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Ancora in forse la produzione a Grugliasco della Maserati

20 aprile 2011

Le sorti dello stabilimento le decideranno i lavoratori con un referendum il 2 e 3 maggio. La Fiat si è detta pronta a spostare la produzione della nuova Maserati altrove, se non verrà accettato il progetto Fabbrica Italia.

LA FIAT PRESSA - Il destino dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco (foto sopra) dove dovrebbe essere costruito un prossimo modello Maserati (leggi qui per saperne di più) è ancora incerto. Con una nota ufficiale, diffusa al termine della riunione con i sindacati tenutasi ieri, il gruppo Fiat fa sapere che “se non ci sarà in tempi brevissimi una precisa e dichiarata approvazione del piano da parte del sindacato, Fiat rinuncerà al progetto e avvierà la ricerca di una nuova allocazione per l’investimento relativo alla produzione della nuova Maserati. L’azienda si riserva di tenere in considerazione la richiesta di Cisl, Uil e Fismic di dare la preferenza a un sito italiano”.

BRACCIO DI FERRO CON LA FIOM
- Una scelta motivata dal fatto, prosegue il comunicato, che “la Fiom ha nuovamente espresso posizioni che impediscono di creare le condizioni necessarie per avviare l'investimento (circa 500 milioni di euro). Sarebbe infatti impossibile realizzare gli obiettivi del piano senza il consenso dell'organizzazione sindacale che conta il maggior numero di iscritti fra i dipendenti e la maggioranza nelle rappresentanze sindacali dello stabilimento”. Ricordiamo che la Fiom si è sempre dichiarata contraria al piano Fabbrica Italia, proposto dalla Fiat per il rilancio degli stabilimenti italiani perché impone la sottoscrizione di un nuovo contratto con diverse condizioni per i lavoratori e una revisione delle rappresentanze sindacali all'interno degli stabilimento (leggi qui per saperne di più). Il gruppo torinese, inoltre, precisa “che l’implementazione del programma Fabbrica Italia potrà essere condizionata dagli sviluppi delle azioni giudiziarie promosse nei giorni scorsi dalla Fiom” per rendere nulli gli effetti dell'accordo Fiat per gli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori (leggi qui la news).
 
REFERENDUM IN VISTA - Come riporta l'agenzia di stampa Ansa, al termine della riunione con i vertici Fiat, i sindacati hanno deciso di proporre un referendum i prossimi 2 e 3 maggio: gli oltre 1.000 lavoratori dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco dovranno decidere se aderire al piano Fabbrica Italia, avanzato dalla Fiat. Come già avvenuto per gli stabilimenti di Pomigliano d'Arco e Mirafiori, il destino di quello di Grugliasco è nella mani dei lavoratori.



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Ritratto di TONY8
20 aprile 2011 - 14:59
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Ritratto di mecner
20 aprile 2011 - 15:19
Ancora una volta le forze sovversive, antipopolari ed antitaliane del sindacta Fiom-Cgil tentano disperatamente di far saltare l'accordo stabilizzato di Progetto Italia, per soli fini propagandistici e di schieramento politico. Il tutto contro i veri interessi patrimoniali dei lavoratori e in funzione antipadronale. A questo punto visto che la grande impresa è sparita dall'Italia, la media ha delocalizzato e, la media e piccola vive le difficoltà contingenti che tutti conosciamo, è meglio che anche Grugliasco CHIUDA e la produzione dei muovi modelli Maserati sposta in altri stabilimenti. Se non delocalizzarla altrove. VW ed altre Case europee non aspettano altro. Questo è il vero.........dramma italiano.
Ritratto di fogliato giancarlo
21 aprile 2011 - 13:53
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Ritratto di madeinchina
21 aprile 2011 - 16:32
prima di tutto si chiama fabbrica Italia, e poi di questi 20 miliardi di euro mi dici un po' dove sono stati spesi? be te lo dico io :800 mil a pomigliano ,1miliardo a mirafiori di cui 500 mil sono del tesoro americano e 500mil sono in bilico alla bertone::TOT 2miliardi e 500milioni ne mancano ancora 17,5 spieghi fiat dove li spende e che garazie occupazionali ci sono e poi semmai parliamo anche di arretramento dei diritti con conseguenti aumenti salariali ...........o forse e' meglio firmare tutto in bianco e poi sentirci dire tra 3 ,4 anni che il mercato non tira il costo del lavoro in italia e' troppo alto ecc...........questo e' un film gia visto . la fiat in europa ha una quota di mercato del 7% che scende al 2,5% togliendo il mercato italiano.ma continua a distribuire dividendi agli azionisti mentre vuole recuperare il gap industriale dai lavoratori!!!!!!
Ritratto di GL91
20 aprile 2011 - 23:45
La Fiat sta cercando di apllicare questo modello in tutte le fabbriche, e gli operai mi sa che non avranno altra scelta che accettare. Prima o poi lo applicheranno anche a Cassino e Melfi. Al di là della questione contratti cmq, non sarebbe possibile rimodernare ed ampliare la storica fabbrica di Viale Menotti e continuare a produrre le Maserati li?
Ritratto di tryphon
23 aprile 2011 - 04:59
Nel frattempo è confermato da fonti Chrysler che la nuova Giulia verrà costruita a Belvidere, in Canada. Vivo negli USA da vent'anni e vedo che i sindacati sinistrorsi italiani non hanno ancora capito che i mercati sono ormai globali. Ringraziamo la FIOM per il modo in cui sta portando l'industria manufatturiera dell'auto italiana allo sfacelo.
Ritratto di fogliato giancarlo
24 aprile 2011 - 01:58
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Ritratto di darius7715
21 aprile 2011 - 15:32
ma si, una bella Maserati fatta in Polonia o serbia e una Ferrari costruita in americ...pardon in messico così si risparmia ancora qualcosina di soldi, tanto i fessi che cmq spenderanno 200k euri li trovano lo stesso, nonostante i costi ridotti. anzi no, per il prossimo modello Ferrari si pensa di rimarchiare una Viper...
Ritratto di madeinchina
21 aprile 2011 - 16:20
Risposta eccezionale sei un grande!!!!!!!!!!!!!!!