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Marchionne: "Con la Giulietta rilanceremo l'Alfa Romeo"

12 aprile 2010

In occasione della presentazione dell'Alfa Romeo Giulietta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il numero uno del gruppo Fiat-Chrysler ha sottolineato la volontà di rilanciare la casa di Arese.

DAVANTI AL PRESIDENTE - A pochi giorni dal debutto sul mercato dell'Alfa Romeo Giulietta, il numero uno della Fiat, Sergio Marchionne ha presentato l'ultima nata di Arese al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (in foto con il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo). Il dirigente italo-canadese, in occasione dell'evento che si è tenuto nel cortile d'onore del Palazzo del Quirinale, si è fatto sfuggire più di qualche dichiarazione sul futuro dell'Alfa Romeo, sull'accordo tra la Fiat e la Chrysler, sul destino di Termini Imerese e sulle prossime probabili fusioni tra le principali aziende del mondo delle quattro ruote.

IL RILANCIO DELL'ALFA ROMEO - Prima di tutto Marchionne è stato chiaro su un punto. La Giulietta non sarà l'ultima Alfa Romeo costruita in Italia e il suo debutto sarà l'occasione per rilanciare la casa di Arese. Marchionne ha sottolineato che la scelta del nome Giulietta è stata voluta per richiamare un passato glorioso anche se, ribadisce, si tratta di un prodotto molto moderno. “Crediamo nel marchio Alfa e nel suo posizionamento sul mercato”, ha detto Marchionne che ha voluto sottolineare quanto la Giulietta fosse piaciuta al presidente Napolitano.


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Il presidente Giorgio Napolitano, all'interno della Giulietta con l'ad Alfa Romeo, Harald Wester.


BENE L'ACCORDO DAIMLER-RENAULT
- L'amministratore del gruppo Fiat-Chrysler ha anche commentato positivamente il matrimonio tra la Mercedes e la Renault: “è chiaramente un passo nella direzione giusta”, ha detto. “Se poi i dettagli dell'accordo siano tali da creare quel tipo di alleanza che realmente produce risultati sia strategicamente che operativamente, questo è da vedersi”. Marchionne, che ha precisato di non voler entrare nei termini dell'accordo perché “in casa sua ognuno cucina come vuole”, ha sottolineato che nel sodalizio “sono coinvolte due personalità molto forti: un'alleanza internazionale tra francesi e tedeschi non è tanto facile. Però la mossa è giusta”.
Quanto poi a possibili prossimi matrimoni fra case automobilistiche, Marchionne ha fatto riferimento alla Peugeot-Citroen: “c'è un altro gruppo francese”, ha detto, “che ci ha provato con la Mitsubishi e che ci proverà con qualcun altro”, lasciando così intendere che i francesi puntano ad un altro alleato.

AL LAVORO CON SCAJOLA - Interpellato dai giornalisti, Sergio Marchionne ha ammesso di essere al lavoro con il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, per trovare una soluzione sullo stabilimento siciliano di Termini Imerese che nei piani della Fiat dovrebbe chiudere a breve. Senza aggiungere altro e invitando i giornalisti a parlare direttamente con il ministro, Marchionne ha poi annunciato che entro i prossimi 24 mesi, la Fiat arriverà a possedere una quota del 35% del gruppo Chrysler, aumentando di 15 punti percentuali la sua partecipazione attuale nel colosso di Auburn Hills.  



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Ritratto di osmica
12 aprile 2010 - 20:10
Non credo che rilancera' molto... piuttosto aspettiamo la Lancia Crysler 300c su base della vecchia mercedes E! O la Lancia Sebring...
Ritratto di Al86
12 aprile 2010 - 20:21
Credono in Alfa? e allora perché hanno bloccato gli investimenti per l'Alfa? Perché affidano il destino del marchio a soli due modelli (che personalmente non mi piacciono più di tanto)? Perché?
Ritratto di Samovar84
12 aprile 2010 - 20:49
... alla nuova Opel Astra, con la differenza che gl'interni di quest'ultima sono palesemente migliori.
Ritratto di Alfonso_
13 aprile 2010 - 00:29
certo..in quale film? non sparate eresie
Ritratto di Samovar84
13 aprile 2010 - 18:37
... è la REALTA'!!!
Ritratto di autolog
13 aprile 2010 - 20:53
Non voglio dire che l'astra sia in assoluto brutta, ma se davvero non riesci a vedere la differenza fra la giulietta e l'astra direi che non sai cosa sia la parola "sfumature". Io ci vedo una bella differenza e penso proprio di non essere l'unico..... cmq ognuno ha poi i suoi rispettabilissimi gusti e valuta certe sfumature come più o meno importanti
Ritratto di Silence800
12 aprile 2010 - 21:06
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Sarà che la rilanceranno, non la vedo per niente facile...anzi la vedo molto stupida come cosa lasciare solo 2 modelli in futuro, spero vivamente che abbiano qualcosa in mente che magari per ora non dicono. Comunque per quanto riguarda la Giulietta, riguardandola meglio mi stò convincendo che alla fine non è poi così brutta, è carina, migliore della MiTo, ma nulla di entusiasmante; il frontale "non funziona" secondo me, sarò noioso nel ripeterlo ma io la vedo così.
Ritratto di PicoEvolution
12 aprile 2010 - 22:19
Napolitano al volante pericolo costante... ahahahahahahahah....ahahahah
Ritratto di gianluca911
12 aprile 2010 - 22:32
Caro marchionne mi sà che hai le idee un pò confuse..2 settimane prima addirittura lasci pensare alla chiusura di alfa,poi dici che non svilupperete più nuovi modelli..e ora mi parli di rilancio con solo mito e giulietta? vuoi sconfiggere bmw che produce 1,3,5,6,7,x1,x3,x5,x5,5gt,z4 con mito e giulietta??ma x favore...salviamo l alfa!!!!ci vuole sostituta 159/166 cn tp e motori prestazionali,una bella suv tipo x1/q5 che già sarebbe dovuta uscire da almeno 5 anni,ma per i dirigenti alfa le tendenze di mercato sn qualcosa di oscuro,,e poi una bellaa coupè tp leggera e prestazionale (non come la Brera bella ma pesante quanto un elefante in cinta..)
Ritratto di autolog
13 aprile 2010 - 20:50
Ma com'è che vi dimenticate sempre che il gruppo fiat è sfuggito al fallimento appena qualche anno fa? Se fosse così facile fare quello che tu chiedi, trovare i soldi per gli investimenti (oltretutto nell'annus horribilis del mondo dell'auto), non pensi che l'avrebbero già fatto? E' evidente che Alfa riparte dai modelli che il gruppo, appena tornato in salute o quasi, sa fare meglio e per i quali dispone già di pianali cui apportare modifiche e miglioramenti senza partire da zero alla rincorsa di big del settore anni luce avanti nei modelli di fascia alta. E' impossibile fare tutto quello che gli "alfisti" vogliono con le risorse attuali e le tempistiche industriali standard. Ma ormai abbiam capito che il vero alfista ha un unico obiettivo nella vita: essere disfattista, dire sempre che come le facevano una volta non le faranno mai più (a prescindere), volere a tutti i costi tutto subito salvo poi chiedere ancora di più, non accontentarsi mai e non cogliere i segnali di miglioramento (è sempre troppo poco). Boh, io sn giovane (sto sulla trentina) e trovo che gli sforzi progressivi per rivitalizzare l'alfa vadano nella direzione giusta. Spero naturalmente anch'io che arrivino poco per volta ad allargare la gamma, a proporre nuovi modelli, ecc ecc Ma non ne posso davvero più del cronico pessimismo cosmico dell'alfista standard sempre inc..zato (e da lungo tempo passato ad audi e bmw, ma naturalmente contrario alla chiusura di arese dove ormai non si produceva più nulla... evviva la coerenza)
Ritratto di roberv40
13 aprile 2010 - 00:48
infatti si vede che bel rilancio alfa sta facendo marchionne a parte la giulietta per rilanciare lafaromeo chiude lo stabilimento storico di arese. l'Alfaromeo con la sua storia resta senza la sua vera sede per essere assemblata a mirafiori o giu di li provate a passare da arese e vedere che desolazione resta. dell' alfa e' rimasto solo il marchio Vergogna Un vero alfista.
Ritratto di Francesco T
13 aprile 2010 - 15:59
SECONDO ME SE CI CREDE VUOL DIRE CHE QUALCOSA SI FARA'.........................BASTA GUARDARE COSA HA FATTO CON FIAT.............