LA FIAT PRESSA - Il destino dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco (foto sopra) dove dovrebbe essere costruito un prossimo modello Maserati (leggi qui per saperne di più) è ancora incerto. Con una nota ufficiale, diffusa al termine della riunione con i sindacati tenutasi ieri, il gruppo Fiat fa sapere che “se non ci sarà in tempi brevissimi una precisa e dichiarata approvazione del piano da parte del sindacato, Fiat rinuncerà al progetto e avvierà la ricerca di una nuova allocazione per l’investimento relativo alla produzione della nuova Maserati. L’azienda si riserva di tenere in considerazione la richiesta di Cisl, Uil e Fismic di dare la preferenza a un sito italiano”.
BRACCIO DI FERRO CON LA FIOM - Una scelta motivata dal fatto, prosegue il comunicato, che “la Fiom ha nuovamente espresso posizioni che impediscono di creare le condizioni necessarie per avviare l'investimento (circa 500 milioni di euro). Sarebbe infatti impossibile realizzare gli obiettivi del piano senza il consenso dell'organizzazione sindacale che conta il maggior numero di iscritti fra i dipendenti e la maggioranza nelle rappresentanze sindacali dello stabilimento”. Ricordiamo che la Fiom si è sempre dichiarata contraria al piano Fabbrica Italia, proposto dalla Fiat per il rilancio degli stabilimenti italiani perché impone la sottoscrizione di un nuovo contratto con diverse condizioni per i lavoratori e una revisione delle rappresentanze sindacali all'interno degli stabilimento (leggi qui per saperne di più). Il gruppo torinese, inoltre, precisa “che l’implementazione del programma Fabbrica Italia potrà essere condizionata dagli sviluppi delle azioni giudiziarie promosse nei giorni scorsi dalla Fiom” per rendere nulli gli effetti dell'accordo Fiat per gli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori (leggi qui la news).
REFERENDUM IN VISTA - Come riporta l'agenzia di stampa Ansa, al termine della riunione con i vertici Fiat, i sindacati hanno deciso di proporre un referendum i prossimi 2 e 3 maggio: gli oltre 1.000 lavoratori dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco dovranno decidere se aderire al piano Fabbrica Italia, avanzato dalla Fiat. Come già avvenuto per gli stabilimenti di Pomigliano d'Arco e Mirafiori, il destino di quello di Grugliasco è nella mani dei lavoratori.