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Moody’s boccia la Fiat e il titolo crolla

22 settembre 2011

L’agenzia di rating ha tagliato il giudizio sulle azioni del Lingotto, che per questo sprofondano in Borsa. A pesare, la sempre più stretta integrazione con l’indebitata Chrysler.

AZIONI SULL’ALTALENA - Sulla testa di Sergio Marchionne cade un’altra tegola. All’indomani della conferma degli obiettivi finanziari per l’anno in corso, il numero uno della Fiat-Chrysler incassa la bocciatura dell’agenzia di rating Moody’s, che ha declassato il titolo del Lingotto. Ecco spiegato perché ieri le azioni della Fiat sono affondate a Piazza Affari, scendendo del 6,2% a quota 4,04 euro dopo il confortante +7% messo a segno il giorno precedente. Non va meglio oggi. A tre ore dall’apertura della Borsa, il titolo perde il 4,6%, arrivando a valere 3,85 euro.

VOTI ABBASSATI - Secondo gli analisti di Moody’s, che il 26 aprile scorso hanno messo sotto osservazione il gruppo, a pesare sulla Fiat è la maggiore integrazione con la controllata Chrysler. “Il taglio del rating riflette l’aspettativa che il profilo creditizio tra le due società sarà sempre più strettamente allineato nel tempo a causa di una strategia e di attività sempre più intrecciate tra loro”, si legge nella nota diffusa dall’agenzia. Insomma, malgrado Fiat e la controllata Chrysler abbiano gestioni finanziarie separate, gli otto miliardi di dollari di debiti della casa americana peserebbero anche su quella torinese. Per questo, Moody’s ha tagliato da Ba1 a Ba2 il voto sul titolo, dichiarando prospettive negative per il futuro (outlook). A ben vedere, non si tratta di una mossa totalmente imprevedibile: già a febbraio, i colleghi di Standard & Poor’s avevano abbassato il rating a BB (un voto che grossomodo equivale al Ba2 di Moody’s).

SERVONO NUOVI MODELLI - L’agenzia punta il dito anche contro la strategia commerciale del Lingotto, rilevando il ritardo e la scarsa regolarità con cui vengono rinnovati i modelli. Questo, secondo Moody’s, “sta logorando la posizione competitiva del gruppo”; inoltre, “l’eventuale decisione di rinviare l’introduzione di nuovi importanti modelli potrebbe indebolire la posizione competitiva dell’azienda e provocare ulteriori perdite di quote di mercato”. Fuor di metafora, se dovesse essere rinviato di un anno il lancio della nuova Punto, come qualcuno ha supposto nei giorni scorsi, la situazione potrebbe peggiorare. Qualcosa, su questo fronte, comunque si sta muovendo: pare infatti che lo stabilimento di Melfi, da cui esce la Punto Evo, il mese prossimo si fermerà per otto giorni.

PIANI FUTURI - In ogni caso, sulla carta la Fiat ha annunciato di recente la volontà di lanciare 23 nuovi modelli nel Vecchio Continente tra il 2012 e il 2014: sei Fiat, cinque Lancia-Chrysler, uno Abarth, sette Alfa Romeo, due Jeep e due Fiat Professional. I restyling di modelli già esistenti saranno invece dodici. Per quanto riguarda i marchi che fanno capo alla Chrysler, i nuovi modelli saranno complessivamente 18, sette i restyling. Guardando poi all’anno in corso, la Fiat prevede di chiudere il 2011 con un fatturato di oltre 58 miliardi con 1,7 miliardi di utile netto, confermando inoltre l’obiettivo di salire al 58,5% della casa di Auburn Hills, dall’attuale 53,5%.

TRATTATIVE SINDACALI - A mettere i bastoni tra le ruote della Chrysler potrebbe però pensarci il sindacato. Questa mattina la rappresentanza dei metalmeccanici statunitensi (Uaw) e l’azienda hanno comunicato congiuntamente l’intenzione di prolungare i negoziati per il rinnovo del contratto (scaduto) fino al 19 ottobre; trattative che avrebbero dovuto concludersi la scorsa settimana, ma che sono saltate dopo la mossa a sorpresa di Bob King, numero uno della Uaw, che ha disertato il tavolo della trattativa all’ultimo momento. Nel frattempo, lo stesso sindacato ha fatto sapere di aver strappato alla General Motors un bonus di 5.000 dollari per i lavoratori, l’aumento di un dollaro della paga oraria per i neoassunti e l’estensione della partecipazione dei dipendenti agli utili realizzati in Messico e Canada, oltre a quelli negli Stati Uniti. King ha dichiarato di puntare a ottenere un accordo simile anche per la Chrysler; dal canto suo, Marchionne non ne vuole sapere.



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Ritratto di Mister Grr
22 settembre 2011 - 12:57
e dove sono? Va beh che mancano ancora 3 anni, però i primi nuovi modelli del 2012 ancora non si sa quali siano scusate, a parte la panda e la ellezero e le lancia-chrysler...
Ritratto di P206xs
23 settembre 2011 - 09:30
1
COME DOVE SONO I 23 MODELLI?.......basta attaccare il simbolo alfa e la mascherina sulla 300c , 200c e già due modelli sono fatti!! poi la ellezero in 4 versioni (lancia, alfa, fiat, chri) e via così......
Ritratto di J-B
23 settembre 2011 - 16:17
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...Marchionne è un mago nelle"strategie"!
Ritratto di Sbyro87
22 settembre 2011 - 13:02
speriamo bene che si diano una mossa con sti nuovi modelli, o verranno veramente mangiati dalla concorrenza...
Ritratto di Den81
23 settembre 2011 - 09:40
se la sono già pappata la fiat...il problema che alcuni fanno gli struzzi e si rifiutano di accettare la realtà...ma ormai la frittata è fatta!E non basteranno i ricarrozzamenti dei tirannosauri americani....anzi..allontaneranno sempre di più i meno sprovveduti clienti!
Ritratto di Claus90
22 settembre 2011 - 14:45
In fiat esce un muovo modello ogni 10 anni es alfaromeo con giulietta e mito la 159 non ha più mercato ormai e la lancia che ha solo la delta e la nuova ypsilon la musa è datata non si può andare avanti così quando le altre case anche più piccole di auto ne sfornano 10.000000000000000 all'anno
Ritratto di Coscast
22 settembre 2011 - 14:54
…Moody’s o non Moody’s c'è da stare allerta per chi lavora o ha investito con Fiat.
Ritratto di elvis86
22 settembre 2011 - 15:11
in questi momenti se uno ha le pall.e investe forte,con i titoli al minimo...
Ritratto di wiliams
22 settembre 2011 - 19:13
In questi ultimi tempi va molto di moda "tagliare" da parte delle agenzie di rating,dalle NAZIONI alle BANCHE e dalle BANCHE alle IMPRESE,è tutto un susseguirsi di "tagli",ma a loro non vine mai tagliato niente???Comunque personalmente non mi preoccuperei più di tanto del "taglio FIAT",MARCHIONNE 2 giorni fà ha ribadito che tutti gli obbiettivi prefissati per l anno in corso verranno mantenuti,compresa l intenzione di salire al 58,5% di CHRYSLER entro fine anno.Senza dimenticare che trà il 2012 e 2014 verranno lanciati ben 23 nuovi modelli e 13 RESTYLING,il mercato finanziario crede a MARCHIONNE e infatti 2 giorni fà il titolo FIAT ha chiuso la giornata borsistica con un +7%.Peccato per il taglio del rating da parte dell agenzia MOODY 'S,ma in fin dei conti questo è il loro lavoro,spesse volte discutibile,ma è il loro lavoro.
Ritratto di maxs73
22 settembre 2011 - 19:43
.....e compagnia bella delle agenzie di rating non sono quelli che nel fallimento di Lehman Brothers nel 2008 fino all’ultimo momento non si accorsero di nulla ?!!! :)
Ritratto di wiliams
22 settembre 2011 - 21:24
Si è vero hai ragione,spesse volte mi faccio domande sulla credibilità e affidabilità di queste agenzie.
Ritratto di fogliato giancarlo
22 settembre 2011 - 19:50
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Limousine
22 settembre 2011 - 22:11
Chi semina vento raccoglie tempesta! E Fiat, oramai, a parte le solite frottole del "buon" Marchionne, non semina altro. Contenti loro... Fortuna che TUTTI gli altri Costruttori d'auto non fanno altrettanto e sfornano novità a iosa. Bye bye Fiat. Ah, ah, ah, ah!!!
Ritratto di Den81
23 settembre 2011 - 09:37
Ogni anno una vendemmia,giustifica ciò che è stato fatto...La semina,il trattamento dell'uva..se uno ha mal seminato..mal raccoglie..
Ritratto di Den81
23 settembre 2011 - 09:36
Marchionne,era meglio...concentrarsi alle proprie mura di casa!Ma cosa sono andati a prendersi una bega simile????Ma bastava concentrarsi sulla propria gamma e sulle proprie fabbriche Italiane,anzichè chiuderle!!!TI STA BENE FIAT!!!
Ritratto di lucaferrarista
24 settembre 2011 - 15:46
La FIAT ha scelto il momento peggiore per unirsi alla Crysler, pur sapendo di non essere in grado di affrontare l'impresa. Era prevedibile che andasse a finire così. Non mi convincono neanche queste agenzie che dettano legge sul mercato globale con poca trasparenza.
Ritratto di Boys
23 settembre 2011 - 13:27
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Stiamo dando troppo risalto alle agenzie di rating del resto la loro competenza si era vista nel fallimento di Lehman Brothers nel 2008...non avevano detto nulla...e li il rating dove era?.....poi dire che marchionne e' presuntuoso e arrogante e' un altra cosa, inoltre ci vogliono per la fiat modelli nuovi VERI e non auto rimarchiate!!!