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“Parenti serpenti” anche in casa Porsche

10 settembre 2012

È stato pubblicato un libro con pagine al vetriolo sulla famiglia Porsche-Piech, a cui fanno capo la Volkswagen e la Porsche. A scriverlo è stato Peter Daniell Porsche, membro della famiglia, azionista del gruppo, da sempre impegnato nell’arte e in attività filantropiche, finanziate con il denaro che gli procurano le azioni del colosso automobilistico.

12 FIGLI - Qualche anno fa Ferdinand Piech - attuale presidente del consiglio di sorveglianza della Volkswagen e vero e proprio “faro” delle strategie del gruppo - disse, tra il serio e il faceto, che aveva voluto avere molti figli (12) perché in questo modo c’erano più possibilità che la famiglia avesse al suo interno qualcuno bravo, in grado di gestire l’articolata realtà degli interessi familiari. Gli anni futuri diranno se la strategia, per così dire demografica, di Piech ha pagato, intanto è certo che all’interno della dinasty Porsche c’è un contestatore: è Peter Daniell Porsche (foto qui sotto), 39 anni. È figlio di Hans-Peter Porsche, a sua volta figlio di Ferry (il creatore della casa automobilistica Porsche, nel dopoguerra) e nipote del capostipite della dinastia: “Herr Professor” Ferdinand. 

DAL NAZISMO ALLE LOTTE DI POTERE - La contestazione è ampia e riguarda le logiche del potere, economico e non, in seno a tutto il clan Porsche-Piech, ma è evidente che inevitabile obiettivo principale dei suoi strali finisce con l’essere lo zio (in quanto figlio della sorella di suo nonno) Ferdinand Piech. Al centro delle critiche c’è la sete di potere, che nel corso degli anni avrebbe avuto molte occasioni di manifestarsi. Il libro fa così riferimenti agli anni del nazismo, quando la famiglia si compromise con il regime hitleriano (cosa peraltro testimoniata dal fatto che Ferdinand Porsche e Anton Piech, padre di Ferdinand, furono a lungo incarcerati dagli Alleati con l’accusa di filonazismo). Poi racconta di episodi di grandi baruffe tra i tanti membri della famiglia, sommariamente riconducibili ai due “rami”: i Porsche e i Piech. Addirittura, il libro racconta che il nome di Wolfsburg (il borgo del lupo) alla località sede principale della Volkswagen sarebbe stato scelto come un omaggio a Hitler, che dagli intimi era chiamato appunto Wolf, il lupo. Da notare che nell’autobiografia pubblicata da Ferdinand Piech nel 2002 (“Auto.Biographie” il titolo) c’è una nota a piè di pagina che parla del nome Wolfsburg, raccontando che il termine fu coniato dalle forze di occupazione inglesi, nel 1945. Dunque una versione del tutto diversa, anche se si può rimanere un po’ stupiti a trovare nel libro di Piech, che racconta una corposa vicenda umana, familiare e industriale, un dettaglio così marginale; quasi fosse un mettere le mani avanti. 

peter-daniell-porsche.jpgEQUILIBRI AZIONARI - In questo quadro di forte polemica, il libro del Porsche di quarta generazione assume dunque un rilievo che esula dagli aspetti da saga familiare, tutto sommato abbastanza scontati. Infatti, Peter Daniell Porsche afferma nel libro che prima o poi si ritroverà ad avere il 10% del pacchetto azionario della Porsche e il 2% del gruppo Volkswagen. In pratica le stesse percentuali che sono detenute dal non amato zio Ferdinand Piech. E il fatto che lo ricordi può suonare un po’ come un avvertimento circa la collocazione di quel pacchetto azionario nei prossimi equilibri all’interno della famiglia-azionista.

POLIEDRICO MUSICISTA - Educato secondo i criteri della scuola alternativa steineriana, musicoterapeuta, suonatore di flauto, scrittore di libri di viaggi, animatore di numerose iniziative filantropiche, Peter Daniell Porsche ha una visione della vita molto lontana da quella del potente zio Ferdinand Piech (e non solo sua). Ne è una testimonianza anche il titolo del suo libro uscito da qualche settimana: “Nella vita c’è di meglio che costruire automobili”.

IL SEGRETO DELLA FELICITÀ - Circa la validità del titolo non c’è da dubitare; almeno se si può dire - come ha fatto Peter Daniell Porsche - di vivere con 100-200 mila euro all’anno, destinando ad attività filantropiche e culturali la rimante parte dei proventi derivanti dal suo pacchetto azionario del gruppo Volkswagen-Porsche, ammontante a circa 800 mila euro, senza fare alcunché nell’ambito dell’azienda automobilistica. 



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Ritratto di giuggio
10 settembre 2012 - 11:13
nella mia ignoranza, mi pare che sputi nel piatto in cui ha mangiato e continua a mangiare. Anch'io mi accontenterei di vivere con 200.000 euro l'anno e con il resto fare beneficenza...
Ritratto di follypharma
10 settembre 2012 - 12:05
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e' altrettanto innegabile che le decina di migliaia di ricchi che ci sono al mondo se ne fregano bellamente di fare beneficienza se con con percentuali minime detraibili dalle tasse.. Stesso si puo' dire dei poveri che diventano ricchi o grazie alle proprie idee e fatiche o semplicemente vincendo al super enalotto... Quanti di tutti costoro nel mondo destinano il 70 % delle proprie ricchezze agli altri come il signore (nel vero significato del termine) dell'articolo qui sopra ? Inoltre, la agiatezza che si puo' avere vivendo con 1 milione all'anno e' di gran lunga superiore a quella con 200000 ... Pensa, ad avere magari 3 figli ... credi che possa permettersi' tutto quello che vuole cercando pure di dar ai propri figli la miglior educazione possibile...con 200 000 l'anno? magari lordi(che vorrebbe dire 10.000 euro mese netti ??) no, non credo... sicuramente dovra' sacrificare qualcosa... Quindi ben venga, BRAVO, magari facessero tutti cosi'... Io stesso ....non so se lo farei...
Ritratto di giuggio
10 settembre 2012 - 12:45
non ho detto che è la peggiore persona di questo mondo, ci mancherebbe. Anzi, sarà anche meglio della media. Ma mi pare che manchi di COERENZA.
Ritratto di fabri99
10 settembre 2012 - 13:53
4
Tanti la fanno, o perlomeno fanno finta... Quante persone famose, per farsi vedere, adottano un bambino o vanno a distribuire vaccini ecc...??! La cosa più odiosa comunque, è quando qualcuno vende qualcosa e da il ricavato in beneficenza: Ja.y Le.no lo ha fatto con la sua 500... Non sono contrario alla beneficenza, ma in questo caso, mi fa incazzar: sembra che J.ay Le.no, poveraccio, sia costretto a sacrificarsi e a vendere un'auto per poter dare qualche spicciolo in beneficenza... O perlomeno è questo messaggio che mi arriva... Povero si sacrifica lui... Come hai detto comunque, ben venga la beneficenza, anche se per altri motivi, quasi...viscidi, mi permettere di dire... Perchè, come J.ay Le.no disse a Top Gear, tutti in California comprano la Prius, perchè possono dire di avere un auto brutta ma che stanno salvando il mondo... Disse anche CHE IN CALIFORNIA PIACE FAR VEDERE LE PROPRIE BUONE AZIONI... Bella azione avere un garage pieno di auto costosissime... Bravo!!! Saluti ;)
Ritratto di Merigo
10 settembre 2012 - 15:50
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Ritengo che la caduta di stile non sia nel mettere un oggetto in vendita per beneficenza, come ha fatto J.ay Leno o come ha fatto la Ferrari con la 599 XX Evo consegnata a Monza nel weekend, ma da parte dell'acquirente che si fa bello dell'acquisto, come ha fatto ieri l'americano Benjamin Sloss, boss della Google. Se fosse stato un vero Signore e filantropo se ne sarebbe tornato negli USA con la 599 (pagata pare 1,4 milioni di euro) nell'anonimato e molta più stima da parte nostra, mentre l'acquisto sbandierato sa poco di filantropia ma molto di collezionismo, perché quell'auto non esiste e quindi in una futura asta la venderà ad un prezzo anche maggiore. Però la Ferrari che colpa ne ha? Si scriveva che il valore di tutto il pacchetto offerto da vendere all'asta fosse stimato in 1,3 milioni di euro, tra questa 599, caschi di Alonso, tute di Schumi, calzini di Domenicali, ecc., e se solo la 599 ha raggranellato 1,4 milioni, ben venga. L'obiettivo di queste operazioni è raccogliere denaro, e Ferrari, come credo anche J.ay Leno, non ci ha guadagnato nulla se non ulteriore popolarità. Ripeto, a mio modesto parere la caduta di stile è del rampollo Porsche come di questo boss della Google nell'avere associato il proprio nome alla beneficenza, mentre gli unici che dovrebbero saperlo sono le Agenzie delle Entrate dei rispettivi Paesi per detrarre l'importo dalle tasse. Saluti
Ritratto di fabri99
10 settembre 2012 - 19:14
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Si presume che la Ferrari viva vendendo auto, quindi è comunque "obbligata" a venderne: in questo caso è sia pubblicità che una buona azione, nulla in contrario... Si da il caso che Ja.y Leno sia un presentatore, vive di altro... E vendere un'auto è superfluo: lo fa per fare una buona azione?! Perchè devi vendere una 500 per donare dei soldi??? Devi per forza sbandierarlo e farlo vedere a tutti?! Sappiamo già che ha milioni e miliardi e che non si sta sacrificando per i poveracci, potrebbe farlo anche senza vendere la 500...no?! E' questo che mi fa shif, farsi vedere, farlo sembrare un sacrificio... Sì, un po' come il boss di google, che se avesse potuto comprare una flotta per dire al mondo di aver comprato quella ferrari lo avrebbe fatto, e porsche, perchè c'è di meglio che avverare il mio sogno, cioè fare auto!!! Penso che la cosa più bella che mi possa mai capitare è di vedere un'auto con il mio nome sopra un giorno in giro per strada... Ciao ;)
Ritratto di yeu
10 settembre 2012 - 18:31
Beh la situazione è chiara. Quando la Porsche ha tentato la scalata alla volkswagen, non ha potuto prendere le redini del gruppo per una legge tedesca che non consentiva il controllo ad altri, anche se questi altri erano tedeschi. Erano arrivati al 75% delle azioni e visto che vag possedeva la banca che prestava i soldi a Porsche, ha pensato bene di fargli una richiesta di rientro distruggendo così i suoi padroni. Certo, hai capito bene i suoi padroni, perchè se deteneva il 75% delle azioni vag, era anche in possesso della stessa banca che l'ha distrutta, solo che il controllo della banca era nelle mani di vag e quindi dello zio Ferdinand. Tra l'altro la legge era già stata condannata dalla commissione Europea e con una sentenza ne imponeva l'abolizione, chiaramente di imposizioni alla Germania è impossibile parlarne perchè se ne è infischiata altamente, però impone la crisi e la sofferenza a tutta l'Europa. Come multa la Germania deve solo versare poche decine di milioni di euro l'anno, che tra l'altro dal 2008 ad oggi non ha mai versato e nessuno dice niente o si azzarda a far notare alla Merkel la cosa. Questo signore è arrabbiato con ragione perchè la Volkswagen era ormai di proprietà Porsche. Vediamo cosa fanno con la Suzuki, che vogliono tenersi a tutti i costi il 20% delle azioni senza avere rispettato gli accordi presi nello scambio azionario. Credo che abbia ragione sulla fame e sulla tirannia dello zio. Tra l'altro, se vag è cresciuta così tanto rispetto agli altri, è proprio per la proprietà bancaria, perchè negli anni, ogni qualvolta ha avuto bisogno, ha ottenuto capitali a interessi ridicoli, quasi inesistenti. Anche adesso in Germania applica sconti fin anche del 23% sulla Golf, però offre dei finanziamenti a tassi normali perchè ha acquistato capitali dalla BCE all'1% e quindi quello che rimette sul prezzo del nuovo, lo recupera ampiamente sugli interessi dell'auto. Per altri costruttori accedere a certi privilegi è impossibile, prendiamo Fiat che non ha banche e quindi per la sua finanziaria Sava deve comprare la moneta a prezzo pieno perchè non ha la banca di proprietà. Se non è concorrenza sleale questa?
Ritratto di money82
11 settembre 2012 - 12:33
1
Yeu ogni imprenditore fa i propri interessi, se VW offre anche un pacchetto finanziario è una colpa? Dovrebbe rimetterci perchè gli altri sono stati meno furbi? La golf ha forti sconti perchè è uscito il modello nuovo, devono liberare i piazzali, non lo fanno anche le altre aziende? Se la golf costa il suo prezzo di listino è troppo cara, se la offrono con lo sconto fanno concorrenza sleale? E quale sarebbe la strada giusta secondo te? Limitare i propri guadagni per gli altri?
Ritratto di yeu
11 settembre 2012 - 17:52
La Golf l'ho presa come esempio ma gli sconti li fa su tutta la gamma comprese le Audi, Seat e Skoda. Tra l'altro la BMW si è vista calare del 35% gli utili delle vendite proprio in Germania nonostante stia vendendo di più rispetto ad un anno prima perchè si è dovuta adeguare. Comunque il mio commento era improntato sulle motivazioni dell'astio che il nipote della Porsche ha con lo zio e se mi consenti credo che siano più che lecite. Comunque se leggi il mio commento capirai come vag opera, è protetta da una legge che non può essere accettata in quanto vag opera in tutto il mondo e quindi dovrebbe adattarsi alle regole finanziarie internazionali, quando queste regole teutoniche sono state condannate, non hanno rispettato la condanna Europea. Credono di fare quello che vogliono e, purtroppo, hanno ragione, possono realmente fare il bello e il cattivo tempo senza che vengano ostacolati da nessuno e se qualcuno gli si mette per traverso, lo distruggono e questo è un dato di fatto.
Ritratto di finvale
10 settembre 2012 - 11:21
Se "nella vita c'è di meglio che costruire automobili", allora vai a fare il filantropo suonatore di flauto con i soldi che ti guadagni da solo e non approfittando della parentela "pesante", che ti garantisce un introito sicuro e cospicuo derivante da un pacchetto azionario di cui non te ne frega niente!
Ritratto di Merigo
10 settembre 2012 - 11:56
1
Nella vita c'è senz'altro di meglio che costruire automobili ma meno male che c'è chi la pensa diversamente, altrimenti ciao all'ultima 911 Carrera 4S della foto ed a tutte le sue antenate. Riguardo all'etica si può discutere all'infinito. VW, ma guardando a casa nostra anche FIAT, non sarebbero qui se entrambe non si fossero comportate nei decenni come un cuscino, cioè prendendo la forma di chi ci si sedeva sopra. VW collaborò con il nazismo così come il Senatore Giovanni Agnelli collaborò con il fascismo, entrambe convertendo gli stabilimenti all'attività del regime, ma il rampollo Porsche non ci dice che è da escludere ci fossero alternative. Anche FIAT ha avuto in tempi recenti un rampollo combattuto da sentimenti di etica per cui si è addirittura suicidato, ma teneva questi sentimenti per se. E c'è da dire che oltre agli Agnelli (ora Elkann) ed ai Piech, non mi risulta ci siano rampolli di altre dinastie attive direttamente nell'auto ma, anzi, oltre ad un'ereditiera Quandt (BMW) finita sui giornali per altre questioni, non mi pare proprio di sentano mai nominare gli eredi Daimler, Benz, Peugeot, ecc. Forse il Daniel Porsche sotto sotto voleva uscire dall'anonimato (non gli bastava il cognome?), ma sappia che il vero filantropo elemosina senza pavoneggiarsi di farlo e, come dice giuggio, senza sputare nel piatto dove, magari schifato, mangia. Saluti.
Ritratto di Montreal70
10 settembre 2012 - 18:29
Penso che i tuoi paragoni siano piuttosto gravi. Un conto è dover sottostare, o al limite trovare conveniente un regime dittatoriale (in tutto il mondo si è sempre fatto da tutti, forse solo Bosch ha mantenuto la sua nobiltà), ben altro conto è che un'azienda venga fondata dal peggiore dittatore di tutti i tempi, venga mandata avanti con il lavoro degli schiavi ebrei e venga oggi gestita dal nipote del co-fondatore nazista. Parliamo di una Vw la cui fabbrica storica è stata costruita dai deportati. Gli stessi deportati che se rompevano una punta di trapano venivano fatti fucilare da Porsche e i quali figli venivano rinchiusi negli asilo-lager per poi farli sparire dopo una o due settimane. In quella fabbrica venivano costruite, usando sempre e solo manodopera ebrea, i veicoli da guerra che invasero mezza Europa e le rivoluzionarie bombe che rasero al suolo Londra. Hitler comandava, Porsche gestiva e Himmer dava a quest'ultimo la "merce" umana che gli serviva. Riguardo agli altri esempi che fai, qualsiasi azienda tedesca (ma anche Ford, con fabbriche teutoniche) utilizzava manodopera gratuita fornita dai campi di concentramento. Bmw addirittura, aveva un suo stabilimento sotto uno di esso. La differenza sta nel fatto che la discendenza di Gunther ha ripudiato il passato della loro famiglia (anche se ricordano sempre con stima il nonno), mentre Piech non lo farebbe mai. Festeggia il compleanno in ritardo per unire i festeggiamenti a quelli dell'amato "zio" Adolf, colui che salvò il nonno dal declino della sua carriera e gli diede tutto, figuriamoci. Va bene mantenere l'immagine e apparire giusti, ma anche i nazisti hanno dei principi.
Ritratto di money82
11 settembre 2012 - 12:38
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Montreal ora strumentalizzi la guerra? Parliamo dell' impero romano e di come i nostri antenati si siano presi i territori con il sangue? Dai su, non attraversare territori ostili, è meglio se noi con il nostro passato stiamo zitti, se dobbiamo parlare di guerre.
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 13:52
Ma certo.
Ritratto di Porsche
10 settembre 2012 - 13:44
Questo erede di casa Porsche mi puzza di greenpeace. Tutto discutibile, tutto soggettivo. Le auto non servono ? Allora ha ragione Piech nel dire che più figli più è alta la probabilità che ve ne sia qualcuno con la passione e le capacità per guidare l'azienda. Se questo erede in futuro avrà potere decisionale, il gruppo automobilistico Vw diventerà una onlus o roba simile. Spero che Ursula Piech, moglie di Ferdinad Piech, sappia prendere le decisioni che un' azienda auto deve prendere. Al rampollo Porsche, torni a giocare con i fiori. Il capitolo nazismo poi, non voglio difendere Porsche dalle sue colpe (quali ???), ma i pochi industriali che si opposero, Robert Bosch su tutti, ebbero grossi problemi, perchè non certo la scelta era spontanea....
Ritratto di Cinque porte
10 settembre 2012 - 13:50
«Nella vita c’è di meglio che costruire automobili» perchè non cominci tu a darci l'esempio? Chi sa quanta gente c'è nel mondo che vorrebbe vivere con 100/200 mila € l'anno! Se c’è di meglio che costruire automobili DIMOSTRALO!!! A parlare e a fare cose a astratte son buoni tutti, ILLUMINACI CON LA ▶ CONCRETEZZA ◀ !!!
Ritratto di fabri99
10 settembre 2012 - 13:55
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Ah, opps... Peccato, era il mio sogno... Vedere in giro auto con su un marchio fondato da me, se permette sig.porsche, ha molto peso per me... Ciao 5porte..;)
Ritratto di dario911
10 settembre 2012 - 17:29
Il Signorino è sicuramente un fortunatissimo ,campare con 100/200.mila all'anno è un lusso per tanti ed a lui pare invece di fare i sacrifici...comunque c'è da apprezzare che faccia qualcosa anche per chi è meno fortunato ,dubito che faccia rinuncie , sicuramente avrà un patrimonio inestimabile , sicuramente il vero benefattore o semplicemente il vero signore , non ha bisogno di sbandierarlo , in ogni caso è una cosa da apprezzare. Anche quando la ferrari mette l'auto all'asta per beneficenza ed il collezionista si fa vedere mentre la ritira...si è di fronte ad azioni di marketing e di pura vanità pubblicitaria ma comunque signori è SEMPRE MEGLIO DI NIENTE . non vi pare ??
Ritratto di Montreal70
10 settembre 2012 - 18:11
Oh, guarda un pò! Qualche mese fa parlai su quattroruote della vera storia della Vw, venendo preso per "spargitore di disinformazione a gogò" dagli altri utenti. Ora, che la casa tedesca sia legata al nazismo dall'inizio ad oggi lo sanno tutti, pertanto, quella parte di utenza che mi contrariava su quello in generale non merita nessuna attenzione. Riguardo all'etimologia di "Wolfsburgh" invece, un'eventuale ignoranza in materia non è così grave, perchè in pochi ne sono a conoscenza. E' grave invece accusare gli altri di ignoranza, essendo se stessi i primi a non conoscere. Tra l'altro, questo è stato scoperto diverso tempo fa dagli storici Hans Mommsen e Manfred Grieger, non dalla progenia di Porsche. Comunque, ammiro Peter per due cose: destinare l'80% dei suoi non così straordinari introiti per opere umanitarie, e mettere "quel poco" che gli resta a rischio con azioni che potrebbero compromettere l'immagine e quindi le vendite dell'azienda fondata dal nonno Ferdinand e dallo "zio" Adolf. E' fastidioso invece vedere che nonostante gli studi storici, i documenti originali portati alla luce, le testimonianze e quant'altro, ancora nessuno ammetta che il colosso di Wolfburgh sia un tutt'uno col nazismo. Addirittura in questo articolo, si limitano a riportare due pareri sull'origine del nome della città, fermandosi a porre dei dubbi sull'affermazione del libro di Piech. Basta. Vw è nata dal nazismo (il nazismo è nato da Ford) con l'aiuto di Ford (nessun errore, ha aiutato molto). Oggi, Vw è controllata dal governo tedesco (nazista? Una parte magari, non esageriamo) e da un discepolo del Fuhrer. Gli unici cambiamenti da allora mi sembrano le quote di mercato e la gamma, che non si limita più al Maggiolino e al Bulli.
Ritratto di mattias93
10 settembre 2012 - 18:35
Appena ho letto l'articolo ho pensato a te! ahah aspettiamo la risposta del caro porsche...
Ritratto di docente tecnologo
11 settembre 2012 - 10:53
Personalmente ti ritengo uno dei migliori utenti del forum, molto preparato e sempre preciso dal punto di vista tecnico e storico.
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 11:03
Non penso di meritare simili elogi ma ti ringrazio ;-)
Ritratto di Gino2010
11 settembre 2012 - 13:08
quest'ultimo infatti dimentica una curiosa,e difficilmente spiegabile,circostanza storica.E' vero che la VW fu la prima azienda a sorgere non con investimenti provati ma pubblici,e dato che siamo nella germania degli anni '30,è ovvio che tali finanziamenti fossero avallati in primis dal partito nazista.Infatti VW significa l'auto del popolo,quindi vi era un chiaro interesse del governo a dotare tutte le famiglie tedesche di un'auto,un po' per consenso un po' per uscire dalla recessione del '29.Ma attenzione.Negli anni '60 il maggiolino ed il Bull sono le auto simbolo dei pacifisti,del movimento di Woodstock,dei vari saccopelisti,della beat generation.Come può l'auto del nazismo diventare il simbolo dei pacifisti?eppure è successo.E non ora ma nei '60 quando c'era ancora il muro e le conseguenze della guerra si sentivano assai di più di ora.Forse questo dovrebbe indurre a pensare che è sbagliato associare un'auto ad un'idea politica.Ed oggi?oggi il maggiolino è un'auto da fighetti.Altra svolta.La stessa auto e sue evoluzioni sono di volta in volta simbolo del nazismo,poi del pacifismo,poi del consumismo.Tre cose che tra loro non c'entrano un fico secco l'una con l'altra,se non opposte.E naturalmente montreal conoscerà bene la relazione tra maggiolino e porsche estendendo dunque a questa il discorso appena fatto.
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 13:54
Ecco perchè non merito certe lusinghe. Il commento di gino esula dalla mia comprensione. Credo anche di non essere il solo.
Ritratto di Porsche
11 settembre 2012 - 14:13
che nel 60' poi il maggiolino fu il simbolo ed insieme a lui il bully è perchè entrambi (ma il bully in modo ancor più marcato) rappresentava l'dea di libertà, idea di potersi muovere e di andare ovunque si volesse. Il bully era un vero e proprio camper, per cui una casa viaggiante. Quale miglior simbolo di libertà ? A quel punto le sue origini con il nazismo si dissolsero completamente, nei fatti non esisteva legame. Da quello che so, il bully nacque all'interno delle fabbriche Vw, serviva per trasportare i componenti per il montaggio del maggiolino, un lavoratore Vw lo portò "fuori", sdoganandolo.
Ritratto di Porsche
11 settembre 2012 - 13:29
Francamente sono esterefatto da quanto leggo !!! Il legame che c'è stato fra Vw ed il nazismo è noto. Vw fu fondata con lo scopo primario della volontà di Hitler di dotare il popolo tedesco di un'automobile, proprio sotto l'esempio di Ford che motorizzò gli USA. Hitler utilizzava l'automobile in campagna elettorale. Un giorno si incontrarono Porsche e Hitler (ricordiamolo, entrambi austriaci, da più giovane Hitler sentì parlare del geniale inventore Porsche che attraverso il suo genio "motorizzò" l'esercito austriaco nella prima guerra mondiale). Hitler diede a Porsche i punti saliente di questa automobile, affidabile (doveva abbattere i 100.000 km), trasportare una famiglia e consumare poco. Tutto era pronto per la sua produzione, ma poi (non è noto quante auto uscirono dallo stabilimento di Wolfsburg, forse zero perchè quelle per i test mi sembra nacquero a stoccarda) (la fabbrica fu inaugurata nel 38') dovette essere riconvertita rapidamente in fabbrica di armi per la seconda guerra. La fabbrica fu completamente rasa al suolo dagli alleati proprio perchè produceva armi per Hitler. Il territorio dove ha sede la fabbrica fu di competenza inglese, che inizialmente non sapevano cosa farsene e vollero buttare nel gabinetto il progetto di un'automobile che da li a poco avrebbe segnato la storia dell'automobilismo planetario: IL MAGGIOLINO !!! Porsche fu arrestato dai francesi, e molto probabilmente costretto a farsi costruire un'automobile, e poi liberato dall'italiano Dusio. La produzione del maggiolino quindi non ebbe nessun legame reale con Hitler in quanto la sua produzione per il popolo è successiva alla eliminazione fisica del terribile dittatore austro-tedesco.
Ritratto di Porsche
11 settembre 2012 - 13:41
Altra notizia è che Porsche ammirava Ford e la sua fabbrica (che fu la prima al mondo per la produzione in serie), e ad una dozzina di ingegneri di origine tedesca che lavoravano nelle fabbriche USA della Ford fù concesso di portare le loro conoscenze in germania ed applicarle alla fabbrica di wolfsburg.
Ritratto di MatteFonta92
11 settembre 2012 - 13:47
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Non certo solo per quello... è risaputo infatti che Hitler ammirava Ford perché anche lui aveva idee fortemente antisemite.
Ritratto di Gino2010
11 settembre 2012 - 13:50
mi farebbe piacere se poi lei leggesse il mio post in merito al destino del maggiolino negli anni '60.
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 14:44
Ford concesse a Porsche di visitare la sua fabbrica per imparare come ottimizzare i processi produttivi. Il tedesco rimase sbalordito da tanta efficienza e ottenne che 8 ingegneri di origine tedesca tornassero in patria con lui.
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 14:07
Porsche, mi farebbe piacere che smettessi di "lordare" i miei commenti. Ho qualche osservazione: 1) Tu sei quello che ha sostenuto che F. Porsche abbia inventato la trazione posteriore; 2)Porsche e Hitler erano compagni d'armi. Quest'ultimo, da soldato semplice, ammirava già dalla prima guerra mondiale Ferdinand. Quindi, non ne sentì parlare ma lo stimava quando l'ingegnere ignorava addirittura l'esistenza del futuro dittatore; 3) Hitler non diede i punti salienti, diede proprio i progetti interi. Quelli rubati alla Tatra; 4)Ufficialmente non fu prodotto nessun maggiolino civile dagli ebrei, perchè con i risparmi prelevati dai tedeschi (con la promessa di avere la loro auto) vennero finanziati gli sforzi bellici); 5)Porsche fu arrestato per nazismo, era uno dei manager di Hitler, non certo perchè volevano un'auto progettata da lui. Anche perchè fino alla prima metà del '900, l'industria automobilistica tedesca non valeva nulla, surclassata ampiamente da quella francese, italiana, americana e ceca; Se vuoi lezioni sulla seconda guerra mondiale posso fornirti tante altre informazioni, basta che le chiedi. Conosco molti anedoti.
Ritratto di Porsche
11 settembre 2012 - 14:27
si, la prima auto a trazione posteriore (per competizione) fu una Audi, messa a punto dal professore Ferdinand Porsche. Ora ti rispondo sul resto.
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 14:35
Ahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahahahahahahaahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahahahahahahaahahahahahahahahahhahahahahahahahaahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahahhahaahahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahahahahahahaahahahahahahahahahhahahahahahahahaahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahahhahaahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahhahahahahahahahaahahahahahahahahahaahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahahhahaahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! La primizia di cui parli sarebbe la prima auto da competizione con MOTORE posteriore! E non era un'Audi ma un'Auto Union!
Ritratto di Porsche
11 settembre 2012 - 14:40
citazione dal web: "La caratteristica più innovativa è senza dubbio il collocamento del propulsore alle spalle del guidatore, in posizione posteriore centrale longitudinale, brillante intuizione di Ferdinand Porsche, una soluzione che migliorava la distribuzione dei pesi sui due assali, l'inserimento in curva e la motricità delle ruote posteriori. Tecnica che tuttavia era molto avanzata per quei tempi probabilmente anche troppo, infatti dopo l'esperienza dell'Auto Union, venne recepita fino in fondo solamente 25 anni più tardi quando in Formula 1 la Cooper vinse schierando nuovamente un'auto a motore posteriore." Quando il fondatore delle vostre amate rosse sentiva parlare di Porsche si sentiva male..... E faceva bene !!!
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 14:46
Appunto. Sai cosa significa trazione, vero?
Ritratto di Porsche
11 settembre 2012 - 14:49
aumentò la motricità posteriore portando il motore dietro, non è puramente una trazione posteriore ma è molto vicino, sicuramente un passo IMPORTANTE in questa direzione. Gli altri rimasero sbalorditi davanti a tanto genio. Toglietevi il cappello nel parlare del fondatore di Porsche !!!
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 14:54
Oddio, ma tu sei fuori... Scusami se non ti rispondo più, ma non sarebbe molto elegante farlo. Saluti.
Ritratto di MatteFonta92
11 settembre 2012 - 15:06
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Perché, prima le auto da corsa avevano la trazione anteriore??? Ma se quella fu adottata per la prima volta in serie dalla Citroen con la Traction Avant, solo nel 1934! Forse tu confondi la trazione posteriore con la posizione del motore: a quel tempo le auto avevano tutte MOTORE ANTERIORE ma TRAZIONE POSTERIORE.
Ritratto di Porsche
11 settembre 2012 - 14:18
sul resto tutto ok. Porsche era appassionato di meccanica, e la lista delle sua invenzioni è lunghissima, abche molti carri armati per il nazismo. La prima auto a trazione integrale elettrica è di sua invenzione, parliamo della loenerh-porsche. Roba da ufo per quei tempi.
Ritratto di money82
11 settembre 2012 - 14:54
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Gino, porsche...ma perchè perdere tempo a rispondere, ma come può suscitare un serio interesse un utente che fino a ieri ha difeso il marchio fiat parlando di INTERESSI PER IL PROPRIO PAESE? "Se in italia comprassimo tutti fiat, sarebbe un bene per tutti"...e poi viene a parlare dell' epoca nazional-socialista? Si contraddice da solo con i propri ideali..
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 14:56
Più ignoranti non fanno più cultura, ma ancora più ignoranza, quindi è inutile che cerchi compari.
Ritratto di Porsche
11 settembre 2012 - 15:01
Parli di cultura e vai farneticando che Vw oggi è legata al nazismo ? Ma stai fuori ? Quali prove porti su questa tesi I.d.i.o.t.a. ? Gli stipendi degli operai sono i PIU' ALTI AL MONDO, in Vw ci vuole andare a lavorare chiunque giri intorno all'auto, e vogliono avere il meno a che fare con azienda baracca tipo FIAT. Lo sanno bene le aziende intorno al distretto Torinese, dove la tua amata baracca le ha lasciate marcire, esempio degli esempio è Giugiaro !!! Cerca di fare meno disinformazione.
Ritratto di Gino2010
11 settembre 2012 - 15:17
sul blog relativo agli sconti di settembre troverai una notizia ripresa da me sul sito di Affari italiani.Marchionen sta per lanciare 66 nuovi modelli di auto Crhysler,Dodge,Ram,(anche se ram più propriamente fa veicoli commerciali).Ma leggiti il posto o vai su A.I.Questo dimostra quanto dicevo da tempo:FIAT non è più italiana.L'industria italiana dell'auto non esiste più.Perchè un signore che dice che non vale la pena di fare una punto nuova,che ci presenta una Crhysler 300 ricarrozzata come nuova Thema e poi tira fuori 66 modelli,quasi tutti delle tre case USA merita un sacco di schiaffi.Montreal,viva fiat,francesco l'alfista,vivono in mondo che non esiste più,purtoppo.Adesso la partita è:salvare l'industria EUROPEA dell'auto dall'assalto di giappone,corea,USA.Anche per questo tifo VW.E magari sotto VW alla fine la stessa alfa romeo conoscerebbe un rilancio che ora si sogna.
Ritratto di money82
11 settembre 2012 - 17:44
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ahahahahahah montreal che argomentazione interessante.
Ritratto di Montreal70
11 settembre 2012 - 18:47
Penso che agli occhi altrui vi siate già ridicolizzati più di quanto potrei fare io, quindi non servono altre argomentazioni se non comprendete quelle già esposte. Tornate pure al vostro aperitivo in compagnia di klaus nontinqualcosa e antonto69. Io non ci tengo a continuare discussioni sterili che piuttosto che arricchirmi culturalmente mi impoveriscono. Lascio a voi "esperti" del settore il campo. Io mi cerco interlocutori più "ricchi", anche se per colpa di alcuni, costoro hanno via via abbandonato il forum. Saluti.
Ritratto di money82
12 settembre 2012 - 11:17
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ahahahah montreal ti attacchi ad una guerra per denigrare un marchio, chi è il ridicolo?
Ritratto di Delicious
10 settembre 2012 - 22:41
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Personalmente sarei contento di far parte di una delle famiglie che hanno scritto la storia dell'automobile (tralasciando la parentesi nazista ovviamente). In ogni caso è risaputo che la famiglia Porsche - Piech sia sempre stata soggetta a lotte interne e forse anche per questo Peter ha deciso di starne alla larga il più possibile.
Ritratto di AnniAddietros
10 settembre 2012 - 23:05
Bravo. Anche a me Piech e la politica volkswagen hanno sempre dato l'aria di voler "conquistare", di voler monopolizzare il mondo dell'auto ad ogni costo. Non mi sarebbe difficile vedere Piech che sogna di fare il dittatore. Comunque, che questo filantropo faccia quello che fa per apparire o meno non m'importa molto. Se uno regala 3/4 dei suoi profitti perlomeno fa del bene a qualcuno.
Ritratto di money82
11 settembre 2012 - 12:49
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Il filantropo che vive con 200.000 euro all' anno?...le mele marce sono ovunque, c'è chi ha costruito un impero partendo dall' epoca nazista e chi è sopravvissuto grazie ai soldi dello stato perchè preferiva sniffare, tanto da doversi rifare le narici d' oro.
Ritratto di Gino2010
11 settembre 2012 - 15:26
piaccia o non piaccia oggi come oggi,vuoi che la VW l'abbia fondata Hitler o il Papa,è solo l'industria tedesca dell'auto,a cominciare da VAG,che può evitare che l'europa automobilisticamente parlando e non solo,si trasformi in un una colonia.Le case francesi ci provano ma stentano.La FIAT ha invece gettato la spugna e fa solo 1000 versioni delle uniche due auto che vende:500 e panda.Questa è la realtà.Senza la golf,il maggiolino,la serie 3,la classe A,nè fiat nè PSA venderebbero un'auto in più.Spopolerebbero invece Ford,Hyundai,Toyota ecc.Io non so se 70 e passa anni fa il maggiolino l'abbiano prodotto gli ebrei,i siciliani o i bavaresi ma so che oggi,a parte gig mi sembra di capire,credo che a nessuno piacerebbe un futuro in cui campiamo grazie all'elemosina dei cinesi,che non sono certo una democrazia che è invece la germania,fino a prova contraria.
Ritratto di money82
11 settembre 2012 - 17:46
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Gino2010 ma in merito a cosa tutte queste risposte?

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