Tesla, la Gigafactory si fa con Panasonic

QUI ANCHE LA MODEL 3 - Gigafactory: questo è il frutto dell'accordo fra Tesla e Panasonic per realizzare una fabbrica di batterie per auto elettriche - Gigafactory, appunto - che la stessa Tesla aprirà negli Stati Uniti. Componentistica? Non proprio: piuttosto, un passaggio obbligato per diventare un produttore di auto elettriche “da grandi volumi”. O, meglio, superiori a quelli di attuali, realizzati con auto elettriche di lusso: l'obiettivo dichiarato dell'azienda di Elon Musk è quello di competere con chi realizza auto tradizionali. Per la Gigafactory passerà la Model 3, la Tesla più abbordabile (o meno proibitiva, a seconda dei punti di vista) di sempre con 35.000 dollari di listino: da noi bisogna vedere quanto costerà, ma di sicuro beneficerà della produzione in loco e su larga scala di tutti i componenti delle batterie e di processi specifici per auto elettriche.

 

A REGIME NEL 2020 - Stando all'accordo, sarà la Panasonic a occuparsi della realizzazione delle celle agli ioni di litio, e dello sviluppo e fornitura dei macchinari per la loro costruzione. Alla Tesla (nella foto la Model S) toccherà il compito di assemblare le celle e gli altri componenti necessari nei battery pack che equipaggeranno le proprie auto; i terreni e gli edifici della fabbrica saranno a carico di Tesla. Nel frattempo, come da accordo, la Tesla continuerà ad acquistare le celle agli ioni di litio dalle fabbriche giapponesi della Panasonic. La fabbrica Gigafactory dovrebbe entrare a pieno regime nel 2020, con una capacità massima di 50 GWh di battery pack all'anno e con un impiego di 6.500 persone: numeri al momento non comparabili con altri concorrenti, ma che danno l'idea di qualcosa di grande.