Opel Agila 1.0

serie 2 (B) in produzione dal 2009 al 2015

Pubblicato il 4 gennaio 2017

Listino prezzi Opel Agila non disponibile

Ritratto di piccolo chimico
alVolante di una
Opel Agila 1.0
Opel Agila
Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
4
Cruscotto
3
Visibilità
4
Confort
3
Motore
3
Ripresa
2
Cambio
5
Frenata
4
Sterzo
4
Tenuta strada
4
Media:
3.6666666666667
Perché l'ho comprata o provata
Nel marzo del 2009, appena conseguita la patente, in famiglia vi era bisogna di una terza macchina per quelli che sarebbero stati tutti i miei spostamenti quotidiani. La macchina è stata comprata nuova, con il motore a benzina poiché pensavamo che le mie esigenze sarebbero state abbastanza “contenute”. 65 cv sono sempre risultati sufficienti per muovere questa vettura in maniera dignitosa, ma un motore diesel vista la percorrenza annua sarebbe stato più indicato, purtroppo la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno. I km percorsi? Fino a questo momento, 138000; ma da 4 anni a questa parte faccio 100 km al giorno per recarmi al lavoro. Non ho mai pensato di fare un impianto a gpl perché sarebbe stato appetibile con un chilometraggio della macchina abbastanza basso, durante i 3 anni di università la macchina ha percorso 35000 km, ma dovevo mettere via dei soldi per la convivenza e non avevo voglia di spendere 1000/1500 €; ora che potrei mettere un impianto serio la macchina mostra segni di fragilità e propendo verso la sostituzione piuttosto che per fare lavori seri, visto che ormai costerebbero come il valore della macchina.
Gli interni
Al di là della simpatica linea esterna, peraltro ancora piuttosto piacevole, gli interni sono la cosa per la quale ho scelto questa macchina. Pensate che ho scelto il colore esterno in base a quello degli interni (mi sarebbe piaciuta nera, ma mai avrei potuto sopportare una vettura con gli interni arancioni). Ebbene, credo di non essere ancora salito in un’utilitaria così comoda: davanti si ha un sacco di spazio per la testa, dietro quello per le gambe ovviamente è quello che è, ma l’aria non manca mai: finestrini piuttosto ampi, sedile dove anche in 3 si possono fare brevi viaggi, non manca certo l’aria sulla testa e anche quello per i piedi non manca mai: i sedili anteriori restano sempre piuttosto alti rispetto al piano del pavimento, quasi troppo. La qualità dei materiali è quella di una macchinina da meno di 12000€: le plastiche sono piuttosto dure, ma non sgradevoli, gli assemblaggi della plancia abbastanza curati (non si avvertono scricchiolii da lì) e i sedili hanno un tessuto robusto anche se non pregiato. Dopo 140000 km, comunque, il sedile del guidatore sembra ancora nuovo (non ha nessun tipo di cedimento). Minor cura è stata data ai pannelli delle porte: almeno in quelli anteriori, sarebbe stato lecito trovare una striscia di tessuto, invece vi è solo plastica rigida; inoltre dalla porta non mancano gli scricchiolii anche se la strada non è dissestata. I sedili, oltre che essere piuttosto resistenti, hanno anche una buona quantità di regolazioni: è presente quella in altezza sia per il guidatore sia per il passeggero (anche se comunque, come detto in precedenza, rimangono sempre alti; ma ne parlerò sul capitolo della guida). Buona l’ergonomia dei comandi: a parte la regolazione del fascio luminoso dei fari, nascosto dal volante e non illuminato, tutto è al posto giusto. Mancano alcune mini lampadine: i comandi al volante hanno alcun tipo di illuminazione (però sono solo 4, facile impararli a memoria), mentre dei comandi sul poggia braccia del guidatore, solo quello dell’alzavetro lato guida ha una piccola luce per trovarlo al buio. Bagagliaio estremamente piccolo, ma la moquette è abbastanza spessa e i lati rivestiti in plastica abbastanza solidi. Ci sono delle cose che non ho mai capito e non mi sono mai spiegato di questa macchina: la chiave (tra l’altro, non dotata di serramanico ma ancora fissa come nei primi anni 2000) con un singolo tocco del comando di apertura apre solo la porta del guidatore; è necessario quindi premere sempre due volte il pulsante di apertura affinchè si aprano tutte le porte (ovviamente si chiudono tutte con una singola pressione sul tasto di chiusura). Vi è una plafoniera che illumina la parte anteriore della vettura e una luce sul bagagliaio, perché in Opel/Suzuki non hanno mai pensato a metterne una centrale o, perlomeno, di spostare quella per i sedili anteriori a centro macchina? Inoltre poi vi è un vano aperto davanti al passeggero… Perché non metterci un cassettino e chiuderlo? Manca poi anche un rivestimento antiscivolo, rendendolo di fatto un vano completamente inutile, ma tant’è, per il resto la macchina negli interni non ha nulla che non vada (il volante non mostra ancora 140000 km, e non è mai stato rivestito; anche se d’estate ho l’accortezza di coprire il parabrezza con il panello riflettente).
Alla guida
1.0 aspirato su una carrozzeria da monovolume tutt’altro che aerodinamica. Ci si aspettano miracoli? Certamente no. L’ambito nel quale si dovrebbe muovere meglio questa Agila è quello cittadino, ma il motore nelle ripartenze da fermo è un po’ pigro, il meglio di sé lo da nelle strade a scorrimento veloce (a 70/80 km orari in quinta viaggia tra quasi 2000 e quasi 2500 giri, e non si sentono fruscii), ma penso sia più precisa una analisi specifica: Città. Visibilità ottima davanti e dietro, lateralmente pecca un po’: i montanti sono piuttosto spessi e quello di ¾ posteriore oscura quasi tutta la visuale, costringendo a guardare gli enormi specchietti, che spesso corrono in aiuto. Ottimo il lavoro degli specchietti: sono letteralmente sovradimensionati e non sembrano mai soffrire di angoli ciechi, facile fare parcheggi al millimetro. Inoltre la parte posteriore è estremamente verticale, non rendendo necessari i sensori di parcheggio. La sera, poi, con la doppia luce di retromarcia, è facile fare le manovre alla stessa maniera di quando c’è luce. Sterzo senza infamia e senza lode, ne ho trovati di più morbidi ma anche di più duri, ma il raggio di sterzata è troppo elevato per una utilitaria da tre metri e mezzo. Frizione che si è indurita estremamente in questo ultimo periodo (è ancora quella originale), con la corsa che si è abbreviata – la primissima parte della corsa è letteralmente a vuoto – ma con un cambio non troppo morbido e molto preciso. Consumi nell’ordine dei 12/13 km/l, ma io potrei avere una guida più accorta. Misto. Le sospensioni naturalmente sono morbide, ma l’auto ha sempre avuto gomme buone (mai tenute più di 3 anni, 60000 km in sostanza, e sempre 4 stagioni) e non ho mai avvertito difficoltà nel gestirla nemmeno sul bagnato. Manca un po’ di spunto se non si tirano le marce, ma in questa maniera i consumi salgono (l’auto risente molto dello stile di guida), anche se alzando il volume della radio il motore non è mai troppo fastidioso. Lo sterzo è un po’ “artificiale”, ma la consistenza è quella giusta; abbastanza pesante per rendere sicura ogni manovra, ma non troppo per non renderla difficoltosa. La frizione dura non è un difetto, perché è rimasta comunque ben modulabile, e il cambio sono sicuro non sfigurerebbe in auto ben più blasonate: corsa breve, innesti precisi e la marcia si sente molto bene quando entra con un bel “toc”, penso che sia lo stesso della swift, altrimenti non mi spiego come una piccola monovolume possa avere questo cambio. I consumi dipendono dallo stile di guida, si possono fare 11 con frequenti accelerate “inutili” come tranquillamente i 17/18 con un litro con andatura tranquilla e costante. Autostrada: questa vettura percorre un’ottantina di km al giorno in autostrada, e l’unica cosa “malvagia” è il motore troppo piccolo. A 130 orari si è a 4000 giri, a 110 sui 3500; il rumore proveniente dal motore si avverte distintamente se non si alza il volume dello stereo. Non dico certo che manca una sesta, perché è impensabile frazionare ancora maggiormente le marce di un 1.0 tre cilindri aspirato. Lo sterzo invece è piuttosto preciso (qualche riallineamento è necessario, ma mai cose trascendentali) e i curvoni autostradali si effettuano in tutta sicurezza. Il sedile è piuttosto comodo, ma forse manca un appoggio specifico per il piede sinistro. Gli specchietti, seppur molto grandi, non sono causa di fruscii e consentono di viaggiare in tutta sicurezza. Lo specchietto centrale invece è secondo me mal studiato: il vetro non è abbastanza curvo da coprire tutta l’ampiezza del lunotto, costringendo il guidatore a compromessi di visibilità (inoltre si sta come “scollando”: la parte più esterna ha una specie di condensa color colla abbastanza evidente, ma non tale da cambiare il campo di visibilità). I freni, come nelle altre situazioni anche se non l’ho detto, sono estremamente puntuali: gli spazi di frenata sono tutt’altro che elevati, forse solo il feeling con il pedale non è istantaneo, la corsa del freno è sempre stata un po’ più lunga del normale e per avere una buona frenata bisogna far scendere bene il piede, pur tuttavia non esercitando mai pressioni granché elevate. Veniamo ai difetti costruttivi e ai problemi sorti negli anni: il difetto principale è quello del sedile del guidatore un po’ troppo alto rispetto alla macchina. Mi spiego meglio: il volante non è all’altezza della bocca nei guidatori che superano il metro e 75 (io sono 10 cm in più), liberando sì il campo di visibilità, ma anche rendendo meno comodi i lunghi viaggi. Il contagiri poi non è visibile nella sua interezza poiché la cornice ne oscura una parte (si vede il 2 e il 3, ma non il cerchio completo, bisogna andare un po’ a occhio per capire i 2500 rpm). Per quanto riguarda i problemi sorti negli anni: la catena ora come ora a freddo è estremamente rumorosa (non ancora a caldo, quindi per un pezzo viaggio senza metterci le mani), e anche i silent block delle sospensioni anteriori sono arrivati: la macchina supera le buche senza difficoltà, ma dalla parte anteriore proviene un rumore sordo che mi ricorda quelli che sentivo nella 147 di un mio amico con lo stesso problema. La frizione è diventata dura e con una prima parte a vuoto, nonostante non slitti mai e non ci sia mai difficoltà di ingranare le marce (nemmeno la retromarcia a freddo, a parte rare volte che si contano sulle dita di una mano).
La comprerei o ricomprerei?
Mi piace ancora il suono con cui si chiude la porta, dà l’idea di macchina solida. Purtroppo troppo solida non lo è, soprattutto per quanto riguarda la catena (e vi assicuro che, a parte adesso che il tagliando lo farò dopo 30000 km, gli altri sono sempre stati fatti tra i 20 e i 25); inoltre dalle porte anteriori vi sono vari scricchiolii (soprattutto con i finestrini aperti, perché non sono più fissi in posizione e quindi “ballano” sulla loro sede), che per esempio la plancia non ha mai fatto. Comunque nulla di trascendentale e nulla più e nulla meno dei rumori molesti che ci sono in altre macchine di tante altre marche. Esteticamente e a livello di solidità interna la ricomprerei sicuramente. È tutt’ora l’utilitaria più comoda che abbia provato (meglio di lei finora ho visto solo la nuova Hyundai i10) e non mostra i segni dei km - del tempo no, perché ha 7 anni e non le concedo una decadenza così precoce. Sono intenzionato a cambiarla perché la catena è un lavoro piuttosto importante e costoso, la frizione e le sospensioni certo non sono gratis e la macchina ormai vale quello che vale. Inoltre io faccio veramente tanta strada ogni giorno e qualche volta anche nel week end (anche se nel week end preferiamo usare la 206 1.4 hdi della mia ragazza, che comunque è del 2004 ed ha 160000 km; non certamente giovane). La mia scelta sarebbe una ix35 1.7 crdi di 2/3 anni con massimo 50/60000 km visto il mio budget di massimo 17/18000 euro; magari di colore bianco. Ora ne ho viste un paio, il tempo di fare qualche altro viaggio e saranno gli ultimi giorni con la mia prima e un tempo amata macchinina. ps(4/01/17): durante le ferie si è accesa la spia del motore. Il difetto riguarda la valvola EGR. Nota curiosa al fatto che mi ha causato un mezzo mancamento fin che stavo facendo dei tornanti, la spia si accende e si spegne da sola, la valvola semplicemente si "incanta". Ergo: può restare così, con la spia accesa ogni tanto, che tanto il motore rende uguale. Di Volkswagen inquinanti ne girano ancora tante, no? La Agila non sarà causa del buco nell'ozono :) p.s.2: la foto non è della mia macchina, ma è assolutamente uguale, cioè grigia con i copricherchi da 15".
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Ritratto di tody
9 febbraio 2017 - 18:39
2
C'è qualcosa che non torna: dal tuo profilo vedo che nella prima prova che hai scritto dici di possedere BMW dal 1992 e qui dici che nel 2009 hai conseguito la patente? Forse quello che ha scritto la prova della Serie 5 è tuo padre?
Ritratto di piccolo chimico
21 febbraio 2017 - 17:42
Sì mi sembrava fosse evidente
Ritratto di panda07
20 febbraio 2017 - 22:17
1
sempre pensato che fosse la brutta copia della panda 2° serie, specialmente nella linea degli interni, fatto sta che non mi è mai piaciuta e il 1.0 3 cilindri opel è un "cesso" di motore, Io ne ho 2 Pande del 2007 con 10 anni e con 47000 e circa 120000km 1.2 benzina 60cv, tralasciando ammortizzatori anteriori, braccetti sostituiti per cause esterne all'usura, distribuzione (solo cinghia) e frizione fatta a 111.000km è sempre andata con tagliandi ogni massimo 10.000km e benzina, con consumi umani tra i 14 e i 15km/l per Roma e con prestazioni decenti, motore sempre pronto già dai bassi regimi e che allunga senza problemi fino ai 5000, con una punta massima di 165km/h, dentro oltre una molla del sedile passeggero che sulle buche ogni tanto fa rumore dentro non ha l'aria di essere vissuta. Comunque buona prova molto dettagliata.
Ritratto di piccolo chimico
21 febbraio 2017 - 17:51
Diciamo che io ritengo la panda un vero e proprio cesso di macchina... Le Fiat mi hanno sempre dato idea di macchine mal fatte. Se pensi che tu a 110 hai rifatto ammortizzatori e frizione, mentre a 140 io ho ancora quelli orginali si vede la differenza di costruzione. Il 1.0 opel è effettivamente più seduto ai bassi di quello della panda (1.2 69 (mi pare) cv che ha un mio amico, della serie uguale alle tue), ma per esempio il motore 1.0 opel arriva senza patemi a 7000 giri, probabilmente un range così elevato non può materialmente esprimere la potenza massima a pochi giri). La Panda, poi, è studiata male: nonostante la stessa impostazione del posto di guida, tra porta e pannello del cambio vi è molto meno spazio, direi 20 cm buoni e i pedali sono estremamente ravvicinati tra loro (la panda va guidata "in punta di piedi")... La Agila effettivamente è più larga, ma la Panda è veramente poco spaziosa rispetto alla mia. E ti assicuro che parlo per esperienza, non per partito preso Poi ovviamente la panda ha un baule più grande, ma per esempio lo schienale non sempre è frazionato e non è nemmeno rivestito di moquette nella parte dietro La agila non ha nemmeno una lamiera a vista, anche se comunque è fatta di plastica e nulla di più Al tempo, la agila era una delle più valide segmento A, e infatti in giro se ne vedono abbastanza, probabilmente girano più 1.2 che 1.0, il 1.0 sono d'accordo sia un motore piccolo, anche se appunto la panda con una cavalleria simile ha delle prestazioni migliori; però c'è anche da dire che il 1.0 tre cilindri opel mi pare sia uno dei primi piccoli benzina con quel frazionamento
Ritratto di panda07
21 febbraio 2017 - 18:55
1
Beh io rimango nella convinzione che l Agila rimanga inferiore, dopo 120000km percorsi in città, più precisamente nella periferia di Roma dove asfalto sano è un miraggio, penso sia normale aver cambiato gli ammortizzatori, comunque il 1.2 tira tranquillamente fino a 6500-6700 giri ma ha poco senso visto che il 60cv li da a 5000 giri e comunque l Agila è talmente fatta bene che a 140000km la devi cambiare perché si sta smontando, io dopo 120000km e 10 anni non ho i finestrini che ballano nella loro sede, rumori strani dal motore o scricchiolii di vario genere oltre la molla del sedile e la panda di lamiera a vista non ha proprio niente, oltre le cornici dei finestrini come ogni altra auto. Il 1.0 opel l ho provato sempre sull Agila e non c è comunque paragone, solo sui consumi va molto meglio, ma l altro lato della medaglia è che alla prima salita scendi e spingi, anche in discesa il discorso non cambia. Saluti :)
Ritratto di piccolo chimico
22 febbraio 2017 - 00:51
Piano piano, io non ho mai detto che cada a pezzi; semplicemente che per metterla a posto, forse anche alla luce di 140000 km di soli tagliandi, non valga troppo la pena di sistemarla per farla tornare a posto. Probabilmente sui vetri mi sono spiegato male: da chiusi non fanno rumore, da aperti si. Ovviamente non è normale, ma è un problema che ho visto appartenere ad abbastanza agila sui vari forum. Non è che ballino di cm eh, ma quei pochi millimetri che sulle buche, anche leggere, causano un fastidio più acustico che altro (è poi qui c'è da contare anche quanto si viaggi con o finestrini aperti soprattutto sulle buche: a padova non ci sono certo strade idilliache e io una sigaretta tendo spesso a accendee la quando le strade non sono troppo a scorrimento veloce) La catena invece non trovo il problema, ma adesso le farò un tagliando con un olio di qualità maggiore dei soliti per vedere se il problema si elimina, anche in virtù della calura in arrivo, soprattutto se penso che il problema si sia già molto attenuato rispetto al gelido inverno). In fin dei conti da libretto c'è scritto che dura almeno 150000 km, però sono comunque pochi per un componente che da cambiare é così costoso. Gli ammortizzatori sono quelli originali, non si può avere botte piena e moglie ubriaca e prima o dopo vanno cambiati Detto questo sto pensando di tenerla così com'é (ammortizzatori e catena) e tirare avanti ancora un po', alla fine un usato è sempre un usato e io vorrei una macchina nuova, magari a metano piuttosto che diesel, e infatti aspetto. La agila non cade assolutamente a pezzi, se ne vendono anche a 4000 e più euro in condizioni normali, se metti a posto distribuzione e ammortizzatori, credo che a una concessionaria non costino in più di 700 euro, tenendo conto che me ne daranno 2000 (non l'ho mai fatta valutare, sia ben chiaro) avrebbero una macchina vendibilissima a qualche neopatentato per almeno 4500 euro. Detto questo, ognuno ha le proprie idee, certamente sento più gente che, a merito, non apprezza le fiat piuttosto che altri marchi :)
Ritratto di cris25
22 febbraio 2017 - 12:48
1
Prova ben fatta e auto gradevole. Concordo con Panda07 quando dice che la Panda era ed è tutt'ora superiore all'Agila, non tanto per la qualità (che magari sulla Opel è anche migliore) ma per lo spazio a bordo e la comodità offerta dall'italiana. Premetto che io sono un grande estimatore di Opel (personalmente posseggo una Corsa C del 2005) però mio padre ha una Panda 1.1 Active del 2010 e fidati che quest'ultima è davvero valida, certo il 1.2 è ben altra cosa, però come posizione di guida, comodità di marcia e silenziosità credo sia quasi impossibile fare meglio. Detto questo, la prova è davvero ben fatta, saluti...
Ritratto di piccolo chimico
22 febbraio 2017 - 13:37
Silenziosa si, la agila é piuttosto rumorosa rispetto alla panda, ma sullo spazio a bordo non posso assolutamente darti ragione: alla guida della panda ti senti in una trappola, hai il parabrezza vicino, il pomello del cambio annulla qualsiasi movimento e la pedaliera è estremamente ravvicinata. Ti consiglio di salire su una agila b per ricrederti riguardo lo spazio a bordo, che sulla agila é molto. É comunque 10 cm più lunga e almeno 15 più larga di una panda, che non sono pochi. Poi che il motore della panda abbia più sprint nessuno lo mette in dubbio, anche se comunque non è certamente un fulmine di guerra e in certe condizioni fa fatica tanto quanto la agila, ma una macchina deve durare nel tempo, e le fiat non mi danno certo quell'impressione. Un conto è fare compromessi, un conto è dire "dopo 10 anni, ho una macchina che se la lavo sembra quasi nuova", e su una fiat non l'ho mai visto
Ritratto di bluspazioprofondo
17 marzo 2017 - 19:37
Riguardo la diatriba "qualità Panda" vs "qualità Opel", tutto dipende da come si tengono le auto: e di Panda e Agila cesse ne ho viste tanto quanto Panda e Agila messe benissimo. Non dimentichiamoci che poi è un tipo di vetture che va spesso in mano a persone che le riducono ai minimi termini. Saluti.
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