Volkswagen Touareg 3.0 V6 TDI Executive Tiptronic

Pubblicato il 16 maggio 2014
Ritratto di gloifugo
alVolante di una
Audi A4 Avant 2.0 TDI 150 CV Business Plus
Volkswagen Touareg
Qualità prezzo
4
Dotazione
2
Posizione di guida
5
Cruscotto
5
Visibilità
5
Confort
4
Motore
4
Ripresa
4
Cambio
5
Frenata
4
Sterzo
2
Tenuta strada
4
Media:
4
Perché l'ho comprata o provata
Acquistata nel lontano 2005 in sostituzione di una Volkswagen Passat del 1998 (una delle prime della terzultima generazione). Trattasi prova di lunghissima durata, avendo io usato questa Touareg per ben 320000 km, quindi penso di poterne scovare bene pregi e difetti. Acquistai questo suv attratto soprattutto perché pubblicizzato come parente stretto del Cayenne, che avrei preferito (ma quest’ultimo non era disponibile nella motorizzazione diesel ed il costo era più elevato). Mi recai in concessionaria attratto dal listino “3.0 executive tiptronic – 50000€” e me ne uscii con un contratto che mi toglieva 64000€ dal conto corrente. Auto davvero molto dotata, ma quasi tutto era optional: sensori di parcheggio (anteriori e posteriori), sensori pioggia, sospensioni pneumatiche ad aria regolabili con 3 modalità e marce ridotte. I sedili in pelle hanno però la regolazione manuale, era necessario l’acquisto della pelle Nappa (con un costo pari al 10% della macchina) per la regolazione elettrica. Visionai anche la Mercedes Ml, che non mi attirava per la linea pesante, e la Land Rover Range Rover (avrei acquistato la 3.0 con 170 cv, davvero troppo seduta, per quanto molto bella sia esternamente sia internamente).
Gli interni
Non è troppo facile entrare a bordo per via dei sedili molto alti spostati verso il centro, ma una volta seduti si viene accolti su sedili di pelle e plastica (avete letto bene, i sedili hanno delle sgradevoli parti in plastica, che con il tempo non ha mantenuto lo stesso colore della pelle) molto morbidi ed avvolgenti il giusto. I km si fanno senza problemi di schiena. La plancia è invadente, anche troppo, con un disegno piuttosto riuscito che la fa veramente sembrare un’auto di rappresentanza quale questa Touareg è. Lo schermo centrale, che a me non fungeva da navigatore, è posizionato abbastanza in basso, ma non fa distogliere troppo lo sguardo dalla strada. Materiali della plancia tutti gommati, non bellissimi alla vista per via del nero che è scolorito, ma molto gradevoli al tatto. Comandi tutti grandi e ben raggiungibili, nonostante fossero molto vecchio “stampo” anche per l’epoca (i sedili riscaldati vengono regolati tramite una rotellina tipo le bocchette del clima, ma i numeri sono piccoli e bisogna andare a memoria, le rotelle molto grandi per regolare la temperatura del clima bizona, per contro, la fanno molto “radio da bagno anni ‘50”, e non sono nemmeno così comode per via dell’eccessiva grandezza). Indefinibile il perché i tasti intorno allo schermo multifunzione non siano dotati di numerazione, non sempre si indovina la stazione radio che si vorrebbe. Quasi tutti i tasti, poi, hanno perso il nero originale in favore di un bianco di fabbrica, segno di scarsa cura nella colorazione (la focus del 2001 che avevo fino a pochi mesi fa aveva tutti i tasti perfettamente integri). Pavimento molto alto, anche rispetto ai sedili, soprattutto nella zona posteriore costringe a tenere le ginocchia piuttosto alte, ma c’è abbastanza spazio per allungare le gambe. Posizione di guida indovinata, volante alto, ma non troppo, pedaliera che non costringe a tenere le gambe distese (posizione che personalmente odio). Facile fare molti km. I comandi del volante sono tanti, ma grandi e ben disposti. Sono quelli più utilizzati, giocoforza sono diventati tutti bianchi. Buona la pelle del volante, cambiata solamente a 250000 km, non pochi, ma la corona potrebbe essere più spessa. Per quanto riguarda i sedili posteriori troviamo bocchette a volontà: sono presenti sia sopra il bassissimo tunnel (che consente molta libertà di movimento anche ai passeggeri posteriori) sia nei montanti laterali: buona cura, quindi, per il comfort dei passeggeri posteriori. Bagagliaio ampio e non troppo alto da terra, ottima la moquette con cui è rivestito e molto buone anche le plastiche utilizzate. Leggero, ma in senso negativo, il tendalino: non mi ha mai convinto. Pesante il portellone, ma i pistoni hanno sempre fatto il loro dovere, anche se al termine del settimo anno hanno cominciato a non aiutare più nella salita (in altre auto me ne sono bastati cinque, direi quindi ottima qualità). Per quanto riguarda altre osservazioni, ottima la vista del tachimetro, molto grande anche il computer di bordo, ma disprezzabile davvero il fatto che tutti vedano la strumentazione: sovente avevo passeggeri morigerati che al grido di “rallenta” o “quando la cambi? Guarda quanti km” mi rendevano sgradevole il guidare questa vettura. Al momento di cambiarla erano presenti vari scricchiolii, provenienti un po’ da tutte le parti dell’abitacolo, ma non hanno mai pregiudicato il comfort acustico (mai troppo buono, a dir la verità, ma spiegherò dopo). Buona la disponibilità di vani portaoggetti, sempre piuttosto arretrato per i miei gusti, il tunnel centrale: alle volte era meglio mettere il braccio destro sopra la gamba.
Alla guida
Il vero punto forte (da tutti i punti di vista) di questa automobile è il motore: la coppia non è in basso (il picco si avverte oltre i 3500 giri), ma la spinta è sempre notevole. 224 cv non sono pochi, nemmeno in una macchina da 2600 kg, e complice il buonissimo cambio automatico, sorpassi e riprese veloci non sono mai un problema. Presente però, forse per colpa del sistema di iniezione a pompa iniettore, una sorta di fastidioso “turbo lag”: la risposta all’acceleratore non è mai pronta e per i sorpassi al limite bisogna aumentare bene i giri del motore. Il 6 cilindri in questione, poi, è molto rumoroso anche al minimo da fuori, ma rimane ovattato fino a 2500 giri: non da mai fastidio nella marcia quotidiana, ma sembra un’auto di categoria inferiore in qualsiasi accelerazione, spingendo il driver ad una partenza tranquilla per non rovinare il comfort. Forse, a radio spenta, si fa sentire un po’ più dei concorrenti, generalmente più moderni, ai regimi più bassi, e non manca nemmeno qualche vibrazione. Assenti però le vibrazioni alle ripartenze nella marcia a singhiozzo. Bello il rombo emesso, quasi cattivo quando si gira in alto. Passando però caso per caso è facile notare come questo motore sia davvero “forte” anche nei consumi: in città è difficile fare meno di 14 l/100 km, complice sia la trazione integrale permanente sia il cambio automatico. Un peccato perché questa automobile è piuttosto facile da guidare nella marcia cittadina: assente il pedale della frizione e facile percepire gli ingombri (superfici vetrate ampie, mancanza di vetri scuri e paraurti poco sporgenti vista l’indole fuoristradistica), l’unica pecca è lo sterzo: sempre duro e gommoso, nemmeno troppo diretto nel girare le ruote, costringe a molti movimenti per girare in qualsiasi direzione. Messe le sospensioni in “comfort” assenti le buche, ma marcata la tendenza del muso a salire e del posteriore scendere quando troviamo strada libera e semaforo arancione. Sempre molto gradevole il cambio. Nel misto, grazie alle sospensioni regolabili e alla trazione integrale, l’auto non è mai difficile da controllare; per via del pesante motore è marcata la tendenza al sottosterzo, ma l’elettronica aiuta molto. Motore sempre disponibile a quasi tutti i regimi, altrimenti interviene il cambio automatico, che scala anche due marce, ad aiutarci. Forse sarebbe consono un passaggio di marcia più tempestivo: tutti i passeggeri si accorgono del cambio di rapporto, segno che tanto dolce non è. Sterzo progressivo nel riallineamento, ma poco diretto, molto elastico e la corona, di grande diametro e poco spessa, non fa prevalere in noi voglia di guida al limite. Ricordo, poi, che si indurisce parecchio nei “destra-sinistra-destra”. Sempre ottimi, invece, i freni, molto potenti ma ben modulabili, in collina come in città. Nelle frenate al limite è facile percepire il carico all’anteriore, ma il volante non è diretto. Per fortuna la macchina non si scompone e non mette mai in difficoltà chi guida. Come consumi, anche per via della mia guida abbastanza sportiva in questi frangenti, ci orientiamo sui 12 l/100 km. Il cambio è dotato anche della modalità sport: se non una cambiata a regimi superiori (ma nemmeno troppo), non si avverte nulla di sensazionale, la ritengo assolutamente inutile. Molto buono il controllo in modalità manuale, il cambio ci segue bene e capisce le nostre intenzioni, peccato però che arrivati vicino al limitatore si passi automaticamente al rapporto superiore, togliendo un po’ di gusto alla guida. Il motore, poi, non risente troppo dello stile di guida, anche per via dell’elevata potenza. L’autostrada è il terreno nel quale ho utilizzato di più quest’automobile, anche grazie al cruise control (normale, non adattivo) si è rivelata confortevole e ben isolata dall’esterno: solo però per quanto riguarda il comfort fisico ma non acustico. Naturalmente il motore, a 130 orari in 6’, non è fastidioso, e le sospensioni fanno ottimamente il proprio lavoro. Spiace però constatare come gli enormi specchietti retrovisori siano fonte di rumore già a partire da 80 km/h, per non parlare poi della barra sul tetto, posta in orizzontale (nella foto si vede bene), posteriore. Il tutto viene annullato aumentando di poco il volume della musica, grazie al buon audio dell’automobile. Grazie al sedile comodo e morbido, non troppo “alla tedesca”, non serve fermarsi all’autogrill. Sterzo mai troppo efficace, bisogna fare quasi un giro di corona e continue correzioni per svoltare in sicurezza nei grandi curvoni, con un coricamento marcato in qualsiasi situazione (normale, né più né meno delle concorrenti contemporanee). Freni che svolgono perfettamente il loro dovere, il cambio invece non scala sempre al momento opportuno, quasi facendo avvertire un vuoto nella spinta (a 130 orari il motore è basso di giri, siamo sui 2000, e bisogna scalare una marcia per riprendere). Per quanto riguarda l’autostrada, come comfort, questa macchina, con i relativi affinamenti (sterzo e fruscii) può ancora insegnare molto alle automobili attuali. L’unica cosa da cui però non devono prendere spunto sono i consumi, a 130 orari costanti è comunque difficile stare sotto i 9/100 km (arriviamo a 7,5/8 se caliamo la velocità a 110, ma sembra proprio di essere fermi tanta è la potenza del motore). Mai provata in fuoristrada, le marce ridotte le ho inserite un paio di volte giusto per provare, nella neve però questa macchina non si blocca mai ed è facile da guidare quasi come se la strada fosse asciutta. In queste situazioni bisogna però dosare il gas: le ruote fanno tutte presa, ma al momento di frenare è facile trovarsi molto vicini ad auto più lente e rischiare un tamponamento.
La comprerei o ricomprerei?
Auto con pregi e difetti, dal costo elevato per essere un’auto del popolo, che da nuova era davvero ben fatta e, sembrava, destinata a durare. Personalmente la ricomprerei, anche perché in oltre 300000 km gli unici interventi importanti sono stati la sostituzione della scatola del cambio (100000 km), la sostituzione del blocco motore per eccessive vibrazioni a 220000 km . Al momento di cambiarla, avrei dovuto far sostituire l’intero cambio ed il comparto sospensioni. Molto buona nei primi 5 anni, ha cominciato a dare segni di cedimento all’interno già a 200000 km, segno di una qualità non eccelsa. Automobile che ricomprerei volentieri e che ho fatto fatica a cambiare, ma che non mi sentirei di far acquistare usata ad un amico: materiali buoni, montaggi non eccellenti a distanza di tempo (da nuova era come un’ammiraglia) e consumi molto elevati. Ottime le prestazioni del motore, ed anche la durata. Non mi ha mai dato difficoltà, ma probabilmente una Mercedes avrebbe retto meglio il peso del tempo, che questa macchina non fa però avvertire esternamente: verniciatura ancora perfetta nonostante spesso venisse lavata sotto i rulli. C’è da marcare che comunque fa ancora la sua figura, la linea in sé è superata, ma a me è sempre piaciuta molto.
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0
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VOTO MEDIO
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Ritratto di cris25
25 maggio 2014 - 10:38
1
se confrontata con il modello nuovo e le sue rivali! Ho avuto la possibilità di salire a bordo, ma nel modello post-retyling del 2009 e devo dire che è davvero ben fatto e curato nei dettagli, oltre che comodo e confortevole. Ma giustamente se spendi tutti quei soldi è il minimo che possa offrire; per quanto riguarda la prova è davvero completa di tutto, complimenti, immagino che ci avrai messo un bel pò a scriverla...
Ritratto di gloifugo
25 maggio 2014 - 19:06
No no... Meno di 3 ore :) Cmq la macchina era valida, ma al momento di venderla non certo scevra di difetti
Ritratto di Gianluca chieti
29 giugno 2014 - 15:19
2
Io ho sempre preferito questo sub all'audi Q7 bmw X5 Porsche ecc . È il migliore tra le tedesche e parlo anche dell'attuale
Ritratto di Micuzzu
27 dicembre 2016 - 23:06
Scomoda troppo alta posizione sedili irraggiungibili per persone medio basse Domenico
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