SUV A CHI? – In listino si colloca fra la potentissima Turbo (che ha ben 80 cavalli in più) e la S (che ne ha 20 in meno), ma a ben guardare la Porsche Cayenne GTS è indiscutibilmente la più sportiva fra le tre. Tutto sta nell’equilibrio e nella sfruttabilità di questa “suv solo per definizione”, che in realtà è una sportiva pura, grintosa, efficace, solo un po’ più grossa e pesante di altre supercar. Per provarla a fondo l’abbiamo portata proprio nel circuito dove è nata ed è stata lungamente collaudata, quello del vecchio Nürburgring. Sulla Nordschleife la Porsche Cayenne GTS ha staccato un tempo maiuscolo (8’36”17) a dispetto del traffico intenso e dell’asfalto scivoloso in alcuni punti: per questo non è azzardato ipotizzare che in condizioni più favorevoli sarebbe potuta scendere anche sotto gli 8’20".
TUNING ALL’ESTERNO, LUSSO ALL’INTERNO – La più sportiva fra le Cayenne si distingue dalle altre anche nel design. Specie nei colori rosso o verde fluo metallizzato, sembra più il frutto del lavoro di uno specialista del tuning che un prodotto di grande serie: traspira tanta grinta, ha enormi prese d’aria dalla fitta grigliatura, l’assetto ribassato di 24 mm, fiancate movimentate da passaruota allargati e pronunciate minigonne, enormi ruote di 275/40 su cerchi di 20”, spoiler a doppia ala sul lunotto e due aggressive coppie di terminali di scarico. L’atmosfera sportiva si ritrova anche nell’abitacolo della Porsche Cayenne GTS, miscelata, però, a cura costruttiva, materiali e finiture degne delle più lussuose ammiraglie. I grandi sedili sportivi in pelle e Alcantara sono correttamente conformati e hanno la regolazione elettrica, mentre nella grande plancia spicca il tipico - ma ricchissimo - cruscotto Porsche a cinque elementi.
CON QUESTI OPTIONAL C’È DA SVENARSI – Come si conviene alle vetture di alto livello, la dotazione di serie della Porsche Cayenne GTS è completa, anche se non ci sembra un neo di poco conto che si debba pagare a parte l’interfaccia Aux/Usb/mp3 (che, peraltro, svariate utilitarie offrono di serie). Se si vuole personalizzare la GTS, la Porsche mette a disposizione un’amplissima e intrigante scelta di optional, che ha la sola controindicazione di portare a una forte lievitazione del conto finale… Fra gli accessori più utili e “tecnologici”, appaiono decisamente “sfiziosi” il sistema PDLS (Porsche Dynamic Light System, con gruppi ottici allo xeno), che regola il fascio luminoso in funzione dell’andatura e del percorso, il PASM (Porsche Active Suspension Management) con controllo attivo delle sospensioni, il dispositivo di stabilizzazione antirollio PDCC (Porsche Dynamic Chassis Control), oppure i dischi dei freni in carboceramica, o ancora il sistema audiovisivo posteriore.
IL MEGLIO? È SOTTO LA PELLE – Sul fronte tecnico la Porsche Cayenne GTS condivide la base meccanica con le versioni S e Turbo: il potente 4.8 bialbero con 8 cilindri a V alimentati a iniezione diretta di benzina con fasatura variabile VarioCam Plus, eroga 420 CV a 6500 giri. È affiancato da un’evoluta trasmissione basata su un cambio Tiptronic S a 8 rapporti accoppiato alla trazione integrale attiva con frizione a lamelle regolata elettronicamente (sistema PTM). Il telaio a scocca portante in acciaio è stato irrigidito e corredato di raffinate sospensioni con ammortizzatori bitubo idropneumatici a regolazione continua in base a tre programmi predefiniti. L’assetto è stato opportunamente ribassato e la carreggiata posteriore è allargata di 17 mm rispetto a quella della S.
PROVARE PER CREDERE – Che macchina questa Porsche Cayenne GTS! Non credevamo che si potesse andare così forte con una vettura di questa stazza… Invece, al volante della GTS il feeling è immediato: lo sterzo è docile, fluido, pronto e preciso sul veloce, il motore ha un grande vigore a tutti i regimi e le qualità dinamiche lasciano a bocca aperta. Buono il controllo del beccheggio e del rollio, anche se la maxi Porsche in curva non è fermissima sulle sospensioni. In compenso sa “copiare” perfettamente le irregolarità del fondo lasciando ben percepire come lavorano le ruote. A un accenno di sottosterzo in ingresso di curva, segue una moderata tendenza del retrotreno a sovrasterzare, che si gestisce molto bene e aiuta a chiudere più rapidamente la curva. Tuttavia, se non si ha un’adeguata dose di esperienza è consigliabile non dare mai troppa confidenza alla Porsche Cayenne GTS, e ai suoi 2085 kg e 420 CV… All’altezza della situazione i freni, che garantiscono decelerazioni corrette e che nell’impiego esasperato in pista richiedono via via maggior carico. Assecondato da un cambio puntuale e abbastanza rapido, il V8 tedesco offre una grintosa progressione che non fa dubitare delle prestazioni dichiarate (261 km/h di velocità massima e appena 5,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h): per andare forte in pista conviene mantenerlo fra i 4200 e i 6800 giri.