Torna il Moab Easter Safari di Jeep

LA PASQUA NEL DESERTO - Un evento che è ormai più che tradizionale - siamo all’edizione numero 56 - e che è stato anticipato da un virtual show nel quale sono stati anticipati i concept che calpesteranno la terra rosse di questo spettacolare deserto. Abbiamo così potuto vedere in anteprima i prototipi sviluppati dai team Jeep e Jeep Performance Parts by Mopar per l’Easter Jeep Safari 2022, che si svolgerà 9 al 17 aprile. A fare gli onori di casa Mark Allen, di Jeep Design, e Mark Trostle, Ram & Mopar Design. L’importanza dell’Easter Jeep Safari è stata evidenziata da Jim Morrison, Senior Vice President e Head of Jeep Brand North America: “Moab è un ‘rito di passaggio’ per molti proprietari di Jeep, dato che possedere una Jeep vuol dire immergersi completamente nello stile di vita e in tutto ciò che il marchio Jeep rappresenta”.

MAGNETO 2.0, ANCORA PIÙ ESTREMA - Fra i prototipi presentati, la Magneto 2.0 (nelle due foto qui sopra) si segnala perché ancora più nerboruta del concept presentato un anno fa (leggi qui la notizia). Il nome che sembra arrivare direttamente da un comics Marvel è ancor più giustificato, dato che il sistema a 800 volt eroga una corrente più che raddoppiata (600 ampere), cosa che permette a Magneto 2.0 di erogare la coppia monstre di 1150 Nm. Questo dato, che moltiplica per 3 il valore della Magneto 2021, si abbina alla bella potenza di 625 CV. Il motore elettrico non gira molto in alto - 5.250 giri/minuto - ma ha una coppia elefantina e in questa versione regge fino a 10 secondi di overboost per uno scatto 0 - 60 km/ora in soli 2 secondi. La batteria agli ioni di litio ha la capacità di 70 kW/h ed e divisa in 4 parti per migliorare lo sfruttamento degli spazi e la distribuzione dei pesi. Il passo, rispetto alla Wrangler 2 porte, è aumentato di 30 centimetri, è stato aggiunto un kit di sollevamento personalizzato da 7,5 cm e i grandi pneumatici off-road sono da 40 pollici su cerchi da 20 pollici. È rimasto il tradizionale cambio manuale a sei marce e a un giornalista che chiedeva il perché è stato risposto che permette un collegamento diretto con le ruote, rispetto alle unità con convertitore di coppia, mentre l’erogazione del motore elettrico non fa correre il  rischio di ‘spegnere’ il motore stesso. Troviamo inoltre prima marcia allungata, assali e albero di trasmissione rinforzati e la funzione Max Regen, che permette la guida One Pedal.

JEEP GRAND CHEROKEE TRAILHAWK, UNA PLUG-IN NEL DESERTO - All’insegna dell’elettrificazione anche questo concept, derivato dalla Grand Cherokee 4xe ibrida plug-in (qui per saperne di più). La nuova Trailhawk 4xe ha conquistato il difficile Rubicon Trail in modalità full electric ed quindi pronta ad affrontare gli ostacoli del Moab Desert. Il prototipo (nella foto qui sopra) dispone di due motori elettrici, un pacco batterie da 400 volt e il conosciuto motore turbo a quattro cilindri da 2 litri con cambio automatico a otto marce. Rimangono anche le sospensioni ad aria Quadra-Lift e lo scollegamento della barra stabilizzatrice, che aumenta l’escursione delle sospensioni. Il concept è verniciato con la tinta personalizzata Industrial Blue, ha ganci di traino speciali binari personalizzati sul tetto e molti altri dettagli esclusivi, compreso il rivestimento dei sedili. I rock-rails Mopar garantiscono ulteriore protezione mentre i cerchi da 20 pollici Neutral Gray montano pneumatici da fango da 33 pollici BFG.

OPERAZIONE MEMORIA CON IL CONCEPT JEEP ‘41 - La sigla ‘41 va letta come “Dal 1941” e ci ricorda gli oltre 80 anni di storia di questo marchio esploso dopo la Seconda guerra mondiale. L’omaggio al passato è quest’anno affidato alla Wrangler Willys (nella foto qui sopra) in omaggio a quella Willys MB sviluppata su richiesta dell’U.S. Army. Questo concept dal gusto rétro vuole unire la grinta dei veicoli militari con la tecnologia della Wrangler 4xe ibrida plug-in (leggi qui la notizia), che promette circa 50 km di guida full-electric. Lo schema è lo stesso di quello della Grand Cherokee: due motori elettrici, uno dei quali che serve anche ad avviare il motore termico, un pacco batteria ad alta tensione, il noto 4 cilindri 2 litri turbocompresso e la trasmissione automatica TorqueFlite a 8 marce. La vernice, che si estende ai passaruota e alle calotte degli specchi, è verde oliva ‘41 opaco con paraurti in acciaio nero, verricello Warn e tubolare Jeep Performance Parts - JPP. Spiccano la capote marrone chiaro, le mezze porte JPP e gli elementi grafici personalizzati creati da Jeep Graphic Studio. All’interno troviamo una leva del cambio rétro, sedili in tessuto con inserti mimetici mentre il pavimento ha rivestimento ad alta resistenza. Anche gli inserti del quadro strumenti sono verde ‘41 opaco mentre il cruscotto ha una grafica rétro Williys, come i cerchi da 17 pollici con pneumatici da fango.

JEEP RUBICON 20° ANNIVERSARIO - Vent’anni fa Jeep presentava il veicolo di serie che prometteva le migliori prestazioni off-road di quei tempi, la Wrangler Rubicon, dal nome di un percorso off-road quasi leggendario. La Rubicon era dotata all’epoca di optional non disponibili su nessuna Jeep di serie, quali assali Dana 44, scollegamento della barra stabilizzatrice, rock rails, passaruota e pneumatici da fango maggiorati da 31 pollici. La Wrangler Rubicon è considerata ancora oggi un’icona per il marchio e il concept Rubicon 20° anniversario (nella foto qui sopra) porta avanti la tradizione nata due decenni fa proponendosi come nuovo riferimento anche grazie al motore V-8 da 6,4 litri e a esterni e interni personalizzati. La Wrangler Rubicon 392 a quattro porte modificata ha scarico attivo a doppia modalità, un cofano aggressivo, mezze porte personalizzate e Sky One-Touch Powertop, sistema di pannelli laterali rimovibili per sentirsi all'aria aperta. La finitura in vinile Granite Crystal opaco mette in risalto tanti dettagli, dai ganci da traino e badge dorati alle decalcomanie Rubicon 20° fino al compressore aria Mopar sul portellone. Abbiamo inoltre un kit di sollevamento JPP da 5 cm, cerchi antistallonamento da 17 pollici e tubolare con verricello Warn e puntale in acciaio.

BOB, INCONTRO DI DUE MONDI - Molto originale, questo concept vuole “fondere” le Jeep Wrangler e Gladiator e ossequia la tendenza a “tagliare” i lunghi cassoni dei pick-up per esaltarne le capacità in off-road. La Bob (nella foto qui sopra) si caratterizza per le… assenze! Le porte e i montanti centrali sono stati rimossi mentre l’hard top è perforato e ricoperto con una capote di tessuto che permette alla luce di entrare nell’abitacolo. Il cassone del Gladiator è stato accorciato di 30 centimetri e i paraurti personalizzati migliorano gli angoli di attacco e uscita mentre i passaruota fanno spazio agli pneumatici maggiorati. L’assetto è rialzato di 7,5 cm, le sospensioni sono personalizzate con assi Dynatrac Pro-Rock con ammortizzatori King Coils e Bypass e i robusti pneumatici da 40 pollici sono montati su cerchi antistallonamento da 20 pollici. Gli esterni hanno combinazioni di tinte lucide e opache, una vivacità che si ritrova anche all’interno, mentre il cofano in carbonio ha vistose prese d’aria. Esso racchiude l’EcoDiesel V6 da 3 litri abbinato alla trasmissione automatica a otto marce tarata per gestire cambi marcia a bassi regimi.

D-CODER AL MARASCHINO - La Jeep Gladiator D-Coder (nella foto qui sopra) ha una base nero lucido sulla quale spicca un campionario degli 35 accessori JPP e Mopar, tutti nella tinta Maraschino Red e dotati di codice QR per farli identificare rapidamente permettendo l’accesso al sito web Mopar eStore. L’anteriore ha un paraurti modulare in tre pezzi Rubicon con verricello luci off-road a LED TYRI. L’assetto è sollevato di 5 cm e ha ammortizzatori FOX, cerchi a cinque razze JPP da 17 pollici su quali calzano pneumatici BFGoodrich KM3 da 37 pollici di diametro esterno. Lo snorkel JPP protegge dall'acqua il motore Pentastar da 3,6 litri mentre lo scarico è un cat-back di Mopar a flusso libero. Il parabrezza è in cristallo Gorilla Glass ultraresistente e non mancano fari LED TYRI sui montanti anteriori. I rock rails JPP sono proprio sotto le porte tubolari JPP mentre altri proteggono la scocca dietro le ruote posteriori. A marchio Mopar le maniglie, il soft top a rete, battitacco, copripedali inox, tappetini all-weather e le guide dentro il cassone. Un originale ‘cesto’ THULE dà altro spazio per i bagagli.

JEEP BIRDCAGE, LA GABBIA - Volete la massima libertà? Il concept Jeep Wrangler 4xe Birdcage (nella foto qui sopra) è per voi! La promessa di andare ovunque deriva da un assetto rialzato di 5 cm, ammortizzatori FOX al top del settore e grintose gomme BFGoodrich KM3 da 37 pollici con nuovi passaruota specifici mentre la base meccanica è quella della Wrangler 4xe elettrica ibrida Plug-in. L’anteriore sfodera una piastra parasassi personalizzata, gangi di traino blu elettrico e robusti tubolari per l’ancoraggio del verricello. Le luci diurne DRL, regolarmente omologate, sono smontabili per avere maggiore altezza da terra e anche le luci posteriori sono protette con elementi di alluminio. Luci antisassi nel sottoscocca e rock rails personalizzati proteggono lla carrozzeria e permettono di vedere ostacoli pericolosi. Parabrezza e i tergicristalli sono stati rimossi e i sedili in pelle Tobacco Leaf e Cocoa Brown hanno cuciture Surf Blue, un colore che si trova anche in molti altri elementi interni. Il pavimento della cabina in Armorlite è resistente e facile da pulire anche grazie a tappi di scarico per il lavaggio veloce. Originale il pannello Add-A-Trunk di Mopar, che protegge gli accessori quando il tetto viene rimosso; è compatibile con ogni Wrangler. Il cesto Rhino-Rack ha una capacità di circa 200 chili ed è saldamente fissato alla gabbia di protezione mentre il tavolo ribaltabile JPP inserito nel portellone permette pic-nic in mezzo alla natura.