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Quando il comfort è sicurezza in viaggio

Pubblicato 10 agosto 2020

Viaggiare comodi e nel comfort non è un lusso ma contribuisce alla sicurezza, nostra e degli altri utenti della strada.

Quando il comfort è sicurezza in viaggio

LA COMODITÀ È SICUREZZA - Partiamo dall’atto più semplice: salire in automobile e sedersi. Se i passeggeri hanno più libertà di movimento, anche se devono tenere le cinture di sicurezza sempre allacciate, il guidatore non potrà muoversi troppo. Assumere una posizione di guida confortevole e che agevoli le manovre è quindi importante: vediamo come fare. 


> Una posizione di guida corretta come questa è il primo fattore di sicurezza.

IL SEDILE E IL VOLANTE - Si può iniziare regolando il sedile in modo che tutti i pedali si possano premere a fondo senza stendere troppo le gambe: le cosce non devono premere molto sul sedile anche quando si allungano per premere i pedali. Per regolare la posizione del sedile, con l’auto ferma premete a fondo la frizione e spostate il sedile sino a quando la coscia tocca, ma non preme troppo, in modo da non ostacolare la circolazione del sangue. La stessa prova va fatta anche con la gamba destra, verificando che il piede destro passi facilmente dall’acceleratore al freno. Per evitare fatica e indolenzimento l’angolo fra piede e caviglia dev’essere sempre maggiore di 90 gradi. 


> Un comportamento pericoloso che, anche in caso di'incidente lieve, può provocare gravi danni agli arti inferiori: chiedete al vostro passeggero di sedere correttamente in auto.

SGRANCHIAMOCI UN PO’ - A questo punto si può regolare lo schienale, facendo in modo che la schiena si appoggi per tutta la sua lunghezza: questo implica uno schienale quasi verticale. La posizione del volante dev’essere tale che nel ruotarlo le spalle non si stacchino dallo schienale. La posizione corretta delle mani è detta delle 9:15 ma non è difficile trovarla: in moltissime auto il volante ha incavi per i pollici che “invitano” alla posizione giusta. Ultimo ma non ultimo, il poggiatesta, un elemento di sicurezza molto importante. Regoliamo in modo che il suo margine superiore sia di qualche centimetro più alto della nostra testa e, se possibile, facciamo in modo che la nuca sia a non più di 8 cm circa dal poggiatesta stesso. Ricordiamo che nell’automobile si sta seduti: mai poggiare i piedi sulla plancia: in caso di urto si rischia molto, anche per la semplice apertura dell’airbag. Per quanto si stia comodi, arriverà il momento nel quale avremo il desiderio di fermarci per sgranchirci le gambe e muoverci un po’. Viaggiando con i bambini  (qui per saperne di più) questi momenti saranno più frequenti, ma ne sentiranno il bisogno anche gli adulti. Scendere e muoversi un po’ riduce il senso di costrizione dato da una posizione seduta troppo protratta e fa bene alla salute.

GINNASTICA DA VIAGGIO - Gli specialisti dicono infatti che stare seduti troppo a lungo ostacola la circolazione del sangue (è per questo che le cosce non devono premere contro il bordo del sedile), così come i vestiti troppo stretti. Dopo un massimo di 3 ore di viaggio (meglio prima) è praticamente obbligatorio fermarsi per fare una pausa e camminare un po’, facendo movimenti con braccia, gambe, schiena e collo. Esistono poi esercizi che si possono fare anche ad auto in movimento. Si può muovere la testa per dare mobilità alle cervicali, ruotare e sollevare la spalle, inarcare la schiena, contrarre i glutei e gli addominali. Chi non guida (e, con cautela anche chi è al volante) può anche muovere le gambe, alzare e abbassare le punte dei piedi e fare movimenti con le caviglie.


> A questo punto meglio fermarsi per una sosta o si rischia il colpo di sonno.

OCCHI BENE APERTI - Uno dei pericoli maggiori durante i lunghi viaggi è il colpo di sonno, un breve quanto pericoloso addormentamento durante la guida. Esistono dei segni premonitori quali sbadigliare frequentemente, sbattere le palpebre o sentirle pesanti e avvertire bruciore agli occhi. In presenza di questi “sintomi” è meglio fermarsi e prendere una boccata d’aria, ma sarebbe preferibile un breve pisolino: anche un quarto d’ora può ricaricarci molto. Per prevenire i colpi di sonno è essenziale aver dormito bene la notte precedente e rispettare il proprio orologio biologico perché c’è chi preferisce alzarsi presto la mattina e chi ha bisogno di dormire 8 ore filate. Si è comunque riscontrato che le fasce orarie più problematiche sono quelle fra le 2 e le 5 del mattino e tra le 13 e le 15 del pomeriggio. Anche l’alimentazione ha un ruolo importante (qui per saperne di più) e sono d’aiuto diversivi come abbassare il vetro per respirare aria fresca, chiacchierare con gli altri passeggeri e sentire la musica. Il caffè è un’ovvia contromisura, ma non se ne deve abusare.


> Vuoi viaggiare di notte? fai fermate frequenti.

VIAGGIARE IN NOTTURNA - Il partire la sera per viaggiare la notte è una soluzione praticata da molti automobilisti perché si evitano sia il traffico sia il caldo. Non tutti ce la fanno, ma un consiglio universale è cercare di dormire un paio d’ore prima di partire per essere più freschi e, se possibile, fare i turni con altri passeggeri. Valgono gli altri consigli contro il colpo di sonno: mangiare leggero, fare pisolini e fermate anche frequenti, approfittando delle quali ci si può sciacquare il viso con acqua fresca e camminare un po’.
Parlando di fresco diamo qualche veloce consiglio sul climatizzatore, partendo dalla funzione ricircolo. In molte automobili essa si disinserisce da sola dopo qualche tempo perché si rischia di riempire l’abitacolo di aria viziata. Evitiamo di puntare le bocchette dell’aria direttamente verso le persone: l’organismo non è “contento” di ricevere direttamente un fiotto di aria fredda. Potrebbero arrivare mal di testa e persino nevralgie e malesseri alle vie respiratorie. Meglio puntare le bocchette verso l’alto, attivando così una circolazione dell’aria che interesserebbe delicatamente tutti i passeggeri dando la tanto agognata frescura. Ricordiamo che un guidatore accaldato evidenzia riflessi più lenti e sintomi simili a chi ha bevuto troppi alcolici.



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Ritratto di Carlo 63
11 agosto 2020 - 08:39
E se ti accorgi che hai sonno ma non puoi fermarti rallenta, giù il finestrino e fuori con il viso, funziona
Ritratto di Leon70
12 agosto 2020 - 10:40
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I nuovi sistemi di rilevazione del viso tramite telecamera interna, ti avvisano ancor prima che ti venga anche solo il sospetto di accusare un colpo di sonno. Almeno così mi ha detto un collega di lavoro e amico che viaggia abitualmente tutti i giorni. E a volte, ed è qui che se ne è accorto già due volte, anche di notte. Personalmente non mi e mai successo, ma è un problema che se sorge anche solo una volta basta e avanza . Ben venga questa tecnologia che ti avverte prima del patatrac. Ho notato che le più tante casa lo montano su richiesta come optional, ma alcune, su certe versioni, lo mettono di serie. Ipotizzo come potrebbe funzionare ( tramite algoritmi facciali) ma una spiegazione tecnica da qualche utente più "tecnologico" non sarebbe male. Luca.