CI VUOLE IL MEDICO - Un emendamento al disegno legge concorrenza (in discussione al Senato) fa esplodere la polemica. Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Sel (Sinistra ecologia libertà) vogliono modificare il ddl per eliminare l’obbligo di accertamenti strumentali: oggi, per ottenere il risarcimento da
colpo di frusta, serve la radiografia che dimostri la lesione fisica. Non basta che l’automobilista lamenti dolore, e che la lesione sia certificata da un medico legale. La norma, introdotta dal governo Monti nel 2012, ha l’obiettivo di limitare le truffe (i falsi colpi di frusta), ma già quattro anni fa scatenò le proteste di alcune associazioni che difendono i diritti dei danneggiati: in realtà, ci sarebbero lesioni che non emergono da esami strumentali, e che solo il medico specialista riesce a individuare (vedi
qui).
L’ANIA NON CI STA - L’Ania (Associazione delle assicurazioni) è molto polemica: la norma del 2012 “ha permesso di ridurre i danni fisici lievi da 580.000 del 2011 a 370.000 del 2014. Un calo tradotto in un risparmio medio di 25 euro per 40 milioni di polizze Rca, ossia un miliardo di euro l’anno”. La stessa Ania ventila rincari dei prezzi Rca se il ddl concorrenza fosse approvato così com’è: il testo originario conteneva regole auspicate dalle compagnie, come il
risarcimento in forma specifica, che indirizza il danneggiato verso le carrozzerie convenzionate (vedi
qui). L’Associazione minaccia aumenti pure se passasse l’emendamento del colpo di frusta. Infine, l’Ania è contraria alla tariffa unica in Italia per i guidatori virtuosi (vedi
qui), e chiede al Senato minori risarcimenti per il danno biologico (vedi
qui).