Lo smarrimento di una targa automobilistica richiede un'attenzione particolare per evitare sanzioni e garantire la corretta identificazione del veicolo. In Italia, il processo è regolamentato da procedure specifiche che coinvolgono vari enti e documentazioni. Si può circolare con l’auto se la targa è stata rubata? Se sì, cosa bisogna fare per essere in regola? Andiamo a rispondere.
La targa di un veicolo non è solo un elemento distintivo, ma fondamentale per l'identificazione del veicolo e del proprietario. Per questo, in caso di smarrimento, furto o deterioramento, è indispensabile seguire un iter ben definito.
A livello normativo, In Italia, la perdita o il furto di una targa automobilistica pone l'autista di fronte a specifiche normative codificate nell'articolo 102 del Codice della Strada.
L'intestatario della carta di circolazione deve presentare una denuncia presso le autorità di polizia e, successivamente, procedere con la reimmatricolazione e la reiscrizione del veicolo presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Durante il periodo di attesa per la reimmatricolazione, è consentito circolare con una targa provvisoria. In questi casi, è possibile sostituire temporaneamente la targa mancante con un pannello bianco riportante gli stessi dati della targa originale. Questo permette la circolazione del veicolo per 15 giorni, tempo necessario per espletare le procedure burocratiche richieste.
Questa deve essere realizzata su un foglio di cartoncino bianco, riproducendo fedelmente le caratteristiche della targa originale, sia in termini di dimensioni che di font utilizzato.
La procedura varia leggermente in base ai documenti in possesso dell'intestatario, che possono influenzare i passaggi da seguire. In caso di smarrimento senza perdita dei documenti, il processo può essere avviato direttamente presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista. In caso contrario, se l'auto è stata ritrovata senza documenti, è necessario rivolgersi prima all'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile.
Non segnalare il furto o lo smarrimento entro 48 ore comporta sanzioni amministrative. È dunque essenziale agire rapidamente per evitare conseguenze legali e per garantire la sicurezza stradale e la corretta identificazione del veicolo.
Andiamo a esaminare nel dettaglio l’iter da seguire per procedere con la reimmatricolazione.
Di seguito elenchiamo i documenti richiesti per eseguire correttamente la procedura:
Ecco cosa bisogna fare se lo smarrimento o il furto della targa avviene in circostanze particolari:
Infine, concludiamo con un riepilogo dei costi da sostenere: