DECISIONE PRESA - Secondo una indiscrezione (autorevolissima) raccolta dal quotidiano economico francese Les Echos, nel primo pomeriggio di oggi il consiglio di sorveglianza del Gruppo PSA (Peugeot, Citroën e DS) si è riunito per approvare il progetto di acquisizione della Opel dalla General Motors. Senza sorprese, l’approvazione c’è stata dando così il semaforo verde all’ultimissima fase delle trattative. Sempre secondo le indiscrezioni, incontri e colloqui proseguiranno nel fine settimana per sistemare le ultime cose in sospeso e poter annunciare quindi il “closing”. A quanto se ne sa sul tavolo delle trattative ci sono alcuni problemi. Anzitutto quelli legati al deficit del fondo pensioni dei lavoratori Opel, che la PSA vorrebbe rimanessero a carico della GM.
I DIRITTI DA PAGARE ALLA GM - Altro nodo che sarebbe da sciogliere sarebbe quello dei diritti che la Opel deve pagare alla GM per licenze necessarie per la sua produzione. Tra questi ci sono quelli per l’auto elettrica, che sicuramente è un argomento a cui PSA tiene molto. Infine ci sarebbe da trovare un accordo sulla richiesta della GM mirante a impedire l’esportazione in Cina delle vetture Opel. Problemi che appaiono di difficile soluzione ma che magari potrebbero essere superati con un’azione di bilanciamento tra gli aspetti favorevoli alle due parti.
GRUPPO DA OLTRE 4,3 MILIONI DI VEICOLI - Con il passaggio della Opel al gruppo PSA quest’ultimo arriverebbe a totalizzare una produzione di 4,3 milioni di veicoli, una dimensione che darebbe alla società francese un rilievo più significativo di quello attuale. Sul piano europeo la PSA-Opel salirebbe al 16,4% del mercato, al secondo posto dietro il gruppo Volkswagen, che detiene il 24% del mercato. Sul piano delle prospettive, il confronto tra le parti durante la trattativa avrebbe evidenziato possibili vantaggi per circa 2 miliardi di euro. Ciò per le possibili sinergie in materia di componentistica e piattaforme.