Come guidare risparmiando carburante e diminuendo l’impatto ambientale

Vivere con l'auto
Pubblicato 25 gennaio 2023

Alcuni consigli e trucchi su come guidare risparmiando carburante e diminuendo anche l’impatto ambientale. Tutti i suggerimenti. 

Il prezzo del carburante è una delle spese su cui tutti volentieri risparmieremmo. Il costo del carburante, già elevato per via delle accise, aumenta per diversi fattori, tra cui l’andamento del mercato, le tensioni geopolitiche e lo squilibrio tra offerta e domanda. Tuttavia, è possibile adottare alcuni accorgimenti per risparmiare: in questa guida forniremo alcuni trucchi e suggerimenti su come guidare risparmiando carburante. Ne gioverà anche l’ambiente, perché a un minor consumo di carburante ci sarà anche una riduzione dell’impatto ecologico. 

COME GUIDARE RISPARMIANDO CARBURANTE IN 10 PUNTI

Adesso andremo a elencare 10 punti chiave, che approfondiremo in paragrafi dedicati, che ci permetteranno di risparmiare benzina, gasolio o gpl semplicemente cambiando stile di guida, o attuando operazioni che magari prima non facevamo o, ancora, servendoci semplicemente dell’aiuto della tecnologia. 

Gli aspetti principali che ci consentono di guidare risparmiando carburante sono i seguenti: 

  1. Stile di guida;
  2. Manutenzione auto;
  3. Pianificazione percorso;
  4. Start & Stop;
  5. Utilizzo climatizzatore e finestrini;
  6. Uso delle marce;
  7. Dispositivi elettrici; 
  8. Pesi e carichi; 
  9. Stazioni di rifornimento; 
  10. App.


ADOTTARE UNO STILE DI GUIDA EQUILIBRATO

La prima cosa da fare è adottare uno stile di guida equilibrato. Praticare una guida sportiva, infatti, significa maggior consumo di carburante. È bene dare potenza alla nostra auto solo nei momenti in cui è necessario, ovvero all’inizio, sui tratti in salita oppure durante i sorpassi, mentre per il resto servirebbe raggiungere la velocità che si vuole nel minor tempo possibile. Quest’ultimo aspetto è molto difficile in contesti urbani, o in presenza di maggior traffico, anche per via dei semafori e degli stop necessari: nessun problema, è possibile servirsi di altri accorgimenti che riguardano il nostro stile di guida. 

Avere una visione chiara e completa della strada, anche a lungo raggio, ci permette di non compiere azioni brusche (accelerate, frenate, etc.): ad esempio, se ci troviamo su una strada diritta e vediamo che in lontananza ci sono delle strisce pedonali, accelerare porterebbe solo a un mero spreco di carburante, con il rischio di dover frenare a ridosso delle strisce per far passare qualche eventuale pedone. 

Una riduzione di consumi si ha quando si attua una guida a velocità moderata e soprattutto costante, mentre una guida “isterica”, fatta di continui cambi di marcia e di velocità continuamente differenti, influisce in modo considerevole sul consumo di carburante, oltre che su altri aspetti importanti del veicolo, come gli pneumatici e l’impianto frenante. Inoltre, adottando uno stile di guida moderato, anche l’ambiente ne gioverà, perché le emissioni di CO2 saranno molto più basse. 

Attenzione: velocità moderata non significa procedere a passo di lumaca, anzi. La velocità ideale è compresa tra 70 e 90 km/h, quindi è di 80 km/h in media. Certo, questa è anche una velocità che in ambiti urbani e trafficati non è possibile mantenere, ma in quest’ultimo caso vale la regola della velocità moderata e costante (comunque sotto i limiti dei 50 km/h, evitando accelerate e frenate brusche e improvvise). 

Parlando di velocità, bisogna mantenere il motore a un basso regime di giri e non superare i 2.500-3.000 giri/min. (benzina) o 2.000 giri/min. (diesel) del motore. Infatti, più elevati saranno i giri del motore, più elevata sarà anche la quantità di carburante richiesta. 

A tal proposito, quando dobbiamo affrontare una salita, è bene accelerare poco prima di iniziare il percorso, al fine di non far faticare troppo il motore quando ormai il tratto in salita è già cominciato. 

EFFETTUARE UNA MANUTENZIONE COSTANTE DELL’AUTO

Il secondo punto chiave per risparmiare carburante guidando è quello di eseguire una costante e ordinaria manutenzione dell’auto. Cosa significa? Semplice: bisogna rispettare gli appuntamenti previsti per i controlli, come il tagliando (che si fa ogni 15-20 mila km generalmente), o la revisione (la prima dopo 4 anni dalla data di immatricolazione, poi ogni 2 anni). Ma i controlli vanno fatti anche periodicamente, soprattutto se sono in programma lunghi viaggi. 

Oltre al controllo dell’olio, del liquido lavavetri e dello stato della batteria, bisognerà regolarmente controllare anche la pressione degli pneumatici (solitamente evidenziata dal computer di bordo nelle vetture più moderne). Infatti, se le gomme non presentano la giusta pressione, risultano meno aderenti al terreno e l’attrito è maggiore, generando così uno sforzo della vettura. Una gomma sgonfia, infatti, sarà più resistente contro l’asfalto, quindi servirà uno sforzo in più da parte del motore, che andrà ad alimentarsi con il carburante. 

Tra gli interventi di manutenzione ordinaria, ricordatevi del filtro dell’aria, quello che permette un ricambio termico e la giusta ventilazione. Un filtro dell’aria sporco o intasato comporterà una dispersione di carburante. A ogni modo, questa è un’operazione che viene eseguita durante il tagliando, quindi rientra tra gli appuntamenti fissi che ogni automobilista dovrebbe rispettare per il bene dell’auto, di se stesso e degli altri. 

PIANIFICARE PERCORSI

Un’auto ferma nel traffico a motore acceso, consuma molto carburante. E questo può essere definito un vero e proprio spreco, anche di tempo. Purtroppo, non si può fare altrimenti: il traffico non è gestibile. Può essere causato da un incidente, dai lavori in corso o dalla concentrazione di auto confluite tutte nello stesso istante (la classica ora di punta). Tuttavia, il traffico si può provare a evitare. Come? Utilizzando la tecnologia, e più precisamente app come Waze o Google Maps, che ci permettono di avere dati sul traffico in tempo reale e visualizzare le diverse opzioni di percorso: selezionarne una senza traffico, anche se leggermente più lunga, potrebbe rivelarsi la soluzione più economica. 

Inoltre, non dimentichiamoci che su queste applicazioni c’è anche la possibilità di impostare il tipo di percorso che vogliamo affrontare, solitamente quello panoramico, il più corto o il più economico. Un servizio simile è fornito anche da ViaMichelin, utile soprattutto per lunghe percorrenze, viaggi di lavoro o di piacere. 

FERMO AL SEMAFORO COL MOTORE ACCESO? MEGLIO LO START & STOP

Quando la vettura è ferma e il motore acceso, il consumo di carburante, anche se minimo, c’è ancora. Non è un caso che le case automobilistiche abbiano iniziato a dotare le loro vetture di sistemi come lo Start & Stop, che mettono il motore in standby durante le soste (come al semaforo) e lo riaccendono quando premiamo nuovamente sull’acceleratore. 

Ovviamente, nell’eventualità in cui la nostra vettura sia equipaggiata di una modalità Eco, è bene attivarla: i benefici sul portafoglio si faranno sentire, così come anche i passaggi alle stazioni di rifornimento avranno una frequenza minore. 

USARE CLIMATIZZATORE E FINESTRINI IN MODO INTELLIGENTE

Uno dei principali responsabili del consumo di carburante è il climatizzatore, un impianto che peraltro utilizziamo sia d’estate, sia d’inverno. E che è preferibile utilizzare quando viaggiamo ad alte velocità, come in autostrada, ad esempio. 

Se viaggiamo a basse velocità, meglio tenere aperti i finestrini (quando fa caldo), ma non troppo, perché se si viaggia veloci con i finestrini completamente aperti, la resistenza aerodinamica del veicolo aumenta, e questo richiede uno sforzo maggiore da parte della vettura. Il prezzo da pagare? Esatto. Il carburante si consuma anche con il climatizzatore, abbiamo detto, ma visto che a volte ne è indispensabile l’utilizzo, è meglio non esagerare: il suo uso comporta un aumento dei consumi e una diminuzione di potenza dell’auto. 

A proposito di climatizzatore, ricordiamo che la temperatura ideale non dovrebbe mai essere troppo lontana dalla temperatura esterna, e che quando si mette in moto, soprattutto in estate, è consigliabile prima aprire i finestrini (per far uscire l’aria calda dall’auto) e poi, dopo qualche minuto, chiuderli e accendere il condizionatore, che riuscirà così più facilmente a raggiungere la temperatura richiesta. 

USO DELLE MARCE

Viaggiare con le marce basse inserite non aiuta i consumi, anzi: più velocemente si arriva alla marcia più alta, meglio è. Infatti, si registra un minore consumo di carburante a bassi regimi. Tuttavia, c’è da fare una precisazione: non possiamo salire di marcia se il motore non è pronto. Se innestiamo la quinta marcia e poi dobbiamo accelerare per far diventare la guida più fluida, allora consumeremmo ugualmente carburante.

Insomma, la marcia migliore è quella in cui non serve premere troppo il piede sull’acceleratore e a quella bisogna arrivare in modo graduale e fluido.

Ma allora qual è la marcia giusta, in base al tipo di strada che stiamo percorrendo? Se nei contesti extraurbani possiamo arrivare alla marcia più alta in breve tempo, nei contesti urbani, quindi più intasati, bisognerebbe evitare di guidare con la seconda marcia innestata e passare alla terza o alla quarta marcia, quando possibile. 

A volte è proprio il computer di bordo a indicare qual è il momento adatto per innestare la marcia, anche se si può passare da una marcia all’altra saltandone una (ad esempio dalla terza alla quinta). Non è un consiglio buttato a caso, ovviamente, anzi: è proprio quello in cui il momento in cui dovreste cambiare di marcia per non far soffrire troppo il motore e, soprattutto, per consumare meno carburante.

Infine, sfatiamo una leggenda metropolitana: percorrere le discese in folle, quindi senza alcuna marcia innestata, non porta a risparmiare carburante, anzi. Il motore resta acceso e gira al minimo, anche se il cambio è in folle: il consumo, quindi, c’è eccome. Oltre ad essere una pratica molto pericolosa perché tende a surriscaldare troppo i freni, che potrebbero non rispondere più mandandoci fuoristrada.

RIDURRE L’UTILIZZO DEI DISPOSITIVI ELETTRICI

Meglio limitare l’utilizzo dei dispositivi elettrici, che richiedono quindi un dispendio di energia. Stiamo parlando del climatizzatore, a cui abbiamo dedicato un paragrafo a parte, ma anche tutto ciò che assorbe corrente, volendo anche le chiavette USB o i caricabatterie del telefono che attacchiamo all’accendisigari (anche se in questi ultimi casi il consumo è minimo). Inoltre, meglio evitare di lasciare il quadro strumenti acceso quando siamo fermi, perché ne risente anche la batteria, anche se nelle vetture più moderne è spesso presente un sistema di spegnimento automatico a tutelare proprio il risparmio energetico. 

LIMITARE PESI E CARICHI ECCESSIVI E INUTILI SULL’AUTO

Avrete certamente notato che se riempite la macchina di bagagli o passeggeri, questa faticherà più nelle accelerazioni, soprattutto sui tratti più delicati, come le salite, oppure durante i sorpassi. Se il veicolo invece è vuoto, o meglio privo di pesi e carichi inutili, allora la guida sarà più fluida e ne risentirà positivamente anche la velocità. 

Per questo motivo è una buona raccomandazione quella di scaricare l’auto dai pesi eccessivi e soprattutto inutili, che non serve riporre in macchina. Se scambiamo il portabagagli per un ripostiglio, allora andremo più spesso a fare rifornimento presso i distributori. Un’auto che porta un peso importante consuma di più rispetto a un’auto più leggera. 

Per “pesi” intendiamo anche i portapacchi che montiamo sul tetto dell’auto: oltre al peso, infatti, queste, essendo allo scoperto, generano anche una resistenza all’aria, penalizzando così le prestazioni del motore, che richiederà più alimentazione.

TROVARE LA STAZIONE DI RIFORNIMENTO PIÙ ECONOMICA

Un consiglio banale è quello di trovare una stazione di rifornimento più economica. Non devono essere necessariamente pompe bianche, anzi: in città, a volte, si può trovare anche una stazione di rifornimento “logo” che pratica prezzi più che decenti. 

Se fate lo stesso percorso tutti i giorni, passerete sicuramente davanti ad almeno due-tre stazioni di rifornimento. Tenete sempre d’occhio i prezzi praticati: in genere la stazione più economica resta tale. 

Altra banalità: ovviamente, prediligete il self-service

CONSULTATE LE APP

La tecnologia ci viene ancora una volta in aiuto, grazie alle applicazioni mobile. Sugli store ne sono disponibili diverse che ci danno le informazioni che cerchiamo, ovvero le stazioni più economiche dove fare rifornimento

Tra queste non possiamo non citare PrezziBenzina.it, nata dalla collaborazione tra associazioni di consumatori (Adiconsum, Adusbef e Federconsumatori): quest’applicazione si alimenta con le segnalazioni degli utenti, che indicano agli altri iscritti quali stazioni praticano i prezzi più convenienti. 

Oltre a questa, sono interessanti anche le già citate Waze e ViaMichelin, utilissime anche per la pianificazione dei percorsi, mentre forse non a tutti è nota Fuelio, un’app piuttosto intuitiva che rapporta il chilometraggio al consumo di carburante, permettendo di capire quanto si consuma e si spende di carburante quando si viaggia, e individuando i distributori più vicini grazie alla funzione di geolocalizzazione. 

QUANTO SI RISPARMIA?

Secondo stime riportate dall’Ente nazionale idrocarburi, adottando alcuni di questi accorgimenti (o tutti), si può ottenere un risparmio piuttosto importante sul carburante. Ad esempio, mantenendo una velocità costante e adottando quindi uno stile di guida più equilibrato e meno sportivo, si può arrivare a risparmiare dal 10 al 30% di carburante, mentre utilizzando in modo adeguato il climatizzatore e i finestrini, a fine anno avremo 55 euro in più nel nostro portafoglio. Il risparmio è leggermente superiore con una pressione sempre adeguata delle gomme (60 euro circa), mentre con un utilizzo delle marce più efficiente, la spesa annua in meno stimata è di 40 €. 

COME AIUTARE L’AMBIENTE

Se dovete fare percorsi brevi e disponete di una bici o di uno scooter elettrico, privilegiate quello. Se il percorso è così breve che potete farlo a piedi, fatelo. Insomma, se e quando potete, evitate l’auto (è anche il modo migliore, se non l’unico effettivamente funzionante, per evitare il consumo totale di carburante). 
 

Articolo pubblicato il 29/11/2022 e aggiornato il 25/01/2023.



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Ritratto di Ivan92
29 novembre 2022 - 07:59
12
Articolo molto interessante, io e i miei colleghi facciamo corsi di ECO Drive ogni anno, ed è veramente sorprendente come con dei piccoli accorgimenti si riescano a risparmiare enormi quantità di carburante. La cosa primaria però pianificare bene il percorso in base alla merce che trasporti evitando di percorrere le salite carico e poi le discese scarico (nel limite del possibile), anticipare gli altri utenti della strada, tenere una grande distanza di sicurezza e veleggiare il più possibile. Evitare l'uso dei freni di servizio ma usare il freno continuo e nel limite del possibile nemmeno quello ma far veleggiare il veicolo facendolo decelerare da solo. Impressionante comunque quanti km riesce a percorrere un autoarticolato o autotreno con peso effettivo di 40 tonnellate quando a 80 km/h molli l'acceleratore. Mi ha fatto sorridere la frase dell'articolo che dice: "Parlando di velocità, bisogna mantenere il motore a un basso regime di giri e non superare i 2.500-3.000 giri/min" con un auto benzina. Perfetto allora :-) Con la mia auto a 2'500 giri sto a 165 km/h mentre a 3'000 giri sto a 195 km/h, mi sembra un ottimo upgrade per le future percorrenze autostradali :-) In ogni caso devo prendermi la briga un giorno di testare l'effettiva autonomia della mia automobile da pieno a pieno solo per vedere se riesco a superare i 1'000 km. Teoricamente con un serbatoio di 57 litri dovrei consumare meno di 5,7 litri/100 km, ma a 90 km/h consumo 5,5 litri/1'000 km, quindi potrebbe essere fattibile su carta, sarebbe la sfida più noiosa della storia ma prima o poi la farò.
Ritratto di alveolo
29 novembre 2022 - 08:34
Non è una polemica a te ma ovviamente alla situazione. Magari molti fanno di tutto per essere meno impattanti compreso seguirsi degli appropriati corsi, e poi come costruttori siamo tornati alla preistoria tale che le nuove citycar può essere consumino più di una berlina segmento D come la Model 3, parlando di ev. Poi capisco perchè a molti la questione stia fra l'indifferente e l'antipatico
Ritratto di Ivan92
29 novembre 2022 - 08:45
12
@alveolo è da decenni oramai che esistono svariati corsi (5 obbligatori per rinnovare la carta di qualifica del conducente). E fra i più utili che ho fatto in cima della classifica c'è quello della guida sicura (antisbandamento, frenate di emergenza, schivare gli ostacoli, ecc.. con autocarri, autoarticolati, autotreni) e quello ECO Drive, che ha dimostrato come i conducenti più giovani siano all'avanguardia con le conoscenze mentre quelli più anziani totalmente spaesati senza avere la minima idea di come utilizzare un veicolo nuovo in modo efficiente, differenza tra il migliore e il peggiore del corso 6 litri/100 km, fai il conto di quanto in 300'000 km annui vai a buttare soldi per il carburante soltanto perchè non hai gente adeguatamente formata. Riguardo alle auto invece la cosa la vedo proprio inversa, se una volta una city car consumava per forza meno di una BMW M3, Mercedes C 63 AMG o Audi RS4 oggi un auto del calibro di queste tre riesce a consumare meno di una city car, è questo è un progresso tecnologico enorme.
Ritratto di alveolo
29 novembre 2022 - 08:52
Posso anche capire il tuo punto di vista finale in quanto utilizzatore, ma si scontra con due dati di fatto. Primo che le bassa gamma sono in genere più diffuse delle alta gamma, almeno per il momento anche se non è detto lo sia a lungo visto come il mercato si sta evolvendo portando verso o compri l'auto di un certo livello e prezzo o puoi andare a piedi. Secondo che è un controsenso tecnico, come se avessi un'auto che a 300 orari ti consuma meno che a 100, che poi sta tutto nel produttore nel senso che se la facesse tesla la citycar non consumerebbe certo come la Model 3, quindi è solo un accontentarsi da parte di molti di una tecnologia evidentemente immatura dove gestita da buona parte dei costruttori. E un po' tanto colpa anche dei normatori che se per esempio mettessero bollo in base a quanto anche una ev è più o meno efficiente per la sua categoria di appartenenza vedi come subito i costruttori si darebbero una svelgiata
Ritratto di Ivan92
29 novembre 2022 - 09:07
12
@alveolo dipende dove, da noi la situazione è inversa, le city car sono quasi introvabili. Se prendo i dati più recenti delle auto ricaricabili (EV e Plug-In) più vendute al primo posto c'è la Tesla Model Y, al secondo posto la Tesla Model 3, al terzo posto la Skoda Enyaq, al quarto posto la Audi Q4, al quinto posto la Fiat 500e, al sesto posto la Cupra Born, al settimo posto la Volvo XC60, al ottavo posto la VW ID.4, al nono posto la Hyundai IONIQ 5, al decimo posto la BMW X3, all'undicesimo posto la VW ID.3, al dodicesimo posto l'Audi e-Tron, al tredicesimo posto la Volvo XC40 e al quattordicesimo posto la BMW X5 (ricordo, solo le versioni Plug-In non tutte le X5). Come vedi da questi numeri, almeno da noi, le city car e le utilitarie elettriche non le vuole nessuno quindi benvenga che la tecnologia e l'efficienza massima si trovi su altri modelli piuttosto che su una city car. Ciò che hai detto sbagliato è che bisogna "accontentarsi" di una tecnologia immatura, ma in realtà non bisogna accontentarsi proprio di niente visto che mica sei obbligato a comprare un auto "non matura", è palese che tanti marchi rincorrono gli altri, come lo è sempre stato del resto, non è una novità di oggi, prendi solo la prova di AV della Jeep Renegade 1.3T, guarda i consumi, e poi prendi la prova del'Audi Q3 1.5 turbo e guarda i consumi, stessa potenza del motore, pure più coppia sulla Jeep, ma prestazioni e consumi nettamente a favore dell'Audi.
Ritratto di alveolo
29 novembre 2022 - 09:29
Ma infatti l'ultima parte è scontata, ed è la spiegazione del perchè le ev qui restano al 4% scarso. Hai descritto esattamente il motivo per cui in tanti posti come l'italia le ev non prendono piede, il 3% si accontenta l'altro 97% come hai detto tu non ha alcun obbligo di accontentarsi. Quell'accontentarsi di cui dicevo io è quello figurativo che molti qui fanno finta che ogni elettrica a mercato sia l'affare irrinunciabile della vita, anche se poi loro stessi un'elettrica non l'hanno ancora e non l'avranno ancora per molto
Ritratto di Ivan92
29 novembre 2022 - 09:54
12
@alveolo le tifoserie sono sempre esistite, pensa solo a questo sito 5-6 anni fa, Fiat vs VW anche negli articoli che parlavano di gomme invernali. Io personalmente di elettriche ne sceglierei poche, prime fra tutti l'Audi e-Tron GT RS (berlina), è la mia preferita ma ha un prezzo inaccessibile, seconda la Porsche Taycan Turbo S ma anche lei prezzo inaccessibile, terza (nonchè quella che ho) la Tesla Model 3 Performance. Al primo posto però ci metto, che non c'è ancora sul nostro mercato (ma arriva tra gennaio e febbraio 2023) la Tesla Model S Plaid, ma anche lei prezzo inaccessibile per me.
Ritratto di Reallyfly
29 novembre 2022 - 08:58
ho imparato che avendo un gran bell assetto, fare le curve alla stessa velocità dei rettilinei ti fa risparmiare molto, magari bloccando col cruise manuale ad una velocità decente tipo 80-90 kmh
Ritratto di Ivan92
29 novembre 2022 - 09:11
12
@Reallyfly sulla mia il cruise control decelera in automatico oltre una certa angolatura dello sterzo (molto presto) per poi ritornare in automatico alla velocità impostata quando si raddrizza il volante.
Ritratto di Reallyfly
29 novembre 2022 - 09:23
devi passarlo in modalità manuale, purtroppo perdendo i benefici dell'adattivo

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