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Al via la produzione in Europa della Nissan Leaf

02 aprile 2013

Cerimonia di apertura per la nuova linea di montaggio nella fabbrica di Sunderland.

Al via la produzione in Europa della Nissan Leaf

NE GIOVA LA CITTÀ - Dopo 4 anni e un investimento di circa 500 milioni di euro, viene ufficialmente avviata la produzione dell’elettrica Nissan Leaf nell’impianto inglese di Sunderland dove saranno costruite anche le batterie agli ioni di litio. Oltre 2.000 i posti di lavoro creati che portano il totale a 6.100 persone impegnate anche nella costruzione della Qashqai, Qashqai+2, Juke e Note.

PRESENTI LE AUTORITÀ - Presente alla cerimonia di apertura, il Primo Ministro inglese, David Cameron, ha commentato: “Accolgo con entusiasmo la produzione della nuova Leaf a Sunderland. Questo investimento aiuta le persone della zona, che vogliono lavorare sodo e andare avanti.” Il vice presidente della Nissan Andy Palmer ha aggiunto: “il lancio del nuovo modello, costruito insieme alle batterie a Sunderland, rappresenta un evento importantissimo per tutta l’industria automobilistica britannica e conferma il nostro impegno per la mobilità a emissioni zero.”
 
 
MACINA PIÙ KM - La Nissan Leaf, rinnovata in oltre 100 particolari, secondo la casa giapponese assicura un’autonomia di 199 km (contro i 175 km precedenti) e si ricarica in metà tempo rispetto alla generazione precedente. Disponibile in tre allestimenti, Visia, Acenta e Tekna, la Leaf ha interni rinnovati, tecnologie all’avanguardia come l’Around View Monitor che offre una visibilità a 360° intorno alla vettura e un assetto di guida specifico “cucito” per i gusti europei. Venduta in oltre 54.000 esemplari in tutto il mondo, la Leaf potrà contare sull’aumento del numero dei concessionari abilitati alla vendita, passati in un anno da 150 a 1.400.

 

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Ritratto di MatteFonta92
2 aprile 2013 - 18:02
3
Complimenti alla Nissan per l'ottimismo, ma se ne venderanno una sarebbe già tanto, considerando l'obbrobrio stilistico che producono. Spero però che vada diversamente, almeno per permettere ai 2.000 operai di continuare ad avere un posto fisso.
Ritratto di MatteFonta92
2 aprile 2013 - 18:03
3
Complimenti alla Nissan per l'ottimismo, ma se ne venderanno una sarebbe già tanto, considerando l'obbrobrio stilistico che producono. Spero però che vada diversamente, almeno per permettere ai 2.000 operai di continuare ad avere un posto fisso.
Ritratto di MatteFonta92
2 aprile 2013 - 18:21
3
Scusate per il doppio (ora triplo) post, come al solito il sito non funzionava bene e mi ha fatto questo scherzetto.
Ritratto di Merigo
2 aprile 2013 - 19:45
1
La Nissan è un'Azienda britannica? No di certo. La Gran Bretagna è un Paese del Terzo Mondo? No di certo. Forse non c'è una radicata cultura industriale e sindacale e quindi il costo del lavoro è comunque basso? No di certo. Ah, ecco, in Gran Bretagna c'è una moneta debole con cui gli investimenti in Yen sono convenienti? No di certo. E allora perché un'Azienda giapponese investe in Gran Bretagna e mai nessuno, ma proprio nessuno, in Italia? Lo abbiamo scritto più volte, ma l'unico a produrre in Italia oltre al Gruppo FIAT è VW a Sant'Agata Bolognese, dove era ed è Lamborghini, ma nessun altro produttore si è mai degnato di venire a produrre da noi. Eppure ci sono un'infinità di stabilimenti dismetti (Chivasso, Rivalta, Arese, San Giorgio, Bairo, per citarne qualcuno) attrezzati di tutto (centrale elettrica, depuratore, raccordo ferroviario, torre piezometrica, ecc.) ed un'infinità di Enti pubblici (Regioni, Provincie, Comuni) disposti a fare ponti d'oro pur di portare un investitore straniero a produrre da noi. Eppure, si era solo ventilata l'ipotesi di BMW che avrebbe potuto utilizzare uno dei due ex stabilimenti Pininfarina (San Giorgio o Bairo), ma non se ne è fatto nulla. E lo stesso Sergio Marchionne ammette di avere totalmente fallito ogni tentativo di condividere le linee troppo sotto occupate con qualcun altro. Cosa riuscitagli per altro a Tychy, dove nello stabilimento FIAT viene prodotta anche la FORD Ka, senza che FIAT e FORD siano minimamente imparentate. L'anomalia non è quindi che FIAT delocalizzi, ma che rilocalizzi come a Pomigliano d'Arco e Grugliasco. E mentre vediamo Nissan in Gran Bretagna, o Mercedes andare in Finlandia a produrre la nuova Classe A alla Valmet, chiediamoci perché nessuno, ma proprio nessuno, sia mai venuto a produrre in Italia. Chiediamocelo e se lo chiedano lo Stato burocratico, i Sindacati protezionisti oltre ogni misura, e i cittadini che hanno sempre votato contro l'energia nucleare, mentre siamo circondati da Paesi dove le centrali nucleari ci sono eccome e sono molto vicine a noi, e ne condividiamo quindi tutti i rischi ambientali come se fossero da noi, senza però averne il vantaggio del pagare l'energia elettrica un'inezia. Comunque auguri a Nissan anche se 175 km sono un'autonomia da ridere e, c'è da giurarci, realizzabile solo a batterie nuove, a 20°C e a velocità costante. Immaginarsi dopo un paio d'anni, a 0°C e nel traffico!