QUALI CONSEGUENZE -
Assicurazione Rca, infuria la polemica. A far discutere è la
Tariffa Italia, il prezzo unico della Rca per Nord e Sud Italia (se ne parla da anni, come potete leggere
qui). Che è previsto dal disegno legge concorrenza. Se questo diverrà realtà, agli automobilisti residenti nelle regioni che pagano più della media nazionale (per un alto tasso di sinistri e truffe in quelle zone) verrà applicato uno sconto tale da consentire una tariffa corrispondente alla miglior media del paese. L’obiettivo è evitare che i tanti assicurati onesti paghino le frodi di pochi disonesti. Ma l’Ania (Associazione delle assicurazioni) contesta la Tariffa Italia, definendola "illegittima e irrealizzabile”: vedi
qui. Sulla stessa posizione gli attuari, i professionisti che all’interno delle compagnie hanno la competenza e la responsabilità dei calcoli matematici e probabilistici che portano alla determinazione delle tariffe.
GUAI PER IL NORD? - In parole povere, secondo gli attuari, la
Rca annuale tenderà a uniformarsi progressivamente su valori inferiori alla media per la grande maggioranza degli assicurati. Ma l’effetto sarà anche un aumento per gli
automobilisti virtuosi residenti nelle aree territoriali dove il rischio è minore e che proprio per questo oggi pagano meno, per compensare la riduzione degli altrettanto virtuosi residenti nelle zone a maggior rischio che oggi pagano di più. “Dalla nuova norma in discussione”, dicono gli attuari, “non ci si può certo attendere una riduzione degli incidenti e quindi dei risarcimenti, né di conseguenza del fabbisogno complessivo. Quindi, dal momento che sicuramente qualcuno pagherà di meno, giocoforza qualcun altro dovrà pagare di più per garantire il gettito complessivamente necessario a coprire il costo dei sinistri”. Insomma, se il Sud pagherà meno, il Nord sborserà Rca più care, per compensare. La parola ora è al senato, dopo che il disegno legge concorrenza ha avuto l’ok della camera, ricevendo il plauso da parte di numerose associazioni dei consumatori, e soprattutto da parte della Carta di Bologna: vedi
qui.