Come circolare con l’auto se la targa è stata rubata

Legge e burocrazia
Pubblicato 04 marzo 2024

Si può circolare con l’auto se la targa è stata oggetto di furto o è stata smarrita, ma bisogna seguire una procedura specifica. Ecco quale. 

Lo smarrimento di una targa automobilistica richiede un'attenzione particolare per evitare sanzioni e garantire la corretta identificazione del veicolo. In Italia, il processo è regolamentato da procedure specifiche che coinvolgono vari enti e documentazioni. Si può circolare con l’auto se la targa è stata rubata? Se sì, cosa bisogna fare per essere in regola? Andiamo a rispondere.

Circolare con l’auto con targa rubata: cosa dice la Legge

La targa di un veicolo non è solo un elemento distintivo, ma fondamentale per l'identificazione del veicolo e del proprietario. Per questo, in caso di smarrimento, furto o deterioramento, è indispensabile seguire un iter ben definito. 

A livello normativo, In Italia, la perdita o il furto di una targa automobilistica pone l'autista di fronte a specifiche normative codificate nell'articolo 102 del Codice della Strada

L'intestatario della carta di circolazione deve presentare una denuncia presso le autorità di polizia e, successivamente, procedere con la reimmatricolazione e la reiscrizione del veicolo presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Durante il periodo di attesa per la reimmatricolazione, è consentito circolare con una targa provvisoria. In questi casi, è possibile sostituire temporaneamente la targa mancante con un pannello bianco riportante gli stessi dati della targa originale. Questo permette la circolazione del veicolo per 15 giorni, tempo necessario per espletare le procedure burocratiche richieste.

Questa deve essere realizzata su un foglio di cartoncino bianco, riproducendo fedelmente le caratteristiche della targa originale, sia in termini di dimensioni che di font utilizzato.

Cosa fare in caso di furto targa, ma senza perdita di documenti

La procedura varia leggermente in base ai documenti in possesso dell'intestatario, che possono influenzare i passaggi da seguire. In caso di smarrimento senza perdita dei documenti, il processo può essere avviato direttamente presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista. In caso contrario, se l'auto è stata ritrovata senza documenti, è necessario rivolgersi prima all'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile.

Cosa succede se non si denuncia il furto della targa dell’auto

Non segnalare il furto o lo smarrimento entro 48 ore comporta sanzioni amministrative. È dunque essenziale agire rapidamente per evitare conseguenze legali e per garantire la sicurezza stradale e la corretta identificazione del veicolo. 

Procedura per la reimmatricolazione

Andiamo a esaminare nel dettaglio l’iter da seguire per procedere con la reimmatricolazione.

  • Presentazione della denuncia: in caso di furto, smarrimento o distruzione della targa, è essenziale presentare una denuncia agli organi di pubblica sicurezza entro 48 ore.
  • Richiesta di reimmatricolazione: utilizzare il modello DTT2119, disponibile online o presso gli Sportelli Telematici dell’Automobilista. È necessario allegare la carta di circolazione e il certificato di proprietà del veicolo, insieme alla copia della denuncia.
  • Rinnovo dell'iscrizione al PRA: se necessario, presentare il modello NP2 per il rinnovo dell'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico.

Documentazione richiesta

Di seguito elenchiamo i documenti richiesti per eseguire correttamente la procedura:

  • Delega da intestatario: se la richiesta è presentata da un incaricato, è necessaria una delega dell’intestatario del veicolo (Modello TT2120).
  • Fotocopie dei documenti: allegare fotocopie del documento di identità dell’intestatario e, se applicabile, del permesso di soggiorno per cittadini extracomunitari.
  • Dichiarazioni sostitutive: includere la dichiarazione di residenza dell’intestatario e, per le persone giuridiche, la sede legale.

Procedimenti specifici per casi particolari

Ecco cosa bisogna fare se lo smarrimento o il furto della targa avviene in circostanze particolari:

  • Senza Certificato di Proprietà o Carta di Circolazione: rivolgersi prima all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile.
  • Smarrimento targa all'estero: Ripetere la denuncia in Italia al rientro e seguire le stesse procedure nazionali.

Costi associati

Infine, concludiamo con un riepilogo dei costi da sostenere: 

  • Costo della targa fisica: variabile a seconda del tipo di veicolo.
  • Imposta di bollo e reimmatricolazione: 32 euro ciascuno.
  • Diritti DT e versamenti postali: 10,20 euro.
  • Versamento all’ACI: 59 euro.


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Ritratto di stefbule
4 marzo 2024 - 18:01
12
Al posto di rifare la targa persa o da cambiare ti devi reimmatricolare l'auto con una targa (e un libretto) nuovi diversi dai precedenti. Penso che solo in Italia ci sia un'indecenza del genere. Sembra fatta apposta per far spendere di più gli automobilisti, e non sarebbe una novità.
Ritratto di Blueyes
5 marzo 2024 - 12:36
1
siamo l'unico paese che non consente di fare duplicati delle targhe deteriorate o rubate, ma che costringe a spendere centinaia di Euro per reimmatricolare l'auto come se fosse nuova, cose da pazzi. Credo lo facciano per tutelare i dipendenti pubblici dello stabilimento che stampa le targhe a Foggia che rimarrebbero senza lavoro, non me lo spiego se no.
Ritratto di Illuca
6 marzo 2024 - 21:00
Si chiama mafia di stato,purtroppo E il cittadino é il pollo da spennato. Sempre e comunque.

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