NEWS

Presentato al Governo il piano industriale della Fiat

22 dicembre 2009

Confermate le indiscrezioni: chiusura di Termini Imerese, aumento della produzione in Italia e undici nuovi modelli nel prossimo biennio.

CONFERME - Arrivare a produrre un milione di auto in Italia entro la fine del 2011. É questo l'obiettivo che si è posto Sergio Marchionne (a sinistra nella foto, con il Ministro) e che ha inserito nel piano industriale della Fiat presentato oggi al governo. Un piano che sembrerebbe confermare le indiscrezioni trapelate fino ad oggi. Da una parte, il gruppo torinese che s'impegna ad investire maggiormente nella produzione di auto in Italia, come chiesto dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola (leggi qui la news). E, dall'altra, conferma di cessare la produzione della Lancia Ypsilon presso lo stabilimento di Termini Imerese con la fine del 2011.

ADDIO SICILIA - Marchionne ha ribadito la volontà della Fiat di "conciliare i costi industriali con la responsabilità sociale", ma il Gruppo torinese non può chiudere gli occhi di fronte alla "forte disparità dei livelli di utilizzo della manodopera tra stabilimenti auto italiani ed esteri". L'indice è puntato proprio contro lo stabilimento siciliano, per il quale Sergio Marchionne si è detto disposto a "discutere proposte di riconversione con la Regione Sicilia e con gruppi privati e a mettere a disposizione lo stabilimento". Nei giorni scorsi erano trapelate indiscrezioni che, sia i gruppi indiani Tata e Mahindra, sia la cinese Chery fossero interessate a Termini Imerese (leggi qui la news).

11 MODELLI - Il numero uno dellla Fiat ha annunciato che nel prossimo biennio nasceranno 11 nuovi modelli. Questi comprendono anche la Alfa Romeo Giulietta e le nuove Fiat Panda e Lancia Ypsilon (guarda qui le foto spy). Presso lo stabilimento di Grugliasco della Bertone, invece, verranno prodotti due modelli della Chrysler (leggi qui la news).

PREVISIONI - Al pari di altri dirigenti, come Pelata della Renault e Winterkorn della Volkswagen, anche secondo Marchionne nel 2010 si dovrebbe assistere a un calo della domanda di auto (leggi qui la news). Questa dovrebbe mantenersi sui livelli del 2009 solo grazie agli aiuti governativi che ne incentivano l'acquisto. Il numero uno della Fiat ha però posto l'accento sul fatto che "in Europa continua la sovracapacità produttiva, mentre gli Stati Uniti hanno affrontato con coraggio il problema". Le fabbriche che lavorano molto al di sotto della loro massima capacità (leggi qui la news) è, secondo Marchionne, uno dei più grossi mali dell'industria dell'auto.



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Ritratto di El bocia
22 dicembre 2009 - 20:21
Parlano di "responsabilità sociale"...cioè noi che lavoriamo, ci compriamo ste auto (per andare al lavoro), paghiamo la benzina (acqua sporca a 1.2 euro, sempre per andare al lavoro), paghiamo il bollo e l' assicurazione (quando si usa l' auto il 90% delle volte per andare a lavoro) e noi dobbiamo prenderci la responsabilità? A conti fatti fra manutezione, benzina, tagliandi, tasse e assicurazione un' auto ci costa 200 euro al mese (sperando di non aver finanzito l' acquisto altrimenti la cifra raddoppia)...sono in ballo migliaia di posti di lavoro ma sinceramente le minaccie di marchionne fanno ridere...chiudete sta fabbrica e che sia finita...chissà che poi tutte le fiat siano made in polonia e la finiscano con sto made in italy come gli stilisti italiani, fanno il capo in cina a 5 euro e poi ci attaccano l' etichetta in italia...
Ritratto di fiatpunto
22 dicembre 2009 - 22:14
Nazionalizziamo la Fiat; non è possibile far continuare a pagare i costi ai lavoratori italiani sia in termini monetari (gli ecoincentivi sono finanziati dai Governi col loro denaro) sia sociali (mandandoli a casa quando non servono più) ed assicurare costantemente i benefici solo agli azionisti in termini di utili e fatturato, cioè ai padroni (Montezemolo in primis).
Ritratto di artemis986
23 dicembre 2009 - 00:19
Il cetriolo va sempre indietro all'ortolano
Ritratto di kaleyro
23 dicembre 2009 - 00:49
...in alcuni stabilimenti italiani c'è chi lavora POCO E MALE!! Abbiamo perso la cultura del lavoro, ormai la fatica spetta solo agli immigrati salvo poi essere anche discriminati. Ma mi spiegate come mai in alcuni stabilimenti stranieri, soprattutto nell'est, si producono con 6000 uomini le stesse macchine (anche meglio assemblate) di quelle che qui si producono con 20000 operai?? Un motivo ci sarà, ed è che forse a qualcuno piace troppo il sole, il mare, il relax, e un pò meno i sacrifici del lavoro. P.S. Parla uno che lavora 12 ore al giorno e versa ogni anno 30 - 40 mila euro di tasse nelle casse dello stato.
Ritratto di El bocia
23 dicembre 2009 - 11:47
con le situazioni contrattuali (progetto e a termine) che si sono consolidate in italia da 10 anni a questa parte, il datore di lavoro non si può lamentare se il lavoratore non è fidelizzato...è ovvio e giusto che renda meno. Se le industrie vogliono dei collaboratori validi devono assumerli a tempo indeterminato e pagarli il giusto..non 1100 euro al mese...le industrie all' estero sono attive perchè il costo della vita è basso, quando si alzerà la situazione sarà come in italia..
Ritratto di fiatpunto
23 dicembre 2009 - 12:26
Non credo 12 ore alla catena di montaggio.
Ritratto di fiatpunto
23 dicembre 2009 - 12:56
Parlare così degli operai italiani che sono i meno pagati nell'Europa Occidentale non Le fa molto onore. Una domanda: quale tipo di lavoro svolge? Non credo lavori 12 ore al giorno alla catena di montaggio...almeno me lo auguro per Lei !
Ritratto di FrecciaItalia
23 dicembre 2009 - 11:11
Che non mi pare sia un'auto di scarso successo o famigerata per la scarsa affidabilità. Anzi, è tra le migliori auto e, soprattutto, prodotte a ritmi sostenuti. Purtroppo, per colpa dei vari Governi nazionali e regionali, producendo in Sicilia si hanno gli stessi problemi logistici di una produzione all'estero con, in più, i costi di manodopera alti italiani. Quindi basta con i luoghi comuni che al Sud si lavora poco e male, semmai parliamo di come mai la Sicilia sia praticamente isolata, senza un sistema ferroviario decente, con autostrade a mezzo servizio etc. etc. Capisco Marchionne. Nessuno sta garantendo politicamente la riduzione del gap tra Sud e Nord. Il Ponte di Messina è chiaramente una presa dei fondelli, gli investimenti per le ferrovie e i collegamenti navali diminuiscono invece di aumentare...a questo punto meglio la Polonia, dove almeno c'è una buona potenzialità ed i costi sono molto inferiori.
Ritratto di FrecciaItalia
23 dicembre 2009 - 11:36
Che dice che è molto più facile ripartire da zero piuttosto che cercare di mantenere gli stessi profitti da un sistema ormai usurato e "spremuto". Nel caso dell'Industria, la cosa è ancora più evidente se si considerano fattori come il progresso tecnologico e la conseguente onerosità nel dover aggiornare installazioni ormai obsolete. Se aggiungete a ciò il costo della manodopera e l'eredità di oltre 50 anni di legittime lotte sindacali, la situazione è chiara, ma non giustificabile. Chiudere baracca e burattini a Termini ed aprire in Serbia, è una buona mossa per la Fiat, ma non per l'Italia. E Termini non sarà l'ultima, se il trend non si inverte, nel giro di pochi anni tutte o quasi le fabbriche italiane saranno giudicate "poco competitive". Se fossi il Governo Italiano, inizierei a discutere con Marchionne di una strategia alternativa.
Ritratto di haps
23 dicembre 2009 - 16:33
se lei lavora cosi tanto sicuramente nn lo fa ad una catena di montaggio, nn mi va di prendere le difese di nessuno (fannulloni c'e' ne sono tanti e dapertutto)ma uno che versa 30-40 mila euro di tasse ne guadagna parecchi e sicuramente nn col sudore della fronte.io a quei livelli lavorerei anche 14 ore al di' .oggi lavoro piu' di 8 ore x circa 1100 assegni compresi. w l'italia
Ritratto di autolog
23 dicembre 2009 - 21:48
Come al solito in Italia si inneggia al "piove governo ladro", nel caso dell'auto "piove fiat ladra"... tutte le case automobilistiche del mondo producono le segmento A (le panda, per capirci) in paesi in via di sviluppo. Sn auto con poco margine e con forte competizione sul prezzo, non c'è praticamente alternativa. Difatti per me non è strano che chiudano termini, ma semmai che portino la panda a pomigliano.... mah! Speriamo bene. Diverso il caso delle segmento B (punto, mito, fiesta, polo, ecc), che infatti anche la fiat fa in Italia (a Melfi e Mirafiori). Per non parlare delle segmento C (Bravo, Delta, Golf, Astra, ecc) che sn tutte fatte a Cassino per il gruppo Fiat. Nessuna di qst produzioni emigrerà dall'italia, anzi. La stessa strategia adottano VW, Opel, Ford, PSA, Renault e così via. E' ridicolissimo e da veri bifolchi ignoranti non sapere qst cose di base dell'industria dell'auto e pontificare a sproposito a destra e manca. Se la fiat non facesse la panda e la 500 in Polonia, non le venderebbe per il prezzo troppo alto e in breve dovrebbe chiudere anche le linee a più alto valore aggiunto che tengono in piedi un'azienda che impiega 80.000 persone in Italia e che, diversamente da molte concorrenti europee e americane, non ha ancora licenziato nessuno (pur ricorrendo massicciamente alla cassa integrazione nell'ultimo anno, quello della crisi). Vorrei ricordare che le Golf le fanno in Germania, le Renault Clio le fanno in Francia e il grosso della gamma Fiat la fanno ancora in Italia. A prova di smentita! Quello che non viene assemblato qui sn le auto di fascia bassa, ma lo stesso accade agli altri costruttori, ripeto. Quindi smettetela di dire assurdità. Inoltre, gli incentivi non sn aiuti di stato alla Fiat, visto che valgono per tutti i costruttori - nazionali ed esteri. E tutti gli stati europei hanno approvato incentivi simili a quelli italiani. Nessuno ha da ridire in Germania o Francia al riguardo, in Italia naturalmente dobbiamo spararci addosso. Marchionne sta facendo un gran lavoro, senza di lui l'economia della nazione andrebbe peggio (il peso dell'industria dell'auto sul PIL è dell'11% circa). Ma qc punta cmq allo sfascio e a sfogare a casaccio la sua indignazione, come al solito. Beh, per me potete tapparvi la bocca. O scrivete cifre, fatti, numeri circostanziati e precisi o meglio che tacete! Vi sfido su questo terreno, non quello delle ingiurie e delle lamentazioni generiche di cui abbonda il sito
Ritratto di fiatpunto
23 dicembre 2009 - 22:24
Che la Fiat non abbia ancora licenziato nessuno è una falsità perché ti dimentichi dei precari dello stabilimento di Pomigliano. Quanto al tuo discorso sul piano industriale della Fiat che sarebbe in linea con quelli delle altre case automobilistiche straniere sono in grado di contestarlo poichè, ad esempio, la Fiat 500 potrebbe essere tranquillamente prodotta a Termini Imerese poichè tra le citycar è già quella che costa di pù rispetto alle altre e i contenuti che propone non sono quelli che propongono le altre citycar concorrenti ma sono di livello più elevato, tendenzialmente in concorrenza con la Mini che non mi risulta venga prodotta nei paesi in via di sviluppo. Prima di insultare dovresti ragionare con più calma e serenità, così dimostri solo di essere un cattivo avvocato difensore di Marchionne e del Gruppo Fiat.
Ritratto di Al86
23 dicembre 2009 - 23:23
hai ragione
Ritratto di tonino
23 dicembre 2009 - 22:10
1
Le aziende quando le cose vanno bene tutto apposto .Se le cose vanno male ,si si ,chiudiamo .Quando c'e' da mangiare sono tutti bravi ,quando c'e' da fare il digiuno ? licenziamo!!!!!BRAVI E'?!!!!!!!
Ritratto di kaleyro
23 dicembre 2009 - 22:19
chiedo di dirmi quanto ha in banca...10000, 1000, 100? beato te anche con 10, io, piccolo imprenditore onesto, lavoro CON IL SUDORE DELLA MIA FRONTE e non so come ti permetti di dire il contrario. Lotto ogni mese con le banche, questa è la situazione della piccola media impresa italiana! dove vivi!!! E'vero che ti spacchi la schiena (non meno di me, che rischio ogni giorno la vita in auto), ma dopo le tue brave 8 ore stacchi la spina e te ne torni a casa. Io mi scervello altre 4 ore per cercare di inventarmi qualcosa di nuovo per ripianare i debiti della mia azienda e dar da mangiare alla mia famiglia. Fai male a parlare di ciò che non sai, rischi pessime figure come quella che hai appena fatto. Per quanto riguarda Termini, i dati produttivi parlano da soli..certo, non è solo colpa degli operai, ma anche di una classe politica che non ha mai sviluppato adeguate infrastrutture in Sicilia perché intenta solo a mangiarsi i soldi promettendo ai cittadini (e mantenendo) assistenzialismo a pioggia. Ma se non sbaglio, proprio quella è la classe politica che i Siciliani stessi si affrettano tutte le volte a votare in massa (e poverini quei 30 % che subiscono)...forse perché l'assistenzialismo al sud piace..parola di un meridionale. Ora i nodi iniziano a venire al pettine.
Ritratto di fiatpunto
23 dicembre 2009 - 22:50
Il lavoro alla catena di montaggio è senza dubbio più duro ed usurante di quello che il gentile piccolo imprenditore svolge. Un conto è assemblare auto, per di più in pochissimo tempo, un altro è quello di esercitare un'attività che io credo sia anche più gratificante. Nulla da eccepire sull'impegno che richiede lo svolgimento di un'attività ma non mi si venga a dire che è più faticoso del lavoro di un operaio.
Ritratto di Al86
23 dicembre 2009 - 23:26
Piu che dire che uno è più pesante dell'altro bisognerebbe dire che uno è meglio retribuito dell'altro, non mi risulta che l'imprenditore rimane a senza soldi a metà mese (ovviamente con le dovute eccezioni), contrariamente ad un operaio che in genere rimane a "secco" prima di ricevere la busta paga seguente (con anche qui le eccezioni del caso)
Ritratto di kaleyro
23 dicembre 2009 - 23:46
ma dove vivi...cosa credi che fare l'imprenditore significa stare dietro una scrivania a grattarsi...quello magari lo fanno gli alti quadri delle spa. Ripeto io sto parlando di piccola impresa e la piccola impresa è fatta di gente che lavora e suda sul campo. E ben poco rimane in tasca a fine mese, esattamente come tutti gli operai. E poi, chi non sia gratificato, può provare la fotuna imprenditoriale, come molti hanno fatto dal nulla. HOMO FABER FORTUNAE SUAE. Mi scuso per l OT ma ho dovuto difendermi da un attacco personale.
Ritratto di tonino
23 dicembre 2009 - 22:13
1
Se pensa di chiudere in Sicilia ,spero che nessuno compra piu' FIAT!!!!!!
Ritratto di FrecciaItalia
24 dicembre 2009 - 11:56
Non sia mai possibile esprimere la propria opinione e dissentire senza insultare gli altri. Se c'è ignoranza in giro, la prima colpa è della FIAT che, evidentemente, ha tratto i suoi benefici dalla poca trasparenza. Riguardo Termini Imerese è palese che debba chiudere, ma se si è arrivati a questa situazione, con un indotto poco sviluppato, la colpa non è certo dei lavoratori che ci lavorano dentro, ma da un chiaro difetto di origine. Negli anni '70, Agnelli, a seguito di un consistente contributo Statale, concesse di aprire uno stabilimento di "assemblaggio" in Sicilia. Questa è la dura verità: Termini assembla per lo più pezzi fabbricati altrove. Come al solito, questa ennesima tragedia del Sud, deriva dalla classica politica ipocrita ed assistenzialista di una zona ricca che sfrutta cinicamente l'occasione offerta dalla disperazione di un'area depressa senza trasferire know-how e strutture produttive. Dopo quasi 40 anni, la FIAT smonta baracca e burattini e cosa lascia? Praticamente nulla, soltanto uno stabilimento di assemblaggio auto che non ha ragione di esistere.
Ritratto di haps
24 dicembre 2009 - 13:58
che se le presa tanto, io ho risposto alle sue insinuazioni su operai che lavorano poco e male. condivido con lei questo, ma non puo' sparare nel mucchio fcendo di tutta l'erba un fascio,poi nn deve prendersela con me che lei paga troppe tasse,ma con chi ci governa che aiuta i ricchi(che li ricattano) e tartassa noi poveri che ci aggrappiamo a tutto pur di sbarcare il lunario.io nn dico c....te xche ho sempre fatto gavetta,e ti posso garantire che se termini imerese chiude la colpa nn e' di chi vi lavora ma di chi li guida. comnque BUON NATALE ATTENDO RISPOSTA.
Ritratto di haps
24 dicembre 2009 - 13:58
che se le presa tanto, io ho risposto alle sue insinuazioni su operai che lavorano poco e male. condivido con lei questo, ma non puo' sparare nel mucchio fcendo di tutta l'erba un fascio,poi nn deve prendersela con me che lei paga troppe tasse,ma con chi ci governa che aiuta i ricchi(che li ricattano) e tartassa noi poveri che ci aggrappiamo a tutto pur di sbarcare il lunario.io nn dico c....te xche ho sempre fatto gavetta,e ti posso garantire che se termini imerese chiude la colpa nn e' di chi vi lavora ma di chi li guida. comnque BUON NATALE ATTENDO RISPOSTA.
Ritratto di kaleyro
24 dicembre 2009 - 14:56
non me la prendo con te perché pago le tasse ma perché insinui che non lavoro con il sudore della mia fronte. Rileggi bene il mio post..io dico testuale "in alcuni stabilimenti italiani c'è chi lavora POCO E MALE!"..non è un'accusa rivolta agli operai che si fanno il mazzo in catena di montaggio. Questo lo hai dedotto tu. Io parlo del sistema Termini, comprendente non solo la catena ma anche l'indotto e tutto ciò che gravita attorno. Si parla di forniture fasulle, gonfiate e inesistenti...sprechi, incuria. E in tutto ciò sarebbe sbagliato dire che c'è chi lavora poco e male? Poi c'è la patologica situazione del sud, la cui responsabilità è chiaramente attribuibile al governo centrale, regione, provincia, organi vari e chi li vota! non lo nega nessuno. E quindi FIAT che deve fare? Continuare a sprecare? Con tutto rispetto per gli operai di cui condivido il dramma enorme. Auguri di Buon Natale anche a te.