Supercar “tuttoterreno”: e se ne facesse una anche la Ferrari?

perché una Ferrari, come le sue concorrenti (Lambo, McLaren, Aston ecc) dev’essere soprattutto un oggetto inutile, se diventa SUV è utile (è nel nome) e perciò smette di esser un bene di lusso.

La Simca è stata di fatto la commerciale italiana della Fiat, una delle diverse collaborazioni automobilistiche italo-francesi: il motore PRV della Thema 6V, la Dauphine prodotta al Portello, la SM, ecc. ecc. ecc.

Buongiorno Giulio, la Simca 1100 a 2 porte che ha visto sul piazzale del castello é mia. É stata costruita il 25 gennaio del 1968 ed é sempre appartenuta alla mia famiglia (uniproprietario). Con quest'auto partecipo ai raduni internazionali organizzati annualmente dal Club Simca France e sono l'unico italiano presente a questi eventi. L'auto é ovviamente in perfetta efficienza meccanica per affrontare in un weekend oltre 3000 km per raggiungere i luoghi dei raduni transalpini (e non solo). La ringrazio per averla menzionata.

Già che c'erano sul tetto potevano legarci con lo spago per il pollo arrosto le valigie di cartone da emigranti.

Questa è opera di gente che ha studiato alla Playmobil, alla BBurago, allo IED, allo IULM, a Sciente della Coumunicazione e delle varie cippedasucare assimilabili. Oppure all'estero, per nascondere la propria inettitudine e portarsi a casa titoli facili, tanto altisonanti quanto inutili. Gente persa, gente da perdere, volentieri. Un conto è fare un concept "seamless", un concept coerente, compiuto, innovativo, potenzialmente iconico, necessariamente identitario, un conto è invece fare un patchwork da asilo nido come questo; attaccare pezzi su un capolavoro, col Vinavil (ci mancano solo l'argano e le taniche). Ma Manzoni è morto per caso? Giusto per sapere... Dai, va bene che sono spariti i nomi eroici che un tempo erano la norma o quasi, del tutto fondamentali per la storia dell'Italia automobilistica, che valeva la pena d'essere raccontata, della quale quindi andar fieri. Ma adesso la norma è diventata, parrebbe, la leggerezza della stupidità della provocazione fine a sé stessa, bambinesca e da ritardati (perché allora anch'io provoco, e lo sto facendo, e ne ho tutto il diritto). Tu puoi vendere di tutto, tanto facile poi se lo fai sul lavoro degli altri, che vai a deturpare. Ma puoi anche sputtanare di tutto, anche questo è molto facile, alla loro portata quindi. E vendere sputtanando non è vendere, è fare una cacata e basta. Da BYD (perché sono i cinesi che fanno gli aborti, no?), ossia Build Your Dreams, un claim bellissimo tra l'altro, a DOD, ossia Destroy Others' Dreams, che è esattamente questo che ahimè abbiamo davanti ai nostri occhi (corro a sciacquamerli appena smetto di buttare giù in pausa caffè, l'unico tempo che ne merita un aborto, lo ripeto, così). Tanto se quei tonti di Lambo fanno una cosa TU, che sei Ferrari, cosa fai? Poi loro hanno già la Urus, figurati... TU gli vai dietro come una pecora ubriaca. Ecco quanta identità hanno o finiranno per avere pure loro (ma a Maranello non sono così stupidi, almeno spero), ecco quanto veramente valgono come persone in rapporto a certe realtà realmente di vaglia. E per far diventare Ferrari un marchio follower, in modo così naif e stupido per giunta, ce ne vuole, eccome se ce ne vuole... Questo sono geni diversi, o inversi, o invertiti, e come già ho avuto modo di dire devono trovarsi di che vivere diversamente, posto che ne abbiano necessità, in tutt'altri settori: pezze, pizze e roba del genere, cose che non richiedono chissà quali competenze, insomma. Dagli sweatshop del Far East (dove poi le pezze vengono prodotte, in definitiva) ai sobborghi più scalcinati e mal in arnese degli USA (a slice of pizza on the go for one buck), il livello di know how è quello... Lasciali dire, lasciali fare, mi diceva mio nonno. L'ho ascoltato e non ho mai sbagliato un colpo. Certa gente va evitata e basta, ribadisco: gente persa, senza reale valore professionale. Magari umanamente sono dei tesori (difficile; troppa presunzione), ma l'industria meccanica, in ogni settore, non è affatto tenera. Gente che passa e va e manco te ne accorgi. Cercano di farsi notare, di prendersi la scena, ma cosa lasciano poi? Il vuoto pneumatico, niente di buono per nessuno, di concreto, di duraturo. Questo è il problema dello stivaletto... Infine l'opinione l'amico me l'ha estorta, ma in l'ho espressa in modo molto, molto "soft". Finita la pausa caffè e la distrazione, ciao.

Non si seguono le mode a testa bassa. Negli anni 80 erano tutte simili, ste sportivette qua. Si segue l’esistenza. Le auto in futuro saranno elettriche. Le auto che si vendono sono suv. Ferrari costruisce per tenersele in casa le auto, o per venderle, secondo lei ? Continuate a restare attaccati a retaggi vecchi. Triti e ritriti. Continuate a replicare ció che vedevate da piccoli e che secondo la vostra logica rende identitaria un’auto o un marchio, ( per voi ) quando invece, ció che avete sempre visto e creduto fosse la ferrari, in realtà era già una trasformazione dalle auto, in origine diverse. Il mondo è in divenire e in cambiamento. Non si è fermi e sempre uguali a se stessi. Il cambiamento è l’essenza della vita stessa. Ma che lo dico a fare in un paese di tradizionalisti morti e sepolti. Fosse per le teste di questo paese, gireremmo ancora a cavallo, neanche col calesse. Fortunatamente ferrari se ne fotte e va avanti per la propria strada, sia col suv, sia con la tuttoterreno, sia che con l’elettrica. Ed è ferrari proprio per questo. Perchè evolve. Perchè è viva. Le identità anche loro, evolvono e cambiano. Le ferrari degli anni 40-50-60-70 sono tutte diverse una dall’altra. Dagli anni 80 al 95 invece, si ripropone sempre, più o meno l’evoluzione della stessa vettura, della stessa berlinetta. Nel solco della tradizione. Che ci ha rotto le @@ questa tradizione. Da un po invece, son tornati finalmente alla vita, e cambiano e osano un po di più. Quindi, ben tornata alla vita, ferrari. Ben vengano suv, quattro porte, tuttoterreno, elettriche etc etc