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Gomme invernali: non basta il logo M+S

Pubblicato 06 febbraio 2015

Quelle "vere" hanno anche il simbolo con fiocco di neve e montagna e sono più sicure: come abbiamo constatato nei test di Assogomma.

Gomme invernali: non basta il logo M+S
MENTALITÀ IN EVOLUZIONE - Non sono solo le sempre più numerose ordinanze che impongono l’uso di pneumatici invernali o di catene da neve (vedi qui) a convincere gli automobilisti a dotarsi di un treno di gomme specifico per l’inverno. Questa abitudine, ormai consolidata nei paesi del nord e del centro Europa, sta prendendo piede pure da noi grazie anche al passaparola: chi ha provato i vantaggi dei pneumatici termici non si sente più sicuro a viaggiare d’inverno con gomme estive  (non solo sulla neve, ma anche sul bagnato). E, ovviamente, trasmette le sue sensazioni ad amici e conoscenti. 
 
MA IL CODICE È DATATO - Il codice della strada (articolo 122, comma 8 del Regolamento di Attuazione) equipara le gomme invernali alle catene da neve: dove c’è il cartello che obbliga ad avere a bordo queste ultime (foto qui a sinistra) o a montarle, si può tranquillamente transitare con pneumatici termici. Il problema vero è che la circolare n. 104 del 1995 del ministero dei trasporti classifica come pneumatici invernali semplicemente quelli che riportano la marcatura M+S (o MS, o M&S, o M-S): se questa sigla è impressa sul fianco della gomma, si è in regola con la legge. Tuttavia, in commercio esistono diversi prodotti con questa marcatura, che però non sono “invernali puri”. Questa abbreviazione, infatti, deriva dall’inglese Mud and Snow (fango e neve), e indica effettivamente una migliore capacità di trazione sui fondi viscidi rispetto alle gomme estive. Ma la tecnologia si è evoluta e i costruttori hanno creato prodotti specifici, materiali studiati per restare più morbidi e garantire più aderenza quando fa freddo, disegni del battistrada e intagli a lamelle idonei ad aggrapparsi alla coltre bianca. Per questo, per i veri pneumatici invernali viene sempre più spesso usato il simbolo con il fiocco di neve all’interno di una montagnetta: un logo definito “3 peaks mountain snowflake” (alla lettera, “montagna con tre cime e fiocco di neve”) condensato nella sigla 3PMSF. 
 
FACCIAMO CHIAREZZA - L’assurdità è che pur non essendo (ancora) imposto da nessuna legge, il 3PMSF può essere attribuito solo ai prodotti che superano una serie di prove di omologazione in ottemperanza al regolamento comunitario UN/ECE 117, mentre la marcatura M+S indica una semplice autocertificazione del produttore. Questi test devono essere svolti in presenza di un tecnico dell’ente che rilascia l’omologazione del pneumatico (in Italia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti): il simbolo certifica che una gomma con il “3 peaks mountain snowflake” garantisce almeno il 7% di aderenza in più sulla neve rispetto a un pneumatico preso come riferimento a livello internazionale. In Europa, il test viene fatto in frenata, per evidenti ragioni di sicurezza, mentre nel nord America, dove questo simbolo è nato, le prove sono di trazione in accelerazione.  
 
SITUAZIONE IN EVOLUZIONE - Legislatori e produttori di pneumatici stanno lavorando per rimediare alla contraddizione tra la marcatura M+S e il 3PMSF e in futuro (ma non si sa ancora quando) il suo simbolo dovrebbe diventare obbligatorio per i pneumatici invernali. Addirittura, si sta pensando a un ulteriore indicatore per le gomme che superano ancora meglio le severe condizioni invernali: dovrebbe essere “Ice” (ghiaccio), o qualcosa di simile. A oggi, comunque, è bene tenere presente che, quando si sceglie un pneumatico invernale, per la propria sicurezza non conviene accontentarsi della sola marcatura M+S imposta dal codice stradale, ma va ricercato il simbolo “3 peaks mountain snowflake”. Inoltre, informarsi col gommista su quale sia il prodotto più adatto alle proprie esigenze.
 
PASSIAMO SUL CAMPO - Come ogni anno l’Assogomma, l’associazione che raggruppa i costruttori di pneumatici con sedi produttive in Italia (oggi ne fanno parte i gruppi Bridgestone, Continental, Goodyear, Michelin e Pirelli), ha organizzato una serie di test sulla neve per dimostrare l’efficacia delle gomme invernali. Quest’anno l’obiettivo era proprio mettere a confronto prodotti validi, ma provvisti della sola marcatura M+S, con quelli più adatti all’utilizzo su fondi innevati e ghiacciati, che riportano il “3 peaks mountain snowflake”. In Valle d’Aosta, a La Thuile, gli esperti di Assogomma, insieme agli istruttori del Centro internazionale guida sicura, hanno messo a punto una serie di esercizi per ricordarci dell’importanza delle “scarpe” della nostra auto.
 
 
LA PROVA DI OMOLOGAZIONE - Anzitutto vediamo come viene svolta la prova di omologazione per ottenere il simbolo “3 peaks mountain snowflake”. Il regolamento 117 prevede una serie di esami di frenata in cui viene confrontato il pneumatico invernale con uno di riferimento (SRTT, Standard Reference Testing Tire, cioè pneumatico di prova usato come standard di riferimento): viene prodotto da 30 anni sempre nello stesso stabilimento, negli Usa, nella misura 195/75 R 14, e vale anche per altri tipi di test. Non importa se la taglia della gomma da provare è diversa: l’essenziale è il risultato che si ottiene in termini di decelerazione. Gli enti omologatori svolgono questi test con carrelli su cui è possibile montare anche pneumatici di taglia superiore. Nella prova (foto qui sopra), che si ripete più volte (su neve compattata in base alle norme), viene misurata la decelerazione (che si ottiene dividendo lo spazio percorso per il quadrato del tempo impiegato) per passare da 25 km/h a 10 km/h. Se il valore è superiore almeno del 7% a quello ottenuto con la gomma di riferimento, il simbolo può essere attribuito. Nelle prove di La Thuile abbiamo potuto valutare le differenze rispetto a una gomma invernale (Kleber Dynaxer HP2) delle stesse dimensioni guidando due Fiat 500 identiche sotto ogni altro aspetto.
 
 
SULLE SUV SONO INDISPENSABILI? - Molti proprietari di suv sono convinti che, per il fatto di avere un’auto a trazione integrale, potranno cavarsela sulla neve anche senza l’ausilio di pneumatici specifici. Sbagliato. Nei test a bordo di tre Volvo XC60 D4 AWD (foto qui sopra) abbiamo affrontato salite e discese con gomme con marcatura M+S, ma non specifiche per l’inverno (Bridgestone Dueler H/T 684). Poi abbiamo ripetuto il percorso con una vettura identica, con pneumatici Bridgestone Blizzak DM-V1 della stessa misura (236/65 R 17) ma con il simbolo “3 peaks mountain snowflake”. La sensazione di sicurezza nelle discese e in frenata è notevolmente aumentata, e in salita le ruote slittavano molto meno. Infine, abbiamo provato con pneumatici estivi Bridgestone Dueler H/P Sport: quasi impossibile muovere l’auto, anche sul falsopiano.
 
 
DUE POSSONO BASTARE? - Poiché le catene da neve si montano solo sulle ruote motrici, c’è chi è convinto di poter fare altrettanto anche con i pneumatici invernali. In effetti, se si fa riferimento al solo codice della strada, il discorso non fa una grinza (il ministero si limita a “raccomandare” di usare quattro gomme invernali, ma non lo impone). In realtà, è molto pericoloso. Lo abbiamo sperimentato a bordo di un’Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde (foto qui sopra), “calzata” per l’occasione con pneumatici 195/55 R 16. Con quattro invernali (Goodyear UltraGrip 9) nessun problema, né nel percorrere una rotonda né tra le curve. Scegliendo di montare queste gomme solo per le ruote motrici (dietro, invece, la sportiva del Biscione era equipaggiata con le estive Goodyear EfficientGrip Performance) il pericolo è… dietro l’angolo: si arriva in curva sicuri, con l’auto che si inserisce prontamente, ma all’improvviso il posteriore sbanda. Inutile contare sull’aiuto dell’Esp: se i pneumatici non fanno presa, anche il miglior sistema elettronico non può nulla. Addirittura, questa situazione è più pericolosa che non il viaggiare con quattro gomme estive: in questo caso, infatti, si percepisce fin dai primi metri che l’auto non ha aderenza sufficiente, e si regola la velocità di conseguenza.
 
 
LA PAROLA AGLI STRUMENTI - In un test di accelerazione abbiamo messo a confronto tre Range Rover Evoque (foto qui sopra) a trazione integrale con pneumatici 245/45 R 20: in un caso, invernali (Pirelli Scorpion Winter) con tanto di logo con fiocco di neve e montagna; nel secondo, con gomme recanti la semplice marcatura M+S (Pirelli Scorpion Verde); nell’ultimo, con quattro penumatici estivi (Pirelli P Zero). Accelerando a fondo da 1000 giri in prima marcia, abbiamo misurato i secondi necessari a percorrere 23 metri: scontata la vittoria delle gomme invernali “pure”, mentre le sole M+S richiedono il 10% di tempo in più e le estive il 30% in più, a testimonianza della peggior trazione.
 
 
E IN FRENATA? - Due Mercedes Vito (gomme 195/65 R16C) si sono sfidati in una prova di frenata. Solo che mentre uno era dotato di gomme M+S (Continental VancoFourSeason 2), l’altro aveva pneumatici (Continental VancoWinter 2) con anche il simbolo “3 peaks mountain snowflake”. Frenando da 50 km/h, lo spazio necessario a scendere fino a 5 km/h (a velocità più basse l’intervento dell’Abs rende i risultati molto variabili) passa dai 30 metri necessari nella prima situazione ai 25 sufficienti con le invernali “pure”.
 
 
QUESTIONE DI FEELING - Abbiamo affrontato un breve percorso cittadino con qualche leggero pendio con una Jeep Renegade 1.4 Turbo MultiAir (foto qui sopra) con pneumatici Continental “100% invernali” (ContiCrossContact Winter): come era facile prevedere, non abbiamo avuto difficoltà, anche fermandoci e ripartendo nel bel mezzo di una salita. Qualche difficoltà in più con le M+S ContiCrossContact LX: occorre essere più “dolci” con l’acceleratore e col freno, e in curva la sicurezza è inferiore. Con pneumatici estivi (Conti4x4Contact), invece, una lieve pendenza bastava per rimanere bloccati in salita o scivolare pericolosamente in discesa.


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Ritratto di osmica
6 febbraio 2015 - 12:55
Teniamo presente che in Italia, per essere in regola, basta avere le gomme invernali sul solo asse di trazione...
Ritratto di bravehearth
6 febbraio 2015 - 13:20
È assurdo ma è così. In Germania invece la fanno più semplice: tu monta quello che vuoi, ma se fai un incidente e non hai le gomme giuste, l'assicurazione non paga.
Ritratto di osmica
6 febbraio 2015 - 13:46
Ho sorvolato quel paragrafo. Finalmente qualcuno che scrive che montare solo 2 gomme invernali e' pericoloso... Per quanto riguarda la Germania, con neve devi avere i pneumatici invernali. Gomme estive e catene non bastano. Lo stesso vale per altri paesi.
Ritratto di MaurizioSbrana
6 febbraio 2015 - 13:56
1
Ogni volta le stesse storie! Me se in Germania si sta tanto meglio andateci a vivere e non rompete piu agli italiani! Poi, si perde di vista il problema, che poi sono solo 2 1) chi monta le gomme solo sull'asse di trazione è un deficiente che non capisce nulla o peggio ancora e mal consigliato dal suo gommista, 2) la legge italiana e talvolta assurda e ti obbliga a mettere gli pneumatici da neve anche dove la neve la vedi una volta ogni 15 anni come a Pisa dove vivo io. Detto questo chiarisco che io da 5 anni ho doppio treno di gomme e cerchi e che usavo le invernali pure non semplici m+s e che anche sul bagnato con temperature basse sono favolose, e personalmente consiglio sempre a tutti di avere il doppio treno. ALLA FINE IL PROBLEMA CHE NOI ITALIANI NON CAPIAMO E CHE CON LA SICUREZZA NON SI SCHERZA, E CHE AVERE LE GOMME INVERNALI NON SERVE SOLO A NON PRENDERE LE MULTE! Ciao a tutti e non c'è l'ho con nessuno, a parte quelli che rimpiangono sempre la Germania
Ritratto di osmica
6 febbraio 2015 - 14:04
"La legge italiana impone gli pneumatici da neve" Hai l'allergia ai crucchi? Non mi pare di rimpiangere la Germania, ho solo commentato la reale situazione legislativa in vigore in Germania. Magari viene comodo all'italiano che ha in mente di andare in Germania con le estive e catene... Scusami.
Ritratto di luigi sanna
10 febbraio 2015 - 14:50
5
Ciao, si concordo quasi tutto, ma non penso ci siano nostalgici della Germania. Si fa un paragone, io ho vissuto a Francoforte, e sarebbe suicida non montare le gomme invernali. E solo appunto un paragonare i due Paesi, in termini Legislativi.... Cmq. anche nella mia Sardegna, le gomme invernali sono quasi un tabù, ed è assurdo, ci sono zone interne vedi il Nuorese, dove le temperature scendono parecchio, neve compresa. Ma ho visto che qualcosa si muove anche quì, secondo le zone devi avere catene a bordo, e gomme invernali, ma vivendo a Sassari (clima mite) e parlando con il mio gommista. Le gomme invernali non le monta nessuno.....Ed è cmq. assurdo, una gomma "estiva" anche a Sassari, in un anno passa da oltre 50' dell'asfalto a 0', e anche sotto, a seconda delle notti. Per poi tornare alla stagione estiva, perdendo di fatto, tantissimo, anche se il battistrada è integro, la gomma non lo è.... Quindi montate gomme invernali, la vita non ha prezzo.....
Ritratto di luigi sanna
10 febbraio 2015 - 15:02
5
il termine cristalizzare vi dice qualcosa? Io nel 98' comprai la nuova Golf 4 TDI, Avevo 21 anni, pur essendo già un'autotrasportatore, non badavo all'importanza delle due mescole. Ebbene la macchina rimase per quasi 3 anni con le gomme originali Michelin, ogni 10.000 inversione ed equilibratura, si..... Ma per 60.000 km, erano sempre loro, intatte. Non si consumavano, cristalizzate appunto, ed è questo che accade, quando si passa da oltre 50' gradi, a sotto zero. In cominciai a lementare l'allungarsi della frenata, cambio pastiglie, dischi, non riuscivamo a capire. Alla fine ci siamo resi conto delle gomme, da allora quì in Sardegna Novembre/Dic.- Marzo, gomme invernali....
Ritratto di Francesco110
6 febbraio 2015 - 16:13
Spero tu ti confonda con il fatto che al massimo l'assicurazione in Germania paghi e poi si rivalga sull'assicurato. Altrimenti, non navigando tutti nell'oro, significherebbe che l'assicurazione non paga, se non hai i soldi non paghi neanche tu e chi deve avere un risarcimento non ottiene nulla. Impossibile sia così, regola assolutamente non possibile in qualsiasi paese europeo. Considera che in Italia come in tutta europa e come è giusto che sia se devi ricevere un risarcimento da un guidatore nullatenente anche se questo non è proprio assicurato lo ricevi lo stesso (dal Fondo di garanzia per le vittime della strada).
Ritratto di Mattia Bertero
6 febbraio 2015 - 14:59
3
Basterebbe mettere una legge in cui in un dato periodo è obbligatorio montare 4 gomme invernali come si deve. Ne più e ne meno. Poi che la gente decida o meno di seguire l'obbligo è una loro scelta ed i trasgressori devono essere puniti se sono beccati senza le gomme adatte al periodo...
Ritratto di lucios
6 febbraio 2015 - 17:13
4
......è possibile che non ci sia chiarezza su tante cose? A cosa serve avere le M+S e poi anche le M+S col simbolo del ghiaccio? Penso sia più sensato comprare le seconde! Poi, su tanti siti si parla di avere per legge 4 ruote termiche, qui ora leggo che solo due sull'asse anteriore bastano. E' una vita che cammino con solo due gomme termiche all'anteriore ed ho le catene per le situazioni limite. Come faccio? Prudenza e occhio. Certo, se uno pensa di camminare sulla neve come se questa non ci fosse, naturale che due non bastano.
Ritratto di giògiò64
6 febbraio 2015 - 21:46
Ma ci stava bene anche un piccolo video, comunque interessante!!
Ritratto di adriquebec
6 febbraio 2015 - 21:47
Si, bello, ma pur volendo montare gomme invernali e non m+s uno non riuscisse a trovarne causa mancanza sul mercato (mio esempio personale, per la mia vettura non esistono gomme invernali della misura corretta)
Ritratto di Racing75
8 febbraio 2015 - 23:16
Non servono a niente se non a rimepire le casse dello Stato (multe e IVA sui pneumatici venduti), a fare ricchi i gommisti e rinpinguare le casse comunali grazie alle multe. Le termiche senza neve non servono una mazza, E VENGANO A DIMOSTRARMI IL CONTRARIO, basta con queste buffonate di test fatti ad hoc sulla neve a 4000 metri, facciamo dei test in pianura in una qualsiasi giornata di pioggia, sole o vento, e vediamo quali grando vantaggi darebbero! Anzi, sembra assurdo ma sul ghiaccio sono una vera schifezza e quando la temperatura si alza anche sono un pochino, gli spazi di frenata diventano enormi, ma la tanto sbandierata sicurezza, che fine fa in questo casi? Costringerci a tenere ste cavolo di termiche da ottobre ad aprile é un idiozia, é solo una scusa per costringerci a dotarci di doppio treno di gomme, una truffa ben architettata e agevolata pute dalle riviste e dai media in genere manco fossimo in Lapponia! Ricordo che in TUTTA europa sono regolari le calze termiche, mentre in Italia guarda caso no! In caso di neve metti quelle, spesa minima, stop. Invece le lobby del consumo impongono ancora una volta di munirsi di pneumatici costosi quanto inutili, visto che di neve in Italia ne vediamo si e no 3 giorni all'anno. Io finito le termiche che ho, prenderò una 4 stagioni, mi sono rotto di fare il cambio e di regalare soldi ai gommisti. Vadano a quel paese pure le riviste, complici di un sistema arteffatto, messo in piedi solo per far soldi alle.spalle dei cittadini, giá tartassati di loro sempre per motivi economici...
Ritratto di monodrone
9 febbraio 2015 - 10:46
In tutto e sottoscrivo.!
Ritratto di Flavio Pancione
9 febbraio 2015 - 11:03
8
Bastano le catene nel cofano per non farti fare la multa dallo stato complottista amico dei gommisti.
Ritratto di osmica
10 febbraio 2015 - 21:42
A parte che bastano le catene a bordo per essere in regola, basterebbe cliccare in cima all'articolo per trovare gli altri articoli con altre prove, dove mostrano, chiaramente, quanto siano migliori le invernali anche non sulla neve. Ma l'importante e' essere esperti e sostenere che le estive, in inverno, vanno meglio delle invernali :D Senza dimenticare, le gomme da neve, vanno male sul ghiaccio, ASSURDO... Insomma, la fiera dell'ignoranza.
Ritratto di superblood
13 febbraio 2015 - 12:40
In realtà in alcuni Paesi dell' UE è obbligatorio anche il badile nell'auto, così invece di chiamare l'esercito o lamentarsi ... due sbadilate ed esci dal parcheggio! I test ci sono e puoi farli banalmente tu, mica hai bisogno dei GOMBLODDISTI che li facciano per te. Vai sulla neve, freni tu con le estive e chiedi ad un amico con auto con misure e auto simile a fare una prova e poi vedi cosa succede. A casa tua nevica 3 giorni l'anno, mah, qui (e sono in italia) c'è una temperatura inferiore allo zero per parecchio tempo e quando nevica la neve resta ai lati, si scioglie di giorno e ghiaccia alla notte in mezzo alla strada sottoforma di pericolosissimo ghiaccio che in parte viene tolto dagli spargisale, ma che rimane comunque insidioso e pericoloso. Hai mai preso una lastra di ghiaccio con le estive? Ecco, provaci, e poi prenditi una lastra di ghiaccio con le invernali e capirai la differenza, poi mica tutti girano con l'auto attorno al proprio condominio e nemmeno si può pensare ad un regolamento comunale stile UCAS (ufficio complicazione affari semplici)! Sei un po' come un mio caro amico, che convinto dello stato GOMBLODDISTA si è comprato a 20 euro l'una 4 ricoperte, poco importa poi se si è trovato in Sicilia a 1000km da casa su un carro attrezzi con 2 gomme completamente disfatte (con all'attivo per l'appunto 1000 km), o come quelli che comprano le LING LONG, che non vanno tanto LONG, cioè vanno LONG solo in frenata e sul bagnato poi è la fiera della saponetta! Ognuno fa ciò che vuole dicono, l'importante è che chi risparmia sulle gomme poi non venga addosso a me perchè per risparmiare s'è comprato le gomme in titanio. Per quanto mi riguarda lesinare sulle gomme è come lesinare sulle scarpe "tanto sono tutte uguali" e poi trovarsi col figlio con la scogliosi o con problemi alle ginocchia! Se poi tu credi a quello che dici e la zona italica in cui vivi te lo permette (ti assicuro che girare qui da noi con le estive è da criminali!), puoi tranquillamente girare con le estive e le catene da 20 euro nel bagagliaio.
Ritratto di SaverioS
9 febbraio 2015 - 11:44
Comunque e alimentare la filiera spendendo denari....
Ritratto di sergio 67
9 febbraio 2015 - 13:45
d'accordissimo con i concetti da te veementemente espressi, giova ricordare che sopra i 6/7 gradi le gomme invernali hanno sicuramente un rendimento inferiore a quelle estive, e giova ricordare che l'Italia è un paese dal clima temperato/mediterraneo almeno per i suoi tre quarti. per come la vedo io l'obbligo può essere utile dall'alta Lombardia in su. detto questo, per amor di legge e per timor di multe monto anche io pneumatici invernali, i quali confermo ,con il nostro clima fanno c@g@re.
Ritratto di osmica
10 febbraio 2015 - 21:43
Cosa centrano adesso i gradi centigradi?
Ritratto di Inverno15
9 febbraio 2015 - 14:49
io ce l'ho sul mio audi q7
Ritratto di CARLONI MASSIMO apai@assoc-apai.org
9 febbraio 2015 - 15:06
Come sempre anche se parliamo di pneumatici rispunta l'italico vizio della confusione del legislatore. La chiamo confusione ma sarebbe perlomeno imperizia o superficialità. Ci saranno pure degli organi preposti ( e pagati) dediti anche agli aggiornamenti..! Le risposte sopra citate prese una alla volta hanno una loro parziale verità. Ma è l'insieme che non funziona. L'Italia è lunga ed abbiamo pianure e montagne sia al Nord che al Sud. Se i nostri BRAVI legislatori non vogliono perdere tempo leggano i regolamenti di altri Paesi e ne traggano opportuni suggerimenti. Certamente la sicurezza di tutti deve essere al primo posto, ma che cosa pensare quando si bloccano le autostrade perchè in troppi se ne fregano delle normative..? Non c'è legge che tenga ( se non fatta rispettare) contro l'arroganza di troppi. Noi capiamo solo una lingua.. il portafogli. . Aggiorniamo la legge , rendiamola equilibrata e chi si ritiene SUPERIORE, se colto in fallo, venga immediatamente fermato, sequestrata l'auto o altro mezzo, facciamoli pagare una multa pari o superiore al costo dell'equipaggiamento previsto e vedrete che anche noi saremo, all'improvviso, come i tedeschi se non meglio. Ma le decisioni giuste e tempestive avverranno mai nella nostra gloriosa Patria..?
Ritratto di franco jmmi
9 febbraio 2015 - 17:39
A parte le gomme invernali o no, mi preme protestare a gran voce contro l'ennesima truffa ai danni di noi automobilisti perpetuata dalla non meglio identificata organizzazione truffaldina del settore gomme, la quale, quando montiamo un nuovo treno di gomme,non solo si impossessa delle 4 nostre gomme vecchie ma, anzichè pagarcele, ci impone anche una tassa per il ritiro delle gomme usate che poi loro utilizzano come materia prima. Ma quando mai ci si impadronisce di merce senza pagarla. Si vergognino quelli che si impadroniscono e quelli che glielo permettono. Un vero schifo.solita truffa all'italiana mascherata con fini ecologici
Ritratto di Molinari
9 febbraio 2015 - 18:46
Approvo completamente quanto postato da Racing 75 ed altri. Ed aggiungo: ho corso diverse volte ed in vari campionati di moto velocità e supermoto e sapete qual'è la regola? in inverno vanno mooolto meglio delle buone stradali che non gomme in mescola, questo perchè, contrariamente a quanto si crede, sono studiate per entrare in temperatura a velocità più basse rispetto alle gomme in mescola di silicio . Tornando alle auto, che dire poi di quelli che si montano delle invernali , ma che magari, per via delle basse percorrenze annue, sono vecchie di 5 o 6 anni e pertanto di cristallo! La regola vorrebbe aggiornata. Oltre che il battistrada, dovrebbe valere il DOT ossia l'anno di costruzione. Gomme vecchie anche con un buon battistrada sono INUTILI. Ed è vero, rendere a norma le calze sarebbe un atto civile.
Ritratto di omnia
10 febbraio 2015 - 08:24
Mi astengo dal commentare il modo con cui vengono fatte le leggi in Italia, perchè ormai sono un argomento "riboliito" e pieno di contraddizioni. Invece volevo associarmi con quanti esprimono disappunto sulla effettiva bontà del prodotto in un arco di tempo e luoghi, limitato, a scapito del portafogli e della sicurezza degli automobilisti. Da anni utilizzo gomme termiche che l'articolo definisce "pure" , nel periodo ricompreso l'obbligo di legge, ma devo aggiungere che queste, oltre che avere un drastico calo di prestazioni all'aumentare della temperatura, subiscono un degrado impressionante in pochissimi chilometri. La cosa peggiora se malauguratamente "Nostro Signore" decide di farci avere un inverno mite! In 4 mesi si possono tranquillamente archiviare perchè non più efficienti, anzi, addirittura meno sicure su bagnato, che poi è la condizione di massima che ci troviamo ad affrontare maggiormente. Sono concorde con il fatto che andrebbero omologate le calze, perchè più economiche e dalla resa migliore. Anzi, avendo un degrado superiore e sopratutto non potendo andare a velocità sostenute (causa strappo), di fatto renderebbero la circolazione piu sicura, sia per i maggiori controlli da parte dell'utente e sia per le basse velocità da dover rispettare.
Ritratto di Whitechoc
10 febbraio 2015 - 11:59
L'oggetto del mio commento è una risata ironica volta a sottolineare che c'è chi come me non ha nemmeno i soldi per un cambio gomme standard, figuriamoci se mi metto a comprare gomme invernali o da neve hahahaha rido perchè tanto non mi va nemmeno di piangere, erchè dovrei piangfermi addosso solo perchè non ho i soldi per comprare delle gomme per auto...ringrazio già il cielo di avere i soldi per mangiare ogni giorno. Ma questo non lo può capire chi non ha di questi problemi, per cui non mi aspetto che chi fa ste leggi del ca**o possa capirlo!!!
Ritratto di Lo Stregone
11 febbraio 2015 - 10:02
Inizialmente ero favorevole alle gomme invernali per obbligo, ma come spesso accade, gli effetti si delineano non nel breve ma nel lungo termine. Come la mettiamo con gli inverni miti e giornate con temperature già sopra i 10 gradi? Uno sfacelo. L'obbligatorietà di fare certe cose mal si adatta con il clima. In certi posti è assurdo, ma la legge è legge. Intanto se ti pescano e non sei a posto dovresti finir male ma non è scontato, se non ti beccano e non sei a posto ti può anche andare bene. Tirando le somme: la sicurezza è giusta, ma se uno ha possibilità fà quello che può, se uno non ha possibilità, si arrangia. Si fa presto a dire che se hai le catene o le gomme invernali sei posto. No signori, non siamo a posto per niente. Potremmo anche non avere la testa sul collo e la sicurezza non esiste. E' tutto un insieme di cose che determinano la sicurezza, anche la prudenza personale. Ed ognuno di noi deve capire i propri limiti sperimentandoli ogni giorno. Qualcuno è morto dopo averli cercati.
Ritratto di Sepp0
13 febbraio 2015 - 09:42
...nel senso che le invernali si consumano più in fretta, ma non c'è alcun pericolo particolare a girare d'estate con le invernali. Saranno leggermente più lunghi i tempi di frenata ma con velocità da codice non te ne accorgi nemmeno. Il problema è che le gomme invernali sono comunque un costo, si "consumano" anche se non sono usate (non è che un treno di gomme invernali mi dura 10 anni solo perchè tanto ci faccio solo 5 mila chilometri l'anno durante l'inverno e poi le metto in cantina) e per chi non sta in zone dove d'inverno la temperatura è fissa sotto i 5° e nevica, è una spesa che ha molto poco senso. Chiaramente è diverso per chi abita in montagna o in zone spesso nevose.
Ritratto di lainolaino
16 febbraio 2015 - 17:23
ad ogni inverno c'è sempre più confusione, strade statali al livello del mare con obbligo di pneumatici invernali, quindi con utenti della strada costretti a montare gomme termiche o acquistare catene per le proprie autovetture. Molto probabilmente l'inverno scorrerà via come quest'anno senza un fiocco di neve, e con temperature scese sotto i 5 gradi solo nei proverbiali giorni della merla. Siccome viviamo in una nazione con climi molto differenti, non è possibile applicare in modo univoco una norma, costringendo di conseguenza l'automobilista ad essere il bancomat dello stato. Risulta evidente che la sicurezza sia solo un pretesto per essere corretti a livello comunitario, ma ignoriamo anche soluzioni intelligenti di altri paesi europei che vivono a temperature vicine allo zero per lunghi periodi. Una di queste soluzioni sono le calze da neve, che posso recensire personalmente perché questo è l'ottavo anno di utilizzo con enorme soddisfazione. Ho appreso con gioia sulle pagine di Al Volante, che a seguito di un ricorso di una delle case produttrici, da questo anno sono tollerate nel nostro paese, mentre nel resto d'europa sono omologate. Anche i giornali ne parlano con sufficienza, non so perché di questa avversione a questo prodotto, sottolineando invece solo pneumatici e catene. Come dicevo prima ho testato personalmente le calze da neve, perché per motivi di lavoro mi devo recare al livello del mare abitando in collina a circa 500 metri di altezza, stando al codice della strada io non sarei mai tornato a casa con le gomme termiche, perché avendole in dotazione non devo avere le catene, ma dovendo affrontare un tratto in salita, sono rimasto fermo a metà salita, ho dovuto girare l'auto, scegliere un posto comodo e montare le calze....non vi dico la soddisfazione di avere una trazione regolare sia su neve ( testata fino a 15 cm ) sia su ghiaccio con partenza da fermo in salita senza sgommate. Abbastanza semplici da montare e smontare, non sollecitano gli organi meccanici della vostra auto, confort di guida ottimale, stabilità anche in frenata, nonché costo abbastanza contenuto, unica accortezza una volta finita la neve o il ghiaccio, bisogna toglierle altrimenti si scaldano e si lacerano. Quindi concludo asserendo che in molte località basterebbero delle gomme 4 stagioni e un buon paio di calze.....un saluto a tutti.