La Opel Insignia Sports Tourer piace (e vende) parecchio. Logico: a un prezzo competitivo, si porta a casa un “macchinone” moderno, piacevole e che fa una gran figura, oltre ad avere una buona “sostanza” tecnica. Anche per la più potente delle Insignia, la OPC (dal nome del reparto sportivo Opel Performance Center che l’ha sviluppata) si può ripetere lo stesso discorso.
E in più, qui c’è una “cattiveria” notevole: sulla Opel Insignia Sports Tourer OPC davanti spiccano le prese d’aria supplementari a “zanna di tigre”, nella coda i due grossi tubi di scarico a trapezio. Anche la fiancata non scherza: dietro gli enormi cerchi in lega di 20 pollici si intravedono i freni “firmati” Brembo. Tanto fumo e poco arrosto? No: sotto il cofano della Opel Insignia Sports Tourer OPC c’è un 2.8 V6 turbo da 325 CV, che, secondo la Casa, spinge la Insignia fino a 250 km/h (limitati elettronicamente) e la fa scattare da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi: un risultato, quest’ultimo, notevole ma non da record; ci ripromettiamo di verificarlo con gli strumenti in una prossima prova su alVolante.
A chi, molto distratto, fosse sfuggita la caratterizzazione esterna, basterebbe aprire la porta per chiarirsi le idee: i sedili avvolgenti e con l'alto poggiatesta incorporato ricordano da vicino quelli di un’auto da competizione; trattengono benissimo il corpo nelle curve. Meno evidenti, ma riusciti, gli altri particolari “da corsa”: il volante con la parte inferiore piatta (lascia più spazio alle gambe) e i pedali in acciaio.
Per il resto, della Opel Insignia Sports Tourer OPC si apprezzano la bella plancia (anche se i comandi sulla consolle sono così tanti che possono distrarre), lo spazio abbondante per quattro persone e il baule, piuttosto ampio e ben accessibile (c’è anche il comodo portellone ad azionamento elettrico). La visibilità posteriore è criticabile, a causa del lunotto piccolo e molto lontano da chi guida, benché i sensori (di serie) diano una mano in parcheggio; apprezzabili le finiture, ma non al livello di quelle delle concorrenti con marchi più “nobili” (che, però, si pagano migliaia di euro in più).
La dotazione di serie della Opel Insignia Sports Tourer OPC è valida, soprattutto per quanto riguarda la “tecnologia” e la sicurezza: oltre agli accessori già citati, ai sei airbag e all’ESP, ci sono le sospensioni elettroniche, la trazione integrale, i fari bixeno a orientamento automatico e il freno di stazionamento elettronico. Non mancano una radio raffinata, il “clima” automatico bizona e i retrovisori esterni regolabili elettricamente e sbrinabili.
Fin dall’avviamento, il motore della Insgnia Sports Tourer OPC romba deciso. Ma si sente molto di più all’esterno che nell’abitacolo, dove la sua “voce” piacevole arriva ben filtrata. Insomma, le orecchie non “soffrono” neppure nei lunghi viaggi. La schiena, invece, un po’ sì. Anche selezionando la taratura più morbida (“normale”, invece di “Sport” od “OPC”) con il tasto nella consolle, le sospensioni non “lisciano” un granché le buche.
In compenso, la tenuta di strada è notevole anche sul bagnato e il rollìo molto ridotto; si potrebbe desiderare solo un “peso” maggiore dello sterzo quando si viaggia decisi tra le curve. I freni sono molto potenti e le prestazioni notevoli, anche se non “impressionanti”, mentre il cambio è preciso ma non da “pappemolli”: è duro, e la leva va manovrata con forza.
PREGI
> Linea. La caratterizzazione sportiva è vistosa, ma si integra bene con le linee filanti dell’Insignia.
> Prezzo. Quarantamila euro non sono pochi in assoluto, ma per quello che offre in termini di tecnologia, prestazioni e sicurezza, la OPC è quasi un “affare”.
> Tenuta di strada. Per riuscire a farla deviare dalla traiettoria impostata occorre davvero esagerare, come può capitare in pista. Su strada, è “aggrappata” all’asfalto anche nella guida veloce.
DIFETTI
> Cambio. Richiede uno sforzo sensibile per passare da una marcia all’altra.
> Sospensioni. Anche se vanno benissimo per la tenuta di strada, “puniscono” la schiena quando si passa sulle sconnessioni dell’asfalto.
> Visibilità: posteriore È limitata dalle dimensioni del lunotto.
Cilindrata cm3 | 2792 |
No cilindri e disposizione | 6 a V di 60° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 239(325)/5250 |
Coppia max Nm/giri | 435/5250 |
Emissione di CO2 grammi/km | 274 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 491/186/152 |
Passo cm | 274 |
Peso in ordine di marcia kg | 1865 |
Capacità bagagliaio litri | 540/1530 litri |
Pneumatici (di serie) | 245/40 R 19 |
Tante le versioni della Opel Insignia Sports Tourer. Se si vuole spendere poco c'è la 1.6 Turbo ma per i grandi "stradisti" è meglio orientarsi sulle due CDTI da 131 o da 160 cavalli. Se si viaggia spesso a pieno carico è meglio sceglierla con le sospensioni autolivellanti. | |||||||||
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
1.6 Turbo | 26.000 | B | 1.598 | 179/132 | 220 | 9,2 | 12,7 | 186 | 1585 |
1.6 Turbo Cosmo | 27.500 | B | 1.598 | 179/132 | 220 | 9,2 | 12,7 | 186 | 1585 |
2.0 Turbo Cosmo | 29.000 | B | 1.998 | 220/162 | 236 | 7,9 | 11,2 | 209 | 1650 |
2.0 Turbo Cosmo Adaptive 4x4 | 31.250 | B | 1.998 | 220/162 | 234 | 8 | 10,8 | 215 | 1768 |
2.0 CDTI | 27.000 | D | 1.956 | 131/96 | 200 | 11,7 | 16,9 | 157 | 1635 |
20. CDTI Cosmo | 28.500 | D | 1.956 | 131/96 | 200 | 11,7 | 16,9 | 157 | 1635 |
2.0 CDTI | 28.000 | D | 1.956 | 160/118 | 212 | 9,9 | 16,7 | 159 | 1658 |
20. CDTI Cosmo | 28.000 | D | 1.956 | 160/118 | 212 | 9,9 | 16,7 | 159 | 1658 |
20. CDTI Cosmo ecoFlex | 29.900 | D | 1.956 | 160/118 | 215 | 9,9 | 18,9 | 139 | 1538 |