COMUNE, AZIENDE E UNIVERSITÀ - Anche in Italia si comincia a parlare di test su strada per le auto a guida autonoma. L’Amministrazione comunale di Torino ha firmato un protocollo di intesa che punta a fere del capoluogo piemontese - capitale italiana dell’auto - una sorta di laboratorio delle nuove tecnologie automobilistiche per delineare la mobilità del futuro. Il protocollo è stato firmato da case automobilistiche, aziende enti di ricerca e atenei, associazioni di categoria. Fra i firmatari ci sono FCA Group, GM Global Propulsion Systems, Anfia e Unione Industriale, 5T, Politecnico e Università, Tim, Italdesign. Tra i partner di rilievo va citata la Open Fiber, azienda specializzata che partecipa alla sperimentazione sulla guida autonoma e connessa, mettendo a disposizione di Torino la sua infrastruttura di rete a banda ultra larga. Il protocollo viene poco dopo il varo del decreto ministeriale (ministro dei Trasporti) che ha aperto la strada alla sperimentazione.
RUOLO CHIAVE DEL COMUNE - I test saranno autorizzati appunto dal comune di Torino, e ovviamente potranno avvenire sulle strade del territorio cittadino. Lo stesso Comune è chiamato a mettere a disposizione le infrastrutture tecnologiche necessarie. Per questo scopo sono previsti specifici investimenti, resi possibili dal citato decreto del ministero dei Trasporti. L’assessore comunale torinese Paola Pisano ha spiegato quali saranno i prossimi passi concreti per arrivare al varo della sperimentazione. “Le case automobilistiche ci diranno quali sono i parametri per il testing - ha detto l’assessore - e noi dovremo condividere le infrastrutture (sensori e dispositivi vari) e i dati di traffico”. Dopo i primi firmatari, altri enti e altre società potranno aderire al protocollo.