CONNESSI, SEMPRE - Fino ad una quindicina di anni fa, navigare in rete significava armarsi di una buona dose di pazienza: passare da una pagina all’altra del web richiedeva svariati minuti, con la barra di caricamento più lenta di una lumaca. Oggi si è collegati dappertutto e con ogni mezzo, automobili comprese, capaci di diffondere il segnale per tutti i passeggeri grazie agli hotspot wi-fi integrati. Il passo successivo è la navigazione veloce tramite la tecnologia
LTE (Long Term Evolution) conosciuta anche come 4G. Il primo costruttore automobilistico a portare a bordo il nuovo standard di comunicazione è l’Audi che offre l’LTE a partire da questo mese sulla
Audi S3 Sportback (da novembre sulle altre varianti del modello).
LA “MUSICA” È CAMBIATA - Per usufruire della tecnologia LTE è sufficiente dotarsi di una scheda SIM con tariffe flat da inserire nell’apposita sede del sistema di navigazione MMI Plus della S3 Sportback. Il segnale viene così diffuso all’interno dell’abitacolo in modo che ogni passeggero possa collegare il proprio dispositivo mobile per navigare in Internet in modo indipendente. Senza contare che l’Audi utilizza lo standard LTE per offrire una serie di servizi su misura: dalla navigazione con Google Earth e Street View alle informazioni sul traffico in tempo reale passando per le web radio. Inoltre la funzione text-to-speech consente di dettare messaggi di testo, mail e aggiornare Facebook e Twitter. In futuro arriveranno il cosiddetto car-to-X-communication per connettersi alle altre automobili e alle infrastrutture e i servizi “cloud”, la memorizzazione dei dati su un server dedicato.
LAVORI IN CORSO - Tutto molto bello ma ne vale la pena allo stato attuale? Se negli Stati Uniti d’America la rete LTE ha raggiunto il 90% della popolazione, in Europa solo un cittadino su quattro ha accesso alla nuova tecnologia. Nello specifico in Italia, la Tim copre attualmente 190 comuni, Vodafone 40 e Tre solo Roma, Milano e Acuto (FR).