La seconda generazione della Toyota C-HR è lunga 436 cm (3 in meno): c’è full hybrid (1.8 da 140 CV o 2.0 da 198, anche 4x4) o plug-in (2.0 con 223 CV combinati e 66 km in elettrico). Da € 35.700.
La variante ibrida plug-in della nuova Toyota C-HR è maneggevole e sicura, ma la linea così distintiva penalizza l’accessibilità posteriore e il baule.
La nuova generazione della Toyota C-HR affina la “formula”: tanta attenzione allo stile e meno alla praticità (sebbene alcuni passi in avanti siano stati fatti). Vivace e agile la 2.0, ma non “strapazzatela”...
Manca ormai poco all’arrivo nelle concessionarie della seconda generazione della Toyota C-HR, che conserva uno stile esuberante abbinato al sistema ibrido di 5a generazione.
La seconda generazione della Toyota C-HR abbina a forme moderne, un abitacolo ben rifinito e tecnologico, pur con qualche punto da migliorare. Ok sterzo e sospensioni, mentre l’insonorizzazione non è il massimo. E pure sulla plug-in l’effetto scooter si sente ancora...
La Toyota C-HR è un modello che nella generazione uscente ha riscosso molto successo. Ma ad aspettare al varco quella nuova ci saranno tanti competitor. Ecco i principali.
La seconda generazione della crossover-coupé giapponese migliora nello stile e nei contenuti. Però i posti dietro rimangono il “tallone d’Achille” della Toyota C-HR.
Grazie all’efficacia del suo sistema ibrido, la Toyota Corolla Cross ha consumi da record, ma l’”effetto scooter” che si verifica accelerando a fondo non è il massimo per il comfort, altrimenti ottimo (anche per cinque adulti).
La Toyota Rav4 2.5 PHEV è una vivace suv ibrida plug-in 4x4, dal notevole comfort e che in elettrico percorre fino a 80 chilometri. Ma l’agilità non è fra le sue doti.
La Toyota Yaris Cross è una crossover ibrida dai bassi consumi ed disponibile anche con la trasmissione 4x4, che migliora il grip. Ma, anche per colpa del motore aggiuntivo al retrotreno, il baule è piccolo.