Mini
Paceman
(serie 1 R61 restyle - 2014/2016)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

411/179/152

Posti

4

Bagagliaio (litri)

330/1080

CHE AUTO È

La Mini Paceman è una piccola suv britannica a tre porte disponibile a trazione anteriore o integrale. Una vettura rivolta a chi cerca un mezzo originale e non ha bisogno di praticità: se è vero che il baule è grande è altrettanto vero che i sedili dietro, oltre a essere poco ampi, sono solo per due persone. Buone, in compenso, le finiture: nell’abitacolo c’è qualche plastica rigida ma gli assemblaggi sono estremamente curati. Nella zona del cruscotto non mancano finiture satinate ma la strumentazione è incompleta. 

La Mini Paceman si guida bene: ha uno sterzo diretto e consistente e un cambio maneggevole e dalla rapportatura azzeccata. Migliorabile, invece, il comfort: la combinazione fra sospensioni rigide e pneumatici antiforatura non fa mancare gli sbalzi sullo sconnesso. In più alle alte velocità si avvertono chiaramente fastidiosi fruscii aerodinamici. Scarsa la visibilità: dietro si vede poco e gli specchietti retrovisori sono piuttosto piccoli.

Prodotta dal 2012 al 2016, la Mini Paceman viene lanciata con cinque motori: due 1.6 a benzina (122 CV o turbo da 184 CV) e tre turbodiesel (1.6 da 111 CV e 2.0 da 111 e 143 CV). Nel 2013 il 2.0 a gasolio meno potente lascia il listino e debutta un 1.6 sovralimentato a benzina da 218 CV mentre l’anno seguente, in concomitanza con un leggero restyling, la potenza del 1.6 turbo meno grintoso sale a quota 190 CV.

COSA CONTROLLARE

La Mini Paceman è una crossover molto affidabile: le uniche noie hanno riguardato malfunzionamenti del sistema multimediale. Le versioni a benzina usate sono generalmente più robuste di quelle spinte dai propulsori sovralimentati a gasolio e hanno generalmente percorso meno chilometri.

PREGI

BAULE È grande se si considerano le dimensioni contenute dell’auto (poco più di 4,10 metri di lunghezza): 330 litri che diventano 1.080 quando si reclinano i sedili posteriori.

CAMBIO La trasmissione manuale ha una rapportatura azzeccata. La leva, inoltre, si manovra bene.

FINITURE L’abitacolo è ricercato nell’estetica e nei materiali. C’è qualche plastica rigida ma con finiture satinate superficiali gradevoli alla vista e al tatto. Curati gli assemblaggi.

STERZO Il comando è diretto e piuttosto consistente.

DIFETTI

COMFORT La combinazione fra sospensioni rigide e pneumatici antiforatura con spalla rinforzata non fa mancare gli sbalzi sullo sconnesso. E non è tutto: quando si viaggia a velocità autostradale si avvertono chiaramente i fruscii aerodinamici.

POSTI DIETRO La Mini Paceman è omologata per accogliere esclusivamente quattro persone: i sedili posteriori, oltre a essere solo due, sono poco ampi. Ci vorrebbe più praticità.

STRUMENTAZIONE Originale ma incompleta. Sulle versioni sportive mancano la temperatura del liquido di raffreddamento e il manometro per la pressione dell’olio.

VISIBILITÀ Dietro si vede poco e i retrovisori sono piccoli.

LA VERSIONE GIUSTA

La Mini Paceman Cooper S con il 1.6 turbo da 190 CV è la variante più equilibrata. Magari con la trazione integrale.

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