FILOSOFIE A CONFRONTO - Quando siamo partiti per il Nürburgring con la nuova Audi R8 Plus da 610 CV e con la Peugeot 308 GTi da 272, non ci passava neanche per la testa di metterle a confronto diretto per vedere quale fosse la migliore: troppa ampia la differenza nelle prestazioni, nei contenuti tecnologici, nel prezzo. Avevamo semplicemente intenzione di vivere un’esperienza comune a tanti appassionati: quella di una coppia di amici (in questo caso, uno decisamente più facoltoso…) che parte per un weekend sul circuito più celebre e selettivo del mondo. Un pellegrinaggio al famoso “inferno verde”, per divertirsi e assaporare a fondo tutto quello che la propria vettura è in grado di dare.
LA MACCHINA DEL TEMPO - Era lampante che l’Audi R8 (video qui sotto) avrebbe “vinto facile”, con la sua potenza (più che doppia, rispetto a quella della francese) prodotta dal 5.2 V10 aspirato di derivazione Lamborghini: tanti cavalli debitamente scaricati a terra dalla trazione integrale quattro e tenuti sotto controllo da un velocissimo cambio robotizzato S tronic a doppia frizione e da una raffinata scocca in alluminio, fibra di carbonio e magnesio. Insomma, una vera supercar, così efficace nell’accorciare i rettilinei fra una curva e l’altra da dare quasi l’illusione di “viaggiare nel tempo”.
TANTA SOSTANZA A BUON MERCATO - Più con le “ruote per terra” la Peugeot 308 GTi (video qui sotto): un’apparentemente tranquilla berlina da famiglia a cinque porte e a trazione anteriore, provvista di cambio manuale a sei marce. Una vettura conservatrice nell’estetica, priva di vistosi orpelli dal sapore tuning, ma arricchita da sospensioni e freni specifici e da un efficientissimo differenziale autobloccante meccanico, oltre che vitaminizzata con un esuberante 1.6 turbo a quattro cilindri, capace della notevole potenza di 272 CV.
GIOVE PLUVIO CI HA MESSO DEL SUO - Dunque, le premesse per divertirsi c’erano tutte. Ma, come spesso succede nella regione dell’Eifel, nel corso di cinque giorni di trasferta, per ben quattro è piovuto a dirotto. Dunque, abbiamo potuto contare su un solo giorno utile per realizzare servizio, foto e video. Se a ciò si aggiunge che si trattava pure del primo weekend dell’anno aperto agli appassionati, è facile immaginare il traffico pazzesco (con code chilometriche per entrare e uscire di pista) che abbiamo incontrato. E si può anche capire quanto sia stato difficile spuntare tempi decenti senza essere penalizzati dai sorpassi (soprattutto quelli, ricorrenti, di una “certa” Renault Mégane Coupé RS, che non voleva proprio saperne di dare strada…) o dai restringimenti di corsia dovuti all’intervento dei mezzi di soccorso per i numerosi incidenti che si sono verificati.
TEMPI DA PONDERARE - I giri documentati dalle riprese video non rappresentano i migliori che abbiamo spuntato (realizzati di sera, con meno traffico e luce molto più bassa). Tuttavia, basta detrarre dalla prestazione registrata nei video il tempo perso a causa della scarsa aderenza nei primi due chilometri del tracciato, oltre che dei sorpassi e dei rallentamenti per incidente, per capire che sarebbero stati pari, se non addirittura più bassi dei migliori assoluti pubblicati su alVolante mensile.