Venerdì 13 dicembre 2013 alle 15 circa raggiungiamo la concessionaria. La vedo ed è amore a prima vista. Oddio, non che una Golf diesel bianca e base sia quanto di più emozionante al mondo ci sia ma quando ho visto, per la prima volta nella mia vita, la mia prima auto mi è salita una commozione indescrivibile che solo voi appassionati come me potete capire.
Entro con mio papà a sbrigare le faccende che riguardano la consegna e quando esco salgo sulla mia prima macchina, per la prima volta. Dalla chiave noto che l'auto è stata assemblata a settembre 2013. Con un sorriso da ebete infilo una delle due chiavi che il produttore ci ha dato nel quadro e la giro. Si accendono il quadro e le spie ma il 4 cilindri non da cenni di vita. Ah giusto! Se non schiaccio la frizione, non si accende! Allora abbasso il pedale e con mezzo giro la accendo. Leggo 11 kilometri sul contakilometri e mi riprometto di triplicare o quadruplicare quel numero! Finito il momento di estasi, riprendo il controllo della situazione e mi guardo intorno. Nero, nero e un tocco di grigio smorto smorto. Noto anche una chiazza bianca sulla cover dell'airbag passeggero. Premendo la plastica grigia della console noto che scricchiola (per fortuna in movimento non c'è neanche l'ombra di fastidiosi scricchiolii.) Riguardo verso il gruppo tachimetro e contagiri e guardo il volante. Il volante (multifunzione in pelle) ha una forma bellissima, leggermente tagliato nella parte inferiore. Ci sono tasti sia sulla razza destra che sulla sinistra e c'è un inserto nero lucido tanto bello quanto sporchevole, ovviamente regolabile sia in profondità che in altezza. Alla sinistra del volante, come su tutte le tedesche, c'è il gruppo devioluci che concentra: lo spegnimento (che comprende però l'accensione automatica dei fari diurni), le posizioni, gli anabbaglianti, e i fari fendinebbia (sia posteriori che anteriori, questi ultimi con funzione cornering.) Sotto c'è un cassettino (penso adibito a contenitore del telecomando del garage) che non è né rivestito né fermato ma che prevede una fessura per riporre una scheda SD. Ritornando a guardare in alto si nota il tachimetro con fondo a scala a 260 km/h (velocità che questa Golf raggiungerà probabilmente solo nell'eventualità in cui sarà lanciata giù dall'ultimo piano del Burj Khalifa), l'indicatore della temperatura dell'acqua, del carburante e il contagiri. In mezzo c'è il display del computer di bordo, completo di tutto. Ora, temperatura esterna, indicatore di cambiata. Dati veicolo (Consumo medio e attuale, tachimetro digitale, velocità media, autonomia e cose di questo genere). Telefono (Registri chiamate, chiamate perse ed effettuate). Media, Radio e Informazioni veicolo. Sulle versioni più ricche è disponibile anche a colori che è davvero bello. Girandosi verso la plancia, si nota che il tutto è rivolto verso il guidatore. Qui l'ergonomia regna sovrana e tutte le plastiche sono morbide e piacevoli anche alla vista. Il tasto dell'hazard si trova sopra la spia di disattivazione dell'airbag passeggero tra le due bocchette centrali ed è facilissimo da raggiungere. Sotto c'è la radio touchscreen Composition Media, parte integrante dell'allestimento Tech&Sound. Meglio di quest'impianto, c'è solo il Discover Pro che ha schermo da 8 pollici e funzione di navigatore, quello sulla Tech&Sound non è completo di navigatore ed è da 5,6 pollici ma per il resto ha tutto e di più. Schermo capacitivo, più sensibile quasi dello schermo di iPhone 5S e Samsung Galaxy S5; sensore di prossimità che capta il dito prima che raggiunga lo schermo, il quale nel frattempo mostra altre opzioni. Sulle Comfortline ed Highline si può anche avere il navigatore con questo impianto (Discover Media). Radio: Memorizzabili fino a 15 stazioni, segnale sempre più che ottimo anche se non c è il DAB; si possono perfino scaricare i loghi delle stazioni emittenti e ha una funzione comodissima che, in alcune radio come RTL 102.5 o RDS capta e mostra il nome della canzone ed il rispettivo artista. C'è l'elenco delle emitetti e ovviamente anche la funzione AM. Media: Le sorgenti disponibili sono una scheda SD, un Cd, presa USB e AUX e streaming Bluetooth dal cellulare o da iPod. Telefono: connessione automatica ai dispositivi salvati e possibilità di aggiungere 4 preferiti nella schermata principale; è solamente un po' lenta la prima connessione tra Bluetooth e impianto. Comunque tutto quanto più che buono anche qua. Il suono dalle casse è di buona qualità e premendo il tasto Sound ci sono tutte le regolazioni del caso. La cosa più importante è che quando si telefona ci sentano bene gli altri e sentiamo bene noi e questo succede senza problemi. Se si preme il tasto Setup, ci sono tutti i settaggi possibili e immaginabili; si possono perfino scegliere le unità di misura. Se invece si preme il pulsante Car ci sono i Dati dalla partenza, che comprendono velocità media e consumi, in pratica le stesse cose del computer di bordo, i Dati di lungo periodo e quelli dall'ultimo rifornimento di carburante. Con sorpresa ho perfino scoperto che c'è il sensore di pressione dei pneumatici che tra l 'altro funziona: 2 mesi fa ha segnalato una pressione bassa di una gomma e il giorno successivo, la gomma incriminata era a terra. Poi c'è il tasto MUTE che azzera il volume della radio senza obbligatoriamente spegnerla.
Sotto la radio c'è il clima, in questo caso manuale. Anche il clima è indubbiamente quello di una tedesca. Se si mette al massimo del freddo e con la ventola sulla sesta velocità, ovunque l'aria sia orientata, ci sono i pinguini e se invece si spegne l'aria condizionata e si aziona al massimo il riscaldamento si comincia in poco tempo a grondare di sudore. Ci sono tre rotelle, rivestite di gomma e piacevoli da impugnare ma che hanno un po' troppo gioco e non hanno step di inserimento precisi. Quella a sinistra regola la temperatura, quella centrale la ventola (da velocità 1 a velocità 6) e quella di destra i flussi. Una cosa molto gradevole: Il ricircolo ha un filtro, quindi se anche è aperto la puzza di smog non entra. Certo, se si ha davanti un bus ultra ventennale come quelli che sono tanto popolari nella mia città, un po' di puzza entra ma la reputo una cosa davvero intelligente anche perché io abito nell'inquinatissima pianura padana e questa funzione può solo aiutare. Quindi il clima è complessivamente molto buono (certo, un automatico sarebbe stato meglio) ma alcuni aspetti sono incomprensibili. Se si posiziona la ventola sulla velocità 1 e l'aria condizionata è accesa, la portata d'aria è troppa e, a radio spenta e se si è in silenzio, si sente pure il fastidioso ronzio che caratterizza la ventola. Ovviamente maggiormente si sale con la potenza, peggio è. Un'altra cosa che non capisco è questa: noi teniamo sempre il flusso orientato sul vetro, oppure (raramente) sul vetro e sui piedi. Già a ventola impostata su 1 ma maggiormente su 3, a flusso orientato solo sul vetro, l'aria esce anche dalle bocchette centrali. Avere l'aria condizionata addosso, per me, non è il massimo e poi non capisco il senso. Forse per prevenire maggiormente l'appannamento dei vetri anteriori laterali.....bah. Le bocchette sono presenti anche per i sedili posteriori.
Sotto al clima c'è uno sportellino che nasconde un portaoggetti molto profondo e pure gommato dove c'è l'attacco della presa USB e AUX. La leva del cambio è corta, il pomello e la cuffia sono in pelle, è contornata da tasti, prevalentemente vuoti (Disattivazione ESP, Park Assist e Driving Selection Mode) in quanto accessori non presenti. I due che ci sono servono per spegnere lo Start And Stop e per disattivare i sensori di parcheggio Park Pilot, cioè sia anteriori che posteriori.
Nel tunnel c'è il tasto del freno a mano elettrico (con funzione AUTO HOLD che ancora non ho capito a cosa cavolo serva), l'accendisigari, due porta bibite (uno occupato dal posacenere, estraibile ovviamente) e uno scompartimento gommato che è pure richiudibile. Poi c'è il bracciolo, altro accessorio caratteristico dell'allestimento Tech&Sound che è molto comodo e registrabile in molte altezze. Sotto al bracciolo vero e proprio c'è un profondo scompartimento che può contenere un po' di tutto, è rivestito, pero non è illuminato né climatizzato. I pannelli porta sono di plastica morbida anteriormente e di plastica dura posteriormente ma hanno tutte le tasche rivestite di moquette di ottima fattura, la stessa che riveste il cassettino sotto l'airbag lato passeggero con apertura smorzata, molto capiente, illuminato, con serratura e pure climatizzato. Le portiere sono pesanti da chiudere, si aprono quasi a 90 gradi (quelle anteriori) e chiudendole fanno un suono sordo. Il suono che maggiormente rappresenta la qualità della Golf. Le guarnizioni della portiera sono complete e ben fissate e hanno anche il labbro floccato (tipo di velluto) che migliora l'insonorizzazione non di poco. Tutti i quattro vetri sono logicamente elettrici e sono automatici tutti sia in discesa che in salita; hanno anche la fermata d'emergenza se incontrano un ostacolo mentre salgono. Gli specchietti sono elettrici e riscaldabili ma non ripiegabili elettricamente (sarebbe comodo perché sono duri da chiudere e si chiudono un po' all'insù). Le frecce a led sono ottimamente integrate e hanno anche un led all' interno dello specchietto per non dimenticarle attivate. Vicino al joystick degli specchietti ci sono i due lucchetti aperto-chiuso per l'attivazione e la disattivazione delle sicure che altrimenti si azionano automaticamente sopra i 20km/h. Alzando lo sguardo si nota il cielo (in tessuto grigio quarzo di ottima fattura e cedevole al tatto) e si notano le maniglie d'appiglio che sono quattro, anche per il conducente. Quando rilasciate si fermano molto dolcemente senza urtare sonoramente il cielo che comunque essendo morbido assorbirebbe l'impatto se vogliamo fare i pignoli. Le due alette parasole hanno lo specchietto richiudibile e quella lato guida ha il portacarte ma nessuna delle due ha la luce di cortesia. Ovviamente lo specchietto non è schermabile automaticamente, come neanche i due esterni. La plafoniera è completa di luci e microfoni del telefono ma non ha il portaocchiali; in realtà c'è la predisposizione ma è un pezzo unico non apribile, sempre grigio chiaro come il cielo. Per le lampadine ci sono quattro tasti: uno per l'accensione simultanea di tutte e quattro, uno per l'accensione e il seguente spegnimento una volta aperta la portiera, uno per accendere le due luci posteriori (molto comode) e uno per accendere la lampadina che illumina lo spazio del passeggero. Queste lampadine, pur non essendo a led, fanno una luce bianca molto potente e dietro sono azionabili separatamente. La retroilluminazione dell'abitacolo è bianca e si può scegliere l'intensità della luce in uno dei tanti menù sempre premendo il tasto Setup. Di notte, sul finestrino del driver si proietta un po' la luce dei comandi degli alzavetro e per alcuni questo può essere fastidioso.
La Golf 7 è più bassa della Golf 6, qualcosa come 7 centimetri mi sembra, e si sente. Quando si sale bisogna stare attenti a non sbattere la testa sui montanti. Oddio, non è faticoso come salire su una Giulietta, ma lo dico perché ormai ero abituato sulla seconda auto di famiglia che è una monovolume piuttosto alta e quindi facilmente accessibile. Anche la posizione di guida è abbastanza bassa ma è molto comoda. I pedali soprattutto, sono perfettamente distanziati e alla stessa altezza; in più c'è anche un vero poggiapiede alla sinistra della frizione, rivestito della stessa gomma dei pedali.
Ci sente quindi un pelo in basso (ripeto, ero abituato principalmente a monovolume con seduta da camion) ma si sta comodi. Si vede il cofano ma gli ingombri anteriori non si percepiscono bene, va decisamente meglio dietro. Ora passiamo ai sedili. I sedili non sono proprio bellissimi, sono in tessuto nero esteriormente e al centro in tessuto grigio a pallini, più o meno. Sono poco profilati, duri e leggermente infossati. Diciamocelo, anche un po' scomodi. Ma vi ricordo che la Tech&Sound è basata sull'allestimento base di gamma Trendline che ha i sedili che ha. Già la Comfortline ha sedili 100 volte più comodi, imbottiti, e pure più profilati. Nella mia, negli schienali dietro, non ci sono le tasche ma un pacchiano rivestimento di pelle nera palesemente finta (ecopelle). Sono pure relativamente poco intuitivi da azionare, non hanno la maniglia sotto al cuscino per spostarli avanti o indietro ma hanno un gancio di plastica da sollevare. La rotella per lo schienale è scomoda sia da raggiungere che azionare e solo il sedile del conducente è regolabile in altezza. Un lato positivo c'è: vanno molto ma molto indietro e molto in avanti; io sono quasi un metro e novanta e se lo sposto tutto indietro non arrivo ai pedali. I poggiatesta invece son molto comodi da azionare.
Sedendosi dietro si sta bene. Anche con il sedile anteriore registrato tutto indietro si ha un bel po' di spazio per le ginocchia e le gambe, i più alti come me hanno spazio sufficiente anche per la testa e pure le persone con le spalle larghe stanno comode. Tre persone di stazza normale ci stanno senza troppe fatiche. Essendo la base non ha il bracciolo, né la botola degli sci, però ha gli attacchi Isofix sia a destra che a sinistra. La panchetta posteriore è irremovibile ma abbattere gli schienali è semplicissimo; si abbattono azionando una leva che innesca una sicura con su un adesivo arancione che segnala lo sbloccaggio degli schienali. Abbattendoli, non si forma nessun gradino; parliamo di un classico 60-40. Altra chicca del posteriore: su entrambi i montanti, vicino ai binari delle cinture regolabili in altezza anteriori, c'è un gancio appendigiacca molto comodo, ripetuto anche sulle maniglie d'appiglio.
La sensazione di spazio è maggiore sedendosi dietro che non davanti. Si ha un'ottima visuale esterna, per via dei grandi finestrini. L'abitacolo della Golf 7 è molto luminoso ed è un bel posto in cui viaggiare. Ci si sente in business class già sulla Tech&Sound diesel, non voglio immaginare su una Highline benzina. Perfino la moquette del pavimento è di fattura incredibilmente ottima per una macchina che costa solo 20.000 euro.
Il baule. Allora, il baule è grande e ben sfruttabile, ha il doppio fondo e ha ganci e scompartimenti laterali. E' ben illuminato (2 lampadine) e, come tutta la macchina, ha una moquette ottima logicamente anche sui lati. Ci sta tutto quello che deve starci, senza bisogno di abbattere gli schienali. La soglia di carico non è bassissima ma il problema quasi non si pone dato che ad essere basso è l'intero corpo vettura. Anche il vano bagagli è 100% Golf; c'è un coperchio sul gancio della chiusura del portellone per evitare rumori, le cordicelle della cappelliera (interamente in moquette e morbidissima) sono in stoffa (così non corrono il rischio di rompersi) e ci sono gommini antirumore sparsi più o meno ovunque. Pensate che quando si aziona la maniglia a forma di logo Volkswagen (molto bella) per aprire il portellone le lampade posteriori interne si spengono per poi riaccendersi alla chiusura del baule per far sì che le vibrazioni causate dall'urto della chiusura non rovinino i fili di tungsteno delle lampadine e ne causino una precoce usura.
Insomma attenzioni ai dettagli maniacale, fin da allestimenti base.
Arrivati a casa, attacco qualche fiocchetto e la mostro a mia sorella. Il suo interesse di certo non è paragonabile al mio, ma ne approfitto per guardarla un po' anche fuori.
Come ben saprete, la Golf emoziona più per la sostanza che per la forma. Non che la forma sia brutta, anzi, ma insomma una Golf bianca base si può definire abbastanza scialba e insipida, senza offendere nessuno. Una Highline di un bel colore o una GTi è già un altro paio di maniche. Le differenza rispetto alla sesta serie sono facilmente percepibili. Intanto sembra molto più piantata a terra e sportiva in quanto è decisamente più bassa, ma soprattutto si capisce al volo che è tutta nuova e non solo un pesante restyling come era avvenuto appunto dalla 5 alla 6. La linea è elegante, molto moderna e sobria. Il montante posteriore molto inclinato è uno sfacciato richiamo alla fortunatissima e decisamente apprezzata Golf 4.
Non è un Audi A3 ma ha un'aria decisamente premium. La qualità degli esterni non ha eguali. L' idea che ci si fa immediatamente è di una macchina solida e robusta, fatta per durare; la vernice è lucidissima e raggiunge anche l interno del cofano e i supporti motore. Gli spazi tra i pannelli e le portiere sono minimi, le maniglie sono pastose da azionare, insomma non sono come sulla 500L che pensi di averla staccata da tanto è leggera. Una chicca da auto di segmento superiore è che gli spincini dei lavavetri non sono sul cofano ma sono nascosti nella grondaia sotto al vetro e inoltre i tergicristalli anteriori dall' interno non sono visibili.
I sensori di parcheggio sono integrati meglio che su qualsiasi macchina; sono piccoli e ben inseriti, non degli spuntoni di plastica che fuori escono dal paraurti come le Toyota.
Il cofano è facilissimo da aprire; non ci si sporca le mani, è molto pesante per via del rivestimento fonoassorbente integrato ma pensa a tutto la molla a gas che lo sostiene. Il computer di bordo segnala la sua apertura come una qualsiasi altra portiera.
Quei minuscoli e osceni copricerchi di serie però fanno a pugni con la modernità e l'eleganza della linea. Penso si siano proprio messi di impegno per farli cosi brutti! Meno male che gli Aspen che mettiamo sulle gomme estive cambiano decisamente faccia alla macchina; è proprio vero che i cerchi sono parte integrante dell'estetica di una macchina.
La marmitta non è a vista e l'antenna non è il classico stelo nero ma è a pinna di squalo, ovviamente in tinta carrozzeria.
Una curiosità che mi ha piacevolmente stupito è che una volta chiusa la macchina con l'apposito telecomando si chiude anche il tappo del serbatoio per scongiurare furti di nafta.
Perfino la chiave è diversa dalla Golf 6. Sulle Trendline (e credo anche sulle Comfortline) la chiave con telecomando è tutta in plastica nera mentre sulle Highline e GT, il bordo inferiore è cromato. D'altronde tutto quanto l'interno della base non ha la quantità di cromature e finiture estetiche che tutti gli altri allestimenti hanno.