Non potrei mai dimenticare quel suono squillante all’avviamento che mi ha accompagnato per cosi tanti anni della mia vita, che si trasforma in un roco borbottio una volta compiuto mezzo giro di chiave (sempre SE si avviava…). Dunque, percorrere a folle una discesa in retromarcia può essere considerata come guida? Direi di no, visto che oltretutto ero piccolo (circa 5-6 anni, però me lo ricordo bene!), ma ho sempre osservato con attenzione i miei genitori e spesso, mio padre mi raccontava le sue impressioni. Secondo la Fiat con 30cv, scattava da 0 a 100km/h in soli 36’’ (altro che Ferrari) per raggiungere i 116km/h di punta massima, quindi meglio non cercare la sportività… In compenso piccola e leggera nelle strette viuzze non conosce ostacoli, idem in campagna, dove già un’utilitaria attuale è a disagio, tutto merito della larghezza, che non si potrebbe nemmeno definire tale (1,46 mt). Lo sterzo a due razze, non era servoassistito, ma in parcheggio nemmeno mia madre faceva fatica, mentre in velocità richiedeva parecchie correzioni. Il cambio ha solo 4 rapporti e per inserire la “retro” bisognava premere in basso la leva quando questa era in folle e spingere in basso a destra, non c’era il “disegnino” delle marce; detto questo la corsa della leva era corta come lo stretto di Messina e da usare senza fretta, poiché poco precisa negli inserimenti. I comandi di frizione, freno e acceleratore erano abbastanza morbidi, specie l’ultimo. Ogni imperfezione dell’asfalto era un attentato ai lombi (e ce ne sono tante sulle nostre strade), in accelerazione il rumore da frullatore era quasi accattivante e la sua presenza riusciva persino a divertirmi, ma i decibel che entravano nell’abitacolo erano davvero troppi e a questi si sommano suoni di scricchiolii e di ferraglia varia. E dire che mio padre la usava anche per qualche viaggio fino a una decina d’anni fa… Da passeggero l’auto mi è sempre parsa poco a suo agio quando si forzava il ritmo (si fa per dire), modesta pure la decelerazione quando si pestava il freno. I consumi sono sempre stati altini, negli ultimi anni si aggiravano ai livelli di una Porsche, cioè circa 8-9km/l su stradine di paese e di campagna (anche sterrate), mentre a “tutta birra” si raggiungevano i 90km/h indicati dalla lancetta “ballerina” del tachimetro (che in retromarcia andava al contrario).