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La Fiat “taglia” i manager

21 settembre 2012

Viste le difficoltà in Europa, il gruppo torinese avrebbe deciso licenziare una parte consistente dei manager. Sarebbero a rischio 110 su 550, quasi tutti impegnati in Italia.

COL FIATO SOSPESO - In attesa che domani pomeriggio Sergio Marchionne incontri il premier Mario Monti per discutere degli impegni del gruppo Fiat in Italia, emergono indiscrezioni sul piano di tagli che l'amministratore delegato avrebbe deciso di apportare per cercare di arginare le perdite della Fiat: le previsioni parlano di 700 milioni di euro nel 2012. Ricordiamo che nei giorni scorsi, dopo il lapidario comunicato stampa nel quale la Fiat annunciava una revisione del progetto Fabbrica Italia (leggi qui per saperne di più), si è levato un coro di critiche da parte dei sindacati e di alcuni imprenditori, come Diego della Valle. Umori che poi Sergio Marchionne ha cercato di mitigare rilasciando una lunga intervista al quotidiano la Repubblica, dove annuncia di non voler chiudere nessuno stabilimento italiano (leggi qui per saperne di più).

A CASA IN 110 su 550 - Secondo quanto riportato dall'autorevole Automotive News, una persona informata sulle strategie del Lingotto riferisce che il gruppo torinese sarebbe pronto a rivedere la distribuzione del 20% del suo management: l'obiettivo è “tagliare” il più possibile sui costi fissi, quindi anche il personale. Stando alle indiscrezioni, la spada di Damocle penderebbe sulla testa di 110 manager, 100 dei quali impiegati in Italia. Secondo le fonti i licenziamenti sarebbero già iniziati da giugno. Oggi la divisione auto del gruppo torinese vede impiegati in Europa 550 manager distribuiti attraverso i vari marchi Alfa Romeo, Fiat e Lancia



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Ritratto di giuseppe26
21 settembre 2012 - 13:45
che vergogna!
Ritratto di impala
21 settembre 2012 - 17:56
vergogna di cosa ??? Anche se forse non fa piacere, vista la situazione attuale della Fiat non é una sorpresa. Speriamo almeno che non chiude stabilimenti e che questo non accade per i operai.
Ritratto di Francesco Refrigeri
24 settembre 2012 - 19:44
Però i soldi per comprare il TOP PLAYER della Rubentus (Juventus) ce l'hanno... che strano...
Ritratto di Gino2010
21 settembre 2012 - 14:06
ai tecnici,ed agli operai?Il giorno del giudizio si avvicina.
Ritratto di viva fiat
21 settembre 2012 - 20:17
Il giorno del giudizio che ci sta dicendo: Fiat scappa dall'Italia, ho scelto giustamente di tagliare teste
Ritratto di Francesco Refrigeri
24 settembre 2012 - 19:45
Gli operai già l'hanno presa ... in quel posto!!!
Ritratto di Yellowt
21 settembre 2012 - 14:50
Ti pareva se qualcuno non veniva a menarla con il fatto che i manager sono ben pagati e che quindi non è un dramma se vengono licenziati. Chissà perchè poi, al contrario, non si può dire che gli operai italiani di fiat ( soprattutto quelli di "certe" fabbriche e "certi" sindacati ) non sono neanche loro un granche se sono surclassati da praticamente tutti quelli del resto del mondo... Mi spiace per i manager ma di certo troveranno un nuovo lavoro in tempo zero dato che la scuola fiat di formazione dei manager è ottima. Di sicuro non li vedremo a rompere le scatole in tv o per le strade di torino intralciando il resto della società...
Ritratto di Yellowt
21 settembre 2012 - 15:33
Strana idea che hai di manager... Di certo non sono milionari. Sono impiegati con mansioni direttive a che hanno qualche persona sotto la propria responsabilità. MIca magnati dell'industria con ville e macchinoni...
Ritratto di saab91
21 settembre 2012 - 20:41
ma appunto almeno risparmiano almeno 150000 euri a cranio oltre auto gratis per teste che al massimo si organizzano l amante a spese dei lavoratori
Ritratto di oper
27 settembre 2012 - 23:01
non voglio polemizzare con nessuno ma se quel che pensi degli operai si può sintetizzare in questi post credo che tu non conosca la realtà fiat. mi spiego brevemente: se dai agli operai del fango da lavorare, quest'ultimi di sicuro non potranno darti un vaso di porcellana decorato con oro. e ti assicuro che gli operai, almeno quelli non raccomandati,quelli che lavorano davvero, vorrebbero tanto poter dare un prodotto di qualità superiore rispetto alla concorrenza. per quanto riguarda la scuola fiat ti posso dire che ne ho conosciuto qualcuno, bravi ragazzi, ma non delle cime che possono fare la differenza,piuttosto ragazzi che non hanno frequentato nemmeno la scuola media superiore o l'hanno frequentata in età adulta alle serali su suggerimento dei loro sponsor aziendali ed in molti casi senza finire il percorso scolastico(ed ora per favore non dite che è cosa lodevole riprendere gli studi in questo modo perchè per detta degli stessi le serali non sono impegnative come il normale iter scolastico).per contro ho conosciuto ingegneri non sponsorizzati e capaci nel loro lavoro che quando hanno capito, cioè circa 3 anni in media, come funziona nel gruppo fiat, cioè che avrebbero dovuto lavorare per almeno 2 raccomandati a testa, sono andati a lavorare in altre aziende,e quelli davvero bravi hanno capito per tempo che aria tirava
Ritratto di Androve91
23 settembre 2012 - 01:46
Se è cosi è solo perchè in passato si sono fatti il sedere!! Studiando, andando all'estero per imparare l'inglese come si deve abbandonando famiglia e tutto ecc..... Se è cosi conveniente perchè non l'hai fatto anche tu?! Semplice non sei all'altezza! C'è poco da fare quello che hanno fatto quelle persone per arrivare li lo riescono a fare in pochi! Tutti capaci ad abbandonare scuola dopo le superiori e andare a fare il proprio compitino in fabbrica per poi rosicare! .....dai basta...ammettiamo la bravura di quella gente...se fosse veramente facile e i soldi fossero regalati lo faremmo tutti!!!
Ritratto di Yellowt
25 settembre 2012 - 16:43
Il fatto è che un operaio si può sostituire con un altro in un paio d'ore. Il manager una volta partito va convinto a suon di benefit a tornare e i manager capaci e affidabili non sono così numerosi...
Ritratto di Gino2010
21 settembre 2012 - 15:01
che agli operai,come agli ingegneri ed ai tecnici andrà peggio.Ha cominciato con i manager.Poi tranquillo che tocca agli altri.A questo punto l'incontro con la Fornero è inutile.Questo ha già deciso lo stabilimento da chiudere.
Ritratto di liinkss
21 settembre 2012 - 15:15
9
Peggio? E che fara? Chiedera di restituire lo stipendio degli ultimi anni? :))
Ritratto di Gino2010
21 settembre 2012 - 15:38
preso dalla collettività.Agli operai andrà peggio perchè saranno tutti in cassa integrazione senza avere le prospettive di reimpiego dei manager.
Ritratto di Gino2010
21 settembre 2012 - 15:41
ha preso dallo stato in tutti questi anni.Metterà gli operai in cassa integrazione.I quali,diversamente dai manager hanno poche speranze di tornare nel mondo del lavoro.
Ritratto di Yellowt
21 settembre 2012 - 14:51
I migliori resteranno comunque senza essere licenziati. Chi andrà via saranno quelli che hanno ottenuto i risultati più bassi all'interno dell'azienda...
Ritratto di finvale
21 settembre 2012 - 14:57
Se la tendenza è questa, la Fiat si è ufficialmente convertita; da fabbrica di automobili, a fabbrica di disoccupati. Svelato, quindi, il grande progetto di "Fabbrica Italia". Sparisci Marchionne, ma prima lascia i milioni che ti sei intascato senza alcun merito. XXXXX XX XXXXX, XXXXXX XX XXXXXXX!!!! (ho autocensurato gli insulti, perchè il pensiero di Marchionne mi suscita solo imprecazioni nei suoi confronti. E non sono un dipendente Fiat! Penso che se lo fossi, non si parlerebbe solo di posti di lavoro in Fiat da tagliare, ma si parlerebbe anche del suo ricovero ospedaliero in prognosi riservata!)
Ritratto di LucaPozzo
21 settembre 2012 - 15:56
Vale non era necessario che specificassi, si capiva dalla prima parte del post che in Fiat non ci hai mai lavorato. È giá accaduto in precedenza con Marchionne. Due ondate per la precisione, una, la più impressionante, appena arrivato, una seconda nel 2005-2006. Noi le chiamavamo epurazioni. Il principio è molto semplice, se ci sono difficoltá i primi a saltare devono essere i dirigenti. Se non vi sono difficoltà, saltano comunque ma in numero minore e secondo piani annuali di potatura. È proprio grazie a questa linea che nel 2004 si è evitato di dover chiudere subito due impianti. Prima di allora non era mai accaduto che si toccassero i dirigenti, tantomeno i direttori. Con il cambio di mentalitá imposto da Marchionne, per la prima volta si è assegnata una responsabilitá diretta degli eventi ai manager, togliendoli dal torpore da ministero che aveva regnato per decenni. Come vedi purtroppo noi italiani meno sappiamo di un determinato argomenti, più grande è la nostra smania di parlarne.
Ritratto di finvale
21 settembre 2012 - 21:04
Hai ragione Luca. Infatti sono ben pochi gli italiani realmente consapevoli dell'accordo siglato sottobanco in tempi non sospetti, tra il nostro paese e la Germania di kohl per poter "accedere" all'UE. Mi riferisco al programma di deindustrializzazione progressiva e programmata che è sotto gli occhi di tutti e, Marchionne, sta "solo" facendo la sua parte ricavandone un profitto personale. E' il primo a cui gliene frega meno che meno dell'Italia e della Fiat. Domani, quando Monti incontrerà Marchionne, sarà l'ennesimo atto di una commedia il cui finale è scontato. M&M hanno parlato qualche mese fa e alla fine del tet a tet, l'uomo dal maglioncino ha dichiarato sorridendo:"tutto perfetto!". Ecco il risultato di tanta perfezione: ulteriori licenziamenti indiscriminati. Purtroppo, però, Il pesce puzza sempre dalla testa e la testa di Fiat è nienteppodimenoche Marchionne.
Ritratto di LucaPozzo
24 settembre 2012 - 20:22
Sì, c'è solo un piccolo problema nel passaggio. "l'accordo di deindustrializzazione" tra Kohl e Mitterand cui fai riferimento è dimostrabile tanto quanto le scie chimiche, il complotto dell'11-9 e i rettiliani. Il secondo problema è che stiam parlando d'altro. per quanto riguarda l'argomento vero è proprio: al momento i licenziamenti "indiscriminati" non stanno toccando affatto le categorie tutelate e non si è parlato di licenziamenti nell'incontro tra Monti e Marchionne. Che poi non si sia parlato di fatto di nulla è un altro discorso, ma era inevitabile: se si monta un caso dal nulla, quando si chiede un tavolo per risolvere la questione non si può pretendere di uscirne con qualcosa. Parafrasando il celebre adagio: nulla dentro, nulla fuori.
Ritratto di finvale
25 settembre 2012 - 16:10
Le scie chimiche sono sotto gli occhi (e sopra le teste) di tutti. Non crederai alla balla della condensa!?; Per l'11 settembre, alla tesi del terrorismo fine a se stesso, non ci crede più neanche l'americano medio; Rettiliani, grigi o altro...non lo so, ma solo per il fatto che se ne parli, un fondo di verità c'è, ma soprattutto, sarebbe estremamente presuntuoso considerarsi gli unici abitanti dell'universo. Detto questo, la distruzione del nostro mercato del lavoro e del tessuto economico, non che sociale, è innegabile. Quale dimostrazione più grande, se non questa, della volontà e quindi di un'accordo per la deindustrializzazione che, detto per inciso, rappresenta solo un tassello del puzzle per creare sacche di povertà (unita al fatto dell'impossibilità dei paesi membri UE di stampare moneta e all'infelice cambio Lira/Euro che ha dato il colpo di grazia. Come ben saprai, in Germania, il cambio Marco/Euro e stato un tantinello più favorevole...casualmente, ma non ci sono le prove!). Paolo Bernard, illustre giornalista di comprovata esperienza, a tal proposito è in grado di snocciolare prove su prove e delucidare la situazione, che volutamente è torbida. Come è logico pensare, essendo Bernard scomodo (e come lui molti altri), non ha lo spazio che meriterebbe e quindi, probabilmente è la prima volta che lo senti nominare...ma spero di no. Di categorie lavorative tutelate nell'Italia di oggi, vedo solo e ancora per poco, i politicanti. Basti pensare, per esempio, che grazie alla riforma Fornero, anche McDonald's, un'azienda da 1MILIARDO di Euro/l'anno e per nulla in crisi, ha deciso di licenziare. Tornando all'incontro Monti-Marchionne, concordo con te, che l'argomento del giorno sia stato il nulla; una bieca operazione mediatica fine a se stessa, ma di motivi per discutere ce ne sarebbero a bizzeffe...altro che montare un caso dal nulla! Semmai, il vero nulla è il Governo sovranazionale impostoci (Van Ronpuy, fine ottobre'11:"In Italia non è il tempo delle elezioni, ma delle azioni!"), che con la scusa di "Salvare l'Italia" ci ha portati nella M. più di prima. Senza Monti sarebbe andata peggio? L'Italia è fallita l'anno scorso; siamo nel G20 per miracolo e lo scopo dell'attuale Governo è rifondere il debito che Francia & C. hanno comprato dal nostro Paese, dopo di che, possiamo anche inabissarci nel Mediterraneo.
Ritratto di LucaPozzo
25 settembre 2012 - 16:36
Non so, dovrei rivedere la cosa alla luce dell'opinione di JFK. Solo che sull'isola segreta dove lo tengono prigioniero c'è un unico telefono ed è sempre occupato da Elvis che parla coi fan. Scherzi a parte, io quando sento rumore di zoccoli penso ad un cavallo prima che ad una zebra. Quindi quando vedo il tessuto industriale italiano che va a ramengo tendo a pensare che il fattivo contributo della classe dirigente italiana degli anni 80 e 90 (tra i cui esponenti vi sono anche i simpatici pregiudicati che oggi berciano contro l'attuale dirigenza di un gruppo che han contribuito a distruggere) sia una spiegazione molto più realistica che non i complotti del Bilderberg o delle potenze demoplutocratico-giudaico-massoniche. Su Barnard (Barnard, non Bernard): sì ho letto alcuni suoi interventi, più o meno sempre le solite storie che racconta anche Mazzucco (forse Barnard non si è ancora ridotto a parlare degli UFO, ma diamo tempo al tempo). Su entrambi esprimo lo stesso giudizio . Rimanendo sull'argomento: quello che servirebbe al paese, più che una discussione sulla Fiat, sarebbe una operazione di sinceritá nei confronti dei lavoratori italiani. Dovremmo smetterla di far credere alla gente che esiste il modo di garantire uno stipendio a tutti a pari condizioni attuali. Perchè alimentare certe prospettive non fa che peggiorare il malcontento quando esse si rivelano infondate. Poi dovremmo sforzarci di trovare un accordo sulle politiche del lavoro. Oggi siamo arroccati su posizioni non sostenibili, siamo una massa di miglioni di persone arrampicate sullo stesso palo senza fondamenta. E la cosa inquietante è che chi sta sotto (in Italia i lavoratori più giovani) invece di chiedere ai più vecchi di scendere, aspetta in fila di poter salire o sbraita perchè il suo posto si libererá quando per lui sará troppo tardi.
Ritratto di finvale
28 settembre 2012 - 14:08
Condivido la tua analisi (riferendomi all'ultimo post), ma resto dell'idea che lo scempio sociale al quale assistiamo non sia tutta farina del nostro sacco. La nostra sciagurata classe politica (appartenente alla prima o seconda repubblica, se mai ci sia stata una seconda repubblica, non fa differenza) ha potuto agire indisturbata nei decenni grazie, sia "all'italiota medio", sia ai poteri forti che preparavo il terreno per gli anni a venire (il presente). La mia rimane un'opinione come tante, più o meno opinabile. Ps. complimenti per l'esposizione e l'attenta analisi di ciò che scrivi. Ho apprezzato. Saluti.
Ritratto di Mauo
21 settembre 2012 - 15:06
1
Aprite gli occhi. Se il PIL scende, non è colpa solodella FIAT. Purtroppo siamo in piena recessione. Le aziende hanno fatturati più bassi, vendono meno, i margini si abbassano schiacciati dai costi fissi (tra cui il lavoro dipendente a qualsiasi livello) a questo si aggiunge che le banche stanno revocando o non concedono fidi/finanziamenti etc. Tutti dal picoolo professionista alle grosse multinazionali stanno tagliando i costi, purtroppo è una amra realtà!
Ritratto di Yellowt
21 settembre 2012 - 15:35
Concordo ma per tante persone che non vedono più in la del proprio naso è tanto comodo dare la colpa a FIAT di tutti i mali Italiani. è un bersaglio grosso che fa arrivare gli squallidi tg italiani. è ottima per chi cerca notorietà
Ritratto di francesco alfista
21 settembre 2012 - 17:55
be si qua nn vanno oltre che ci devi fare....!!!
Ritratto di MatteFonta92
21 settembre 2012 - 15:47
3
Vorrei tanto essere presente al vertice tra Monti e Marchionne... per sounargliele a entrambi!!!
Ritratto di Mauo
21 settembre 2012 - 15:52
1
I predecessori, in tempi sicuramente migliori di questi, hanno fatto decisamente di peggio!! Stiamo pagando tutti colpe di scellerati che si sono occupati della "cosa" pubblica e non (vedi Fiat) in anni /decenni precedenti. Per la "cosa" pubblica segnalo inoltre che molti si ripresenteranno alle prossime elezioni!!! sigh!!
Ritratto di LucaPozzo
21 settembre 2012 - 16:00
Condivido pienamente. Purtroppo in questo paese la memoria storica sembra avere la durata di quella dei criceti. Per la Fiat il discorso è analogo: è affascinante vedere in questi giorni un pregiudicato che ci viene a spiegare come si gestisce correttamente una azienda che lui stesso ha contribuito a portare sull'orlo del baratro alla fine degli anni 90.
Ritratto di lucios
21 settembre 2012 - 18:23
4
....copia..............incolla..........potrebbe essere uno slogan!
Ritratto di yeu
21 settembre 2012 - 18:25
Ma non riesco a capire come mai si attacchi la Fiat. Se il marketing non risponde, è normale snellirlo, mi sembra una legge economica sacrosanta. Tutti ci indigniamo quando sentiamo licenziamenti, però perchè nessuno si chiede il motivo per cui aziende del calibro di Omsa, Geox, Dainese, Romano, Filanto, Meltin'pot, ecc,ecc, se ne sono andate dall'Italia? E perchè questo non ha fatto scalpore? Il problema non è Fiat e non credo neanche lontanamente che voglia andarsene dall'Italia, semplicemente penso che sanno perfettamente che se fanno gli investimenti, dopo poco tempo rischiano il tracollo, o per meglio dire il tracollo sicuro. Ma veramente c'è qualcuno che in una situazione del genere ascolterebbe politici e sindacati? Personalmente credo di no e nemmeno il sig.Della Valle, perchè quello è il classico tipo che si fa maestro sul cùlo degli altri. Se la Fiat fosse sua, lui investirebbe 20miliardi di euro in Italia adesso? Secondo me no e non solo lui ma tutti quelli che si stanno riempendo la bocca non lo farebbero, per il semplice motivo che è una follia allo stato puro e questa è l'unica verità. Comunque di investimenti in Italia li hanno fatti, la nuova Panda a Pomigliano, la futura 500x e la Jeep a Mirafiori, la nuova Quattroporte a Modena, la futura ammiraglia Alfa e la nuova Babymaserati a Grugliasco. Dobbiamo usare la ragione e dobbiamo capire, ma soprattutto accettare, che la colpa non è della Fiat e dobbiamo, inoltre, renderci conto che non possiamo pretendere la distruzione di un'azienda, perchè nella realtà dei fatti, è proprio questo che stiamo chiedendo. Se poi vogliamo essere più obiettivi andiamo a vedere chi ha seguito la filosofia dei modelli nuovi e scopriamo che Psa sta licenziando e chiudendo stabilimenti, idem per Opel e per quanto riguarda la Renault sta spostando la sua produzione in Romania, Turchia e Marocco e già oggi produce in Francia un terzo di quello che produceva solo 3 anni fa, è passata dal milione e 150mila vetture del 2008 alle 450mila del 2011 e per il 2012 ne produrrà ancora meno in patria. Forse in questo scenario la Fiat tanto cattiva non lo è.
Ritratto di francesco alfista
21 settembre 2012 - 18:43
sai criticare fiat e' sport nazionale.....poi i signori geni se sono tanto estrofili e coerenti un bel viaggetto di solo andata in germania cosi siamo tutti piu' contenti....!!detto cio' se fiat ha deciso cosi un motivo ci sara' stop!!!
Ritratto di sagittario32
22 settembre 2012 - 15:26
BRAVOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!! Sono d'accordo con te!!! Tanto questi estereofili non lo capiranno mai, sono solo bravi a criticare e basta!! Oggi vado a vedere la 500L, sono curioso com' è fatta dentro!! Buona giornata!!
Ritratto di kerium
21 settembre 2012 - 19:50
Ma scusate siamo in Italia o a cruccolandia? per un faro molto accattivante e linee di 6/7 auto non dico uguali ma completamente identiche fra loro, una "nuovissimissima" golf 7 e una up che non decolla nelle vendite, è tornato di moda criticare la FIAT, io davvero non capisco. Tutte le case automobilistiche a parte le coreane stimano dati di vendita al ribasso, il dott. Marchionne comunica che farà guadagni in USA e in Brasile per poi investire in Italia e ancora c'è gente che tira furi i finanziamenti statali (discorso vecchio di circa 10 anni) ma io mi domando davverò dove siamo arrivati e in che stato è il nostro paese.. Se fossi Marchionne me ne andrei domani in USA o Brasile dove vendo e dove le mie auto sono apprezzate e acquistate (vedi FIAT 500). Rendiamoci conto che la FIAT è la più grande azienda del nostro paese e se va male la FIAT ma pure affondo la Nostra bella Italia, dopo che è stata per 20 anni nella più completa apnea e la gente si pagava la vancaza in Sardega a rate. Ragazzi ragioniamo un pò di più...!!!
Ritratto di Franchigno
22 settembre 2012 - 09:44
Solo le vacanze?oramai pur di non perdere i propi privilegi prendono a rate anche la moglie!!.Una repubblica fondata sul debito è alla frutta!.