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Ricerca Doxa: “Acquisto auto, italiani disorientati”

18 marzo 2019

Fra allarmismi sull’inquinamento e blocchi del traffico, i consumatori non hanno le idee chiare, come emerso al #FORUMAutoMotive di oggi.

Ricerca Doxa: “Acquisto auto, italiani disorientati”

MILLE DUBBI - “Cittadini nel caos: quale motore scegliamo?” è il titolo eloquente dello studio illustrato oggi a Milano da Barbara Galli, Business Director della Doxa, durante il #FORUMAutoMotive di oggi (qui per saperne di più). Gli aspetti chiave della questione vanno dalle sempre più frequenti limitazioni alla circolazione anche delle vetture a gasolio di ultima generazione (Euro 6), alle possibilità di accesso a incentivi per l’acquisto di vetture elettriche, sino alle campagne di demonizzazione contro il diesel. Col risultato che gli italiani alle prese con la scelta dell’auto sono più che mai disorientati. Solo il 16% delle persone intervistate dalla nota società di indagini di mercato dichiara di sentirsi completamente certo della propria scelta in relazione al livello di inquinamento prodotto per i motori diesel e benzina. Il 71% non si sente più sicuro ad acquistare un’auto diesel, perché ci sono sempre più comuni che ne impediscono la circolazione; per contro, il 68% del campione teme che molte marche potrebbero bloccarne a breve la produzione, mentre addirittura il 58% ha paura che la produzione dei diesel possa essere bloccata nell’arco di un paio d’anni (+6 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente). 

RASSICURAZIONI ONLINE - “Ci troviamo di fronte a cittadini affamati di rassicurazioni, che si rivolgono a tutte le fonti possibili per raccogliere elementi su cui fondare le proprie decisioni”, spiega la Galli. E dove si cercano informazioni? “L’analisi del search di Google mostra trend in forte crescita delle ricerche online relative a ibrido ed elettrico, con picchi in corrispondenza agli annunci di possibili dismissione del diesel o a blocchi della circolazione, piuttosto che a incentivi”. Qualcosa di analogo avviene nelle chat: “Le 90.000 interazioni sulle auto ibride e le 78.000 sulle elettriche parlano di guidatori attratti dagli incentivi e dall’ecologia in senso lato, ma anche delle loro perplessità”. I dubbi riguardano la diffusione delle stazioni di ricarica, la durata delle batterie, le modalità di smaltimento delle stesse.



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Ritratto di FOXBLACK
18 marzo 2019 - 20:50
Un ultimo dubbio e non da poco è anche lo stato. ...del portafoglio...
Ritratto di Pavogear
19 marzo 2019 - 07:35
Il problema, come al solito, sono disinformazione e governi incompetenti che di inquinamento non capiscono niente. Sembra tutta un' immensa brodaglia tra cause ed effetti, auto a benzina, auto a gasolio, e tutto il resto che produce inquinamento quando ci sono differenze abissali. Al momento il motore a benzina è meno inquinante del gasolio e un po' più inquinante di gpl e metano, più a causa di Nox che di CO2, ma non è di certo da demonizzare, così come non è da demonizzare il motore diesel perché sulle lunghe percorrenze fuori città è ancora il più vantaggioso. Sul motore elettrico è sempre lo stesso discorso: sposta l' inquinamento perché le centrali elettriche sono anche per la maggior parte funzionanti con combustibili fossili di vario tipo, e le centrali che sfruttano fonti rinnovabili non sono abbastanza potenti e difficilmente lo saranno entro breve per sopportare la rete di ricarica, che già verrà gestita malissimo anche con la massima potenza di tutte le centrali. Inoltre l' elettrico non abbatte così tanto i livelli di polveri sottili come si crede dato che le auto viaggiano comunque su pneumatici e utilizzano i comuni freni come impianto frenante, e sono due grandi produttori di polveri sottili nel loro usuale utilizzo. Però mi raccomando, continuiamo a fare disinformazione e demonizzare i veicoli tradizionali...
Ritratto di Dario 61
19 marzo 2019 - 14:07
Completamente d'accordo!
Ritratto di Zot27
19 marzo 2019 - 15:17
Il disinformato è lei, e taccia gli altri. Infatti ha evitato il discorso sulle Ufp e sulla frenata rigenerativa
Ritratto di Pavogear
19 marzo 2019 - 23:37
La frenata rigenerativa che c'entra? Non sto parlando di consumi, ma di emissioni a livello globale che sono cose completamente diverse. La frenata rigenerativa serve a recuperare energia nelle decelerazione, che nei lunghi viaggi autostradali difficilmente si effettuano con abbastanza regolarità per ricaricare le batterie. In questo modo le batterie si scaricano e ti porti dietro peso inutile, che aumenta i consumi e basta. Poi immagino che con ufp tu ti riferisca al particolato di dimensioni più piccole e anche qui mi sembra di averne parlato in precedenza, in quanto ho affermato che il particolato in generale viene prodotto anche da pneumatici e consumi dei freni, che sono due componenti fondamentali per il trasporto. Poi è chiaro che un' auto a gasolio emetta di più in quanto entra in gioco anche il motore, ma vai a vedere le centrali elettriche e respiratori i fumi che escono e poi dimmi se sono più sani di quelli delle auto. Perché ricordati che più auto elettriche portano ad un maggior consumi di energia elettriche, e si ritorna sempre al punto di partenza. Poi invece di dire che ho taciuto su certi discorsi, ringrazia che non ho parlato dello smaltimento delle batterie esauste che sono molto più nocive per l' ambiente rispetto alla CO2
Ritratto di Zot27
20 marzo 2019 - 20:32
Infatti non ha capito -- 'e utilizzano i comuni freni come impianto frenante'
Ritratto di Pavogear
20 marzo 2019 - 22:23
Beh la frenata rigenerativa aiuta e diminuisce il lavoro e quindi l'usura dei freni, con una conseguente riduzione delle polveri sottili emesse da questi ultimi, però lo stesso alla fine la maggior parte del lavoro frenante è compiuto dai freni tradizionali. E se la mettiamo su questo punto, anche i motori possono essere progettati con un maggior freno-motore rispetto a quello che effettivamente si rileva.
Ritratto di andi9
19 marzo 2019 - 09:54
Con gli amministartori che non capiscono nulla di auto cosa si può pretendere? Dai pazzi che vorrebbero eliminare i motori a combustione entro pochi anni a quelli che considerano la CO2 un inquinante cosa si può pretendere; l'elettrico costa, non riduce l'inquinamente o potrebbere provocare un ulteriore rallemtamento dell'economia
Ritratto di andrea750
19 marzo 2019 - 13:30
Basta prendere un diesel come ha fatto il nostro ministro dei trasporti
Ritratto di federico p
19 marzo 2019 - 17:54
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Lui se lo può permettere di buttare l'auto dopo 3-4anni ma non sono tutti come lui
Ritratto di Agl75
20 marzo 2019 - 19:14
La confusione è banalmente generata da chi ci governa: poche idee ma confuse. Occorrono posizioni chiare, rispettabili, raggiungibili, ad ampio respiro, non pressapochismo, faciloneria e fretta. #cialtroni