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Alfa Romeo: il museo riapre il 24 giugno

Pubblicato 11 giugno 2020

In occasione dei 110 anni della casa, sarà possible visitare (su prenotazione) aree finora mai aperte al pubblico.

Alfa Romeo: il museo riapre il 24 giugno

L’APERTURA DALLE 10 - Dal 18 maggio, superata la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, è ripartito il settore della cultura in Italia e hanno riaperto i musei. Non tutti però sono stati immediatamente accessibili. Fra quelli ancora off limits c’è il Museo dell’Alfa Romeo di Arese, che riaprirà al pubblico dalle ore 10 di mercoledì 24 giugno: l’orario di visita, fino a domenica 28 giugno, è fino alle 18, ma dalla settimana successiva sarà possibile entrarvi il sabato e la domenica dalle 10 alle 18.

IL TESORO DI FAMIGLIA - La riapertura del 24 giugno 2020 non arriva in un giorno come gli altri, perché in questa data “cadono” i 110 anni dalla fondazione dell’Alfa Romeo. L’appuntamento sarà imperdibile per tutti i fan della casa milanese, che recandosi al Museo potranno visitare una serie di gioielli: non soltanto l’esposizione permanente, ma anche le aree chiuse al pubblico dell’ex Centro Direzione di Arese e della Collezione, dove sono custodite altre 150 vetture non in esposizione; decime di motori stradali, aeronautici e marini; centinaia di modellini, trofei, accessori; e persino un motoscafo da gara. 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - Per visitare la Collezione ed evitare assembramenti (le visite guidate saranno organizzate in gruppi di 10 persone), è necessario prenotare inviando una e-mail all’indirizzo collezione@museoalfaromeo.com

RIPARTONO LE CONFERENZE - Dal 27 giugno, inoltre, ripartiranno le conferenze intitolate Backstage, che approfondiscono alcuni aspetti meno noti nella storia del glorioso marchio: sabato 27 giugno, dalle ore 15, è in programma la conferenza dal titolo Spider Monoposto concept, la versione estrema della 916, mentre dalla medesima ora di domenica 28 giugno si svolgerà quella intitolata 164 Q4, il sezionato dell’ammiraglia a trazione integrale. Per prenotarsi si deve scrivere a  info@museoalfaromeo.com.

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Ritratto di 82BOB
11 giugno 2020 - 19:47
2
Le battute potrebbero sprecarsi... farà più ingressi di tutte le concessionarie messe assieme... ci sono più auto lì che in tutte le concessionarie messe assieme... sono già musei le concessionarie perché c'è la Giulietta in esposizione... ecc., ecc., ecc.! Speriamo che Alfa Romeo non sopravviva solo nei musei ma viva anche in strada, nei saloni, nelle concessionarie, in pista e nei desideri degli automobilisti!
Ritratto di Giulio Menzo
15 giugno 2020 - 10:07
2
@82BOB concordo pienamente
Ritratto di No doubt
11 giugno 2020 - 20:07
A maggio in un mercato notoriamente molto grande come quello tedesco Stelvio ha venduto 84 auto.... Credo ke la maggior parte magari saranno quadrifoglio , ma è un brand completamente abbandonato a se stesso...
Ritratto di Oxygenerator
12 giugno 2020 - 08:42
Pensa te. Neanche sapevo esistesse un museo monomarca.
Ritratto di fastidio
15 giugno 2020 - 13:21
7
se vuoi un consiglio visitalo perchè merita davvero tanto
Ritratto di Neofita
12 giugno 2020 - 09:16
che tristezza la fine che ha fatto Alfa Romeo. Mi auguro che gli attuali incompetenti si diano una sveglia, ma come si deve, oppure vendano questo prestigioso marchio a qualcuno che sappia fare le auto
Ritratto di Oxygenerator
12 giugno 2020 - 11:09
@ Neofita .. Insomma prestigioso........ diciamo che l’azienda esiste da cent’anni, quindi è storica. Nella sua lunga sopravvivenza ha avuto momenti brevi di fulgore, conditi da vari fallimenti, cambi di proprietà, addirittura rientrata in una governance statale per anni, per salvare i posti di lavoro. Con alfa si è applicata la misura tutta italiana di stortura del mercato, per mantenerla in vita artificialmente. Certo il motivo è lodevole, ma non so se alla lunga l’effetto possa poi, addirittura essere dannoso e lesivo all’economia di un paese. Le aziende vanno aiutate, ma a mio avviso, se non riescono a stare sul mercato con le proprie gambe, và tagliato il cordone ombelicale e lasciate andare al loro destino. Diverso per i dipendenti che vanno tutelati, sempre. Magari ricollocandoli, oppure specializzandoli per altre tecnologie etc etc.