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Uber in Germania è fuorilegge

03 settembre 2014

La corte regionale di Francoforte ha accolto l'istanza dei tassisti. Ma la società californiana replica: “Andiamo avanti”.

Uber in Germania è fuorilegge
VERBOTEN - Divieto di usare Uber: il Tribunale di Francoforte ha stabilito che l'applicazione californiana - che permette di noleggiare un'auto con conducente e concordare la tariffa prima di partire - non può essere usata, perché l'omonima azienda che realizza l'applicazione non ha i permessi necessari previsti dalla legge tedesca. In altre parole, utilizzarla significa fare concorrenza sleale ai tassisti con licenza, applicando tariffe troppo basse e non in linea con quelle di mercato e di non pagare le tasse - in altri termini, se non è un flagello, pare che poco ci manchi.
 
SICUREZZA UBER ALLES - Da un punto di vista legale, la corte regionale ha accolto l'istanza di quattro tassisti di Taxi Deutschland, un’associazione di categoria che offre anche un app per le prenotazioni dei taxi. L'azione legale intentata contro Uber fa leva sul fatto che quest'ultima non abbia i necessari requisiti (ovviamente, è una ricostruzione di parte, e tocca al tribunale decidere in materia) per quanto riguarda la sicurezza e l’assicurazione. Secondo la legge tedesca, i taxi devono essere in possesso di una licenza commerciale rilasciata delle autorità locali.
 
NON TUTTO UGUALE - Una bella tegola per la start-up statunitense, oggi quotata poco più di 18 miliardi di dollari (tra gli investitori figurano anche Goldman Sachs e Google) e presente in 45 paesi: la settimana scorsa aveva annunciato un'espansione delle sue attività in Germania, ma ora dovrà fare i conti con i giudici tedeschi. Ovviamente, ricorrerà contro la decisione: si dia il via alle danze, quindi. Va tuttavia sottolineato in maniera netta come, in territorio tedesco, Uber operi con il servizio Black (che implica l'uso di conducenti professionisti: in Italia è richiesto il certificato di abilitazione professionale) e UberPop (qui per saperne di più), aperto ai conducenti privati. È quest'ultimo a essere vietato dall'ordinanza di Francoforte, non il primo, anche se l'accusa di frode fiscale non fa certo distinzione tra i due: è l'eventuale materia per un'ordinanza distinta. Nello stesso modo in cui da noi Uber Black è (mal) tollerato (qui per saperne di più) mentre UberPop dichiaratamente osteggiato (qui la news). Non da una persona qualsiasi, ma da Maurizio Lupi. Che, di lavoro, fa il ministro dei Trasporti.
 
LA RISPOSTA DI UBER - “La Germania”, replica Uber, “è uno dei mercati europei dove stiamo sta crescendo più rapidamente. Continueremo a operare in Germania  e ricorreremo contro la recente causa intentata da Taxi Deutschland a Francoforte. Crediamo che l'innovazione e la concorrenza portino vantaggi a tutti, utenti e driver. Non si può mettere un freno al progresso. Uber continuerà a operare in Germania offrendo anche il servizio di ridesharing UberPop. Settimana scorsa, intanto il Tribunale amministrativo di Amburgo ha cancellato il divieto contro Uber precedentemente stabilito dal ministero degli Affari economici della città. Il Tribunale ha considerato il divieto illegittimo dal punto di vista procedurale, in quanto l’autorità proibitoria non possiede la necessaria giurisdizione, nonché illegale perché non conforme al Passenger Transport Act”.
 
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Ritratto di lucios
3 settembre 2014 - 11:55
4
....chissà perchè, quando porta dei vantaggi all'utenza, si blocca sempre tutto!
Ritratto di NeroneLanzi
3 settembre 2014 - 12:30
Beh, a dire il vero è un po' il titolo ad essere fuorviante. Dovrebbe essere: "UberPop in Germania è fuorilegge". Non tutto Uber. Poi che sia condivisibile la cosa è un altro paio di maniche. L'impressione è che i taxisti in Europa, non avendo abbastanza appigli per radere al suolo Uber, per il momento stiano riuscendo a radere al suolo UberPop. Il mio dubbio è: e allora il car pooling organizzato? Secondo la stessa logica non dovremmo vietare pure quello? All'atto pratico non vi sono molte differenze con UberPop, per cui mi sembra un po' un pretesto e mi sembra vi sia del doppiopesismo a sfavore di Uber.
Ritratto di lucios
3 settembre 2014 - 16:15
4
.....se io ho la possibilità di contattare qualcuno per farmi dare un passaggio e c'è una tecnologia, anche a pagamento, che mi consente di soddisfare questa mia esigenza, perché dovrebbe esserci un soggetto esterno a regolare questa mia volontà?......allora lo stesso dovrebbe valere per qualsiasi forma di mediazione?
Ritratto di NeroneLanzi
3 settembre 2014 - 17:58
Questo è vero ma solo fino ad un certo punto. La differenza la fa un semplice fatto: l'azienda mi mette in contatto con una persona che fornisce un servizio professionale e gestisce la transazione di denaro? Se la risposta è sì, allora chi provvede a fornire il servizio deve essere abilitato. Altrimenti l'azienda sta contribuendo all'erogazione abusiva di un servizio. Questo è incontestabile. Quello che mi domandavo è: se ci teniamo ad essere così pignoli, allora come la mettiamo con i vari blabla car e servizi simili? E' vero, loro probabilmente non gestiscono la transazione. Ma rimane il fatto che quello che viene fatto passare per un contributo alle spese di viaggio, è in realtà un pagamento.
Ritratto di lucios
4 settembre 2014 - 11:07
4
.....per professionalità si intende un'attività compiuta in modo organizzato e continuativo nel tempo.....bisognerebbe far si che l'app eviti questo, come?.....mettendo un tetto al numero di viaggi che può fare il conducente, oppure un importo massimo che si può raggiungere, ecc.........o, ancora, rendere uber-pop molto più simile al funzionamento di blablacar: ossia viaggio già pianificato e non organizzato al momento.......riguardo alla transazione: se le app creano una mediazione, è giusto che chiedano un corrispettivo, è un servizio che offrono.......poi sulla modalità del compenso si può ragionare....in tal caso la società che gestisce l'app deve pagare le imposte come tutte le altre attività........
Ritratto di NeroneLanzi
3 settembre 2014 - 18:01
Sia chiaro, non lo sto dicendo perchè penso che sia necessario chiudere pure i servizi di car pooling. E' solo per sottolineare che l'accanimento contro Uber mi sembra eccessivo. E quando lo vedo in Italia, visti i nostri precedenti con i taxisti, non posso che pensare male.
Ritratto di lucios
4 settembre 2014 - 11:13
4
....rischi, assicurazione, ecc.: secondo me se uno decide di salire su un'auto per farsi dare un passaggio, anche se a pagamento, lo fa a proprio rischio e pericolo in questo caso..........al massimo, ai conducenti potrebbe essere un rca per i passeggeri per aderirvi. Basta specificarlo nelle app! Probabile che una parte aderirà, un'altra avrà delle paure e continuerà a chiamare il taxi. Però perché bloccare tutto a priori questo? Solo se l'utente ha una vera libertà di scegliere, si può dire che siamo di fronte ad un mercato concorrenziale, altrimenti è inutile parlarne.
Ritratto di MatteFonta92
3 settembre 2014 - 12:49
3
Decisione giusta, a mio parere: UberPop è un'assurdità bella e buona! Come può un qualsiasi automobilista trasformarsi in un tassista improvvisato? A parte che di fatto è come lavorare in nero, perché non si pagano le tasse sul compenso che si riceve e ovviamente non si fa la ricevuta... ma soprattutto, vi immaginate che casini possono succedere in caso d'incidente? La Uber dice che garantirà per i propri conducenti, ma dato che non esiste un contratto scritto tra la società e il tassista improvvisato, la Uber se ne può tranquillamente infischiare! E così sarà l'assicurazione del conducente a pagare, rivalendosi poi sul proprio assicurato nel caso (probabilissimo) in cui venga accertato l'esercizio abusivo della professione! È ovvio quindi che una cosa del genere non possa essere legale!!!
Ritratto di lucios
3 settembre 2014 - 14:56
4
....anche bla bla car dovrebbe essere vietato? Io non ci trovo nulla di male a decidere, per mia volontà, con chi e in che modo viaggiare, andando da un punto A ad un punto B. L'unica cosa si potrebbe fare una selezione dei maggiorenni, per il resto io penso che la libertà di movimento è un diritto naturale anche nel modo in cui si fa, basta che non limita la libertà altrui. Se c'è un problema assicurativo, basta semplicemente dirlo nelle clausole. Stop.
Ritratto di osmica
3 settembre 2014 - 16:04
A breve sara' anche vietato passeggeri nella propria vettura. Il sabato sera guidi tu e l'amico in macchina ti offre una bibita nel locale. Sei abusivo e pertanto meriti la galera...
Ritratto di lucios
3 settembre 2014 - 16:17
4
.......allora io e i miei amici siamo stati per anni evasori fiscali quando ci pagavamo a vicenda la benzina per andare all'università?........
Ritratto di lucios
3 settembre 2014 - 16:33
4
.....creare nell'app stessa un sistema che scoraggia e limita l'esercizio continuativo.......ossia, se il numero dei passaggi fatto da un privato superano una certa soglia, (km-aggio, importo, ecc), in automatico l'app può avvertire le autorità e bloccare il tutto.......
Ritratto di osmica
3 settembre 2014 - 16:41
Il fatto e' che si deve scindere chi utilizza questi strumenti (anche blablacar e altri) come fonte di lucro da chi offre un passaggio per dividere le spese. In altre parole, basta aprire il codice civile e cercare la definizione dell'imprenditore.
Ritratto di MatteFonta92
3 settembre 2014 - 16:50
3
Non so cosa sia Blablacar... ma a parte questo, non ho detto che è sbagliato dare un passaggio in auto a qualcun altro; sostengo semplicemente che UberPop sia illegale perché ha dei clamorosi "buchi" nelle sue regolamentazioni che espongono il tassista improvvisato a dei rischi enormi. E anche perché Uber fa figurare questi automobilisti come propri dipendenti, in un certo senso, cosa che ovviamente non è. Io non avrei nulla in contrario se ci fosse un'app che mettte in contatto i vari automobilisti per cercare/offrire dei passaggi, a patto che la società che produce l'app non si "intrometta" nella gestione del denaro, che deve essere un semplice scambio tra due persone libero da qualsiasi vincolo.
Ritratto di lucios
4 settembre 2014 - 09:15
4
....è un app che permette ad un soggetto che ha un'auto e che deve fare un viaggio da un punto all'altro, di offrire un passaggio (specificando luogo e ora di incontro, consistenza bagagli, e n. persone che vuole trasportare) dietro un contributo per le spese di viaggio. Chi decide di partecipare si fa i propri conti in tasca e valuta la convenienza o meno........il pagamento avviene direttamente all'incontro non tramite l'app! L'ottica è: vado da napoli a milano, chi vuol venire con me e contribuire alle spese di viaggio? Uber-pop invece ha si un funzionamento simile, ma lo scopo non è quello di creare un gruppo che con una convenienza reciproca si sposta da A a B (scelti dal conducente) ma dare la possibilità alle persone di trovare qualcuno che lo porti dal punto A al punto B scelto dal passeggero stesso, da come ho capito! L'ottica è: c'è qualcuno che mi porta da via tasso a piazza della repubblica? Il pagamento non so se avviene tramite app oppure direttamente.
Ritratto di osmica
3 settembre 2014 - 16:00
Blablacar invece?
Ritratto di MatteFonta92
3 settembre 2014 - 16:39
3
Cos'è Blablacar?
Ritratto di osmica
3 settembre 2014 - 16:43
Un'altra app (e sito) come l'UberPop.
Ritratto di Strige
4 settembre 2014 - 12:14
Il primo errore è che non si lavora in nero, tu cliente paghi uber per il servizio che poi a sua volta paga il conducente. Non ci sono soldi che girano in contanti ergo di nero non c'è proprio nulla. I conducenti che si sono prestati ricevono la fattura a norma di legge. Per quanto riguarda la ricevuta di pagamento si fa tutto online collegando una carta all'account di uber. In caso di incidente succede la medesima cosa che succede in un incidente. Se la colpa è dell'autista paga 'assicurazione dell'autista se no quella della controparte. Scusa, ma se te vai in macchina e porti tua moglie/fidanzata a casa e hai un incidente che fai? la medesima cosa funziona qui. Detto questo, prima di fare delle supposizioni, ti consiglio di leggere le informative che uber rilascia verso i clienti e verso chi vuole fare l'autista.
Ritratto di MatteFonta92
4 settembre 2014 - 17:26
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Guarda, io so per certo che a Milano, e in altre grandi città, a chi è stato "beccato" dalla polizia mentre faceva il tassista improvvisato tramite UberPop è stata sospesa la patente e sequestrata l'auto per esercizio abusivo della professione (fonte: QR), quindi secondo me questa app tanto legale non è. E il fatto che anche la Germania abbia deciso di dichiararla illegale non fa che avvalorare la mia tesi.
Ritratto di faraone
3 settembre 2014 - 21:49
Si vede che siamo in italia, infatti appena si e scoperto che questa applicazione aveva delle tariffe più basse e stata resa fuorilegge, chissà perchè............
Ritratto di phil67
4 settembre 2014 - 09:03
decisione sacrosanta, ma come si può pensare di far diventare chiunque tassista senza aver passato né l'esame del cap né l'esame di abilitazione al ruolo? E per di più guidando una macchina che non subisce i controlli annuali come invece succede per i taxi.....senza un'assicurazione professionale che costa 2/3 volte quella da privato e senza pagare le tasse in Italia? facessero così anche i tassisti anche le tariffe dei taxi scenderebbero, ma a discapito della sicurezza e delle entrate per l'erario.....strano che in questo paese tutti a parole vogliano il rispetto delle regole ma poi quando in altri paesi esse vengono fatte rispettare ci si lamenta...e poi in ultimo cerchiamo di difendere le piccole imprese italiane che pagano le tasse qui e non multinazionali che di euro qui ne lasciano ben pochi.....
Ritratto di rebatour
4 settembre 2014 - 12:11
abbiano un bell'incidente, di quelli tosti, magari con feriti, poi se la vedranno sia con le compagnie assicuratrici che li lasceranno in mutande (se va bene) e le autorità, per esercizio abusivo di NCC.