AdBlue: cos’è, a cosa serve, quanto costa nel 2024 e distributori

Vivere con l'auto
Pubblicato 17 gennaio 2024

Cos’è l’AdBlue, a cosa serve, a quanto è arrivato il prezzo e presso quali distributori acquistarlo: tutto quello che devi sapere sull’additivo salva diesel.

COS’È L’ADBLUE: LA COMPOSIZIONE

AdBlue è un additivo cruciale per i motori diesel, specialmente per quelli che rispettano lo standard ambientale Euro 6, il quale impone limiti stringenti sulle emissioni di ossidi di azoto (NOx). Costituito da una soluzione acquosa di urea ad alta purezza (circa 32,5%) e acqua demineralizzata (67,5%), AdBlue è incolore, inodore, non infiammabile e non tossico. La sua produzione richiede urea di qualità elevata, in linea con le specifiche ISO 22241-1, per assicurare l'efficacia nel ridurre le emissioni nocive.

AdBlue funziona mediante la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction), convertendo gli NOx in azoto e vapore acqueo attraverso un processo chimico. Questa trasformazione avviene quando AdBlue viene iniettato nei gas di scarico dei veicoli diesel. Non va confuso con altri additivi come quelli a base di cerina, utilizzati per il filtro antiparticolato: la sua specifica funzione è ridurre le emissioni di NOx.

Il suo impiego è diventato obbligatorio per la maggior parte dei motori diesel a partire da gennaio 2016. AdBlue, infatti, contribuisce significativamente a ridurre le emissioni di gas di scarico, con una riduzione fino al 90% degli NOx. La sua efficacia deriva dalla capacità di trasformare gli ossidi di azoto in acqua e azoto elementare, facilitando così il rispetto degli standard ambientali più severi come l'Euro 6.

Il dosaggio di AdBlue dipende da vari fattori come la velocità e il carico del motore, e le dimensioni del suo serbatoio sono generalmente limitate per mantenere il veicolo leggero e minimizzare le emissioni di CO2. Questo implica che potrebbe essere necessario rifornire il serbatoio di AdBlue più volte all'anno, a seconda dell'uso del veicolo.

ADBLUE: A COSA SERVE E COME FUNZIONA

Quando viene iniettato nell'impianto di scarico dei veicoli diesel, l'AdBlue, attraverso processi chimici, si trasforma in ammoniaca (NH3) a contatto con i gas di scarico caldi (con temperatura superiore a 160°C). L'ammoniaca reagisce con i NOx, "smontandoli" e convertendoli in azoto (N2) e vapore acqueo (H2O), sostanze innocue e naturalmente presenti nell'atmosfera. Questo processo aiuta a ridurre significativamente l'impatto ambientale dei veicoli diesel, contribuendo quindi a un'aria più pulita.

L'aggiunta di AdBlue nei motori diesel non è solo una scelta ecologica, ma è anche diventata una necessità tecnica per soddisfare i severi limiti di emissione imposti dalle normative, soprattutto dopo che si è visto che le sole valvole EGR (Exhaust Gas Recirculation) non erano sufficienti per rispettare i limiti di NOx di 80 mg/km stabiliti dalla normativa Euro 6. Pertanto, le auto moderne diesel sono dotate non solo di un catalizzatore SCR, ma anche di un serbatoio dedicato per l'AdBlue, una pompa di alimentazione e un dosatore.

Il funzionamento dell'AdBlue e del sistema SCR è relativamente semplice: durante la combustione del carburante diesel, l'AdBlue riscaldata si trasforma in ammoniaca. Questa ammoniaca poi reagisce chimicamente con gli NOx nei gas di scarico all'interno del catalizzatore SCR, convertendo gli inquinanti in azoto non tossico e in vapore acqueo. Questa reazione chimica contribuisce a una drastica riduzione delle emissioni nocive dei veicoli diesel.

SE FINISCE ADBLUE COSA SUCCEDE?

È essenziale mantenere un livello adeguato di AdBlue, poiché la normativa UE stabilisce che il motore non può avviarsi se l'additivo è esaurito. Un indicatore sul cruscotto informa quando è necessario rabboccare l'AdBlue e mostra l'autonomia residua in base alla quantità nel serbatoio.

Quando l'AdBlue si sta esaurendo, il sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR) del veicolo inizia a limitare le prestazioni del motore, riducendo la velocità fino a bloccarsi completamente quando l'additivo è esaurito. Ciò avviene perché senza AdBlue, molti veicoli non soddisfano più le normative sulle emissioni.

Se ignoriamo gli avvertimenti e l'AdBlue si esaurisce, possiamo continuare a guidare, ma i nuovi veicoli Euro 6 non permetteranno la riaccensione del motore una volta spento. In tal caso, è necessario andare in officina per il reset della centralina e il rifornimento di AdBlue. E quindi servirà anche chiamare un carro attrezzi per il trasporto. 

Nonostante l'AdBlue non sia essenziale per il funzionamento del motore, il suo ruolo principale è ridurre le emissioni nocive. Non è legale eliminare l'AdBlue dall'auto, poiché ciò comporterebbe una modifica delle specifiche tecniche del veicolo e potrebbe comportare sanzioni legali, inclusa una multa o il ritiro della carta di circolazione (il riferimento normativo sul merito è l’articolo 78 comma 3 del Codice della Strada).

È possibile rifornire autonomamente l'AdBlue, ad esempio acquistando taniche da 10 litri. Come abbiamo già spiegato, l'AdBlue (noto anche come Diesel Emissions Fluid, DEF) è una soluzione a base di urea al 32,5%, il resto è acqua demineralizzata. Ciò significa che è un prodotto corrosivo e deve essere maneggiato con cura. 

Alcuni potrebbero considerare l'idea di "imbrogliare" la centralina dell'auto per far credere che il serbatoio di AdBlue sia pieno, anche quando è vuoto. Tuttavia, questo è illegale e rischioso, in quanto modifica le impostazioni tecniche del veicolo.

Inoltre, è teoricamente possibile produrre una sorta di AdBlue in casa mescolando urea tecnica e acqua distillata, ma ciò è fortemente sconsigliato. Non solo è poco conveniente in termini di tempo e costi, ma potrebbe anche danneggiare il veicolo, in quanto le preparazioni casalinghe potrebbero non rispettare le specifiche necessarie.

CONSUMO ADBLUE: QUANTO DURA? QUANTI KM SI FANNO?

Le auto moderne avvisano l'utente quando il livello di AdBlue è basso, solitamente quando restano circa 2.000 chilometri di autonomia. Questo avviso diventa più frequente e persistente man mano che l'autonomia diminuisce. Se il livello di AdBlue si esaurisce completamente, alcune auto, in particolare quelle conformi alla normativa Euro 6, non permetteranno la riaccensione del motore una volta spento. In tal caso, sarà necessario portare il veicolo in officina per un reset del sistema e rifornire di AdBlue.

Il consumo di AdBlue è relativamente basso, circa il 3% del consumo di carburante, quindi un serbatoio di AdBlue può durare a lungo. Tuttavia, è importante monitorare regolarmente i livelli, poiché una volta che il sistema segnala che l'AdBlue è basso, ci sarà ancora un margine per fare rifornimento, ma è consigliabile non ritardarlo.

Il suo consumo dipende da vari fattori come lo stile di guida, le condizioni stradali, la temperatura ambientale e le specifiche del veicolo. In media, un'auto necessita di 1,5 a 2,5 litri di AdBlue ogni 1.000 km, ma questo valore può variare notevolmente in base ai fattori sopraccitati.

PREZZO ADBLUE: QUANTO COSTA?

Il prezzo dell'AdBlue in Italia può variare considerevolmente in base a diversi fattori, tra cui il punto vendita e la quantità acquistata. In media, il costo all'ingrosso è di circa 70 centesimi di euro al litro presso le pompe di benzina. Acquistando l'AdBlue in tanica, il prezzo può salire fino a 2 euro al litro. I prezzi possono essere più vantaggiosi acquistando quantità maggiori, con una riduzione del prezzo al litro per ordini di grandi volumi, come ad esempio 1.000 litri.

Il prezzo dell'AdBlue può anche variare a seconda della posizione geografica dei negozi, con differenze significative tra città, mare e montagna, e può essere soggetto a offerte speciali nei supermercati. In generale, i prezzi possono oscillare dai 50 centesimi ai 2-3 euro al litro. Inoltre, l'acquisto di quantitativi maggiori può risultare più conveniente, specialmente se acquistato direttamente dal produttore.

È importante, tuttavia, prestare attenzione alla qualità del prodotto. Prodotti a basso costo possono essere di scarsa qualità e non conformi alle normative antinquinamento, rischiando di danneggiare il veicolo e di portare a sanzioni. Si consiglia quindi di verificare la presenza della certificazione ISO 22241, che attesta la validità del prodotto e, in particolare, la sua qualità. 

Recentemente, il prezzo dell'AdBlue è aumentato, passando da circa 6 euro per 10 litri a circa 25 euro per 10 litri. La capacità dei serbatoi di AdBlue varia, ma in media un serbatoio da 15-20 litri può durare tra i 7.500 e i 10.000 km, con un consumo medio di 500 km per litro. A livello politico, in Italia, è stata recentemente sollevata la questione dell’aumento dei costi dell’AdBlue, a differenza di altri Paesi europei, apparentemente ingiustificata. 

DOVE SI ACQUISTA E COME FARE IL RABBOCCO

L'AdBlue può essere acquistato in stazioni di servizio, negozi di ricambi auto o pompe specializzate. Alcune stazioni di servizio sono dotate di chiavi speciali per aprire i tappi dei serbatoi di AdBlue, rendendo il rifornimento un processo che può richiedere l'assistenza di un tecnico. Tuttavia, molti veicoli permettono un rabbocco autonomo di AdBlue, con l'accesso al serbatoio vicino al tappo del carburante o nell'alloggiamento della ruota di scorta.

È importante utilizzare guanti e occhiali protettivi durante il rabbocco di AdBlue, poiché è un prodotto corrosivo. Inoltre, come già accennato, è essenziale utilizzare AdBlue di qualità e non tentare di produrlo in casa, per evitare danni al veicolo e garantire il rispetto delle normative ambientali. 

ADBLUE DISTRIBUTORI 

L'AdBlue si può acquistare in vari punti vendita come aree di sosta, stazioni di rifornimento, negozi specializzati in articoli per auto, catene di supermercati e negozi online. 

Molti rivenditori offrono sul proprio sito web una mappa dettagliata dei distributori AdBlue. Siti come quelli di Q8, Gruppo Api, AS24, Esso e TotalErg forniscono informazioni su dove trovare i loro distributori AdBlue. Inoltre, utilizzando Google Maps si può facilmente trovare una mappa completa dei distributori AdBlue in Italia, completa di dettagli come numero di telefono, orari di apertura e indirizzo.

Data la diffusione di prodotti di bassa qualità, ribadiamo che è fondamentale verificare la qualità dell'AdBlue. Il fattore più importante per garantire la qualità è la certificazione ISO 22241, rilasciata solo a fornitori che rispettano rigorose procedure di produzione e gestione. Altri fattori da considerare includono il metodo di produzione dell'urea, il produttore e il prezzo. È preferibile scegliere urea prodotta per sintesi rispetto a quella per dissoluzione, optare per marchi noti e diffidare da prezzi troppo vantaggiosi.



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Ritratto di Rush
17 gennaio 2024 - 16:02
Consiglio non richiesto. Il prezzo migliore l’ho sempre trovato al supermercato ad insegna Il Gigante e ogni tanto da Bep’s accessori moto. Al supermercato normalmente 5 litri 9 euro quando in offerta e li faccio scorte.
Ritratto di Plk_123
17 gennaio 2024 - 21:54
Il mio meccanico, persona solitamente molto di buon senso, suggerisce di NON compare mai l'AdBlue in bidone perché se stivato in casa, magari a temperatura non corretta e per lungo tempo, tende a cristallizzare e a danneggiare l'impianto. Consiglia invece di farlo servendosi da una pompa in distributore, che ha un ricambio maggiore. Consiglio utile o meno non lo so, io ho sempre fatto così semplicemente per comodità.
Ritratto di Maurino004
17 gennaio 2024 - 16:49
1
Ma l'urina funziona?
Ritratto di forfEit
17 gennaio 2024 - 17:04
Va detto che sto fatto dell'additivo ha segnato un po' il punto di passaggio in cui s'è iniziato a capire che alla fine "il" benzina (magari prima relegato giusto alle citycar) poteva essere esteso anche ai segmenti man mano superiori, e piuttosto trarne vantaggio anziché noie (nel frattempo gli stessi benzina avevano fatto bei passi avanti in termini di consumi).
Ritratto di AZ
18 gennaio 2024 - 07:01
Naturalmente non vogliono che lo si produca in casa. Maledetti!
Ritratto di ssensi
18 gennaio 2024 - 07:52
Non vogliono chi? Puoi farlo e metterlo, poi chiami il carro attrezzi
Ritratto di Freedom7
18 gennaio 2024 - 15:57
Il consumo del mio 1.5 BlueHDI da 130cv è di 10l ogni 7.500/ 8.000 km il cui costo è di 25€. Sinceramente non so se è giusto perché il diesel che avevo prima non lo aveva (era €4 col FAP regolarmente funzionante). Certo avrei preferito non doverlo utilizzare ma se veramente può servire ad inquinare meno. Molto probabilmente il mio motore a gasolio inquina molto meno rispetto ad un benzina turbo attuale (che comunque deve avere un filtro antiparticolato) anche perché consuma molto meno e quindi emette molte meno CO2. Eppure viene additato dai gretini di turno come il male automobilistico del secolo.
Ritratto di Rush
18 gennaio 2024 - 22:10
Per vostra conoscenza come dicevo sopra la catena di supermercati IL GIGANTE ho scoperto questa sera che ha un’ottima promozione. 10 litri questa sera li ho pagati 9,90 euro anziché 16,90 euro. Un bel 40% di sconto. Ho preso 2 confezioni così per un po’ sono a posto.
Ritratto di Mauo
19 gennaio 2024 - 12:30
1
Questa mattina i prezzi al distributore di benzina, molto più comodo, erano 0,999 al litro (Agrate) e 0,696 al litro (Orio al Serio). Molto più conveniente e comodo che con tanica.
Ritratto di RAFFAELE63
29 gennaio 2024 - 10:01
1
Qualcuno mi sa dire dei danni gravi che provoca l'uso del liquido adblue nelle citroen a causa di un difetto di costruzione dell'impianto?

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