GIOCO D'ANTICIPO - Manca poco alla fine dell'inverno, ma i produttori di pneumatici hanno già pronte le novità da sfornare quando, alla fine dell'anno, il grande freddo tornerà. Per la
Bridgestone la "gomma del futuro" si chiama
Blizzak LM001 (guarda il
video più in basso), e punta su nuove mescole ricche di silice e su un efficace battistrada direzionale interamente coperto da lamelle con tecnologia 3D (sono più complicate da realizzare, ma imprigionano meglio la neve e migliorano le prestazioni in frenata e in curva sull'asciutto). Nel suo centro prove svedese di Vidsel (per saperne di più, leggi
qui), la casa giapponese ha già mostrato alle più importanti riviste europee i punti di forza del nuovo Blizzak LM001: arriverà a ottobre prossimo, inizialmente con nove misure da 165/70 R 14 a 205/55 R 16.
COME È FATTO… - Partiamo da quel che non si vede, ovvero dalla composizione chimica della mescola, per la quale l'azienda giapponese parla di nuovi polimeri e abbondante utilizzo di silice, per migliorare le prestazioni non soltanto sulla neve, ma anche su fondi bagnati (come abbiamo visto quest'anno, spesso l'inverno è contraddistinto da abbondanti piogge). Proprio per avere più sicurezza in tali condizioni, i canali "a virgola" che scaricano l'acqua si allargano verso l'esterno del pneumatico, mentre gli angoli smussati dei tasselli evitano la formazione di vortici che ne rallenterebbero lo smaltimento. Ciò che invece punta a migliorare le prestazioni in frenata e in curva sull'asciutto è l'uso di lamelle 3D su tutta la superficie del battistrada: così ogni singola lamella può poggiare sull'altra, quasi incastrandosi, riducendo la deformazione dei tasselli. In questo modo si migliora anche la durata della gomma (del 15%), che secondo la casa giapponese può arrivare a 30.000 km: tanti, per una invernale.
…E COME VA - Abbiamo fatto conoscenza col nuovo
Blizzak LM001 a pochi chilometri dal circolo polare artico, nel centro prove
Bridgestone di Vidsel, fortunatamente con temperature relativamente "miti" (un paio di gradi sotto lo zero, ben lontani dalle medie di -30 °C tipiche di queste zone), e (proprio per questo) su una neve assai più simile a quella, umida e pesante, delle nostre regioni che a quella leggera e farinosa dei paesi scandinavi. Una decina di test hanno dimostrato l'efficacia del nuovo prodotto "giapponese" (è sviluppato anche in Italia, nel centro tecnico vicino a Roma - leggi
qui -, oltre che in Svezia). Al volante di una flotta di Volkswagen Golf 1.4 TSI equipaggiate con gomme di 195/65 R 15, abbiamo affrontato prove di slalom, frenata sulla neve e accelerazioni in cui gli strumenti hanno evidenziato prestazioni superiori rispetto a uno dei migliori prodotti concorrenti in commercio. Caratteristiche che avevamo già intuito nelle prove soggettive (ovvero senza strumentazione) sui lunghi percorsi tutti curve e saliscendi del comprensorio di Vidsel. Qui sono emerse anche la notevole sensazione di sicurezza e di stabilità in velocità, oltre alla progressività di risposta nelle manovre: indispensabile per non avere brutte sorprese nel caso si esageri con l'acceleratore, si affronti male una curva o ci si trovi in una situazione d’emergenza.