È la prima Ferrari a quattro posti e con cinque porte, e anche la prima con carrozzeria rialzata e muscolosa, che la avvicina al mondo delle suv. Ma è una supersportiva al 100%, da qui il nome Purosangue, coniato negli ambienti di Maranello proprio per sottolineare il mantenimento del Dna delle Rosse ad alto tasso di adrenalina. Rispetto alle altre GT del Cavallino, anche quelle 2+2, però, la Ferrari Purosangue è più spaziosa e versatile. Sotto il lungo cofano anteriore, batte un possente 6.5 V12 da ben 725 CV a 6250 giri (il limitatore interviene a 8250 giri) e 716 Nm, di cui l’80% disponibile già da 2100 giri. È collegato alle ruote posteriori (che sono sterzanti) attraverso il cambio automatico (con disposizione Transaxle) e il differenziale a controllo elettronico, mentre le ruote anteriori ricevono la spinta dalla Power Transfer Unit montata a ridosso del V12 stesso. La spinta è regolata dall’elettronica che tiene conto anche delle modalità di guida impostate sul manettino (sono cinque, Ice, Wet, Comfort, Sport e Esc off) e interviene sulla dinamica della vettura, incluse le raffinate sospensioni attive gestite da quattro motori elettrici a 48 volt per minimizzare rollio e beccheggio e controllare i movimenti delle ruote, trasmettendo al suolo il massimo della spinta. L’ampio e lussuoso abitacolo offre quattro poltrone singole con regolazioni elettriche e tanto di funzione massaggio. L’accesso è garantito da scenografiche porte con apertura ad armadio: quelle posteriori, con azionamento elettrico, si spalancano elettricamente e rendono agevole l’accesso ai posti dietro. Il lusso non manca; oltre a pelle e Alcantara (quest’ultima con ampio uso di fibre sintetiche riciclate), la Ferrari Purosangue sfoggia materiali tecnici come la fibra di carbonio, resa ancora più particolare da sottili filamenti di rame. Per il pavimento debutta (a richiesta) il SuperFabric, materiale di origine balistica (viene utilizzato anche per i giubbotti antiproiettile), molto resistente e facilmente lavabile. Tecnologica la plancia, con due ampi schermi dedicati al guidatore e al passeggero: il cruscotto è un display ricurvo di ben 16 pollici, mentre per chi gli siede accanto c’è quello di 10,2” che mostra diverse informazioni sull'infotainment e sui dati di viaggio. Nessun navigatore centrale: si sfruttano le app dei telefonini che sono connessi (senza cavo) con Apple CarPlay o Android Auto. Il tetto in vetro con pellicola fotocromatica per oscurarlo (è optional, in alternativa a quello in fibra di carbonio, pensato per abbassare il baricentro) inonda di luce l’abitacolo. Non molto ampio il baule, considerati i 497 cm di lunghezza della Ferrari Purosangue: 473 litri