È UFFICIALE - Le indiscrezioni circolate in questi ultimi giorni trovano conferma in un breve comunicato diramato dalla Spyker: il costruttore olandese è in trattativa con un istituto finanziario per la possibile cessione di immobili Saab (nella foto in alto la 9-5). Una scelta obbligata, dato che la casa svedese è sull'orlo della bancarotta e già la settimana scorsa ha dovuto fermare la produzione per problemi di liquidità che non gli hanno permesso di pagare i fornitori (leggi qui la news).
UNA BANCA RUSSA - La Spyker precisa che l'esito della trattativa è ancora incerto e sarà soggetto all'approvazione dall'agenzia delle entrate del governo svedese che si è fatto garante per il prestito di 400 milioni di euro concesso dalla Banca d'investimenti Europea alla Spyker quando ha acquisito la Saab dalla General Motors. Per quanto l'identità dell'istituto finanziario non venga resa pubblica, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Bloomberg, si dovrebbe trattare della Banca Snoras della Lituania, controllata da Vladimir Antonov, un magnate russo, già azionista di maggioranza della Spyker prima che acquisisse la Saab, accusato di essere implicato nella criminalità organizzata.
UNA MIRA DI ANTONOV - Nonostante Antonov sia stato obbligato dalla General Motors ad uscire dall'azionariato della Spyker affinché nel 2010 si concretizzasse la cessione della Saab, il legame tra la Spyker e Antonov è tornato a farsi stretto. A fine febbraio Victor Muller, proprietario della casa olandese, ha annunciato di aver stretto un accordo con la CCP, una holding inglese che gestisce società legate al settore dell'automobile di proprietà di Antonov, per cedere l'attività e il marchio delle sue auto sportive (leggi qui per saperne di più). Una manovra, secondo alcuni, che ha come scopo finale quello di mettere nelle mani di Antonov la Saab.