Intervenuto in sede europea in qualità di presidente dell'Acea, Marchionne auspica che venga rivisto il mercato del lavoro e del welfare per rendere più competitivo il Vecchio Continente. Per Fiat non esclude allenze con altri costruttori.
Questa l’ipotesi che sta prendendo piede, dopo quella, ufficialmente smentita ma non ancora tramontata, di un accordo con la Psa Peugeot-Citroën. Nel frattempo, l’amministratore delegato Marchionne si prepara a incontrare il ministro Fornero.
L’ipotesi è stata ventilata dall’amministratore delegato Sergio Marchionne durante il Salone di Detroit. E già si fa il nome della francese Psa Peugeot-Citroën.
In vigore dal 1° gennaio 2012 verrà applicato agli 86.200 lavoratori della Fiat. Prevede norme più severe per abbattere l'assenteismo e taglia fuori la Fiom, che non ha firmato l'accordo.
Il settimanale statunitense definisce l’amministratore delegato del gruppo Fiat-Chrysler come “l’uomo che ha salvato l’industria dell’auto”. Nel frattempo, scalda i motori la nuova Panda.
In recenti dichiarazioni l'amministratore delegato del gruppo Fiat si è detto disponibile a nuove collaborazioni con il costruttore giapponese e ha ribadito che non cederà l'Alfa Romeo, nonostante l'interesse di Volkswagen.
Lo ha ribadito Sergio Marchionne nel corso di un’intervista. In Russia il nome Fiat sarà presente solo sulla 500. E c’è chi rilancia l’ipotesi di fare della piccola “superutilitaria” un brand a se stante.
L'amministratore delegato, annunciando l'uscita di Fiat dall'Associazione delle Industrie Automobilistiche, cita Bruce Sprignsteen per fotografare la situazione del settore auto.
Bob King, leader della Uaw, non si presenta al tavolo per la firma del nuovo contratto di lavoro della Chrysler. Allo stesso tempo, il fronte italiano si riscalda.
La dichiarazione, rilasciata durante una conferenza negli Usa, era riferita alla Chrysler. Ma il manager ha parlato anche di Cina, di integrazione Fiat-Chrysler e della competitività dell'Europa.
Secondo indiscrezioni, l'amministratore delegato settimana prossima presenterà una riorganizzazione del management e delle attività di Fiat e Chrysler. Sarebbe il primo passo verso l'attesa fusione tra i due gruppi.
Negli Stati Uniti le tasse sono molto più basse che in Italia. E l’amministratore delegato della Fiat-Chrysler non ha mai nascosto l’intenzione di collocare il quartiere generale del gruppo dove più conviene.
Nell'audizione a Montecitorio l'amministratore delegato ha parlato del futuro della Fiat. Dall'aumento di stipendio per i lavoratori alla possibilità che la sede legale venga spostata negli Usa.
Sergio Marchionne dice che la fusione “è una delle alternative” e che il gruppo potrebbe avere sede negli Usa. Ma prima è necessario che si realizzino alcune condizioni.
Intervistato da La Repubblica, l'amministratore delegato della Fiat ha dichiarato che l'accordo di Pomigliano d'Arco e Mirafiori verrà esteso anche a Cassino e Melfi. Inoltre, ha ribadito che l'Alfa Romeo non è in vendita, la Fiat manterrà la sua identità di azienda italiana e che gli operai parteciperanno agli utili.