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Cambio al vertice della Ford

02 maggio 2014

Mulally lascia la presidenza dell'azienda a Mark Fields, uno degli uomini chiave del successo Ford.

Cambio al vertice della Ford
CAMBIO DI TIMONE - Il primo di luglio si chiude un'era in casa Ford: Alan Mulally lascia l'incarico di presidente e amministratore delegato dell'azienda. La carica di presidente e membro del consiglio di amministrazione verrà ricoperta da Mark Fields (a destra nella foto con Ford e Mulally), uomo Ford da 25 anni e attuale direttore delle operazioni: un manager strategico per la casa americana, che ha saputo contribuire a uscire dalla crisi e a rinnovare profondamente i prodotti. Poi, non solo ha reso più efficiente la produzione nazionale, ma le sue strategie hanno rafforzato la Ford in tutto il mondo. Bill Ford, azionista e presidente del consiglio di amministrazione, confida in un grande futuro con la presidenza di Fields che ha dimostrato grandi capacità nei 25 anni lavorati all'interno della Ford. E ringrazia Mulally per quanto fatto.  
 
LIQUIDAZIONE MILIONARIA - Mulally lascia l'azienda all'età di 68 anni, dopo 8 anni passati al timone della Ford, culmine di una carriera professionale di 45 anni. Mulally è il manager che, grazie alla sua squadra, ha riportato la Ford a essere una delle aziende più solide e competitive del mondo, con risultati economici positivi e una linea di prodotti di successo in tutti i continenti. E pare abbia accumulato una fortuna: secondo alcune fonti avrebbe un ammontare di azioni della Ford per un valore di 416 milioni di dollari (tra stock option e buona uscita). Somma a cui si dovrà detrarre la tassazione totale di circa 130 milioni di dollari. Alla fine resta una liquidazione netta di circa 258 milioni di dollari (186 milioni di euro).
 
IL NUOVO CAPO - Mark Fields 53 anni raccoglie la sfida: è già stato un uomo chiave per la casa sia per i risultati finanziari sia per lo sviluppo del piano “Ford One”. Un nuovo modo di lavorare: un unico team di lavoro, un unico piano industriale e un unico risultato. E i risultati in Ford sono arrivati, non solo a livello economico.


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Ritratto di Merigo
2 maggio 2014 - 11:45
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Non si deve dimenticare che FORD è l'unica delle Big Three americane ad avere superato la crisi del 2008 con le proprie forze, mentre come si sa GM e Chrysler hanno dovuto ricorrere al fallimento controllato (CHAPTER 11) per ripartire. FORD invece ce l'ha fatta come ce l'ha fatta a produrre in Europa senza la crisi e i tentennamenti (la vendo, non la vendo!) di GM con Opel, ma consolidando anzi le proprie posizioni. FORD, salvo lo svarione Scorpio e pur producendo molto in Germania, ha saputo resistere alle sirene di competere con la Triade, ritagliandosi da sempre un target di più basso profilo ma con ottimi risultati di vendita (Fiesta e Focus), con auto non premium ma solide ed apprezzate. E così, Ford è ancora di Ford, come FIAT è ancora di FIAT, mentre come noto Chrysler è oggi di FIAT, mentre GM dopo avere dovuto vendere al principale concorrente (Toyota) le proprie partecipazioni in Suzuki, Subaru e Isuzu e avere cancellato i propri marchi storici Pontiac e Oldsmobile, è oggi controllata dal Governo USA che non ha trovato per ora un'altra FIAT disposta a tuffarsi nell'avventura con risultato per nulla scontato di aderire al CHAPTER 11. Quindi bravissima FORD.
Ritratto di Arcadia
2 maggio 2014 - 12:09
Con cosa avrebbe dovuto competere? Coi suoi prodotti no di certo perché non è un marchio prestigioso nella più diretta accezione del termine, e la divisione di prestigio Lincoln (che gli americani hanno per giunta ribattezzato in modo ironico LINCOLON) è venduta solo negli states con risultati peraltro molto bassi. A proposito di states sono usciti i dati di aprile e vedono BMW,Mercedes e Lexus molto vicine tra loro con crescite a due velocità: Lexus up 17.9% YTD, BMW up 10.7% YTD, Mercedes up 6.1% YTD. Ennesimo disastroso risultato per VW: Solo 30,831 unità (-11,89% rispetto al già pessimo aprile 2013) e si è fatta per l'ennesimo mese surclassare da Subaru (40,083, +17%). Non buonissimo mese anche per la stessa Ford Motor Company (-4,59%) pur viaggiando sempre su ritmi elevati (210,355 unità).
Ritratto di Merigo
2 maggio 2014 - 13:33
1
GM e PSA si sono scavate la fossa nel bilancio a volere testardamente competere con la Triade, entrambe con listini monstre e confusione commerciale in Europa (Opel, Vauxhall, Chevrolet e Daewoo la prima e Citroen, Peugeot e DS la seconda), mentre FORD ha sempre avuto linearità e chiarezza. Quella testardaggine che ha fatto sì che oggi GM e PSA non appartengano più ai precedenti proprietari tra cui la famiglia Peugeot, e che i tardivi proclami di risparmio (taglio di modelli) dei nuovi CEO non riporteranno mai più ai precedenti proprietari il controllo delle Aziende, perso per sempre; mentre il rampollo della famiglia Ford, William Clay "Bill" è ancora Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda che porta il Suo cognome sulla calandra del radiatore, così come John Elkann, piaccia o non piaccia, è ancora Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda fondata dal nonno del nonno. Quei listini monstre che possono permettersi ricconi come VW, che anche se sicuramente ha perso denaro con le varie Fox, EOS e Phaeton, ne guadagna a palate da altre parti; e quei listini monstre che neanche il Gruppo FIAT si è fatto mancare ai tempi della disastrosa coppia Testore-Cantarella che stava per fare fallire l'Azienda. Listini fatti di FIAT Coupè, Punto Cabrio, Barchetta, Multipla, Ulisse, Lancia Thesis e Alfa 166 che facevano perdere a FIAT 2 milioni al giorno di neo nati Euro, e che hanno portato al ribaltone ed all'arrivo di John Elkann e Sergio Marchionne. Per questo c'entra la Triade BMW-Daimler-VAG, perché senza colpe dirette ha portato a strafare chi non era capace di imitarli. Saluti e brava FORD.
Ritratto di Fr4ncesco
2 maggio 2014 - 12:39
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Ford si è dimostrata, nonostante la crisi, una delle società più solide e dopo un periodo "nero" è ripartita alla grande, concentrandosi sul marchio Ford che, grazie alla politica di modelli globali e con standard qualitativi europei, è tornata a vendere alla grande anche negli USA, dove i marchi americani non godevano più di una nuova nomea. La Fusion, la Focus e la Escape sono un successone, mentre l'Europa, soprattutto grazie alla Fiesta, ma anche alla Focus, continua a restare una roccaforte per la casa americana (vedesi anche la futura introduzione della linea Vignale). Hanno avuto anche loro qualche flop negli anni recenti, come la Ka e hanno dovuto sopprimere anche un loro un marchio, la Mercury (che comunque si trattava alla fine di Ford allestite a lusso, quasi inutile) ed hanno chiuso stabilimenti sia in Europa che in USA che in Australia, ma da i flop nessuna casa è esente e la chiusura e la delocalizzazione di stabilimenti fa parte di strategie aziendali.
Ritratto di onavli§46
2 maggio 2014 - 12:16
che sempre aveva perpetrato il grande H.Ford, pur sempre pagano a distanza di tanto tempo. E' quasi dovere rammentare due sue frasi, fra le tante, molto significative: "abbiamo bisogno di persone brave, non di brave persone" - "il profitto è la naturale conseguenza di un lavoro fatto bene". Dunque, pur in questo 2014, FORD è un'zienda automotive con tutte le carte in regola, sia dal lato produttivo ed economico, e sia dal management aziendale, fermamente rispettoso delle regole straordinarie fissate già pur inizialmente, da uno dei più grandi -magnati- dell'industria automobilistica.