PIEDI DI PIOMBO - Secondo alcune indiscrezioni slitta da primavera a dicembre
2015 il debutto della quarta generazione della
Toyota Prius (
nella foto quella attuale), l'ibrida più venduta al mondo: il motivo è una serie di test supplementari sul nuovo sistema ibrido, chiamato 690A, voluto dagli ingegneri giapponesi. Eccesso di zelo o intoppi imprevisti? Ovviamente nulla si può dire: dalla Toyota, bocche cucite e nulla più. Di sicuro, il sistema di propulsione della nuova Prius sarà utilizzato anche su altre auto del gruppo (la Prius standard, quella compatta e la berlina Camry, per tacere di qualche Lexus che sicuramente verrà), e quindi deve essere realmente a prova di bomba, oltre che tecnologicamente avanzato.
PLUG-IN NEL 2016 - La versione plug-in, ricaricabile da una normale presa di corrente domestica (e con un'autonomia in modalità solo elettrica sensibilmente più elevata rispetto a oggi) è attesa nell'autunno 2016. La Toyota ha venduto più di un milione di auto ibride nel 2013: la nuova Prius deve quindi essere significativamente più economa rispetto a quella attuale. E magari più attraente, visto che i soliti bene informati attribuiscono il ritardo di cui sopra anche a una rivisitazione del design.
PUNTA AL 40% - Dal punto di vista tecnico, l'obiettivo è fissato da Satoshi Ogizo, responsabile per le auto ibride in casa Toyota: “Priorità massima all'efficienza” ha dichiarato ad Automotive News. In termini quantitativi, la Toyota punta a un rendimento termico superiore al 40%: il motore dell'attuale Prius si attesta al 38,5%. Un rendimento termico maggiore significa che un maggior quantitativo di energia utile viene impiegata per muovere le ruote, e vengono ridotte le perdite per calore. E un lavoro più efficiente si ottiene, in ultima istanza, con un minor quantitativo di carburante.