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Rallenta il mercato delle EV in Cina: ecco perché interessa l’Europa

Pubblicato 19 febbraio 2024

La crescita minore del previsto sta portando a un crollo dei prezzi e alla volontà, da parte delle case cinesi, di aumentare le esportazioni verso Europa e Stati Uniti.

Rallenta il mercato delle EV in Cina: ecco perché interessa l’Europa

CRESCE, MA MENO DI PRIMA - Se a livello globale le vendite di auto elettriche crescono ma non al ritmo che molti auspicavano (qui per saperne di più), come stanno andando le cose in Cina, oggi il più grande mercato al mondo per le auto a batteria? Negli anni scorsi, nel paese del dragone si sono venduti più veicoli elettrici di Europa e Stati Uniti messi insieme, ma come riporta il Wall Street Journal anche nella madre patria i produttori cinesi stanno affrontando un rallentamento della domanda interna, causato anche dalla riduzione dei sussidi e dal taglio delle spese da parte dei consumatori. Tale rallentamento ha portato a una feroce guerra dei prezzi in Cina, che ha coinvolto decine di start up di veicoli elettrici ma anche aziende straniere come la Tesla e ha portato molti produttori a inseguire un aumento della quota di mercato a discapito dei profitti. Quindi, nonostante l’incremento delle vendite, diverse aziende sono a rischio fallimento o si trovano ad aver bisogno di iniezioni di capitale.

SGUARDO ALL’ESTERO - Una crescita più lenta si traduce anche in un’industria che produce milioni di auto in più rispetto a quelle che riuscirà a vendere a livello nazionale. Per questo il governo cinese sta spingendo le case a guardare verso l’estero, per esempio collaborando con partner stranieri per la ricerca, la logistica e le catene di approvvigionamento. “C’è un evidente eccesso di capacità in Cina e questo eccesso sarà esportato. Soprattutto se l’eccesso di capacità è alimentato da sussidi diretti e indiretti”, ha detto lo scorso anno Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Finora i costruttori cinesi hanno avuto un successo limitato in Europa e sono per la maggior parte escluse dagli USA, a causa dei dazi e dell’impossibilità di beneficiare degli incentivi per la transizione ecologica. 

CROLLO DEI PREZZI - Secondo gli analisti di CCB International, lo scorso anno sono arrivati ben 158 nuovi modelli di auto sul mercato cinese, di cui oltre il 70% erano elettrici. Si stima che in Cina i modelli completamente a batteria attualmente disponibili siano circa 400. “Molte case cinesi produrranno e venderanno più automobili, il che porterà a un crollo dei prezzi”, ha affermato Qu Ke, analista automobilistico di CCB, e alla fine tutto ciò potrebbe tradursi in un eccesso di offerta di auto elettriche anche nei mercati esteri. HSBC, uno dei più grandi gruppi bancari del mondo, ha ridotto del 13% la stima per gli utili della BYD per quest’anno, affermando che si aspetta volumi, prezzi e margini inferiori man mano che la guerra dei prezzi in Cina si intensifica. La BYD nel 2024 punta a vendere 400.000 auto sul mercato estero, migliorando i 242.000 del 2023, di cui solo 13.000 in Europa. Gli effetti si possono già vedere in Germania, dove uno dei distributori locali del marchio ha annunciato il mese scorso una riduzione dei prezzi fino al 15% per tutti i modelli disponibili.



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Ritratto di forfEit
19 febbraio 2024 - 17:00
Ah bè. Qui in particolare cascano veramente benissimo a piazzare un'elettrica...
Ritratto di Tistiro
19 febbraio 2024 - 18:20
Vediamo fino a che punto riescono a stracciarsi le vesti pur di vendere.... e speriamo che finalmente tolgano gli incentivi salva poltrone dei vari ceo dopo questa tornata...
Ritratto di Trattoretto
19 febbraio 2024 - 18:35
Crolla come è giusto e logico che sia. Barconi enormi che contraddicono la vocazione ideale del veicolo elettrico, che è l'utilizzo urbano. Quindi l'auto elettrica deve essere prima di tutto essenziale, per dimensioni, materiali, accessori, e non servono 500 km di autonomia.
Ritratto di Beppe_90
20 febbraio 2024 - 00:43
Wow trattoretto! Finalmente un discorso sensato che fai senza i tuoi soliti gufi! Bravo è proprio così.. ;) prima volta che appoggio il tuo pensiero! Pensa io sono anni che lo scrivo! finché non faranno auto elettriche intelligenti sono destinate a scomparire oppure a fare numeri ridicoli come stanno già facendo
Ritratto di Oxygenerator
20 febbraio 2024 - 08:05
@ trattoretto Concordo
Ritratto di Newcomer
20 febbraio 2024 - 20:42
In città a cosa serve? Basterebbe una Yaris Hybrid per consumare poco e non spendere 40000 euro per sbattersi con ricariche e affini
Ritratto di oltrebrawn
19 febbraio 2024 - 20:00
Ovunque senza fortissimi incentivi le elettriche non si vendono. E' un grande bluff. ( almeno con le attuali batterie al litio, in seguito vedremo).
Ritratto di probus78
19 febbraio 2024 - 21:27
È un peccato che debbano svenderle, essendo macchinoni grandi confortevoli e dotati delle ultime tecnologie all' avanguardia..
Ritratto di Marcorder
19 febbraio 2024 - 21:39
Speriamo che arrivino in massa ... così forse una Polo 3 cilindri aspirata smetterà di costare 24 mila €.
Ritratto di Venom73
19 febbraio 2024 - 23:19
+1
Ritratto di RaptorF22Stradale
20 febbraio 2024 - 00:29
1
Pensano che possiamo ancora comprare auto nuove in Italia hahahahahaha , pazzi .
Ritratto di AZ
20 febbraio 2024 - 07:01
L'importante è che i prezzi calino.
Ritratto di Oxygenerator
20 febbraio 2024 - 08:08
Più calano i prezzi e più persone potranno avvicinarsi all’elettrico. Ci vogliono i quadricicli elettrici per le città, che dovranno essere chiuse al traffico esterno.
Ritratto di Oxygenerator
20 febbraio 2024 - 08:10
Per dire, Milano ieri, tra le tre città più inquinate al mondo. In realtà tutta la pianura padana, non solo Milano. Non è accettabile. Fermare subito il traffico esterno. E controllo a tappeto dei mezzi che entrano in città.
Ritratto di Delfino1
20 febbraio 2024 - 11:11
anche se Sala ha detto che la notizia non è vera...
Ritratto di Oxygenerator
20 febbraio 2024 - 11:13
Eppure l’han data non solo su internet ma anche i tg.
Ritratto di Ricci1972
20 febbraio 2024 - 17:40
3
Negli anni '80 la popolazione della pianura padana non era diversa da quella di oggi, avevamo macchine mefitiche, riscaldamenti a gasolio quando andava bene e limiti di emissioni industriali, agricole e da allevamenti inesistenti, e pure più nebbia...Per fortuna che non esistevano i limiti della qualità dell'aria altrimenti saremmo morti di sicuro. La pianura padana è questa, se vogliamo imporre limiti uguali tra spiagge danesi e qui, facciamo prima a dichiarare la pianura padana zona inospitale alla vita e ci trasferiamo tutti in Patagonia.
Ritratto di Oxygenerator
20 febbraio 2024 - 18:24
Beh, ci sarà una via di mezzo no ?1
Ritratto di Ricci1972
20 febbraio 2024 - 18:48
3
Certo che c'è, ma i taleban ambientalisti sono i primi a non vederla ed il mio è un paradosso. Non mi sembra che ad oggi non sia stato fatto nulla. Questo catastrofismo basato sulla paura di essere in una situazione irrimediabile, mai vista prima, mentre prima era pure peggio, è causata da limiti imposti del tutto irraggiungibili. La valutazione andrebbe fatta su miglioramenti percentuali, misurabili, confrontabili e raggiungibili che permettano anche di valutare la bontà di quanto fatto. Inoltre i miglioramenti infiniti non esistono, non si può chiedere la luna.
Ritratto di Oxygenerator
21 febbraio 2024 - 08:26
Su cosa basa la sua analisi ? Qui tutti gli enti che guardano al clima arrivano con statistiche e dati di laboratorio che indicano tutti, più o meno un problema piuttosto tangibile. Noi stessi vediamo che il clima è cambiato nelle zone in cui viviamo. Piove sempre meno. La popolazione mondiale è aumentata enormemente dagli anni a cui lei si riferiva. Alla metà del 1985 l'ONU stimava la popolazione mondiale in 4 miliardi e 837 milioni, il che significa che era già quasi raddoppiata dal 1950, quando si stimava fosse di 2 miliardi e mezzo di persone. Siamo 9 miliardi oggi. Siamo cioè il doppio di quelli che esistevano sulla terra negli anni 80 a cui lei si riferiva. Le colture intensive creano problemi all’ambiente. Ma le multinazionali alimentari han bisogno di materia prima a basso costo, quindi si sfruttano i terreni e si salvano le coltivazioni con la chimica. Che è comunque dispersa nell’ambiente. Tutto ció non le fa venire almeno il sospetto che forse, abbiano ragione ? Qualcuno conosce il costo ambientale derivato dallo sfruttamento petrolifero nel mondo ? A marzo 2016, il numero complessivo di piattaforme operative in attività di prospezione o di estrazione di petrolio e gas, nel mondo, è 1.551: quasi il 12% in meno di quelle in attività a febbraio (erano 1761) e il 18% in meno rispetto a gennaio 2016 (1891). Non è facile stabilire la quantità di idrocarburi che si perdono ad esempio, ogni anno in mare, tuttavia le stime di tali perdite sembra che si aggirano su una media di 4 milioni di tonnellate l'anno per tutto il pianeta e di 600.000 tonnellate per il solo Mediterraneo. Questo nella normalità. A cui vanno aggiunti eventi avversi come i disastri ambientali. Che sono un’80na, quelli denunciati e riconosciuti, e tutto ció solo nel mare. Poi ci sono i danni alla crosta terrestre e all’atmosfera. Io così sotto gamba, non la prenderei.
Ritratto di Ricci1972
21 febbraio 2024 - 10:30
3
Stiamo parlando di pianura padana, tutto quel che riporti è sicuramente provato, ma localmente continuo a non avere i dati che sostieni di avere tu. La popolazione della pianura padana insieme agli altri dati statistici la trovi sul sito dell'istat, l'applicazione delle norme per emissioni di ogni genere nella Gazzetta Ufficiale relativa a legge regolamento emesso.
Ritratto di Oxygenerator
21 febbraio 2024 - 10:46
Certo. Ma la pianura padana non è avulsa dal resto del mondo. L’inquinamento non conosce confini.
Ritratto di Ricci1972
21 febbraio 2024 - 10:51
3
Certo, ma mentre in Europa stiamo agendo, non mi sembra sia lo stesso per ad esempio Cina ed India...se vuoi convincerli tu, hai tutto il mio supporto :)
Ritratto di Oxygenerator
21 febbraio 2024 - 10:57
Vero. Però Siamo noi i responsabili di ció. Perchè cina e India inquinano tanto oggi. Da diciamo 20/30 anni. Noi è da 120 anni che inquiniamo. Per questo cominciamo noi. Cina e India fino a 20 anni fa giravano in biciclette e treni.
Ritratto di lovedrive
21 febbraio 2024 - 17:50
si oxy, allora inizia a non volare piu in giro per il mondo. ipocrita. pensi perchè guidi un'elettrica di essere migliore degli altri. adesso ti tocca a mangiare polvere, mentre noi respiriamo aria sana.
Ritratto di Oxygenerator
22 febbraio 2024 - 08:03
Il mondo è inquinato tutto iimbecille, dove pensa di trovarla l’aria sana che è inquinata anche in montagna ? Siete proprio dei trogloditi dementi voi termotalebani.
Ritratto di Newcomer
21 febbraio 2024 - 12:29
Non sono certo le auto a provocare questi livelli di inquinamento
Ritratto di Oxygenerator
21 febbraio 2024 - 12:37
Ci sono dentro anche loro
Ritratto di Ilmarchesino
20 febbraio 2024 - 10:55
3
Io nel 2035 sono disposto a spendere 10k per una city car e 20k per una che mi permetta di fare un viaggio in autostrada di 500k tra andata e ritorno
Ritratto di Newcomer
21 febbraio 2024 - 12:30
Pochi 500 tra andata e ritorno
Ritratto di Ilmarchesino
21 febbraio 2024 - 15:51
3
Ho messo il minimo e nn mi convince ancora. Anche perché dopo 250km nn ti fermi a disfare o bagagli ma bensì a cercare subito una colonnina per poter rientrare
Ritratto di SAUZER1975
20 febbraio 2024 - 12:14
Pensavano di venderle come la lavatrici? Ma quanto guadagna un'operaio cinese?
Ritratto di Pandarmato
20 febbraio 2024 - 12:42
Speriamo arrivi presto il momento in cui tutti avremo solo auto elettriche in circolazione,il clima e le stagioni torneranno quelle di una volta! Perché è questo che vogliono veramente vero!?
Ritratto di alex_rm
20 febbraio 2024 - 15:59
Tanto chi siede a Bruxelles e Strasburgo e decide per l’Europa é pronta ad accogliere l’invasione di auto elettriche cinesi a discapito dei costruttori locali e di quelli che a malapena si possono permettere una panda o dacia