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Bruciano tre Tesla e crollano le azioni

08 novembre 2013

Tre elettriche Tesla Model S hanno preso fuoco dopo incidenti e i risultati del terzo trimestre 2013 della casa sono stati meno brillanti del previsto.

Bruciano tre Tesla e crollano le azioni
FIAMME E LISTINI - Sembrerà strano, ma il fuoco non è tutto uguale. Ci sono le fiamme che attaccando un’auto bruciano plastiche, gomma, e quant’altro costituisce la vettura. Fu il caso di qualche anno fa quando cinque esemplari di Ferrari 458 presero fuoco nel mondo. In poco tempo si scoperse che il responsabile era un mastice sigillante che non sopportava le alte temperature e innescava il fuoco. Ci sono poi le fiamme che sempre partendo da un’auto bruciano valore; per la precisione valore di capitalizzazione borsistica. È il caso che succede alla Tesla, la casa automobilistica di Palo Alto (California) che produce la Tesla Model S (nelle foto), berlina sportiva elettrica da 70 e più migliaia di dollari l’una.
 
TRE INCENDI DOPO INCIDENTI - Il primo ottobre l’universo di internet ha diffuso in un momento la notizia che a Seattle, negli Stati Uniti, una Tesla S aveva preso fuoco. 17 giorni dopo la cosa si è ripetuta per una seconda Tesla Model S in fiamme a Merida, in Messico. Quindi, sei settimane dopo il primo caso, una terza Tesla S ha preso fuoco a Smyrna, nel Tennesee, Usa. Tutti e tre gli incendi sono stati conseguenza di incidenti.
 
QUESTIONE BATTERIE - Considerandola dal punto di vista tecnico, le ragioni di interesse per la vicenda sono tutte nel comportamento delle pile, che notoriamente c’è chi ritiene rischiose proprio in caso di urto violento. Elon Musk, fondatore e big boss della Tesla, è sicuro nel ribattere che comunque le batterie sono molto meno pericolose di un serbatoio pieno di carburante, tesi ribadita a commento del primo dei tre incendi citati, dicendo che il sinistro avrebbe avuto conseguenze ben peggiori con una macchina a benzina.
 
Tesla Model S
 
L’ANDAMENTO IN BORSA - Senonché l’aspetto tecnico della sicurezza delle batterie al litio sembra essere il problema minore per la Tesla. L’interesse maggiore è per ciò che sta succedendo alle azioni della compagnia. Il 30 settembre scorso, il giorno prima il primo incendio, le azioni Tesla alla Borsa di New York erano quotate 193 dollari l’una, mentre ieri erano scese a 137 dollari, cioè il 29% in meno.
 
INDAGINI TECNICHE E BILANCI - I tre incidenti con fiamme delle Tesla Model S hanno certamente causato preoccupazione tecnica ma pure finanziaria, anche perché al terzo fuoco la NHTSA, l’ente della sicurezza stradale americano, ha deciso di avviare un’indagine sulle cause delle fiamme, allarmando i consumatori e di conseguenza gli investitoti. Ma c’è del resto, che esula dal discorso fuoco e fiamme. Nei giorni scorsi la presentazione dei risultati economici relativi al terzo trimestre ha messo in luce esiti meno positivi di quelli previsti (5.500 vetture vendute nei tre mesi contro le 7.000 previste, con utili ridotti), e questo sicuramente ha inciso sull’andamento borsistico non meno degli incidenti. In poche ore dopo la pubblicazione dei risultati, le azioni Tesla hanno ceduto il 12%. 
 
TIMORI DI SUPERVALUTAZIONE - L’intreccio tra aspetti tecnici inerenti le fiamme e l’andamento economico va infine collocato in un quadro borsistico che vede la Tesla essere un caso del tutto anomalo: vendendo una dozzina di migliaia di vetture all’anno - sia pure da oltre 70 mila dollari l’una - la società ha una capitalizzazione di borsa al livello o superiore di quella delle grandi case automobilistiche. Una situazione che da tempo fa parlare di possibile “bolla” finanziaria che da un momento all’altro potrebbe scoppiare. Anche per questo le fiamme delle belle e filanti coupé Model S creano un doppio… odore di bruciato.
Tesla Model S
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Ritratto di PariTheBest93
8 novembre 2013 - 16:56
3
E dire che stavano andando cosi bene, la apple dell'auto era stata soprannominata... Speriamo risolvano presto il problema prima che l'immagine si danneggi permanentemente...
Ritratto di the arabian phoenix
8 novembre 2013 - 16:58
strano perchè la tecnologia ,seppur migliorata ,è quella del modello S (carrozzeria lotus). Ora,come è che le S non prendono fuoco e queste si? Che qualcuno cominci a sentire bruciare il sedere per il mancato introito da carburante invenduto? Vuoi vedere che finisce come con le GM EV1 ?
Ritratto di Giuse90
8 novembre 2013 - 19:09
in quello che dici secondo me un fondo di verità cè.
Ritratto di mjmarvin95
8 novembre 2013 - 19:57
Non ci sarebbe da sorprendersi se così fosse!! Che mondo...
Ritratto di LucaPozzo
10 novembre 2013 - 00:47
Veramente questa E' la S. E dal punto di vista strutturale con le Lotus non ha praticamente nulla a che fare. Quelle derivate dalla Elise erano le Tesla Roadster, che avevano il classico telaio in alluminio scatolato e il pacco batterie dietro le spalle del guidatore, subito davanti al motore. Quelle si cui si parla qui sono invece appunto delle S, che hanno una struttura totalmente diversa, con il pacco batterie piatto, alloggiato sul fondo lungo quasi tutta la lunghezza del passo, fino verso l'asse anteriore. Ora, se effettivamente l'incendio é innescato da un danno al pacco batterie (cosa che evidentemente é ancora da valutare), é palese che, stessa tecnologia delle batterie o meno, su una Tesla Roadster, in caso di impatto frontale, il componente é praticamente sempre protetto. Sulla Tesla S non si puó dire altrettanto. È come per un serbatoio di benzina: a parità di sistema di alimentazione, se il serbatoio lo installi dietro all'asse posteriore invece che davanti il rischio di incendio a seguito di un tamponamento non può che aumentare
Ritratto di nenel
16 luglio 2014 - 19:38
Hai ragione phoenix vero.
Ritratto di EasterRuben
8 novembre 2013 - 19:53
Però quelle elettriche creano sempre scalpore: l'anno scorso fecero lo stesso con le Fisker, le Volt e la Multipla elettrica che viene usata in cina come taxi. Comunque credo che molti avrebbero interesse nel diffamare le auto elettriche. Se però sono così pericolose, peccato: sono salito su una Tesla S ed è veramente ben rifinita, ma mi piacerebbe con un motore termico come la Fisker Karma.
Ritratto di Mario85
8 novembre 2013 - 20:16
flop flop totale
Ritratto di MatteFonta92
8 novembre 2013 - 21:44
3
Credo che in fondo non sia nulla di così grave, anche Case molto più blasonate come Ferrari e Lamborghini hanno avuto di questi problemi, ma la loro immagine non ne ha risentito, anzi. Diciamo che sono dei normali incidenti di percorso.
Ritratto di lucios
9 novembre 2013 - 09:49
4
....complotto, sopravvalutazione della vettura o semplice fatalità!?
Ritratto di monodrone
11 novembre 2013 - 10:28
Il titolo di ce una cosa il testo un'altra, e tutto a causa di una 'e' saggiamente utilizzata. Le auto bruciano tutti i giorni, non è un fenomeno così raro. Certamente se a bruciare sono delle poche Ferrari o rarissime Tesla la cosa da più risonanza, ma è un allarme circoscritto a chi se le può permettere e agli investitori. Poi come è bruciata e perché è tutto da valutare, resta il fatto che l'auto elettrica è meno pericolosa di una a benza e su questo non ci piove. Code nei tunnel compresi. Difficilmente si legge del 'problema' dell'esplosione 'accidentale-naturale' delle batterie al litio. Dalla foto non sembrerebbe questo il motivo del rogo ma il fenomeno del bomba-fonino, cioè l'esplosione della batteria del cellulare, è certamente una questione molto più spinosa e molto più vicino a tante persone che non ad una elite che si può permettere di comprarsi questi giocattoli. Ovviamente di questo fenomeno tutti se ne guardano bene dal parlarne. La presente notizia però non scalfisce neanche di un poco le mie idee sulla mobilità elettrica. w elettrico!!!!
Ritratto di DaveK1982
11 novembre 2013 - 16:30
7
c'è scritto anche in quelle dei cellulari.
Ritratto di Antonio Marchesi
17 novembre 2013 - 00:39
Salve a tutti, dopo quello che ho letto non ho potuto fare altro che iscrivermi; io sto per acquistare una Model S Performance della Tesla e vi dico in tutta sincerità che la sto preferendo ad una Ferrari. Come la ho configurata costa € 118.000 iva compresa, mentre una 458 che ho visto costava (usata) € 135.000. Detto questo, ho provato la 458 solo per sfizio, sono uno che ci tiene all'ambiente e vi dico che come ho guidato la Model S è stato amore a prima vista, ha la stessa accelerazione(+/-) 0-100 4 secondi e come schiacci giù tutto ti viene un brivido alla schiena da paura. Nella Model S trovi la pace, è divertentissima, molto sportiva ed elegantissima allo stesso tempo, comoda e tanta tecnologia da fare invidia a qualunque auto, è come uno smartphone; dal 2014 ci saranno le colonnine super-ricarica da 120 kw a disposizione gratis da parte di Tesla da nord fino a roma che in 20 minuti ti danno l'85% dell'autonomia, ovvero +- 400 km e in 35/40 minuti una carica completa 500 km Hanno cercato di boicottare la Tesla sin dal principio, il petrolio non serve più, troppi danni, (trivellazioni inquinamento, tumori dovuti alle pm1). La Tesla è l'azienda che ha avuto più investimenti di tutti , è quotata più della fiat e di molte altre case automobilistiche che hanno più di 100 anni nonostante tesla sia nata nel 2006. Tutti quelli che hanno avuto incidenti ne sono usciti illesi, anche dopo frontali ad alta velocità (vedi il dottore con la model s che ha invaso la corsia facendosi un frontale http://www.youtube.com/watch?v=SJg4gPS3chI ) detto questo, saluto tutti e spero che prima di criticare le auto le proviate almeno. Quello che mi hadato fastidio di montezemolo è che ha detto, qualche anno fà, che una ferrari non sarà mai elettrica, ma si è mezzo sbugiardato da solo con "LaFerrari", l'ultimo modello che ha anche una trazione elettrica che assiste il motore termico.
Ritratto di stefanotekniko
13 maggio 2015 - 21:35
Sono pienamente daccordo con te, ho avuto la fortuna di usufruire di un giro di prova a Miami della Tesla S e, confrontandola con L' Audi s3 turbo quattro con centralina mappata, pistoni in alluminio, turbina maggiorata, kit intercooler, aspirazione e scarico ... piu che invidiare la mia auto , penso a quanti soldi di benzina ho buttato fin'ora... ( per non parlare della continua manutenzione )... Unico problema è che ho cercato nella mappa e la prima colonnina di ricarica è a 1100 km da casa mia... spero che ci sia presto un evoluzione massiccia della rete di ricarica e poter DIMOSTRARE PRATICAMENTE A CHIUNQUE quanto sia nettamente superiore a qualsiasi auto a benzina ... ( anche senza estremismi come una Lamborghini o Ferrari ), concordo che non costa quanto un utilitaria, ma anche i pannelli solari negli anni 90 erano proibitivi ...
Ritratto di kinka
28 febbraio 2014 - 11:00
3 incendi causati da incidenti su più di 5500 auto vendute? forse anche molte di più? Penso che siano andate alle fiamme molte più auto a combustibile fossile per totale di auto vendute. Credo che il grado di sicurezza/pericolosità sia lo stesso, anche perchè l'isolamento delle batterie è stato ben studiato.