Suzuki
Grand Vitara
(serie 2 - 2009/2015)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

458/181/170

Posti

5/4

Bagagliaio (litri)

184-398/964-1386

CHE AUTO È

La Suzuki Grand Vitara, arrivata alla seconda generazione, ufficialmente è una suv compatta ma in realtà è una vera e propria fuoristrada a trazione integrale con telaio a longheroni. Disponibile a tre o a cinque porte, è un mezzo non troppo ingombrante scomodo su asfalto ma in grado di avventurarsi anche sui percorsi off-road più impegnativi: merito, oltre che delle quattro ruote motrici, della scocca robusta, dell’altezza da terra di 20 cm, del differenziale centrale bloccabile e delle marce ridotte (non presenti solo sulla 1.6). La 4x4 giapponese ha un abitacolo spazioso, anche per cinque, e può vantare una buona visibilità e una ricca dotazione di serie. Migliorabili, invece, il baule (piccolo e accessibile attraverso uno scomodo portellone incernierato a destra) e le finiture. 

Prodotta dal 2005 al 2015, la Suzuki Grand Vitara viene lanciata con due motori: un 1.6 a benzina da 106 CV e un 1.9 turbodiesel DDiS da 129 CV. Nel 2006 arriva un 2.0 a benzina da 140 CV mentre in occasione del primo, leggero, restyling del 2009 debuttano altri due propulsori a benzina: un 2.4 da 169 CV e un 3.2 V6 da 233 CV. Quest’ultima unità sparisce però già l’anno seguente insieme al 2.0. Il secondo lifting del 2012 porta una mascherina più elegante e un lieve calo di potenza (166 CV) del motore a benzina più potente. Due anni più tardi esordisce in listino un 1.6 a Gpl da 106 CV.

COSA CONTROLLARE

La seconda serie della Suzuki Grand Vitara è un’auto robusta e abbastanza affidabile. Le uniche lamentele hanno riguardato le frequenti rotture della cinghia dei servizi sugli esemplari anziani e una certa fragilità del cambio manuale. Praticamente indistruttibile, invece, il motore 1.9 turbodiesel.

PREGI

ABITABILITÀ A bordo della Suzuki Grand Vitara si sta comodi: il divano è largo e poco rialzato al centro e il tunnel della trasmissione non sporge troppo dal pavimento.

COMPORTAMENTO IN FUORISTRADA Può andare ovunque: assetto rialzato, telaio a longheroni, differenziale centrale bloccabile e marce ridotte (non per la 1.6). Difficile chiedere di più.

DOTAZIONE  Ricca in rapporto al prezzo: tutti gli esemplari più recenti hanno cerchi in lega e “clima” automatico.

VISIBILITÀ Agevolata dal parabrezza poco inclinato, dai montanti sottili e dalle ampie superfici vetrate.

DIFETTI

BAULE Il vano, non molto ben rifinito, ha una capacità inferiore a quella delle rivali. Scomodo inoltre il portellone incernierato sulla destra.

CAMBIO La manovrabilità della trasmissione è inficiata dalla corsa lunga della leva. Gli innesti sono ruvidi e poco precisi, in modo particolare quando si guida in modo allegro.

FINITURE L’abitacolo è realizzato con plastiche rigide e dall’aspetto economico. E non è tutto. Il cassetto portaoggetti di fronte al passeggero è privo di illuminazione e manca anche la regolazione in profondità del volante.

RUMOROSITÀ Il turbodiesel si fa sentire, così come i fruscii aerodinamici.

LA VERSIONE GIUSTA

La Suzuki Grand Vitara turbodiesel è la più equilibrata. A tre porte se non si hanno figli, altrimenti a cinque porte.

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