OMOGENEITÀ CONTINENTALE - Pare proprio che sia terminata l’anomalia del mercato tedesco rispetto a quelli degli altri principali Paesi europei (a parte la Gran Bretagna, dove si registra un trend positivo). A settembre le 250.082 immatricolazioni di auto nuove registrate in Germania hanno infatti rappresentato un calo del 10,9% rispetto allo stesso mese del 2011. Già ad agosto c’era stato un dato negativo, del 5%, e ora il bilancio dei nove mesi da gennaio a settembre (2.358.798 unità immatricolate) è “in rosso”, dell’1,8%.
BMW RIDE, VW PIANGE - Le statistiche pubblicate dal KBA (l’ente del Ministero dei Trasporti tedesco che tiene conto delle immatricolazioni) mettono in evidenza una diffusa tendenza al ribasso, a cui sfuggono poche marche. Tra i costruttori tedeschi fa eccezione la BMW che a settembre ha visto aumentare le proprie immatricolazioni del 9,3% (BMW e Mini assieme), arrivando a 26.006 unità. Accusano invece un calo l’Audi (5,9%), la Mercedes (11%), l’Opel (25,6%), la Porsche (19,6%) e la Volkswagen (20,1%). Tra le straniere, la Citroën cala del 4,8%, la Fiat del 20,8%, la Ford del 22,5%, la Nissan del 32%, la Peugeot del 22,8%.
LE POCHE VIRTUOSE - C’è poi il gruppo delle case virtuose, con in evidenza la Skoda, l’unica marca del gruppo Volkswagen ad avere risultati positivi, segnando un incremento dell’11,4%. In crescita sono poi la Chrysler-Jeep (8,8%), la Hyundai (19,3%), la Kia (14,8%) la Toyota (4,9%) e la Volvo (20,1%). Sia pure a livelli numerici inferiori, fanno poi molto bene la Jaguar e la Land Rover, rispettivamente con il 13,9% e il 18,7% in più.


















