IL NO DI FEDERAUTO - Incentivi per le auto elettriche? Filippo Pavan Bernacchi (foto sopra), presidente di Federauto (l’associazione che raggruppa i concessionari italiani) non ci sta: “In un momento in cui il mercato delle auto è a livelli minimi da quando è stata inventata la macchina, incentivare una singola tecnologia è quanto di più sbagliato si potrebbe fare, perché creerebbe ulteriori squilibri”. Casomai, secondo Bernacchi, “sarebbe auspicabile un periodo di sperimentazione, per capire l’impatto delle infrastrutture che si devono realizzare”. Federauto spinge per un piano che consenta “il giusto equilibrio tra marche, motori e alimentazioni”.
UN PASSO AVANTI - Chiariamo: la legge sugli incentivi per l’auto elettrica ancora non c’è (vedi qui). Ma la polemica di Federauto è nata dopo che, ieri, le commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera hanno approvato un testo unificato sui bonus per le elettriche: la discussione in aula dovrebbe partire già a giugno.
L'elettrica Citroën C-Zero: ha un'autonomia dichiarata di 130 km.
QUALE CONTRIBUTO - Se consegna una macchina per la rottamazione, chi compra un’auto nuova elettrica o ibrida ha diritto a un contributo statale. Si va per scaglioni: nel 2013, fino a 5.000 euro di bonus per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km; e fino a 1.200 euro, per i mezzi con emissioni superiori a 50 g/km e non superiori a 95 g/km. Invece, nel 2014, fino a 4.000 euro di incentivo per i veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km di CO2; e fino a 1.000 euro per quelli con emissioni oltre a 50 g/km ma sotto i 95 g/km di CO2. Terzo gradino: nel 2015, fino a 3.000 euro di bonus per i veicoli con emissioni inquinanti non superiori a 50 g/km di CO2; e fino a 800 euro, per i mezzi con emissioni oltre i 50 g/km ma non oltre 95 g/km di CO2. Il tutto con un vincolo: il contributo scatta se il venditore pratica uno sconto almeno pari al 30% del bonus. Lo stanziamento previsto è di 420 milioni di euro. Inoltre, il testo unificato fissa un piano nazionale infrastrutturale che consenta l’installazione di punti di ricarica, nonché tariffe agevolate per incentivare il mercato.
L'elettrica Leaf. Secondo la Nissan raggiunge i 145 km/h e percorre fino a 175 km.
“INCENTIVI NON BASTANO” - In Italia, nel 2011, sono state immatricolate solo 304 auto elettriche e 5.127 ibride. Ma l’istituto di ricerca Jato Dynamics lancia l’allarme: gli incentivi non bastano a spingere le vendite di vetture elettriche, perché giocano un ruolo importante anche fattori come lo sviluppo della geografia urbana, la maturità dei mercati e, soprattutto, lo sviluppo delle infrastrutture per la ricarica. A conferma delle proprie tesi, la Jato Dynamics ricorda che, in altri paesi europei, i numeri sono deludenti, nonostante i bonus statali: nella prima metà del 2011, con un incentivo massimo di 5.000 euro, in Germania sono state vendute solo 1.020 elettriche, e 953 della Francia. In Danimarca, dove l’incentivo è notevolissimo (anche 20.500 euro), ci si è fermati a 283 elettriche.