PAPAMOBILE “FRANCESCANA” - Isotta Fraschini, Cadillac e svariate Mercedes, comprese le attuali G500 e M500. La storia delle vetture ufficiali della Santa Sede è costellata da modelli di lusso, per lo più donati dai costruttori per promuovere l'immagine del marchio nel mondo. Una lunga tradizione che sembra svanire con l'ascesa al Pontificato di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco. Fedele ai valori del religioso del XII secolo del quale porta il nome, il Papa ha avviato l'avventura a San Pietro ricordando che la Chiesa deve essere “povera per i poveri” e redarguendo i fedeli dall'ostentare prodotti di lusso, auto comprese. Una linea alla ricerca della semplicità avviata con alcune uscite romane a bordo di una Volkswagen Passat e di una Ford Focus in uso all'amministrazione Vaticana e seguita con la visita in Brasile a bordo delle Fiat Idea e Bravo. Un percorso che sembra giungere a compimento con l'arrivo in Vaticano di una delle auto più “francescane” mai prodotte, la Renault 4.
R4, SPARTANA DA RECORD - Presentata al Salone di Parigi del 1961, la Renault 4 era la risposta commerciale alla Citroën 2 CV e, soprattutto, un'utilitaria pensata per gli automobilisti che necessitavano di una vettura economica e con scarsa manutenzione, ma pure affidabile e robusta per viaggiare sulle accidentate strade rurali dell'epoca. Caratteristiche che le consentirono un successo straordinario, tanto da essere prodotta in 31 anni di carriera in 28 paesi per un totale di 8.135.424 unità, un record per l'industria francese di allora. Un dato notevole per un modello spartano con allestimenti essenziali e prestazioni modeste, impostazioni poco apprezzate da chi guida, ma che oggi appaiono tanto confacenti con la via evangelica intrapresa da Papa Francesco.
UNA VITA DI CARITÀ - A rendere ancora più intrigante l'arrivo della R4 alla Santa Sede è la storia stessa della vettura. Un esemplare targato VR 779684 dotato di impianto a metano con 300.000 km sul cruscotto che don Renzo Zocca, attuale parroco di Santa Lucia di Pescantina a Verona, ha ricevuto in dono da Eraldo Polato, allora vicepresidente del Verona Calcio, nel lontano 1984. Un regalo voluto dal dirigente sportivo per aiutare il prelato nel difficile lavoro nel quartiere operaio Saval del capoluogo veneto dove operava allora Zocca. Una zona periferica dove don Renzo ha combattuto per 25 anni contro gli spacciatori di droga, ricevendo in cambio minacce di morte e una coltellata, impegnandosi nell'aiuto dei meno fortunati. E da dove sono partiti i viaggi per i campi estivi e i centri accoglienza di tutta Italia, sempre al volante della fedele R4 bianca. Un colore che a distanza di quasi 30 anni si è rilevato profetico con la decisione di don Renzo di donare la compagna di mille avventure al Papa.