Quella simpatica signora, avrebbe lo stesso problema con qualsiasi auto. Sfido a trovarne una che rispetta i parametri corretti. A meno che non vengano fatti come ho descritto nel mio post. Penso le convenga comprarsi un' auto elettrica o una bicicletta.
Ritratto di Pinuccio62
21 novembre 2015 - 09:28
concordo pienamente, infatti non ho mai comprato quella rivista e mai la comprerò. Spero che vinca la causa ( la fiat ).
Ritratto di LanciaRules
19 novembre 2015 - 16:21
Ragazzi di che vi meravigliate? Stiamo parlando di altroconsumo: Ricordo ancora una memorabile prova degli scooter 125 dei primi anni 2000 nella quale venivano dati voti diversi allo Yamaha majesty ed all'mbk skyliner, due prodotti identici!!! Questa è la serietà di altroconsumo...
Ritratto di maino90
19 novembre 2015 - 16:24
Magari sarà una esagerazione fare tutto questo al fine di recuperare solo la somma di 200 euro, però se la class action dovesse concludersi con una vittoria per i consumatori vedrete che le case automobilistiche cercheranno di essere più sincere in tema di consumi.
Ritratto di Paolo Balbo
19 novembre 2015 - 18:06
Stratosferiche caz.zate.... Come i vostri commenti dopotutto ......
Ritratto di str
19 novembre 2015 - 18:24
Tutte le prove di laboratorio sono diverse da quelle reali. Anche quelle sui materiali (esempio il calcestruzzo). Le prove di laboratorio devono rispettare la norme (molto spesso le UNI). E' un falso se non le rispettano e variano i dati ricavati dalla prova, ed è il caso Audi Vols.. Seat, Porsche. Se rispettano le norme, ma le norme presentano errori, non hanno responsabilità, SI aggiornano le norme.
Ritratto di Claus90
19 novembre 2015 - 19:22
Hanno fatto bene, tutti i clienti di tutte le case costruttrici dovrebbero fare class action sui consumi falsi dichiarati delle auto, sui rulli si raggiungono i 30 a litro ma in strada si fa il 15, sono pubblcità ingannevoli, allora le case dovrebbero dichiarare i dati sui rulli e in media i dati sui consumi in strada che sono quelli veritieri.
Ritratto di fmz
19 novembre 2015 - 19:27
Sarà che è una causa per pochi euro, ma le case auto, tutte nessuna esclusa, dovrebbero smetterla di far omologare dati ( da enti "qualificati"..) completamente fasulli e non aderenti a dati reali in esercizio. Basta fare una verifica sul computer di bordo di qualsiasi macchina per accorgersi che i consumi non corrispondono minimamente a quelli dichiarati dalla stessa casa che monta il computer. Spero vivamente che la causa possa procedere perchè, anche sotto la spinta del dieselgate, si possa fare un pò di chiarezza su queste pratiche commerciali che se non sono truffaldine ditemi voi come possono essere definite o quantomeno giustificate. p.s. in strada mica guido sui rulli..
Ritratto di fmz
19 novembre 2015 - 21:58
E' ora di far chiarezza, questi tentativi di prendere per i fondelli i consumatori sono veramente da condannare proprio per il fatto che sono così sfacciati e e così provocatori. Forse solo un altro "autogate" totale insegnerebbe a questi signori il rispetto verso chi compra le loro baracche taroccate. Io, come consumatore, senza interessi da venditore di auto, sarei molto contento.
Ritratto di Claus90
19 novembre 2015 - 21:59
Tu non hai lun'auto che ne vuoi sapere
Ritratto di fmz
19 novembre 2015 - 22:31
Se è per quello di auto ne ho due e sto per prendere una terza, da corere o scappare c'è poca differenza.
Ritratto di Claus90
19 novembre 2015 - 22:57
Mi ero riferito ad Ancora Palgianti
Ritratto di mig
20 novembre 2015 - 10:15
Bah, mi risulta che i test che evidenziano i dati dichiarati dalle case siano fatti in base ad una normativa specifica e penso che per verificare la fondatezza della questione la signora debba "riportare" l'auto alle condizioni previste per il test (es: senza condizionatore), fare il test così come previsto dalla normativa presso un laboratorio certificato e confrontare i dati risultanti con quelli dichiarati. E se vi è uno scostamento significativo penso debba anche dimostrare di avere manutenuto l'auto in efficienza. Insomma, penso che alla fine dovrà spendere un po' soldi solo per verificare se "può" avere ragione.
Ritratto di gattila
20 novembre 2015 - 11:14
Mi sembra una buffonata, tutti sanno che tra i dati di omologazione e quelli reali c'è una certa differenza, basta leggere una qualsiasi rivista del settore. Visto il momento e i dati del mercato non mi sembra il caso di alzare polveroni inutili e dannosi per l'economia. Se si vuole fare qualcosa di serio basta cambiare i metodi di omologazione dei consumi a livello EUROPEO meglio se MONDIALE.
Ritratto di gattila
20 novembre 2015 - 11:32
Mi pare che la cosa sia una buffonata, tutti sanno che tra i dati di omologazione e quelli reali c'è differenza, basta leggere una qualsiasi rivista del settore. Visto il momento e l'andamento del mercato non mi sembra il caso di alzare polveroni inutili e dannosi per l'economia. Se ,veramente, si vuole fare qualcosa si cambino i parametri di omologazione dei consumi a livello EUROPEO meglio se MONDIALE. Saluti
Ritratto di fmz
20 novembre 2015 - 12:56
E' vero quello che dici, "tutti sanno" ma allora perchè mettere dati fuori dalla realtà? Sì l mercato potrebbe avere ulteriori scossoni anche se molto limitato tenuto conto appunto che "tutti sanno". Credo che sia giunto il momento di essere piu' trasparenti e corretti, chi non si adegua sarà emarginato.
Ritratto di marco.stroppare
20 novembre 2015 - 12:01
Finalmente!!!! Speriamo che le case costruttrici inizino a pubblicare i consumi reali delle auto e così vediamo quante auto sono " fuori regola" con consumi ed emissioni!!!!!!!
Ritratto di monodrone
20 novembre 2015 - 12:07
I filibustieri fiat devono pagare caro come e più di wv per questa truffa. Non è superiore a niente e nessuno.
Ritratto di Helio
20 novembre 2015 - 12:57
"filibustieri" - Yo fratello il tuo slang spacca :)
Ritratto di acterun
20 novembre 2015 - 12:55
Uno che crede ai consumi dichiarati è come uno che crede a Vanna Marchi o al Baffo da Crema, gli andrebbe riconosciuta l'infermità mentale.
Ritratto di fmz
20 novembre 2015 - 13:03
Ma, in effetti Vanna Marchi è finita in galera, chissà che non succeda qualcosa di simile.
Ritratto di monodrone
20 novembre 2015 - 13:11
Si ma rispetto a Vanna il Papa resta a piede libero purtroppo. Ma si, raga. La mia era una trollata, dai, era ovvio. Buon Eicma a tutti!!!
Ritratto di domi2204
20 novembre 2015 - 16:55
Sono stato sul sito di altroconsumo, dove si fa presente che la discordanza è del 18%, si fa presente che è stato fatto un test di laboratorio ma non viene specificato esattamente come, inoltre si va a far causa per un 14% visto che hanno le case una tolleranza del 4-5% in sede di omologazione non tutti i motori sono uguali, ed infine per la stratosferica cifra di 240 €(sempre che il giudice accolga la tesi di altroconsmo) ci si va ad impegolare in una causa civile che tra 1 grado, appello ed eventuale ricorso in Corte di Cassazione con possibile ritorno ad un grado di giudizio precedente (se cosi decide la Corte di Cassazione) può tranquillamente durare non solo più della vita della panda ma anche di quella del povero proprietario che grazie ad altroconsumo ha scoperto che la sua panda consuma il 18% in più del dato dichiarato.
Ritratto di fmz
20 novembre 2015 - 17:42
Non credo che la causa sia portata avanti in modo singolo, l'invito di altroconsumo, come già fatto per il dieselgate, è quello di partecipare ad una class action, tipologia di azione in Italia solo ai primi passi. Può costituire una causa pilota alla quale si possono aggregare altri con una spesa contenuta. In America queste cause sono considerate " il terrore della grande industria americana, l'arma di distruzione di massa in mano ai consumatori", qui siamo in Italia ed è un'altra cosa. Tanto per dire la Nutella,negli USA, è stata condannata ad un risarcimento da 3 milioni per una pubblicità ingannevole. Premesso che io consumo Nutella da una vita e non certamente per la pubblicità e credo che anche chi ha promosso questa azione credesse fino in fondo al contenuto promozionale, va detto che il problema dell'enfatizzazione delle caratteristiche dei prodotti oltre misura esiste e le case produttrici, comprese quelle delle auto, devono aprire bene gli occhi.
Ritratto di fmz
20 novembre 2015 - 17:45
vabbè manca un NON davanti a ""..credo che anche chi ha promosso..
Ritratto di FRANCESCOD1974
20 novembre 2015 - 21:22
a questo punto dovrebbero fare una clas action per tutte le case.ma poi non ho capito una cosa, la panda emette il 20% in più e hanno accolto la class actio la golf anche quella provata emetteva il 50% in piu e i giudici non hanno approvato nessuna class action: che sono pagati dalla VW questi?
Ritratto di Gianlupo
21 novembre 2015 - 01:19
"Per la Corte d’Appello invece i dubbi avanzati da Altroconsumo e dalla proprietaria della Panda sono da verificare perché basati su valutazioni delle emissioni che si presentano credibili". La domanda sorge spontanea: i criteri di credibilità chi li stabilisce? Un'informazione indicativa non è forse credibile, anche se l'indicatività è per sua natura molto approssimativa? Eppoi è chiaro: siccome l'approssimazione, determinata dagli standard di misura, interessa tutti, perché allora solo Panda e Golf? Invocherei il grande Antonio De Curtis...
Ritratto di Pinuccio62
21 novembre 2015 - 09:15
Ma di cosa stiamo parlando ? ma guardate i valori dichiarati da tutte le case, sono demenziali. Si puo' trovare un 2000 a benzina che (dovrebbe) fare i 10 con un litro !!!. Ho acquistati da un mese la nuova fiat 500x diesel 1600 e mi fa' i 17 con un litro, che tra l' altro era quello che mi aspettavo. Non sono un genio, ma scusate signori tecnici, non potete fare quanto segue per ogni modello che esce ? (visto che fate migliaia di km di test): 1)mettete 50 litri di carburante nel sebatoio, azzerate il trip master e vi fate un bel giro in città finchè la macchina si ferma (esauriti 50 litri). Quindi fate il calcolo e publicate il consumo urbano. 2)Vi portate subito dopo il casello della A1 ,rimettete 50 litri , lanciate l' lauto a 130 km/ora e proseguite fino che si ferma, e rifate il calcolo, questo è il consumo in autostrada. 3) rimettete i soliti 50 litri, vi fate un bel giro in montagna, collina e strade extraurbane, magari attraversate qualche piccolo paese. Quando l' auto si ferma avete anche il consumo misto. Questi sono i consumi REALI , e nessuno li potrà più contestare !!! semplice no. Saluti.
Ritratto di panamegane
21 novembre 2015 - 12:06
la mia megane coupè 2.0 tce 180cv(dichiarati in realtà sono 190 al banco) fa il 10 a litro in città, oggettivamente la panda consuma comunque troppo, alcuni modelli sono proprio difettati ed una mia amica l'ha tolta per disperazione pur andando piano non faceva più del 13 a litro in città!!!
Ritratto di fmz
21 novembre 2015 - 20:19
Certo che molti utenti fanno interventi in favore di una casa anzichè di un'altra, innescando "feroci" dispute per stabilire chi è la migliore, la cosa che sorprende è che sembrano difensori d'ufficio dell'una o dell'altra, mi chiedo come mai questo fervore non viene messo a disposizione della "causa" del povero consumatore perennemente male informato con campagne pubblicitarie e dati davvero esilaranti (dalle case). A pensar male verrebbe da dire che, questi utenti, hanno interesse ma invece voglio pensar bene e che siano invece fiduciosi ed in buona fede. Meno male che esistono riviste come "alVolante" che mettono a disposizione informazioni e discussioni nelle quali confrontarsi.
Ritratto di Utente_1976
21 novembre 2015 - 20:36
Da quando è scoppiato il dieselgate ogni tre ore c’è una questione di class action o consumi non veritieri o emissioni non veritiere, correndo il rischio di fare di tutta l’erba un fascio. Dichiarare consumi non veritieri è altra cosa, rispetto al dieselgate per almeno tre ragioni: a) nel caso dei presunti consumi non veritieri non si cerca di falsificare i dati. La differenza consiste nel fatto che nel primo caso io non impedisco le autorità preposte di verificare la veridicità delle mie dichiarazioni , mentre nel secondo caso sì, in quanto le verifiche vengono “inquinate” dal software fuorilegge, progettato e implementato per ingannare le auorità. Questa differenza è la cosa fondamentale, che costituisce la vera e propria “truffa” che ha messo in piedi VAG e che nessuna caciara della serie “tutti imbrogliano, quindi di che stiamo parlando?” potrà mai cancellare. B) Una macchina che consuma di più di quella che dichiara non è fuorilegge. Una macchina che emette più emissioni di quelle dichiarate è fuorilegge. Quindi la menata di Paglianti, che ripete ormai da un mese in ogni articolo (incluso questo) di questo blog, “chi compra una macchina basandosi sulle emissioni?” è una emerita sciocchezza. La domanda vera è: “chi è disposto a comprare una macchina con la quale a norma di legge non potrebbe circolare?” C) le differenze nel caso dei consumi sono nell’ordine delle decine di punti percentuali. Nel caso del dieselgate delle migliaia di punti percentuali (emissioni fino a 40 volte maggiori di quelli consentiti, ossia il 4000% in più). Per dire, sarebbe come se Fiat dichiarasse che l’auto consuma 5 litri ogni 20 km, e invece poi ne consuma 200 (di litri). Quindi che continuino pure a fare caciare. Non serve a nulla, tanto gli europei coi tedeschi stanno a pecora comunque (ormai è evidente, non solo a livello istituzionale - L’unica speranza di un trattamento equo del caso VAG in Europa sono BMW e Mercedes, che sono entrambi tedeschi e che spero faranno valere le proprie ragioni contro un concorrente diretto, che ha rubato clienti anche a loro barando vergognosamente. Forse anche i francesi potranno fasi sentire, visto che entrambe le loro case automobilistiche sono partecipate pubblicamente, e sono state anch’esse danneggiate – ma insomma, io mi aspetto un trattamento di stra-favore, mascherato con st_tr_onz_ate di tipo legale e burocratico di ogni sorta), mentre gli americani non si fanno certamente impressionare da tali fr_é_gna_cce.
Ritratto di fmz
21 novembre 2015 - 20:48
Sono due piani diversi di ipotesi (o forse già realtà): - dieselgate : truffa - consumi non veritieri: pubblicità ingannevole Anche quest'ultima in un paese civile non viene tollerata tant'è che negli USA viene condannata..anche nei giudizi dei tribunali.
Ritratto di Utente_1976
21 novembre 2015 - 21:15
Appunto, diversi, quindi non equiparabili. Anche furto con scasso e crimine contro l'umanità sono entrambi non tollerati, in paesi civili. Equipararli, è un altro paio di maniche.
Ritratto di fmz
21 novembre 2015 - 21:45
Vedo che sei d'accordo comunque nel condannarli, ad ognuno la sua pena.
Ritratto di Utente_1976
21 novembre 2015 - 22:17
NO, io non sono d’accordo nel condannarli. Sono d’accordo nel giudicarli. Ad ognuno la sua sentenza, e la (eventuale) pena conseguente. PS: va detto inoltre che, a quanto ho capito (poi se mi sbaglio cambierò volentieri idea) VW è imputabile di entrambi i reati. Truffa E Pubblicità ingannevole. Pure loro hanno dichiarato emissioni che non corrispondono a realtà. INOLTRE hanno messo a punto un sistema per inquinare i controlli, cosa quest'ultima di gravità ben maggiore - infatti VW, che a detta di tutti ha i soldi che gli escono da d_ér_eta_no, ha appena chiesto un prestito di 20 miliardi e tagliato di un miliardo il Capex - FCA invece, che secondo molti ha le pezze al c_ùlo, per questa class action non ha preso particolari provvedimenti. Strano, visto che Marchionne, a detta di tutti, è uomo di finanza e non di prodotto. Si vede che è anche imprudente...
Ritratto di Utente_1976
22 novembre 2015 - 00:14
"sarebbe come se Fiat dichiarasse che l’auto consuma 5 litri ogni 20 km, e invece poi ne consuma 200 (di litri) ". Ovviamente intendevo 5 litri ogni 100 km. Ho mischiato i 20 KM al litro coi litri ogni 100 KM.
Ritratto di studio75
23 novembre 2015 - 09:02
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è difficile sostenere in tribunale che non si sapeva che i consumi dichiarati fossero ben inferiori rispetto i consumi reali. Oramai questo è un dato di comune conoscenza perciò chi afferma di essere stato truffato, o è in malafede o, comunque, non ha adottato il comune senso della ragione. il dato offerto dalle case è indicativo e va contemperato dalla riduzione percentuale (dal 30-50%) che ci si può aspettare dal tipo di vettura e motorizzazione. perciò nessuna sorpresa sui consumi finali.
Ritratto di fmz
23 novembre 2015 - 20:18
Aspettiamo che la faccenda vada davanti ad un tribunale e poi se ne riparla. In ogni caso l' Autorità Garante della Concorrenza ed il Mercato risulterebbe abbia ricevuto parecchie segnalazioni, si vede che i consumatori sono diventati piu' sensibili e si sentono presi per i fondelli, il caso dieselgate ha svegliato parecchia gente. http://www.agcm.it/component/users/?view=login&return=L2NvbXBvbmVudC93ZWJmb3JtLw==#wrapper

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